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Autore: Tristo    26/01/2013    0 recensioni
Sono qui narrate le fantastiche avventure di Arbel, un rinoceronte antropomorfo che rinoceronte antropomorfo non è.
Genere: Avventura, Comico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IV- End of the prologue
 
Appena finito di leggere il suo profilo, presi Arbel e mi misi in viaggio.
Non sapevo esattamente dove dovevo andare. Sulla mappa era indicata una X, ma non c’era né la direzione, né l’intensità della plastica. Il deserto era deserto, non c’era una porcellana nemmeno a cercarla con il paradenti. L’infinito della sagra dei vini finiva. Il posto lasciava posto ad altri posti, che non avrei mai voluto postare.
Dopo alcune (metaf)ore di cammino, Arbel trovò uno strano aggeggio per terra.
Verde, con alcuni diamanti finti incastonati nella base di finto legno, sembrava uno di quei mecha giapponesi, tipo le winx. Ma quando la luce dell’oscurità gli passò attraverso, cominciò a proiettare storie, di vita e di nasi, di cani e di bicchieri, che giungevano dall’aldiqua.
 
-Io, re Nebrastasiltiquasieroxondopon, porto questo messaggio in tutti i dugonghi per farvi afferrare il concetto di Nebraska. Non lo stato, il mondo nascosto che secerne dell’inutilità rassegnata.
Qui, dove verrete dopo aver ascoltato la mia storia, dovete trovare la sacra pietra, che di sacro non ha niente. E in realtà è di vetro.
 
 
Nella landa desolata del Mesniordonos, si trova una grotta, che conduce alla realtà del Nebraska.
Questo è un mondo crudele, pieno di cheerleader obese. Nella nave del secondo ospedale troverete il nostro informatore, che chiameremo .K. Il capitano sarà pronto a volare, ma attenzione. Non fidatevi del molo che non ha la mole.
Infatti penso che sia… -

 
Il messaggio finiva così.
Arbel e io fissavamo il nulla. Non sapevamo che fare.
Eppure, sapevo che avrei dovuto coprire la sveglia prima di andarmene. Ma non potevo abbandonare il mio deretano sul posto. Arbel mise gli occhiali da notte e mi comunicò queste poche parole:
“Duk nu hade de ne so ki ha de te yoi di ne dv un tewls!”
Che significa:
“Duk nu hade de ne so ki ha de te yoi di ne dv un tewls!”
Quindi cominciammo la nostra epopea verso il Nebraska.
 
Cercammo ovunque un passaggio, una grotta, ma non trovammo niente. Quando si fece notte, il trasmettitore verde si illuminò, e cominciò ad indicare una strada.
Io non sapevo se seguirlo o no, ma Arbel era già corsa via. La rincorsi. E ci trovammo davanti ad un varco.
La sogliola era blu. Ci fissava con quegli occhi da triglia tipici delle mucche.
E venimmo assaliti da dei ninja.
Non so come, ma ci ritrovammo legati.  
 
I ninja mi lasciarono @libero.it  anche se io volevo @virgilio.it  e fuggirono con Arbel.
Fu l’ultima volta che la vidi.
O almeno, pensavo lo fosse.
 
 
 

Un tipo losco, nascosto dietro un baule: -Nebraska, eh?
  
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