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Autore: Ella_x    27/01/2013    7 recensioni
-Buongiorno ragazzi- salutò rivolgendo lo sguardo verso la classe.
I suoi occhi azzurri si scontrarono con quelli altrettanto azzurri di Becky e il cuore di quest’ultima perse un battito.
-Io sono Louis Tomlinson, il vostro nuovo insegnante di scienza per tutto l’anno- spiegò entusiasta sfilandosi la giacca marrone e mostrando un fisico perfetto avvolto in una camicia a quadri.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Science can be just what is, not what it could be.

Capitolo 10

Correva,correva velocissima.

Intorno a lei tutto buio.

Un  tuono e lei inciampa rovinosamente a terra.

Due mani possenti la aiutano ad alzarsi e un azzurro inonda tutto ciò che si trova attorno a lei.

Il professor Tomlinson la abbraccia forte,sussurrandole parole rassicuranti.

-Louis..-mormora appoggiando la sua guancia sul petto del ragazzo.

-E’ sbagliato,è tutto sbagliato Rebecca – risponde lui lasciando improvvisamente la stretta sui suoi fianchi.

All’improvviso un altro lampo e l’azzurro scompare,lasciando posto al buio.

Becky aprì di scatto gli occhi.

Si guardò intorno confusa,poteva sentire sotto di lei la pelle liscia del suo divano e la morbidezza del plaid che la copriva.

Si portò lentamente la mano alla testa,ricordando il suo sogno.

-Signorina Pirce..- una voce che l’aveva tormentata per tutto il suo sonno,la chiamò facendola voltare verso la porta della sua cucina.

La chioma scompigliata e lo sguardo cristallino del professore Tomlinson sbucarono sull’uscio.

L’insegnate corse verso di lei,inginocchiandosi d’avanti al divano.

-Cosa succede?- chiese spostandole i ciuffi di capelli attaccati alla fronte  imperlata di sudore.

-Ho avuto un incubo- mormorò la ragazza,mettendosi a sedere.

Le labbra soffici del professore si posarono sulla fronte di Becky, schiudendosi leggermente.

-La febbre..è scesa- sussurrò il professore leggermente in imbarazzo.

Becky annuì sentendo le sue guancie imporporarsi violentemente.

-Ho preparato un po’ di brodo,ma vada prima a farsi una doccia e si metta qualcosa di asciutto addosso- sentenziò Louis rialzandosi e fissando il muro giallino del salotto della sua alunna.

Il professore si allontanò in cucina,e Becky si alzò correndo in bagno.

Una volta pulita e profumata indossò una tuta e una maglietta,legando i capelli leggermente umidi in una coda.

Becky scese in cucina,dove il professore era intento a girare un cucchiaio di legno in una pentola.

La ragazza ridacchiò notando che indossava il grembiule rosa shocking della sua matrigna,che sfoggiava una scritta ‘I’M SOO SEXY’ in paillettes viola sul petto.

La mora constatò che quella scritta diceva il vero,e che donava molto più a lui che alla sua matrigna tinta di biondo.

Il professore si girò verso di lei di scatto,sorridendo vedendola ridere.

-Che c’è?-chiese Louis aggrottando la fronte ma non perdendo il suo sorriso.

-Le sta bene- disse Becky indicando il grembiule.

-Ho sempre saputo che il rosa shocking mi donasse- scherzò il professore ridendo assieme alla sua alunna.

-Basta commentare il mio look da urlo,si segga- replicò il professore indicando la tavola apparecchiata per due.

Becky annuì accomodandosi al tavolo della sua cucina.

-Ecco qui- annunciò Louis poggiando la pentola fumante sul tavolo.

Becky porse il suo piatto al ragazzo,che lo riempì accuratamente di brodo di pollo con le sopracciglia aggrottate.

-Se non dovesse essere molto buono,sono giustificato visto che il mio lavoro non include pentole ma provette- avvisò il professore accomodandosi di fronte alla ragazza.

Becky sorrise,portando alla bocca una cucchiaiata di cibo.

-Aiò- la ragazza arricciò il naso e chiuse gli occhi sentendo la lingua andarle in fiamme.

-Piano che scotta- il professore la guardò sorridendo divertito mentre la sua alunna continuava a farsi aria con le mani.

-Beva- disse Louis porgendole un bicchiere colmo d’acqua fresca.

Becky non se lo fece ripetere due volte,finendo tutto d’un sorso.

-Va meglio?- chiese Louis osservandola.

La ragazza annuì prima che il professore scoppiasse a ridere trascinandola con se.

-E’ buono però – commentò Becky mentre mangiavano in silenzio.

-E’ un toccasana per la febbre,ma di sicuro non sarà buono come quello che cucina sua mamma,la mia me lo cucinava ogni volta- sorrise il professore ripensando a quand’era piccolo.

-La mia non ha mai potuto- sussurrò Becky abbassando lo sguardo sul liquido giallastro nel suo piatto.

-Come scusi?- chiese il professore osservando la ragazza.

-Mia..mamma è morta quando sono nata- spiegò mentre i suoi occhi diventavano lucidi.

-Mi scusi,non volevo..- cercò di riparare il professore.

Becky scrollò le spalle,continuando a mangiare in religioso silenzio.

