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Autore: temishira88    27/01/2013    0 recensioni
Sono passati quattro anni da quando Draco è diventato un Mangiamorte. anno successivo all'entrata da parte del ragazzo fra le schiere di Voldemort, la professoressa McGrannit è diventata preside e cerca di riportare la scuola alla normalità.
Harry durante l'estate diventa maggiorenne, ma proprio la notte del suo compleanno sogna Silente che, dopo aver pianificato la sua morte con Piton, parla con la McGrannit chiedendole di creargli un clone da sacrificare; in questo modo lui ha più possibilità di aiutare l'Ordine della Fenice nella lotta contro Voldemort. La professoressa acconsente consigliandogli di rimanere nascosto per tre anni, in modo che le acque si calmino e Voldemort creda di averlo veramente ucciso.
Dopo questo sogno Harry rimane sconcertato ma decide di proseguire la scuola cercando di apprendere il più possibile sapendo che, se Silente non era davvero morto, sarebbe riapparso aHogwarts. Nel frattempo il ministero emana una legge per cui l'obbligo scolastico passa dai diciassette ai vent’anni.
Il rapporto fra Ron ed Hermione è ancora da delineare mentre Harry e Ginny continuano a stare insieme. I gemelli Weasley espandono la loro produzione di scherzi entrando, con discrezione, anche nel mondo babbano.
Due anni dopo Silente è visto al Ministero della
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Il mattino seguente, Madama Chips portò la colazione ad Alyssa (pudding, una tavoletta di cioccolata e succo di zucca) e le disse di vestirsi perché di lì a poco sarebbe arrivato Rufus Scrimgeour, il Ministro della Magia, per discutere con lei di alcune cose.

Aly era molto agitata perché non aveva mai incontrato il Ministro della Magia e sperava tanto che lui non le chiedesse di fare qualche incantesimo, "Per fortuna non ho ancora la bacchetta, così anche se sarò sotto pressione, non sarò tentata a fare qualche incantesimo. Devo recitare la parte di quella che non sa nessun incantesimo, io non so alcun incantesimo, io non so alcun incantesimo" si disse più volte per convincersi.

Quando Scrimgeour arrivò, non le fece nessuna domanda sulla magia, ma le chiese delle sue origini, lei non sapeva se fidarsi o no, perciò gli fornì la versione che le aveva dato il preside; tuttavia, proprio quando le domande si facevano più insistenti, arrivò Silente che pose fine all'interrogatorio. Il Ministro sembrava scocciato, tuttavia disse che non le sarebbe stato possibile recuperare tutti quegli anni di studio in uno solo, quindi le avrebbero fornito una lista degli argomenti principali di ogni materia per i quali avrebbe sostenuto gli esami a febbraio, aprile e giugno.

Detto questo il Ministro della Magia affermando che aveva molto da fare, gettò una manciata di polvere verde nel camino più vicino e sparì. "Alyssa vai pure nella Sala Grande, penso che i tuoi amici ti stiano aspettano" le disse il preside. La ragazza uscì dall’infermeria e trovò Hermione che l’attendeva, "Mi hanno detto che hanno visto Scrimgeour entrare in infermeria, cosa voleva?"

"Sapere le mie origini, sai per il fatto che io e Harry abbiamo lo stesso cognome e poi mi ha detto che dovrò affrontare tre sessione d'esame a febbraio, ad aprile ed a giugno".

