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Autore: _World_    27/01/2013    2 recensioni
Un po' di tutti- Dramione.
" Aspettare no vero? " chiese retorica.
" La pazienza non è il mio forte "
" Se per questo nemmeno l’intelligenza " si lasciò sfuggire Hermione pentendosene subito dopo.
Fu da lei in pochissimi passi, ad un palmo dalla sua faccia, leggermente ricurvo per poterla guardare bene negli occhi. " Giuro. – sibilò – questa è la volta buona che potresti finire davvero male, mezzosangue " intimò con quegli occhi grigi penetranti.
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Luna/Neville
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VII libro alternativo
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CAP 31


“Time, it needs time
To win back your love again
I will be there, I will be there.
Love, only love
Can bring back your love”

“Tempo, ci vuole tempo
Per meritare ancora il tuo amore
Io ci sarò, io ci sarò
L’amore, solo l’amore
Potrà riportarmi il tuo amore.”


Hermione cadde in ginocchio con un tonfo sordo, gli occhi sbarrati guardando ancora Draco, non ricambiava lo sguardo.
Non poteva crederci, aveva utilizzato la maledizione senza perdono, l’aveva fatto. La castana aveva sempre creduto che non ne fosse capace, che non ne avesse la volontà.
Si chiese cosa lo spinse, quale odio, quale crudeltà l’avesse mosso così. Che rancore gli avesse fatto pronunciare quell’incantesimo senza pensarci due volte, senza rimpianti, senza rimorsi.
Ne sembrava soddisfatto, quasi si fosse liberato di un peso, quasi avesse spezzato le catene che lo teneva imprigionato a qualcosa che Hermione non era a conoscenza. Quasi si fosse ripreso la sua libertà brutalmente.
Doveva smetterlo di giustificarlo, l’aveva fatto.
Lo fissava, non staccava gli occhi da lui, ma quelle iridi plumbee erano dritte davanti a sé, quasi lei diventasse secondaria.
Un altro tonfo, e vide accanto a lei il corpo di Bartemius Crouch senza vita, steso prono con gli occhi ancora aperti, vitrei, e il solito ghigno folle a caratterizzarlo, ne ebbe paura e si allontanò di scatto.
<< E’ finita stronzo. >> disse tagliente continuando a fissare quell’involucro vuoto.
Gli occhi nocciola della ragazza vagavano tra i due, sconcertati, e spaventati. Solo in quel momento, dopo essersi accertato dell’assoluta morte di quello scellerato, la fissò. Come la guardò la prima volta che si rese conto di amarla.
S’inginocchiò davanti a lei prendendole il volto tra le mani, era fredda e tremava.
<< Mi dispiace. >> le disse << Mi dispiace per tutto…per non aver ricordato subito, per essere stato così stupido da cedere a un ricatto di un uomo così infido. Sono stato un’egoista nel chiederti quelle cose. Hermione scusa… >> continuò mentre osservava le prime lacrime rigarle il volto. << Ti amo ancora >> concluse mentre la ragazza si gettava tra le due braccia, nascondendo il volto nel suo petto, abbandonandosi a un pianto di gioia, sfogando anche tutta la tristezza e l’amarezza provata in quel periodo.

“I’m still loving you,
I’m still loving you, i need your love
I’m still loving you.”

“Io ti amo ancora
Io ti amo ancora, ho bisogno del tuo amore
Io ti amo ancora”

Un pianto liberatorio. Quasi sentisse la necessità di gettar via la solitudine che aveva vissuto tramite quelle lacrime, così da cancellare tutti quei sentimenti negativi, così da ripulire quel marcio formatosi dall’assenza del ragazzo, così da poter ricominciare con lui.
Si guardarono mentre il mondo continuava a girare freneticamente, mentre la guerra continuava, e loro nascosti da tutto quella putrefazione.
I rumori erano così forti, gli incantesimi così assordanti, le grida così strazianti, da farli risultare invisibili agli occhi di tutti.
<< Ti…ti amo anche io >> riuscì a farfugliare tra un singhiozzo e l’altro.
Si baciarono poco dopo, non come la prima, niente di pacato e dolce. Al contrario, s’avventarono l’uno sull’altro quasi volessero fondersi assieme.
Le loro labbra si unirono nell’arco di qualche secondo, facendo rincontrare le loro lingue che lottarono tra di loro, feroci, voraci. Si strinsero maggiormente, mentre Draco le stringeva la vita, ed Hermione gli gettava le braccio attorno al collo.
I due erano più che sicuri, che se davvero esisteva la teoria degli Androgini di Platone (*), allora loro si erano ritrovati dopo tanto vagare e tanta agonia. Si erano ritrovati e insieme, avevano formato nuovamente l’unico essere: L’androgino.


