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Autore: pallinafolle    27/01/2013    1 recensioni
Amare è così bello no? Già forse non lo è sempre. Per amare bisogna avere coraggio alcune volte e bisogna anche saper aspettare. Questa è la storia di Valeria, eternamente in cerca dell'amore e eternamente in fuga da esso. Imparerà che, quando un amore è forte, è inutile scappare e che ti troverà sempre e comunque?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tu sei la mia paura più grande
2-Pranzo con annessa socializzazione


E ecco che entrano. Il primo sembra... che cosa sembra? Forse un modello di qualche rivista per patiti del fitness. é alto molto più di me che raggiungo orgogliosamente il mio metro e sessantacinque. Indossa una canotta bianca superaderente e dei pantaloncini da basket rossi, scommetto che il tutto è stato studiato per mettere in risalto i suoi muscoli. Ha i capelli molto corti e scuri, tendenti al nero e gli occhi del medesimo colore. Non è il genere di ragazzo per cui sbaverei senza ritegno, però non è certo da gettare via. Ma l'altro? Giulia ha detto che erano arrivati entrambi eppure io vedo suolo mr. fitness in salotto. Ma ecco che, come per magia, un mucchietto di ossa e pelle spunta da dietro il primo ragazzo. Quello è davvero magro, vorrei tanto sapere come fa a stare in piedi. é poco più basso del suo amico, capelli rasati e, da quel poco che si vede, biondi. Gli occhi sono chiari, riesco a vedere bene di che colore siano però. Indossa una t-shirt bianca larga per lui, anche se sarei pronta a scommettere che è una small, e dei pantaloncini di jeans a vita bassa che lasciano in bella mostra i suoi boxer neri. Non mi piace nessuno dei 2 alla follia, mr. fitness non è brutto ma sembra troppo vanitoso e pieno di se, lo scheletrino è troppo magro e non mi sono mai piaciuti quelli magri, però, se devo proprio scegliere, punto sul primo.
Giulia chiude la porta e li accompagna in cucina dove, ovviamente, ci sono io con un cucchiaio di legno in mano e un'espressione del tipo "Sono diventata invisibile vero? Vi prego dite mi di si!", ma, visto che tutti mi stanno fissando, deduco che non sia così. Peccato, questa volta ci avevo creduto davvero. Giulia procede con le presentazioni."Lui è Flavio" dice indicando mr. muscolo "Mentre lui è Aleksander e lei è Valeria" Flavio mi stritola la mano per dimostrarmi quanto sia possente, l'amico al contrario neppure la stringe, la sfiora appena. Poverino deve tenere le poche forze che ha per riuscire a muoversi. Ora gli vedo bene gli occhi, mi è chiaro anche il perché prima non capissi di che colore lì ha. Sono uno stupendo mix di grigio, azzurro e verde. Occhi stupendi, ma non bastano a stregarmi. " Bene dopo le presentazioni direi che posso tornare ad aiutare Vale a cucinare, che ne dite di andare a vedere un po' di tv nel frattempo? Ale tanto tu sai benissimo dov'è" Senza dire neppure un "ok" i due vanno nel soggiorno. Appena spariscono dalla nostra vista Giulia chiude gli occhi e inizia a contare con le dita. "Che caspita stai facendo?!" le dico, lei in risposta smette di contare, mi sorride e riapre gli occhi. "Wow non mi hai fatto arrivare neanche a 10! Comunque stavo contando i secondi che ci avresti messo ad iniziare ad inveirmi contro" "é inutile che stia qui a sclerare, tanto già sai quello che sto pensando, quindi vado dritta al punto: perché lo hai fatto?! Sai come sono! e sono certa che se avessi uno specchio a portata di mano mi troverei faccia a faccia con un peperone! Grazie per avermi fatto fare l'ennesima figura di merda! Se mi vuoi davvero aiutare questo non è il modo giusto!" "Calmati ora, lo faccio solo per te! Sei troppo timida e questo è il modo giusto secondo me per aiutarti" "Ecco hai detto le parole giuste: "secondo me" e io ti sto dicendo che non è il modo consono" "Prima di dire che è sbagliato fai gentilmente finire il pomeriggio? Poi mi potrai insultare per tutta la sera se andrà male ok? Poi, a dirla tutta, non ho organizzato tutto questo per te, ti avrei chiesto il permesso prima giuro... inizialmente dovevamo uscire solo io e lui... ma ha insistito affinché venisse anche l'altro e non potevo dirgli di no, così ho pensato che fosse una buona idea invitare anche te, dai hai bisogno di conoscere qualcuno" "Ovviamente non posso scappare proprio ora quindi ho solo una domanda da farti: chi è il mio? Lo zombie o mr. muscolo?" Giulia ride "Belli i soprannomi! Comunque ti tocca Aleksander" E poteva forse andare diversamente? "Hai scelto proprio quello adatto ai miei gusti! Non ti ringrazierò mai abbastanza!" "Scusa però dai non guardarlo come un appuntamento a 4" " E come lo dovrei guardare?!" Le dico imbronciata. "Come un pranzo con annessa socializzazione?" mentre lo dice mi guarda come se avesse sparato la cazzata del secolo ma che spera possa convincermi. "Però se non ti va bene posso andare di là a dire che ci tieni a precisare che non è un'uscita a 4" Anche solo immaginandomi la scenda divento ancora più rossa, anche se dubito che possa diventarlo ancora di più. Emetto un grugnito e la guardo rassegnata, ha vinto lei, come sempre del resto.