Hermione l’aveva condotta nella Sala Grande ed aveva subito cominciato a snocciolare molti consigli sui metodi di studio; Alyssa era rimasta ad ascoltarla per un’ora buona, poi arrivarono Harry e Ron che tornavano dagli allenamenti di Quiddich e le posero la stessa domanda di Hermione. Quest’ultima, mentre facevano colazione, raccontò loro tutto e quando menzionò gli esami, Harry rivolse alla gemella uno sguardo afflitto e Ron la guardò con aria compassionevole, il ragazzo le disse che erano ingiusti a farle questo, in fondo non era colpa sua se non aveva potuto frequentare Hogwarts e di chiedere al preside se per lei non potevano fare un’eccezione: "Dopotutto tu sei la sorella gemella di Harry!" esclamò a voce un po’ troppo alta, tanto che alcuni ragazzi del primo anno, che si trovavano nelle vicinanze, cominciarono a guardare Alyssa e ad indicarla, Hermione cercò di mettere a posto le cose dicendo: "Ma, Ron, come fai a dire una cosa del genere?!? Aly e Harry sono completamente differenti! E poi Potter è un cognome molto comune! E per di più Aly ha anche l'accento americano!"

"Forse Weasley sta cercando di far colpo su una Potter" disse una ragazza alta e mora di Serpeverde che passava lì vicino. Harry ed Alyssa si misero subito a ridere cogliendo lo sguardo significativo di Hermione. Per fortuna anche i ragazzi lì attorno fecero altrettanto e Ron diventò di un rosso così scarlatto che al confronto, la sciarpa del Grifondoro che portava al collo, non era niente.

Il quartetto finì la colazione, uscì dalla Sala Grande ed andò a sedersi in riva al lago ghiacciato per parlare lontano da orecchie indiscrete; non appena si furono sistemati, Hermione accese un fuoco magico, lo mise in un barattolo che si era portata dietro e disse: "Ron, ma sei diventato matto?"

"Scusa, Hermione, io non l’ho fatto apposta!" disse Ron diventando di nuovo rosso "Non volevamo ridere per la battuta di quella Serpeverde ma se non l’avessimo fatto, avremmo dovuto dare delle spiegazioni che devono rimanere segrete! Insomma Silente fa di tutto per proteggerla e tu rischi di mandare tutto all'aria!! Devi stare attento quando parli! Sai che cosa potrebbe succedere se qualcuno lo venisse a sapere?" disse lei

"Si, " disse Ron "probabilmente Fred mi ucciderebbe" a queste parole Harry ed Alyssa scoppiarono a ridere e Hermione lo guardò con un’aria un po’ meno seria.

La campanella suonò ed i ragazzi ritornarono al castello, all’entrata la professoressa McGrannit diede ad Alyssa la lista di tutto ciò che le occorreva per fare le stregonerie, quella dei libri di testo da comprare e l’orario delle lezioni da seguire, le ricordò inoltre che ci sarebbero state tre sessioni per gli esami: la prima a febbraio con gli esami di Astronomia, Divinazione ed Erbologia; la seconda ad aprile con Cura delle Creature Magiche, Incantesimi e Difesa Contro le Arti Oscure; l’ultima sessione a giugno con Storia della Magia, Pozioni e Trasfigurazione. Aggiunse anche che Olivander, il costruttore di bacchette, sarebbe venuto il giorno seguente con un campionario di bacchette, in modo che lei potesse avere la sua. Aly annuì, un po’ riluttante quando vide l’orario delle lezioni:

 

 

 

 

"Cosa vogliono dire le lettere che seguono alcune materie?" chiese Aly

"Vuol dire che le lezioni si svolgeranno in compresenza con un’altra casa; la 'S' sta per Serpeverde, la 'T' per Tassorosso, la 'C' per Corvonero; ad esempio lunedì Erbologia la facciamo insieme a Serpeverde" le spiegò Hermione

"Non ti preoccupare Aly, ti aiuteremo noi" le disse Ron "e poi Hermione è la più brava del nostro anno, lei ha passato tutti gli esami con il massimo dei voti" così dicendo Ron si voltò verso Hermione guardandola con un’aria starna, lei diventò subito rossa. "Non penso che Alyssa" disse una voce alle loro spalle, sottolineando particolarmente l’ultima parola, "abbia bisogno di una sporca Mez…ehm…della Granger, dopotutto Silente ha affermato che sarò io ad aiutarla" disse Malfoy "Quindi" proseguì abbassando la voce "Alyssa Potter" questa volta pose l’accento sul cognome della ragazza, "dopo le lezioni ci vedremo davanti all’entrata della Sala Comune di Serpeverde…sempre che tu riesca a trovarla…" detto questo se ne andò. Ron disse: "Ops, mi ero scordato che quel moccioso ti dava ripetizioni"

"Beato te, io no" gli rispose Aly, afflitta

"Comunque se ti dovesse fare qualche maleficio, dillo a Silente o alla McGrannit" disse Hermione.

