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Autore: sunnymargot    26/01/2013    5 recensioni
Harry si volto velocemente e si lasciò sfuggire un “oops” mentre i suoi occhi verdi venivano ingoiati da quelli blu dell’altro ragazzo. Un millesimo di secondo e i cuori dei ragazzi persero un battito.
[Larry]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Punti interrogativi

 
Harry avrebbe voluto sotterrarsi dall’imbarazzo, si sentiva andare a fuoco e non smetteva di balbettare cose senza senso. Louis lo trovava adorabile. Poi si alzò e si avviò verso il bagno per vedere in che modo poteva rimediare a quel macello. Harry lo seguì, imperterrito a scusarsi farfugliando, così Louis lo fermò e disse “Ti sei scusato abbastanza, ora pensiamo a qualcosa per salvare una delle mie maglie preferite.”
Harry si zittì ed entrò in bagno. C’era uno specchio enorme che prendeva tutta la parete sopra tre lavandini in fila. Louis si guardò allo specchio e si rese conto che la macchia non era grande come immaginava, perciò prese della carta, la bagnò e iniziò a strofinarsi la maglia.
Harry gli si avvicinò e si presentò “Comunque io sono Harry”, sfoderò un sorriso a trentadue denti. Louis sollevo il viso per guardarlo e si rese conto che Harry si era avvicinato molto, troppo, ma non si spostò e si limitò a dire “Louis” e si concentrò nuovamente sul pezzo di stoffa. Harry rise dicendo “Stai solo peggiorando le cose”. Louis lo guardò confuso, così Harry gli levò quel pezzo di carta dalle mani e ne prese uno nuovo, lo passò leggermente sotto l’acqua per inumidirlo e poi prese ad accarezzargli la maglia. Louis guardava ogni suo più piccolo gesto, il modo in cui muoveva le mani, rapide e decise. Arrossì quando queste sfiorarono la sua pelle.
Al contatto con il corpo di Louis, Harry sentì un brivido corrergli su per la schiena, alzò lo sguardo e si trovò a pochi centimetri dal viso sudato dell’altro ragazzo, le labbra sottili e rosse in cui il ragazzo affondò i denti. Harry si allontanò di scatto respirando in modo irregolare. Louis lo ringraziò mentalmente perché non sapeva che cosa stesse succedendo, era solo stordito, aveva caldo e stava sudando nonostante la temperatura del bagno arrivasse al massimo ai 10 gradi.
Posò lo sguardo sulla maglia, bagnata solo d’acqua, la macchia di birra sembrava sparita. Sorrise al riccio “Grazie” “Di niente, sono dovuto intervenire o da lì a poco ci si sarebbe formato un buco immenso! Ma non hai freddo con quella magliettina? E’ leggerissima!”.
Louis non sapeva cosa fare, se lui e Harry fossero stati amici avrebbe fatto qualche battuta maliziosa su come riscaldarsi e poi gli avrebbe offerto da bere. Ma questa situazione gli sembrava già troppo strana di suo, così tagliò il discorso con un “No, comunque grazie per la maglia.” e uscì dal bagno lasciando il riccio da solo.
Harry si sciacquò il viso per riprendersi, poi si guardò allo specchio e sorrise. L’aveva rivisto. Ad Harry era già successo di essere attratto da un ragazzo, ma non ne aveva mai avuto uno. In quel momento Harry decise che avrebbe avuto Louis, senza un motivo preciso. Harry lo voleva e se lo sarebbe preso.
 
Mentre Harry aveva ormai le idee chiare, Louis era nella più completa e totale confusione. Che gli stava prendendo? Perché si era soffermato così tanto ad osservare ogni suo movimento? Perché stava correndo fuori dal locale? Non se ne rese nemmeno conto, finché Zayn non lo afferrò per la maglia “Lou, dove diavolo stai andando?”, questo si guardò intorno spiazzato, neanche lui sapeva dove stava andando, ma forse la domanda giusta era da cosa stava scappando? Zayn lo guardava in attesa di una risposta che non arrivava così continuò “C’entra il riccio? A proposito come si chiama?”. Louis arrossì violentemente e incespicò nelle parole “Lui, no, si chiama Harry, io..”. Il suo tentativo di spiegazione fu interrotto dal cellulare che iniziò a vibrargli in tasca, se lo portò all’orecchio e rispose. Era Eleanor che squittiva “Ciao amore!”  “Ehm.. ciao, tutto bene?” “Si, va benissimo, anche se mi manchi..” e quello che disse dopo, Louis, non lo ascoltò nemmeno.
 
