Good night my love ...

Stare lontano da lei è sempre più difficile. Perchè fa sempre più male.
Sia a me che a lei.
Ogni tanto, la saluto distratto, mentre vado ad allenamento. E lei mi risponde delusa, abbassando la testa.
E il mio cuore si stringe per il dolore di vederla così.
Ma non c'è altro modo.
Oggi è venuta sotto casa mia. La spio dalla finestra, protetto da una tendina arancione.
Hinata guarda il campanello, incerta.
Posa a terra le buste della spesa e fa un respiro profondo, tenendo gli occhi chiusi.
Una parte di me, desidera con tutto il cuore che lei suona il campanello, salga le scale e venga da me.
Ma l'altra sa che non sarebbe giusto. Che potrei farle del male ...
Hinata allunga la mano.
Ma poi la ritira subito, mordendosi un labbro. Riprende le buste.
E si avvia verso casa, piangendo silenziosamente.
Tiro un pugno al vetro. Merda !
Sento una grandissima rabbia crescermi nel petto e non so come sfogarla.
Vado in cucina, rabbioso, e provo a calmarmi con una tazza di camomilla.
Ma mi fa pensare subito ad Hinata.
Mi manca, più di ogni altra cosa al mondo. Perchè ? Perchè io ...
Sto per spaccare la tazzina con le mani, quando il campanello suona.
Mi precipito ad aprire la porta. Ho il batticuore.
Hinata, amore ... Hinata ...
Mi accorgo solo ora di essere in boxer, ma non ha importanza. Apro la porta.
La delusione mi travolge.
"Ah ... ciao, ragazzi. Che ci fate qui ?" chiedo a Sakura e a Sai.
Lei sbotta, sdegnata: "Siamo una scquadra, ricordi ? Tsunade-sama ci ha convocati ... sarà meglio che ti sbrighi, mettiti un paio di pantaloni e muoviti !"
Si gira e va via, seguita da Sai.
Sbatto la porta, irritato dal comportamento di Sakura.
Eppure, lei dovrebbe capirmi più di chiunque altro ... ma non sa. Nessuno sa. Tranne io, lei e la nonna Tsunade.
Filo in camera mia e prendo il primo paio di pantaloni lunghi che mi capita.
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"CHEEE !? Non se ne parla nemmeno, nonna Tsunade !" urlo, sbattendo un pugno sulla scrivania dell'Hokage.
Tsunade sobbalza, tenendo la sua tazza di sakè e un opuscolo sulle varie missioni.
Ma sembra impassibile e ribatte: "Naruto, piantala di fare il ragazzino viziato ! Andrai a fare questa missione, che ti piaccia o no.
Ricordati che sei un ninja ..."
Ringhio, impotente e cerco di calmarmi. Guardo Sai e Sakura.
Lui mi sorride con la sua solita faccia mentre lei è imbronciata e pensierosa.
"Ma perchè devo andare in un isola abbandonata da tutti a contare quanti animali ci sono ?" chiedo, sedendomi.
Tsunade sorseggia dalla sua tazza e risponde: "Perchè devi fare sempre tante domande ? Gli oridini sono ORDINI ! E ora, vai a prepararti, parti questa sera."
Mi congeda con un cenno svogliato della mano.
Esco, sbattendo la porta.
Uff, anni e anni di addestramento per cosa ? Andare a contare degli stupidi animali in una stupida isola sperduta in mezzo al nulla ...
Mi siedo fuori, aspettando Sai e Sakura, impaziente.
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"BUON APPETITOOO !" esclamo, brandendo le bacchette.
Il ramen mi mette sempre di buon umore. Aspetto che anche Sai e Sakura siano pronti.
Poi, mi tuffo nel brodo e mangio con gusto gli spaghetti.
Mi sporco tutto il viso facendo il risucchio, così Sakura inizia a sgridarmi sbraitando: "RAZZA DI MAIALEEE !"
Un pugno fortissimo mi colpisce dritto in faccia.
"Sei un maleducato, Naruto ..." continua Sakura, prendendo la sua ciotola tra le mani.
"Manesca ..." sussurro io, massaggiandomi la guancia arrossata.
Sai sorride e mi dice di non preoccuparmi di Sakura, è solo un po' nervosa per via della nuova missione.
Finisco di mangiare silenziosamente, parlando del più e del meno.
L'idea di allontanarmi dal villaggio per mesi mi irrita, anche perchè devo fare una missione davvero da demente.
E tutti mi nascondono qualcosa, ho questo presentimento da stamattina.
Forse la vecchia Tsunade vuole allontanarmi dal vilaggio per calmare la Volpe ... non potrò vedere Hinata per un po'.
Arriviamo davanti a casa mia e saluto i miei amici, allegro come al solito.
Entro dentro, sospirando. La casa mi sembra talmente silenziosa ...
Hinata ...
Corro in camera mia a preparare i bagagli, prima di avere un attacco di febbre.
Non devo pensarci non devo pensarci non devo pensarci !
Ficco i vestiti frettolosamente dentro il borsone.
Ma non riesco a distrarmi. Il cuore mi fa troppo male.
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Sono sdraiato sul mio letto, sotto le coperte. Ma non riesco a dormire.
Guardo le stelle luminose nella volta celeste buia, illuminata da una luna sorridente.
E non riesco a farne a meno.
La mia mente è collegata al mio cuore. Ed il mio cuore vuole stare accanto ad Hinata.
Il solo pronunciare il suo nome, mi fa sentire vivo e mi fa soffrire.
E se andassi a trovarla ? Giusto per salutarla prima di partire ...
Guardo la sveglia, assonnato. Sono le due del mattino.
Mugugno e ficco la testa nel cuscino fino a sprofondare.
Che scemo che sono, dovevo pensarci prima !
Ma mi alzo lo stesso, in boxer. Non riesco proprio a dormire, il pensiero di lei mi assilla.
Mi vesto in fretta, metto le scarpe e la giacca ed esco, saltando per i tetti delle case del vilaggio.