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Autore: JeckyCobain    27/01/2013    3 recensioni
A chi pensate se dico "Scherzi e capelli rossi"?
Questa è la storia di una ragazza, Fionna McAvoy, terzo anno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. è una ragazza seria e intelligente, non ha tempo da perdere in stupidaggini. Eppure qualcosa la cambierà. Qualcuno la cambierà. Un ragazzo, o forse due.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jokes and red hair'
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CAPITOLO X

Mess

 

Che diavolo è successo? Perché l'ho fatto? Che cosa mi è preso?

Per la barba di Merlino, davvero non mi riesco a spiegare cosa mi abbia spinto a baciare Fred Weasley!

Perché l'ho fatto, perché?!

Inghiottita dai sensi di colpa come fanno le onde del mare, mi tuffo sul divano, paonazza in viso, le mani che mi coprono il viso.

Perché? Perché? continuo a ripetermi.

“Ehi, che succede?” chiede Ginny sedendosi di fianco a me. Ha in mano Fred, la mia puffola pigmea, che mi salta sulla spalla e si accoccola lì a dormire.

“Io...” comincio a dire. “Io ho-” ma mi blocco. Non posso dire a Ginny che ho baciato suo fratello!

“Io sono un po' stanca” invento, alzandomi e andando in cucina a prendere un bicchiere d'acqua.

“Mamma ti ha preparato la stanza se vuoi andare a riposarti!” dice la piccola Weasley sorridente.

“Grazie Ginny” rispondo io con un mezzo sorriso avviandomi per le scale.

Proprio in quel momento sento un urlo provenire dalla porta d'ingresso:

“FIONNA MCAVOY!” il mio nome è scandito bene dalla voce di Fred, furibonda.

“Questa me la paghi! Oh, eccome se me la paghi!” dice quasi arrabbiato.

“E dai, è stato solo un innocuo scherzetto!” rispondo divertita correndo su per le scale, sperando di scappare a Fred.

“Un innocuo scherzetto? Se mi ammalerò è tutta colpa tua!” dice lui.

“Be', io cosa dovrei dire che mi hai fatta volare per mezzo miglio sopra una scopa nell'aria gelida che c'è fuori e con indosso solo un vestito?” ribatto io tutto d'un fiato.

Ora mi sta facendo veramente arrabbiare.

“Se non altro non ti ho lasciato sul tetto della casa senza un modo per tornare giù!”

“Be' sai cosa ti dico?” esclamo, arrabbiata “Sei uno stronzo! Vaffanculo!” urlo sbattendo la porta della mia camera che ho ormai raggiunto.

“Fred, non starai esagerando?”. Sento la voce di George dall'altra parte della porta.

“No, affatto!” risponde Fred seccamente “Se se la prende per così poco allora che se ne vada a quel paese!”.

Dopo queste parole non riesco più a reprimere le lacrime che avevo tenuto nascoste fino ad adesso.

Piango, seduta davanti alla porta della mia stanza, in modo che nessuno possa entrare.

Do sfogo a tutta la mia rabbia e alla mia tristezza, urlando e piangendo fiumi di lacrime.

'Che idiota!' penso. 'E io che mi illudevo, sempre così deve essere!'

Pensavo che quel bacio significasse qualcosa, e per ripagarlo gliene ho dato uno anche io.

Andandomene giù dal tetto da sola speravo solo di divertirlo, ma invece ho ottenuto l'effetto contrario: come sempre risulto offensiva e antipatica, anche se non lo faccio apposta.

Sto lì rannicchiata, con le braccia a circondarmi le gambe, finché Molly non annuncia che è ora di cena.

Mi alzo, e mi guardo allo specchio.

Sono orrenda.

I miei capelli biondo-schifo si sono tutti spettinati, e ho il viso impiastricciato di lacrime e muco. I miei occhi sono rossi, e si vede chiaramente che ho pianto.

Davvero speravo di piacere a Fred Weasley? Una così come me? Ma per favore!

Mi asciugo gli occhi con il dorso del mio nuovo maglione arancio, e mi sciacquo il viso in una bacinella d'acqua che riempio con una semplice magia.

Tiro un sospiro profondo, e, nonostante non voglia andare in cucina (perché so che dovrò vedere Fred), mi incammino fuori dalla porta.

