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Autore: Gold_Coast    27/01/2013    13 recensioni
-Perchè fai così, cosa ti ho fatto?- li chiesi
-Io ti odio- mi disse tranquillamente
-Perchè?- non li avevo fatto niente, non aveva un valido motivo per odiarmi
-Ti odio perchè non riesco ad odiarti- mi rispose
E pensare che era il mio allenatore di pallavolo.
NON E' LA SOLITA STORIA D'AMORE CHE DURA UNA SETTIMANA.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Io…io ti odio- dissi debolmente, e con il fiatone
-Anche io- mi disse tranquillamente
Spesso ci si auto convince di odiare una persona, sopprimendo quel sentimento così profondo e
forte che è l’amore…o forse no.
 
La mattina seguente, non mi alzai, erano appena iniziate le vacanze primaverili.
Restai a dormire fino a mezzo giorno, fino a che qualcosa non si buttò sopra al mio letto, ridendo.
Mi girai per vedere cosa fosse, cercando di aprire gli occhi impastati dal sonno.
Appena focalizzai di cosa si trattasse, sorrisi istintivamente.
-Liam, che cazzo ci fai qui  all’alba?- dissi facendo la finta arrabbiata
-Sono venuto a svegliare la mia migliore amica, all’alba di mezzo giorno- disse ridendo
Con un colpo secco tolsi le coperte sopra di me, e un brivido mi percorse la schiena.
-Dai signorina, ti sei dimenticata che hai gli allenamenti alle 13?- mi chiese
-Ma io non ho voglia- dissi, si ero una scansa fatiche
Dopo mangiato mi vestii, e mi incamminai per la palestra sperando che non mi tenesse lì un’ora in più.
Arrivai ed entrai in spogliatoio, e subito tutte applaudirono.
-Ma che cazzo vi siete fumate?- dissi
-Eeee raccontaci Meg, cos’hai fatto con Harry ieri?- mi disse
-Allenamento, non pensate male perfavore- detto questo uscimmo dagli spogliatoi tutte pronte aspettando che Harry ci desse dei comandi.
-Ciao ragazze, oggi si corre in giardino- ci annunciò, tutte uscimmo e incominciammo a correre dopo una buona mezz’oretta avevo il fiatone e andavo lenta, ad un tratto sentì Harry affiancandomi
-Su su su corri corri!- mi urlò
-N…non..ce…la faccio…più- dissi faticando a parlare
-Si che ce la fai, lo so che ce la puoi fare- mi disse
-E invece no, non…non posso- li dissi
-Io dico di si, credo in te e io so che ce la farai, ancora cinque minuti- mi disse correndo di fianco a me
Passarono cinque minuti, e Harry soffiò dentro il fischietto segno che quella tortura era finita, mi distesi sull’erba bagnata sfinita, come tutte le mie compagne.
Giocammo a pallavolo, questa volta diedi il meglio di me così Harry non mi poteva tenere lì ancora un’altra ora. Mi diressi verso lo spogliatoio, ma ancora una volta una mano mi prese per il polso. ‘non ancora’ pensai.
-Non ti sei impegnata, ancora. E neanche la tua amica Denise, quindi voi due starete qui ancora per un po’-
Sbuffai e ritornai in palestra con Denise di fianco. Il nostro allenatore cominciò a tirarci palle ovunque e noi dovevamo correre a prenderle.
- Ho sbagliato- dissi
-Infatti impegnati di più- mi sgridò Harry
Sbuffai e ricominciai l’allenamento con Denise
-Scusa ho sbagliato- mormorò Denise
-Oh…be non fa niente la prossima volta ti verrà meglio- la rassicurò Harry…no cioè ma vaffanculo!Lo odio ne sono sicura. Dopo un po’ che continuavano così i due mi stufai e scappai in spogliatoio. Possibile che ogni cosa che io faccia sia sbagliata?possibile che io sono così sbagliata..e…e diversa?perchè non riesco a farne una giusta?Mi rinchiusi in bagno e lì mi sfogai.
Piangevo. Piangevo per lo stress, per sfogarmi, piangevo perché il problema di tutto ciò ero io. Io che non ne combinavo una giusta, io che…volevo solo che il mio allenatore fosse fiero di me. Ma evidentemente non è così.
Sentì la porta dello spogliatoio aprirsi, e dei passi veloci venire verso la mia direzione.
Cercai di trattenermi coni singhiozzi, ma fu inutile. Sentì bussare alla porta, non risposi, mi limitai a singhiozzare forse ancora più forte.
-Meg apri perfavore- sentì dire, ma quella non era la voce di Denise, era Harry. L’unica persona che non mi sarei mai aspettata di sentire, l’unica voce.
-No- dissi
-Perfavore, dai- mi disse con voce dolce
Aprì la porta di scatto sorprendendomi, guardò nella mia direzione, lo vidi guardarmi…come se soffrisse anche lui.
Si sedette di fianco a me, senza guardarmi, guardando in avanti, un punto indefinito.
-Perché piangi?- mi chiese
-Perché non riesco mai a farne una giusta!perchè vorrei che il mio allenatore fosse fiero di me-
-Io sono fiero di te- mi disse
-Non è vero- dissi
-Si invece-
-Perchè fai così, cosa ti ho fatto?-li chiesi
-Io ti odio- mi disse tranquillamente
-Perchè?- non li avevo fatto niente, non aveva un valido motivo per odiarmi
-Ti odio perchè non riesco ad odiarti- mi rispose
In quel momento i nostri visi si avvicinarono, i nostri respiri si confondevano e in un attimo le sue labbra erano sulle mie, erano calde, e dolci, sapevano di fragola.
La sua lingua chiese accesso alla mia bocca, cosa che gli diedi subito, facevano una danza, una danza bellissima, una danza che non avevo mai provato con nessun ragazzo, era diversa, molto diversa.
Quando ci staccammo, quasi lo implorai con lo sguardo, non potevo, non volevo era il mio allenatore e questo non mi piaceva affatto.
-Beh, io riesco ad odiarti, infatti ti odio tutt’ora, non voglio che risuccedi ancora una volta- li dissi fredda e distaccata, ma in realtà non era quello che volevo.


AMATEMI! sono le 3.30 di notte in australia e io sono ancora sveglia per pubblicarvi il capitolo!:)
posso chiedervi un favorino ino ino ino?
passate da qui?è la mia nuova ff
Is really physical attraction?
grazie mille:)
recensite, io vado a dormire:)
buonanotte:)
with love<3
-Julie

   
 
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