Era in piedi, nella sua
camera e fissava l’armadio come se da un momento all’altro dovesse uscirne
fuori un molliccio e lei, in preda al panico, avesse dimenticato di scagliargli
un “Riddiculus!”, come successe agli esami del suo terzo anno.
Ma all’improvviso si
riscosse, ripensando ai motivi che l’avevano portata ad accettare l’invito di
Emily…la normalità per una sera…
Iniziò a cercare, aprendo i
cassetti in perfetto ordine, anche se sapeva benissimo dove li avrebbe trovati,
e infatti erano dove li aveva lasciati l’ultima volta, rintanati nella
profondità del suo armadio, dallo stesso giorno dell’acquisto.
E cominciò a ripensare.
“Dai ‘Mione, non farti
pregare!Se non esci tu da quel camerino, entro io!”
“Va bene, va bene…avete lo
stesso carattere autoritario voi Weasley..non si può mai discutere con voi!”e
con queste parole, un po’ scocciata, tirò con violenza la tenda che la
nascondeva.
Solo dopo averlo fatto si
ricordò il motivo della sua ferma convinzione di rimanere là dentro.
Maledizione lo sapevo!Ora mi vergogno da morire,
vestita così non mi sento più io…ma che faccia sta facendo Ginny? Devo essere
proprio un orrore se mi guarda così stralunata! Io torno a nascondermi…
“’Mione
che diamine fai?Torna subito qui e lascia stare quella tenda maledetta!”
“Ma mi guardi in un modo!no
no non esiste che vada in giro conciata così, se faccio quest’effetto perfino
su di te, che sei la mia migliore amica, figuriamoci su gli altri…sarei capace
di far evacuare Diagon Alley in un minuto!”
“Ma dico stai scherzando?Ti
sei vista?Sei una favola!L’unica cosa che ti manca è la fiducia in te stessa…
credimi se ti vedessero i miei fratelli ti sbaverebbero dietro fino alla morte,
perfino Bill che è fidanzato con Fleur, per non parlare di Ron! A lui verrebbe
un infarto come minimo…”
“…Dici?”Hermione era ancora
un po’ dubbiosa.
“Eccome! E ora forza cambiati
e andiamo alla cassa, non voglio sentire un’altra parola al riguardo!”
E con queste parole si era
lasciata convincere da Ginny, ma appena arrivata a casa aveva nascosto i nuovi
acquisti in fretta e furia in un angolo dell’armadio, lontani da occhi indiscreti
come se fossero la refurtiva di qualche rapina.
Ma ora erano stretti nelle
sue mani e li avrebbe sfoggiati come una ragazza qualsiasi.
Infilò con cura la corta
gonna di jeans leggermente sfrangiata e poi la canottiera a spalline sottili
viola, con i sandali neri a tacchi alti che completavano l’opera.
Ora mancavano solo trucco e
parrucco.
Tirò su i capelli, pensando
giustamente che nel locale avrebbe fatto caldo, fermandoli con uno spillone, e
con un veloce colpo di bacchetta fissò l’acconciatura per tenere i ricci il più
possibile ordinati, anche se un paio le incorniciavano il viso.
Infine solo un filo di
matita nera e un velo di mascara le risaltavano gli occhi.
Credo possa andare. Ora manca solo la prova
specchio, speriamo bene..
Già perché Hermione non
aveva ancora avuto il coraggio di guardarsi a figura intera, ma adesso la
ragazza lisciava distrattamente la stoffa aderente della maglietta, con occhio
critico. La scollatura a v evidenziata da una striscia di brillantini non era
così terribile come ricordava e la gonna in fin dei conti non troppo corta.
Il tessuto viola acceso
sottolineava la sua forma esile e la pelle diafana, forse avrebbe dovuto dar
retta a Ginny, pensò che non era male
vestita così e un sorriso appena accennato apparve sul suo viso.
Chissà che direbbe Ron se mi vedesse adesso?
“Hermione
è arrivata Emily, scendi?”
Intanto Ron era appena
uscito dalla doccia, rigorosamente fredda, come faceva sempre quando qualcuno
non gli dava pace.