Mettiamo i piatti in tavola e Giulia li chiama. Flavio si mette vicino a lei e Aleksander si piazza di fianco a me. Per tutto il pranzo Flavio non fa altro che parlare e fare mille domande inutili, mentre l'altro continua a mangiare senza sosta. Sta mangiando tanto quanto io mangio in una settimana! O ha un metabolismo superattivo o a casa lo tengono a pane e acqua. "Volete sapere il significato dei miei tatuaggi?" Si avevo ragione: il mondo ruota intorno a lui. Nessuno gli risponde, presa da una botta di gentilezza decido di rispondergli io. "Ok, che vuol dire il leone che hai sul bicipite?" "Allora... sopra il leone c'è la scritta: solo il più forte sopravviverà... beh... io mi sento un leone e quello è il mio urlo di battaglia" Oddio abbiamo un leone a pranzo! Forse infondo infondo mi è capitato il migliore tra i 2. "poi la corona sopra la scritta sta ad indicare la mia vittoria, già io sono il sopravvissuto!" e si mette a fissare il nulla con un sorriso compiaciuto. Secondo me è totalmente fuori! Non sono un genio della logica, ma stando a quello che ha detto... vediamo... solo il più forte sopravvive, lui è il più forte... è già sopravvissuto quindi se non erro... sta pranzando con dei fantasmi?! Dopo il mio film mentale lo guardo con un'espressione sconcertata in attesa della prossima perla di saggezza. "La scritta sul braccio poi è una data, un omaggio a mia madre" "La sua data di nascita?" "No no il giorno in cui ha partorito" "Chi? Tuo fratello o tua sorella?" "Il giorno in cui ha partorito me" "Allora ti sei tatuato la tua data di nascita" "No! Se dico così suona egoistico" "Ma è quello comunque" Giulia e Aleksander scoppiano a ridere e io non posso far altro che seguirli, lui sembra non cogliere il motivo della risata collettiva, meglio così. " E tu che sei tanto interessata ai miei tatuaggi ne hai?" " Veramente sei tu che hai voluto parlare delle tue opere d'arte e io ho semplicemente ascoltato... comunque si ho un tatuaggio, un animale di un quadro surrealista sulla schiena" "Lo voglio vedere!" "Non credo sia possibile, dovrei togliermi la maglietta" " Te la tiro su io!" Ma questo non era qui per Giulia? Ora vuole denudarmi mentre siamo a tavola? Sbuffo e mi giro dando le spalle alla tavola e lascio che mi tiri su la maglietta. "Oh ma sto coso non è da duri" "Non era mia intenzione fare qualcosa per sembrare una dura" Se non fosse così alto e palestrato lo ucciderei! "Fla, Fla non mi sembra corretto da parte tua dirle queste cose! Insomma tu hai un puttino sulla spalla!" dice Aleksander mentre riscoppia a ridere, finalmente anche lui è riuscito a dire un'intera frase! "Un puttino?! Si quello è proprio da duro!" Ormai tra me e Flavio è guerra aperta. Non risponde anche se ci guarda chiaramente irritato. Si guarda attorno in cerca di qualcosa. "C'è il dolce?" é pure pretenzioso mr. muscolo! "Ci sono dei biscotti che abbiamo fatto la Vale ed io" Giulia non fa in tempo a a finire la frase che lui si è già alzato ed è andato a prendere uno sul vassoio. Lo addenta e inizia a fare una faccia terribile che non riesce a nascondere nonostante i suoi tentativi. Dopo qualche attimo di tentennamento lo rimette nel vassoio tutto carinamente masticato. Questo è davvero troppo, mi giro per non fargli vedere la mia faccia schifata e mi ritrovo faccia a faccia con Aleksander che mi sorride e mi fa l'occhiolino. Direi che alla fine lo zombie non è poi così un disastro come pensavo. "Giuly i nostri biscotti non sono stati graditi" dico mentre trattengo a stento le risate, la sua faccia dice tutto, sta per esplodere. "No no sono buonissimi" " E allora perché non lo mangi tutto?" "Sono sazio, però proporrei un gelato!" "Che strana sazietà!" é più forte di me, sarò timida ma quando mi trovo in certe situazioni