Non gli mostrerò che ho pianto. Non gli mostrerò di essere debole.

Tutto ciò che voglio dimostrargli è che non ho bisogno di lui.

A tavola mi siedo al suo fianco, ormai è quello il mio posto.

Non ci rivolgiamo la parola, al contrario dei pasti precedenti.

Io fingo di divertirmi con Ginny e George, mentre lui sorseggia la sua zuppa placidamente, non rivolgendo una parola o uno sguardo a nessuno.

A nemmeno metà pasto si alza da tavola, il suo piatto è ancora mezzo pieno.

“Fred, dove vai?” esclama Molly “La cena è praticamente appena iniziata!”

“Scusa, non ho fame...” risponde lui, riaccompagnando la sedia sotto il tavolo.

Lo guardo negli occhi, e noto uno strano sentimento represso.

Avrà pianto? Ma no, lui è Fred Weasley, lui non piange!

Io rimango lì, a fingere assieme agli altri, anche se dentro di me sento una strana sensazione, quasi come un senso di colpa.

Mi sento un senso di vuoto, di malinconia, come se mi mancasse qualcosa.

Mi manca Fred.

Mi mancano le sue risate, le chiacchierate, il suo chiamarmi “dolcezza”.

Sospiro, e una volta terminata la cena vado in camera mia.

“Ehi Fionna, è tutto ok?” mi chiede Molly, dall'aria evidentemente turbata. “Non sai che cos'ha Fred?”

“Sarà solo stanco” dico io con un sorriso, più falso che mai. “E anche io lo sono, quindi me ne vado di sopra. Mi dispiace non rimanere a giocare con voi”

“Oh, non preoccuparti tesoro, se sei stanca una bella dormita è quello che ti ci vuole!” risponde lei facendomi l'occhiolino. “Ah, se non ti dispiace puoi portare questo in camera dei gemelli? Nel caso a Fred venisse fame” esclama porgendomi un piatto di biscotti.

“Certo” dico io avviandomi per le scale, anche se non ho per niente voglia di parlare ne vedere in alcun modo Fred.

Quando arrivo alla camera dei gemelli non ho il coraggio di entrare.

Cosa gli dico ora?

Progetto un piano: busso, entro, appoggio il piatto sul comodino dicendo che Molly me li ha dati nel caso gli venisse fame, e me ne esco senza aggiungere altro.

Sì, sembra una buona idea!

Faccio un lungo sospiro, e mi appresto a bussare sulla porta, quando qualcosa mi blocca.

Uno strano rumore proviene dall'interno della camera.

Sono dei singhiozzi, accompagnati da delle parole. Riesco a cogliere solo “...stupido!”.

È Fred? E si sta riferendo a me con quelle parole?

“Ti odio!” urlo, gettando il piatto per terra.

I biscotti si sparpagliano per il pavimento del corridoio, e in lacrime corro verso la mia stanza.

In quel momento Fred esce dalla sua stanza, ma non lo vedo, e tutto ciò che sento è “Anche io!”.

“Sei solo uno stupido Fred Weasley!” urlo con rabbia prima di sbattere con fragore la porta della mia stanza.

Quelle parole mi hanno turbano, anche se ho cercato di no dimostrarglielo, e una volta in camera mi getto sul letto, e piango per una seconda volta, come ho fatto prima di cena.

Cosa ho fatto di male, cosa?!

Non va mai bene nulla di ciò che faccio!

Qualcuno ha sentito le urla, e infatti entra nella mia camera.

Mi sono dimenticata di chiuderla, merda!

“Ehi piccola, che succede?”. Una voce calda, familiare, mi è vicina, e con la mano mi accarezza la testa, ancora sprofondata nei meandri del cuscino.

Alzo il viso, e quasi non lancio un urlo al vedere chi è: Fred!

“Che diavolo vuoi?!” urlo, fuori di me.

“Ehi tranquilla, sono George!” mi dice lui, cercando di scusarsi.

“Scusa George!” rispondo io, imbarazzatissima.

“Tranquilla, so che è non è facile distinguerci!” dice ridendo. “Che succede fra te e lui?” aggiunge poi tornando serio.