Finito di mangiare Louis cominciò a sparecchiare la tavola e Becky si offrì di aiutarlo a lavare i piatti.

-No,deve riposarsi- si rifiutò il professore allontanandola dal lavandino.

-Ma non ho più la febbre- insistette Becky.

-No- disse il professore.

-Allora asciugo- terminò la ragazza affiancandosi al lavello munita di straccio.

-Che testa dura che ha- commentò il professore rassegnato passandole un piatto pulito.

 

-Finito- sorrise Becky raddrizzandosi sulla sedia.

-Mi faccia vedere- disse Louis allungando il braccio per prendere il suo compito.

Il professore cominciò a leggere il foglio,mentre Becky lo osservava minuziosa.

Mentre scriveva il suo tema sulla fusione nucleare delle stelle si era sentita costantemente osservata e le sembrava carino ricambiare il favore.

Peccato che a differenza sua che aveva le guancie perennemente rossastre,il professore non sembrasse per nulla in imbarazzo.

-Perfetto- disse l’insegnante alzando gli occhi dal foglio e incontrando lo sguardo di Becky.

-Basta così per oggi,è riuscita a scrivere un ottimo tema nonostante fosse malata- sentenziò il professore chiudendo il libro.

Becky sospirò sollevata,alzandosi dalla sedia.

Si tuffò sul divano,seguita dal professore.

-Non pensa che potrebbe mettersi nei guai?- chiese la ragazza all’improvviso smettendo di muovere ritmicamente le gambe.

-Scusi?- chiese il ragazzo voltandosi verso la sua alunna con un sopracciglio alzato.

-Cioè..se..se il preside scoprisse tutto questo potrebbe fraintendere la situazione e..licenziarla- balbettò Becky rossa in viso.

-Potrebbe si,ma io non lascerei che mi sbattesse fuori senza spiegargli che ho solo aiutato una mia alunna in difficoltà- spiegò il professore.

Una sua alunna in difficoltà,ecco cosa era Becky..come una cretina lei aveva pensato di essere almeno un po’ importante per lui,ma cosa credeva di fare?Lei era solo un’alunna in difficoltà.

-C’è qualcosa che non va?- domandò il professore notando lo sguardo cupo di Becky.

-No- la ragazza scosse la testa.

-Ho detto qualcosa di sbagliato?- continuò il ragazzo poggiando la mano sul braccio della mora che scosse la testa di nuovo.

-Aaah- il professore si raddrizzò all’improvviso,facendo sussultare la ragazza.

-Io non volevo,cioè..lei..lei non è un’alunna come tutte le altre..lei..è- Louis balbettò grattandosi la nuca in difficoltà.

-Rebecca,lei è di più di una semplice alunna- sussurrò in fine l’insegnante.

Una mano tiepida  si posò sulla guancia della ragazza,col respiro bloccato dall’udire  il suo nome pronunciato da quelle labbra rosse e invitanti che si avvicinavano sempre di più al suo viso.

-Ho fame,cucina!- un  urlo acuto e la serratura dell’ingresso scattò nel corridoio.

Becky si alzò di scatto dal divano,udendo i tacchi della sua matrigna sempre più vicini.

-Samanta!- disse osservando la donna stretta nel suo vestito rosso.

-Chi è lui?- chiese indicando il professore all’in piedi affianco al divano.

-Signor Tomlinson,Samanta la moglie di mio padre,Samanta il signor Tomlinson,il mio insegnante di scienza- presentò Becky rossa fino alla punta dei capelli.

-E’ un piacere- mormorò Samanta con un sorrisetto,offrendo la sua mano al professore che dopo un minuto di riflessione vi posò un bacio velocissimo.

 -Ho portato..gli appunti di ieri alla signorina Pirce- si giustificò l’insegnante indicando dei fogli sul tavolo in vetro del salotto.

-Sarà meglio che lei vada via adesso,così potrò studiarli con calma- disse Becky afferrando la giacca del professore dall’attaccapanni.

-Venga l’accompagno alla porta- concluse uscendo dal salone,seguita dal ragazzo.

-Ehm..- cominciò Louis massaggiandosi il retro del collo con fare nervoso.

-Grazie per la lezione,e per il pranzo- sussurrò Becky sorridendo e osservando il parquet sotto i suoi piedi.

-E’ stato un piacere,arrivederci signorina Pirce- salutò il professore sorridendo cordiale e allontanandosi dalla porta,che Becky chiuse malinconica ma ringraziando il cielo che la sua matrigna li avesse interrotti,altrimenti non sapeva cosa sarebbe potuto succedere.

 

QUANTO AMO QUESTI DUE,QUAAAANTO LI AMOOO.

Ma insomma non sono proprio pucciosi?

Li adoro così tanto :3

Spero che anche voi siate dello stesso parere,

e che non vi facciano schifo i capitoli un po’ mielosi.

GRAZIE INFINITE  per le

recensioni del capitolo precedente.

VI SPOSO,TUTTE !

Non voglio aggiungere altro,visto

che oggi sono di poche parole..

Mi raccomando,lasciatemi un parere

e se vi interessa su twittah ora sono

Rain_Please,

ricambio il follow di tutti c:

Anto x

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