Science can be just what is, not what it could
be.
Capitolo 10
Correva,correva velocissima.
Intorno a lei tutto buio.
Un tuono
e lei inciampa rovinosamente a terra.
Due mani possenti la aiutano
ad alzarsi e un azzurro inonda tutto ciò che si trova
attorno a lei.
Il professor Tomlinson la
abbraccia forte,sussurrandole parole rassicuranti.
-Louis..-mormora appoggiando
la sua guancia sul petto del ragazzo.
-E’
sbagliato,è tutto
sbagliato Rebecca – risponde lui lasciando improvvisamente la
stretta sui suoi
fianchi.
All’improvviso un altro
lampo e l’azzurro scompare,lasciando posto al buio.
Becky aprì di scatto gli
occhi.
Si guardò intorno
confusa,poteva sentire sotto di lei la pelle liscia del suo divano e la
morbidezza del plaid che la copriva.
Si portò lentamente la
mano alla
testa,ricordando il suo sogno.
-Signorina
Pirce..- una voce che l’aveva tormentata per tutto il suo
sonno,la chiamò
facendola voltare verso la porta della sua cucina.
La
chioma
scompigliata e lo sguardo cristallino del professore Tomlinson
sbucarono sull’uscio.
L’insegnate
corse verso di lei,inginocchiandosi d’avanti al divano.
-Cosa
succede?- chiese spostandole i ciuffi di capelli attaccati alla fronte imperlata di sudore.
-Ho
avuto un incubo-
mormorò la ragazza,mettendosi a sedere.
Le
labbra
soffici del professore si posarono sulla fronte di Becky, schiudendosi
leggermente.
-La
febbre..è
scesa- sussurrò il professore leggermente in imbarazzo.
Becky
annuì
sentendo le sue guancie imporporarsi violentemente.
-Ho
preparato
un po’ di brodo,ma vada prima a farsi una doccia e si metta
qualcosa di
asciutto addosso- sentenziò Louis rialzandosi e fissando il
muro giallino del
salotto della sua alunna.
Il
professore
si allontanò in cucina,e Becky si alzò correndo
in bagno.
Una
volta
pulita e profumata indossò una tuta e una maglietta,legando
i capelli
leggermente umidi in una coda.
Becky
scese in
cucina,dove il professore era intento a girare un cucchiaio di legno in
una
pentola.
La
ragazza ridacchiò
notando che indossava il grembiule rosa shocking della sua matrigna,che
sfoggiava una scritta ‘I’M SOO SEXY’ in
paillettes viola sul petto.
La mora
constatò che quella scritta diceva il vero,e che donava
molto più a lui che
alla sua matrigna tinta di biondo.
Il
professore
si girò verso di lei di scatto,sorridendo vedendola ridere.
-Che
c’è?-chiese
Louis aggrottando la fronte ma non perdendo il suo sorriso.
-Le sta
bene-
disse Becky indicando il grembiule.
-Ho
sempre
saputo che il rosa shocking mi donasse- scherzò il
professore ridendo assieme
alla sua alunna.
-Basta
commentare
il mio look da urlo,si segga- replicò il professore
indicando la tavola
apparecchiata per due.
Becky
annuì
accomodandosi al tavolo della sua cucina.
-Ecco
qui-
annunciò Louis poggiando la pentola fumante sul tavolo.
Becky
porse il
suo piatto al ragazzo,che lo riempì accuratamente di brodo
di pollo con le
sopracciglia aggrottate.
-Se non
dovesse essere molto buono,sono giustificato visto che il mio lavoro
non
include pentole ma provette- avvisò il professore
accomodandosi di fronte alla
ragazza.
Becky
sorrise,portando
alla bocca una cucchiaiata di cibo.
-Aiò-
la
ragazza arricciò il naso e chiuse gli occhi sentendo la
lingua andarle in
fiamme.
-Piano
che scotta-
il professore la guardò sorridendo divertito mentre la sua
alunna continuava a
farsi aria con le mani.
-Beva-
disse
Louis porgendole un bicchiere colmo d’acqua fresca.
Becky
non se
lo fece ripetere due volte,finendo tutto d’un sorso.
-Va
meglio?-
chiese Louis osservandola.
La
ragazza
annuì prima che il professore scoppiasse a ridere
trascinandola con se.
-E’
buono però
– commentò Becky mentre mangiavano in silenzio.
-E’
un toccasana
per la febbre,ma di sicuro non sarà buono come quello che
cucina sua mamma,la
mia me lo cucinava ogni volta- sorrise il professore ripensando a
quand’era
piccolo.
-La mia
non ha
mai potuto- sussurrò Becky abbassando lo sguardo sul liquido
giallastro nel suo
piatto.
-Come
scusi?-
chiese il professore osservando la ragazza.
-Mia..mamma
è
morta quando sono nata- spiegò mentre i suoi occhi
diventavano lucidi.
-Mi
scusi,non
volevo..- cercò di riparare il professore.
Becky
scrollò
le spalle,continuando a mangiare in religioso silenzio.
Finito
di
mangiare Louis cominciò a sparecchiare la tavola e Becky si
offrì di aiutarlo a
lavare i piatti.
-No,deve
riposarsi- si rifiutò il professore allontanandola dal
lavandino.