Io gli racconto tutto, dal primo all'ultimo dettaglio, senza però dire che mi piace da morire suo fratello.

“Non preoccuparti piccola” dice abbracciandomi “Fred è fatto così, vedrai che gli passerà” e al che mi da un grosso bacio sulla nuca.

“Dopo gli parlo io”.

“No, non farlo!” ribatto io. “Non dirgli che abbiamo parlato, ti prego...”

“Va bene, va bene, non preoccuparti! Qualsiasi cosa per farti stare meglio” risponde con un mezzo sorriso.

“Grazie George”

“Di niente, piccola” dice lui uscendo dalla stanza.

È ancora presto, ma tento di prendere sonno per disfarmi di tutti questi pensieri schifosi.

Chiaramente non ci riesco, e alle 22.00 sono per casa a gironzolare.

Sono tutti ancora in salotto, che giocano ad un gioco da tavolo strano. Non ho mai visto niente del genere, deve essere qualcosa che fanno i maghi.

'Forse dovrei andare a parlare a Fred' penso.

Mi dirigo verso la camera, e stavolta non sento alcun rumore.

Busso.

“Chi è?” dice una voce roca dall'interno. È la voce di qualcuno che ha pianto, lo sento.

“Sono Fionna” dico con un filo di voce. “Fred, devo parlarti”

“Vattene!” ribatte lui, urlando.

“Ti prego Fred!”. Le lacrime si ripresentano sul mio viso, cristalline.

“Ho detto vattene!” urla di nuovo lui.

Ora sono veramente arrabbiata, non ce la faccio più di questa stupida situazione!

Entro spalancando la porta.

“Non me ne frega niente del fatto che tu non mi volevi in questa stanza!” gli urlo contro “Voglio risolvere questa faccenda una volta per tutte, stupido idiota!”

“Vattene fuori Fionna!” risponde lui arrabbiato.

“No, non me ne vado!” io continuo a piangere, le mie lacrime salate sanno di dolore e rabbia.

“È tutta colpa mia, mi dispiace!” dico. “Non volevo che andasse a finire così, davvero! Mi dispiace che tu te la sia presa, io volevo solamente scherzare. Ma sai, so di essere un'imbecille di proporzioni gigantesche, ma non riesco a controllare le mie emozioni! Se cerco di essere divertente risulto con l'essere antipatica, se cerco di fare la dura invece sembro arrabbiata. Non lo faccio apposta, credimi! È che faccio fatica a relazionarmi con le persone... non ho mai avuto dei veri amici prima di te e George, e Julia, Romeo, Harry, e tutti gli altri! Non ho mai avuto un buon rapporto nemmeno con i miei genitori, non mi hanno scritto uno straccio di lettera, né per Natale né per il mio compleanno! E invece tu sei così fortunato, e ti invidio da morire: hai tanti amici, una bella famiglia, e qui con voi mi sento a casa. Voi siete la mia famiglia! E non poterti parlare perché tu sei arrabbiato con me è come essere tornata sola! Tutto ciò che voglio sei tu, perché non lo capisci? Perché non capisci che con te sto bene? Io ti voglio bene Fred, non potrei mai sopportare il fatto che tu mi odi.

Ciò che ti ho detto prima non era vero, io non ti odio, anzi! Ti prego, mi dispiace per quello che ho fatto, e se rimarrai comunque arrabbiato con me ne hai tutto il diritto! Volevo dirti solo questo, ora scusami, levo il disturbo...”

Lui per tutta risposta mi blocca, prendendomi per mano.

“Nemmeno io l'ho pensato davvero quando ho detto che ti odiavo.” dice piano. “Mi dispiace che ci sia stata questa incomprensione, e spero non accadrà più”.

Mi volto verso di lui, e con gli occhi rossi e gonfi dalle lacrime mi sorride. È il sorriso più dolce del mondo, e io me ne sono follemente innamorata.

Si avvicina e mi abbraccia forte.

“Scusami Fionna, sono uno scemo” dice, ridendo.

“No, sono io l'idiota, perdonami Fred!” rispondo, tirando su col naso.

“Sai, prima non volevo che entrassi perché... be' insomma...” si fa di colpo rosso in viso. “È difficile da ammettere ma io... stavo piangendo...”