Non era particolarmente
attirato dalla serata in viscoceca e come diavolo si chiamava, ma ormai aveva
accettato e si stava vestendo di mala voglia in camera, buttandosi addosso le
prime cose che gli erano capitate a tiro, un paio di jeans chiari e una camicia
nera.
Non prestò molta cura nemmeno
ai capelli, contrariamente a quanto faceva di solito occupando il bagno per ore
e scatenando l’ira dei suoi compagni di stanza.
È strano stasera non ho proprio voglia di stare
davanti allo specchio, chissà perché…
ma chi prendo in giro? Lo so benissimo qual è o
meglio dire chi è il perché…
Quando so che la posso incontrare da un momento
all’altro, faccio di tutto per cercare di fare colpo su di lei, arrivando
ad aggiustarmi i capelli perfino nel riflesso delle armature…Ronald
Weasley sei proprio patetico, sei arrivato a concepire i pensieri di una
dodicenne in piena cotta, andiamo proprio bene…
“Ron sei già pronto?Non ci
posso credere..pensavo che non avrei avuto il bagno libero per un’altra ora
buona!..ma forse ripensandoci dovevo aspettarmelo”Harry lo stava ancora
osservando con una nota di malizia negli occhi, scuotendo lievemente la testa.
“Perché dici così? Non
posso aver fretta di uscire per una volta?”Ron cominciava ad irritarsi ai
commenti sempre più frequenti di Harry sulle sue abitudini.
“E dai Ron almeno con me
puoi essere sincero, sappiamo benissimo entrambi che questo fine settimana
comincerai di nuovo a curare il tuo aspetto con più attenzione, è normale…”
“Normale Harry?Io non mi
sento affatto così negli ultimi tempi”
“Puoi tranquillamente dire
negli ultimi anni!”
“Non lo so neanch’io cosa
mi prende, è tutto talmente complicato…ma dimmi la verità, è così evidente?”Ron
non riusciva a mascherare la sua preoccupazione
Se Harry
lo capisce talmente bene, allora deve essere ovvio per tutti, che
disgrazia!...no forse no, in fondo è Harry e lui mi conosce meglio di tutti, o
quasi…
“Mettiamola così amico,
sono anni che tutti sperano che finiate insieme e se ne sono resi conto molto
prima di te, quindi ormai ci siamo abituati, sei solo tu che ti devi rilassare
e prendere la cosa con calma”
“Calma?I miei fratelli non
mi daranno pace!Incominceranno con le loro battutine e non avrò un attimo di
tregua, senza tener conto di lei..aspetta un momento, hai detto che
tutti lo sapevano prima di me? E che ormai ci sono abituati?Ma come è
possibile?”
Ron intanto aveva percorso
la stanza più e più volte, torturandosi i capelli e sbraitando a voce alta
Questa situazione comincia ad avere
dell’incredibile…
Come se Harry gli avesse
letto nel pensiero, cercò di calmarlo.
“No Ron non è incredibile,
e che tu mi creda o no, non dovresti preoccuparti così tanto, in fondo è solo
la nostra Hermione, la stessa ragazzina che piangeva sotto un lavandino davanti
a un troll infuriato…vedrai che andrà bene”
La fa tanto facile lui, ma forse non si è
accorto che ‘Mione è cambiata leggermente in cinque anni, anzi è cambiata
parecchio…no Ron adesso calma, non ricominciare.
Harry nel frattempo si era
preparato velocemente e si era diretto verso la porta
“Andiamo innamorato?”non si
trattenne dal ridere vedendo la faccia sconvolta del rosso
“Harry…”
“Dai scherzavo, stasera
sarò buono te lo prometto!”
Allora salve!!
Volevo ringraziare prima di tutto la dolcissima
Hermionina, che ormai sembra affezionata a me e che mi lascia sempre dei
commenti gentilissimi e coccoli, senza tralasciare Evanslove e Feux che mi
hanno incoraggiata ad andare avanti.
Grazie mille!!Un bacio a voi e a tutti quelli che
hanno la letto la storia, a presto!