Harry tornò al tavolo dei suoi amici e Niall sbuffò “Harry, dov’eri finito? E dove sono le nostre birre?”. Harry sapeva che mentire non sarebbe servito a nulla, lo smascheravano ogni volta che ci provava, così optò per raccontare quello che era successo la mattina a scuola e pochi minuti prima. Ma Liam non gli dette il tempo di spiegare quali fossero i suoi piani che lo interruppe “Louis? Stai parlando di Louis Tomlinson? Una ragazza in classe mia è pazza di lui, che però è fidanzato con una modella mozzafiato”. Harry si lasciò andare contro lo schienale della sedia soffiando un “Oh..” deluso. Che poi non sapeva nemmeno lui perché, non lo conosceva nemmeno, ma c’era qualcosa negli occhi di quel ragazzo che lo avevano fatto sussultare come nessuno mai e sentiva la curiosità espandersi ogni secondo di più dentro di lui. Sapeva che la cosa giusta sarebbe stata lasciar perdere sin dal principio, ma Harry era imprevedibile ed impulsivo, non sempre conscio delle sua azioni.
Si accorse di essersi imbambolato quando Niall lo prese per un braccio e disse “Ho voglia di ballare!”. Da questa frase Harry capì che era ubriaco, Niall non proponeva mai di ballare se non in balia dell’alcool, ma lui e Liam decisero di assecondarlo per farsi due risate. Niall iniziò a sgomitare in mezzo alla folla e loro lo seguirono fino al centro della pista dove l’amico dette il meglio di sé muovendosi in modo scoordinato e pestando i piedi alle persone circostanti. Harry e Liam si guardarono sorridendo e decisero di ballare un po’ anche loro.
Grondava di sudore, si sentiva le labbra secche, doveva bere. Prese una birra, poi un’altra e un’altra ancora. Ballava. Sentiva corpi sudati strusciarsi a lui a ritmo, la musica gli pulsava nelle orecchie e lui chiuse gli occhi. Era rilassante lasciarsi andare ogni tanto, non preoccuparsi delle conseguenze delle proprie azioni e probabilmente fu per questo che la mattina dopo Harry non si trovò nel suo letto.
Si trovava in un letto rosa, in una stanza rosa con tende rosa e mobili rosa. Tutto quel rosa gli faceva venire il mal di testa. Mentre cercava di orientarsi e capire perché si trovasse in quella maledetta camera rosa, iniziò a vestirsi e cercò il cellulare dove trovò dieci chiamate di sua madre e un sms di Liam “Tua madre mi ha chiamato e gli ho detto che sei rimasto a dormire da me, chiamala!”. Harry sentì un groppo in gola e decise che appena fosse riuscito a uscire di lì l’avrebbe chiamata.
Mise il naso fuori dalla camera e sentì due voci femminili provenire da una stanza vicina, così prese coraggio e si avviò lungo il corridoio. Avrebbe voluto uscire di casa senza farsi vedere ma non fu possibile poiché una ragazza alta con lunghi capelli mori gli si piantò davanti “Ciao, io sono Eleanor e non sei venuto a letto con me perché sono fidanzata!”. Harry sbiancò, incredulo per la frase appena sentita, di certo non era una presentazione abituale. Sbucò un’altra ragazza, un po’ più bassa con capelli riccioluti biondi che quando lo vide diventò tutta rossa e “Ciao io, non so se ti ricordi, sono Clare e.. vuoi un caffè?”. Harry si sentiva decisamente in imbarazzo e no, non ricordava niente, ma non voleva essere scortese, così accettò il caffè. Entrò in cucina e si sedette su uno sgabello. “Dormito bene?” gli chiese la ragazza, non riuscendo a guardarlo negli occhi, “Sì, grazie.” “Ecco il tuo caffè” gli porse una tazza bollente con quella bevanda calda che sperò gli facesse passare il mal di testa. Mentre sorseggiava più velocemente possibile il suo caffè sentì suonare alla porta.
 
Louis quella mattina decise di andare a trovare El perché erano già tre giorni che non si vedevano e lei non faceva che rinfacciarglielo ad ogni telefonata. “Non hai voglia di vedermi?” “Non ti manco?” “Quand’è che stiamo un po’ da soli?”.
Insofferente a tutte le sue lamentele le aveva mandato un sms la mattina “Passo da te (:”
Louis salì in macchina e si diresse verso Hare Street, la via dove la sua ragazza e la coinquilina avevano preso una casa in affitto. Parcheggiò lungo il vialetto e arrivato alla porta suonò. Ad aprirgli fu El che gli buttò le braccia al collo e lo baciò come se fosse appena tornato da una guerra durata anni. Louis ricambiò il bacio in modo passivo. Voleva sicuramente un gran bene ad Eleanor, ma a volte i suoi atteggiamenti egocentrici e appiccicosi lo innervosivano. “Hai già preso il caffè?” gli chiese, sbattendo i suoi occhioni a cerbiatta, “No, ma lo prendo volentieri. C’è anche Clare?” “Sì ed è di là con un ragazzo che si è portata a letto la scorsa notte”. Louis rimase un po’ sorpreso da quell’affermazione, Clare le era sempre sembrata una ragazza timida ed introversa, ma non era un problema suo quello che facesse coi ragazzi. E Louis la pensava davvero così finché non entrò in cucina e si trovò davanti Harry con i capelli ancora spettinati e le gote arrossate.
L’unica parola che gli uscì dalle labbra fu “Harry”.
 
Harry alzò leggermente lo sguardo dalla tazza e venne inchiodato dagli occhi ghiacciati di Louis, per poco non si strozzò con il caffè e sputacchiò “Louis”.

 
 

Ciao a tutti ed eccomi qua con un nuovo capitolo che spero vi sia piaciuto :)
Volevo precisare che ho chiesto a mamma come si può mandare via la birra da una maglia e lei ha detto che l’acqua non basta, ma ormai avevo scritto quel pezzo della storia e quindi noi facciamo finta che l’acqua basti e avanzi xD
Come vedete Louis tiene ad El, ma fino ad un certo punto e sicuramente quello che prova per lei non è amore.
Harry sembra sapere quello che vuole, ma il fatto che Louis sia fidanzato con El potrebbe provocargli dubbi non indifferenti.
 
Il prossimo capitolo non arriverà presto come questo perché, finiti i giorni da malata, mi tocca tornare a scuola c.c, ma cercherò di aggiornare lo stesso il prima possibile :)
Per qualsiasi cosa mi trovate su twitter @sunnymargot
Ringrazio chi ha recensito, chi ha aggiunto la storia alle preferite e chi alle seguite.
Se recensite e mi fate sapere cosa pensate mi fareste davvero molto felice,
un bacio a tutti xx
-sonia

  
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