“Lo so, ti ho sentito singhiozzare da dietro la porta” rispondo.

“Non volevo che mi vedessi in queste condizioni, dopotutto io sono Fred Weasley, devo mostrarmi forte ai tuoi occhi” dice sollevandomi il mento verso di sé.

“Perché?” domando io.

“Perché devo proteggerti. E un uomo debole non può proteggere la propria fanciulla” dice avvicinando le sue labbra sempre di più alle mie.

“E da quando saresti il mio cavaliere?” scherzo io ridendo.

“Da quando ho capito che da sola non riesci a cavartela”

E con queste parole mi da un altro bacio.

È un bacio salato, per via delle lacrime, ma dolce, più di qualsiasi altro.

“Avevi delle briciole di biscotto, scusa” dice con il suo solito ghigno. Finalmente è tornato ad essere il Fred Weasley di sempre, quello che mi piace tanto.

“Strano, non ho mangiato biscotti. Forse sono stati i Nargilli!” esclamo, stando al gioco.

“Buona notte dolcezza” mi dice Fred accompagnandomi fuori dalla porta e fino alla mia camera.

“ 'Notte scemo” dico dandogli un bacio sulla guancia.

Il suo volto ritorna del colore dei suoi capelli.

“Sicura di non voler dormire di nuovo con me?” chiede, speranzoso.

Ma in amore bisogna farsi attendere, rendersi desiderabili, quindi rispondo:

“Grazie dell'offerta, ma no, mi piace questa stanza!” rispondo, ridendo e chiudendogli la porta in faccia.

---

Messaggio dall'autrice:
Eccoci al decimo capitolo! *rumori di trombe* siamo entrati nei capitoli a due cifre! (?)
Ahahah, ok, lasciamo stare D:
Sono esaltata per questo decimo capitolo, prima di tutto perché è il numero 10 (di già??!) e poi perché penso sia uno di quelli che mi piace di più! ù_ù
Fred è così jhfdsbkjs <3
Lo amo ç_ç ahahah, e Fionna ha decisamente cambiato comportamento dall'inizio della nostra storia, non trovate? 
Chissà cosa ne penserà Julia di questo suo cambio di personalità, e chissà cosa le dirà una volta tornata ad Hogwarts! D:
Già non vedo l'ora di postarvi il nuovo capitolo, ma lo farò tra qualche giorno :3
In realtà non so nemmeno dove lo ho trovato il tempo di scrivere gli ultimi capitoli, dato tutte le cose che avevo da studiare lol però ne è valsa la pena, ieri mi è arrivata la pagella e ho solo matematica da recuperare (e storia, ma perché il mio prof è scemo ._.). E poi posso dirmi soddisfatta del mio otto e mezzo in filosofia *saltella fischiettando*
Ok, non penso vi interessi la mia vita scolastica, quindi vi lascio con un anticipazione al prossimo capitolo e io me ne vado a fare i compiti di fisica :3
Grazie a tutti che seguono e lasciano recensioni, vi voglio un mondo di bene!
Con affetto
Jecky

p.s: Avete visto che ho modificato un po' la grafica dei capitoli? Per cominciare ho cominciato con il mettere dei banner, che ho fatto io (infatti fanno schifo, ahahah! D: ) e poi ho cambiato un po' la scritta "messaggio dall'autrice" e "nel prossimo capitolo". In più ho messo numero e nome del capitolo sotto il banner! Ho sistemato tutto dal primo capitolo, quindi se volete date un'occhiata, e ditemi che ne pensate (specialmente dei banner, era la prima volta che provavo a farli XD)
p.p.s: qualcuno ha per caso un link per il download o lo streaming del film "Latin Quarter" del 2011 con Oliver Phelps? Lo voglio vedere çwç Thanks! Ciau!


Nel prossimo capitolo:
Ehi!” urlo all'improvviso.

Stavo camminando tranquilla verso Mielandia (amo quel posto, è così... zuccheroso!), quando qualcuno mi prende alle spalle, e per poco non mi fa cadere a terra.
Ma che diavolo-?” Mi giro di scatto, per vedere chi è stato a giocarmi quel brutto scherzo, ma non finisco la frase. Non c'è nessuno. Com'è possibile? 
   
 
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