“I’ll fight, I’ll fight
To win back your love again
Love, only love
Can break down the wall, someday.”

“Combatterò, io combatterò
Per meritare ancora il tuo amore
L’amore, solo l’amore
Potrà abbattere il muro, prima o poi.”


Si alzarono quando si resero conto che dovevano combattere. Si presero per mano e duellarono, schiena contro schiena, e le dita intrecciate.
Si coprivano l’un con l’altro, e si davano forza con la loro unione, si sentivano caricati dall’amore ritrovato, e dalla certezza di farcela per vivere quella storia alla luce del sole.
<< A terra >> gridò Draco ad Hermione, per poi calarsi evitando una maledizione, ricambiata immediatamente da un Sectumsempra da parte del biondo.
<< Che ci provassero ancora a toccarti >> disse riprendendo a combattere.


Harry strisciò per raggiungere la sua bacchetta, come Voldemort. Nel tentativo di buttarsi con lui, aveva sperato per un effimero momento di concludere così, ma era più che ovvio che non sarebbe finita in quel modo.
L’oscuro signore non si sarebbe lasciato abbattere così facilmente.
Si alzarono barcollanti, guardandosi con sfida. Era la resa dei conti, e questo fattore era ben noto ai due rivali.
Lanciarono l’incantesimo in forma non verbale. Mentre quelle scintille andavano scontrandosi, cercando di prevalere l’una sull’altra.
Voldemort doveva vincere, sconfitto il prescelto tutto sarebbe stato più facile, avrebbe spento la fiamma di speranza a tutti i suoi oppositori, se nemmeno Harry Potter era riuscito a sconfiggerlo, cosa poteva far credere agli altri di riuscirci?
Harry mise tutte le sue volontà in quell’incantesimo, se avesse sconfitto Voldemort, tutti i suoi seguaci sarebbero stati come un esercito senza comandante, senza regole, e senza padrone, la loro sconfitta avrebbe colmato gli animi degli sfidanti.
Ripensò a tutti quegli anni passati. Dove credeva ancora che Voldemort fosse invincibile, dove quest’ultimo riusciva a penetrare la sua mente, dove per anni aveva nascosto l’odio che provava per lui, il rancore della perdita dei suoi genitori.
Addossò a lui tutte le colpe dei suoi dispiaceri, aveva vissuto anni da orfano senza affetto, maltrattato dagli zii, si era dovuto ricostruire una famiglia con le sue forze, appoggiandosi ai suoi amici. Era stato difficile, era stato triste.
Solo i suoi amici lo portarono a guardare verso il futuro, dove il presente si mostrava senza via d’uscita se non l’odio. Si chiese cosa sarebbe diventato se non avesse avuto loro al suo fianco. Aggiunse a quell’incantesimo, tutta l’ira, la speranza, la vendetta, e la forza che rimaneva nel suo corpo. E riuscì finalmente a sentirsi libero dai fantasmi del passato quando il mago si frammentò in tanti pezzi vitrei.


Ogni mangiamorte si accorse subito della sconfitta di Voldemort, e per qualche istante, nella Sala Grande, cadde il silenzio. Un momento di totale stallo per tutti. Dove infine, i seguaci del mago oscuro, finirono accerchiati da tutti i sopravvissuti.
I mangiamorte, si guardarono con occhi sconfitti. Lentamente, uno dietro l’altro, lasciarono cadere le bacchette, che rotolarono lontane da loro. Era finita, l’avevano capito, non aveva più senso lottare.
La controparte, li tenne sotto controllo con le bacchette puntate fino a che gli Auror non fecero la loro entrata, portandoli ad Azkaban senza nemmeno un processo.
Avevano vinto, ma questo non bastava per colmare le perdite subite quella notte.


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Note dell’autrice: (*) per chi non conoscesse il mito degli androgeni, sintetizzato: Gli androgeni erano esseri sia uomo che donna con 4 gambe, 4 braccia, 2 facce e così via, Nonostante l’aspetto orrendo erano felici perché completi, forti e perfetti. Così Zeus geloso e preoccupato di quest’esseri, e non potendo nemmeno sconfiggerli, li divise. Da quel giorno, uomo e donna, si cercarono a vicenda nel tentativo di unirsi e completarsi. A grandi linee il succo è questo, dovrebbe essere tutto corretto, se ho sbagliato qualcosa mi scuso >__<
Ringrazio Notteinfinita e Evelin94 ^^ e spero che con questo capitolo mi sia fatta perdonare e che Notteinfinita non mi Avadakedavrizzi xD
Il prossimo cap sarà la fine, spero che questa FF sia piaciuta e non abbia deluso le vostre aspettative, alla prossima ^^
  
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