-Ma non
ho più
la febbre- insistette Becky.
-No-
disse il
professore.
-Allora
asciugo- terminò la ragazza affiancandosi al lavello munita
di straccio.
-Che
testa
dura che ha- commentò il professore rassegnato passandole un
piatto pulito.
-Finito-
sorrise Becky raddrizzandosi sulla sedia.
-Mi
faccia
vedere- disse Louis allungando il braccio per prendere il suo compito.
Il
professore
cominciò a leggere il foglio,mentre Becky lo osservava
minuziosa.
Mentre
scriveva il suo tema sulla fusione nucleare delle stelle si era sentita
costantemente osservata e le sembrava carino ricambiare il favore.
Peccato
che a
differenza sua che aveva le guancie perennemente rossastre,il
professore non
sembrasse per nulla in imbarazzo.
-Perfetto-
disse l’insegnante alzando gli occhi dal foglio e incontrando
lo sguardo di
Becky.
-Basta
così
per oggi,è riuscita a scrivere un ottimo tema nonostante
fosse malata-
sentenziò il professore chiudendo il libro.
Becky
sospirò
sollevata,alzandosi dalla sedia.
Si
tuffò sul
divano,seguita dal professore.
-Non
pensa che
potrebbe mettersi nei guai?- chiese la ragazza all’improvviso
smettendo di
muovere ritmicamente le gambe.
-Scusi?-
chiese il ragazzo voltandosi verso la sua alunna con un sopracciglio
alzato.
-Cioè..se..se
il preside scoprisse tutto questo potrebbe fraintendere la situazione
e..licenziarla-
balbettò Becky rossa in viso.
-Potrebbe
si,ma io non lascerei che mi sbattesse fuori senza spiegargli che ho
solo
aiutato una mia alunna in difficoltà- spiegò il
professore.
Una sua
alunna
in difficoltà,ecco cosa era Becky..come una cretina lei
aveva pensato di essere
almeno un po’ importante per lui,ma cosa credeva di fare?Lei
era solo un’alunna
in difficoltà.
-C’è
qualcosa
che non va?- domandò il professore notando lo sguardo cupo
di Becky.
-No- la
ragazza
scosse la testa.
-Ho
detto
qualcosa di sbagliato?- continuò il ragazzo poggiando la
mano sul braccio della
mora che scosse la testa di nuovo.
-Aaah-
il
professore si raddrizzò all’improvviso,facendo
sussultare la ragazza.
-Io non
volevo,cioè..lei..lei non è un’alunna
come tutte le altre..lei..è- Louis
balbettò grattandosi la nuca in difficoltà.
-Rebecca,lei
è
di più di una semplice alunna- sussurrò in fine
l’insegnante.
Una
mano
tiepida si
posò sulla guancia della
ragazza,col respiro bloccato dall’udire il
suo nome pronunciato da quelle labbra rosse e invitanti che si
avvicinavano
sempre di più al suo viso.
-Ho
fame,cucina!-
un urlo acuto e la
serratura dell’ingresso
scattò nel corridoio.
Becky
si alzò
di scatto dal divano,udendo i tacchi della sua matrigna sempre
più vicini.
-Samanta!-
disse osservando la donna stretta nel suo vestito rosso.
-Chi
è lui?-
chiese indicando il professore all’in piedi affianco al
divano.
-Signor
Tomlinson,Samanta la moglie di mio padre,Samanta il signor Tomlinson,il
mio
insegnante di scienza- presentò Becky rossa fino alla punta
dei capelli.
-E’
un
piacere- mormorò Samanta con un sorrisetto,offrendo la sua
mano al professore
che dopo un minuto di riflessione vi posò un bacio
velocissimo.
-Ho portato..gli appunti di
ieri alla
signorina Pirce- si giustificò l’insegnante
indicando dei fogli sul tavolo in
vetro del salotto.
-Sarà
meglio
che lei vada via adesso,così potrò studiarli con
calma- disse Becky afferrando
la giacca del professore dall’attaccapanni.
-Venga
l’accompagno
alla porta- concluse uscendo dal salone,seguita dal ragazzo.
-Ehm..-
cominciò Louis massaggiandosi il retro del collo con fare
nervoso.
-Grazie
per la
lezione,e per il pranzo- sussurrò Becky sorridendo e
osservando il parquet
sotto i suoi piedi.
-E’
stato un
piacere,arrivederci signorina Pirce- salutò il professore
sorridendo cordiale e
allontanandosi dalla porta,che Becky chiuse malinconica ma ringraziando
il
cielo che la sua matrigna li avesse interrotti,altrimenti non sapeva
cosa
sarebbe potuto succedere.
QUANTO
AMO QUESTI DUE,QUAAAANTO LI AMOOO.
Ma
insomma non sono proprio pucciosi?
Li
adoro così tanto :3
Spero
che anche voi siate dello stesso parere,
e
che non vi facciano schifo i capitoli un po’ mielosi.
GRAZIE
INFINITE per
le
recensioni
del capitolo precedente.
VI
SPOSO,TUTTE !
Non
voglio aggiungere altro,visto
che
oggi sono di poche parole..
Mi
raccomando,lasciatemi un parere
e
se vi interessa su twittah ora sono
Rain_Please,
ricambio
il follow di tutti c:
Anto
x