tiro fuori la parte peggiore di me. "E andiamo a prendere questo stramaledetto gelato! Però prima noi 2 femminucce andiamo a darci una sistemata al trucco" Al massimo il suo di trucco visto che io mi limito da sempre a mettermi un filo di matita nera e il mascara, ma tanto quella del trucco è una scusa. I due si siedono sul divano in soggiorno e lei mi trascina per una mano verso il bagno. Entro, mi siedo su un angolino della vasca e la guardo; ha un'espressione da bambina impossessata. "è fuori come un balcone! é totalmente scemo! Cosa mi è venuto in mente?!" si mette in ginocchio davanti a me e mi prende le mani " scusami ti prego, chiedo umilmente scusa!! Ora andiamo a prendere questo gelato e poi è tutto finito. La prossima volta dammi una botta in testa se mi viene qualche idea geniale! Ti giuro che Flavio non era così scemo quando l'ho conosciuto!" Sembra disperatissima. "Ora sei tu che ti devi calmare" " Hai ragione" si alza, fa un lungo respiro e si fionda in soggiorno lasciandomi come una cretina seduta sulla vasca. "Secondo me lo zombie non è poi così tanto male" Volevo dirlo a lei ma l'unico che mi ascolta ora è il lavandino. Forse è meglio che esca anche io da qui.
La gelateria è proprio sotto casa di Giulia. Io mi siedo su una panchina mentre gli altri vanno dentro. Non vado pazza per il gelato. Dalla mia postazione posso notare che Flavio non si smentisce neppure per la scelta di 2 palline di gelato, sono 5 minuti che continua a indicare gusti con il dito e a dire no con la testa. Giulia si è presa come sempre caffè e biscotto e Aleksander qualcosa di bianco.  Se ci mette ancora un po' a scegliere quel dannato gelato entro e lo affogo nelle vaschette. Devo avere una faccia molto imbronciata e comica in questo momento visto che Aleksander prima mi guarda ridendo dalla vetrina e poi esce. "Ehi Vale tu non vuoi proprio nulla?" "No grazie, non mi va proprio il gelato" " Eddai! Non ti lasci offrire neppure un gelatino? Insomma in questo tipo di uscite il ragazzo non dovrebbe offrire alla ragazza qualcosa?" sorride e abbassa la testa, strano proprio quello che sto facendo io. "Ehm non mi va davvero nulla, ma grazie" "ok, vado a vedere se Fla si da una mossa" Tipico pretesto che uso io per scappare da situazioni imbarazzanti, forse è uscito da me a chiedermi del gelato solo per gentilezza. Lui entra e io posso finalmente sprofondare nella panchina. Non importa se lo ha fatto per gentilezza o perché gli andava, io sprofondo comunque. Finalmente escono tutti e 3 dalla gelateria. Mentre mangiano il gelato facciamo una passeggiata al parco e Aleksander mi riempie di domande e Flavio se ne sta in disparte a saltellare come se stesse partecipando ad un incontro di boxe. Gira e rigira ci troviamo davanti a casa di Giulia e lei con molta felicità e sollievo parte con i saluti. Flavio tenta invano di far proseguire il pomeriggio insieme mentre lo zombie e io non diciamo nulla. Per qualche verso mi somiglia, nelle cose più sbagliate però. Loro si allontanano e una volta entrate nel portone Giulia si mette a fare un balletto. "Giuly stai bene?" "Siiiiiiiiii se ne è andato!!!! Non ti senti anche tu sollevata?" " Beh per Flavio decisamente, però Aleksander alla fine non era tanto male..." "Oh tu non lo conosci, meglio stargli alla larga, è stata una pessima idea" "Allora perché me lo hai presentato?" "beh puntavo sul fatto che fisicamente non è per niente il tuo tipo" "Già" Certo se non lo avessi conosciuto insieme a Flavio forse neppure lo avrei notato, ma con quella specie di idiota di fianco è risaltato.








Uffi anche il secondo mi è uscito corto corto! Scusate! 
                                                            un bacio. Pallinafolle. 
  
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