"In ogni caso se avessi bisogno d’aiuto per i compiti di Difesa contro le Arti Oscure e Divinazione puoi chiedere a Harry e a me; per tutte le altre c’è Hermione" le disse Ron "Hei! Perché io tutte quelle materie? Anche voi siete bravi, insomma avete passato gli esami!" disse Hermione "Si, è vero, però tu sei più brava di noi" ribatté Ron, Hermione stava per aggiungere qualcos’altro quando un gufo bruno con una busta attaccata alla zampa si posò sulla spalla di Ron; il ragazzo la prese e lesse:

 

Ronald Weasley

Casa del Grifondoro

Hogwarts

 

I ragazzi si guardarono con aria interrogativa, Ron decise di aprire la busta, ma Hermione lo fermò: "No, non qui, meglio in Sala Comune"; così il gruppetto seguì il consiglio di Hermione.

I ragazzi si sistemarono in un angolino anche se c’era poca gente perché erano quasi tutti a lezione tranne quelli del decimo anno che avevano le ore per libere per studiare. Ron, finalmente, aprì la busta:

 

"Caro Ron,

Spero che tu abbia avuto il buonsenso di aprire la busta lontano da occhi indiscreti, se così non fosse ti prego di farlo.

Vorrei incontrare te, Harry, Hermione e la vostra nuova amica dove vi vedevate con Tartufo, il primo fine settimana che sarete a Hogsmeade.

Aspetto la tua risposta,

 

Lunastorta"

 

Harry, Ron e Hermione si guardarono insospettiti, "Ma chi Tartufo?" chiese Alyssa "Era il…" Ron fece per continuare le frase ma non ci riuscì, lo sguardo di Harry era velato e Hermione aveva gli occhi rossi, "Scusate, io…" disse Aly

"No, non è niente" le disse Harry schiarendosi la voce, lui era…il mio padrino" appena ebbe finito do pronunciare questa frase si rese conto di quello che aveva detto, dopotutto Sirius poteva anche essere il padrino di Aly "O forse no…" pensò Harry, il fatto che non fossero gemelli di sangue non impediva a Sirius di essere stato anche il padrino di Aly.

"Ah, capisco…" disse lei

"Ma perché ci vuole vedere?" chiese Ron "Insomma non ci può parlare come faceva Siri…Ehm insomma attraverso il camino? Non può essere di nuovo controllato…insomma…ora che tutti sanno che Voi-Sapete-Chi è tornato…"

"È quello che mi stavo chiedendo anch’io," disse Harry "perché tutta questa segretezza?"

"Oh, ma proprio non ci arrivate eh?" disse spazientita Hermione, alzando un po' la voce. Aly aveva capito che le cose andavano per le lunghe così, mentre il terzetto discuteva, aveva preso un foglio di pergamena, una boccetta di inchiostro ed una piena che erano state abbandonate su un tavolo e si era messa a scrivere.

Harry e Ron risposero negativamente alla domanda di Hermione, allora lei gli disse: "Non vi ricordate quello che ci ha detto Lunastorta, la prima volta che ci siamo rivisiti l’anno scorso a Londra?" i ragazzi si guardarono in faccia e risposero di nuovo: "No!". Seguì un attimo di silenzio poi disse Ron: "Spiegacelo allora"

"La gente non è ancora riuscita ad accettare i semi-umani e quindi non è visto di buon occhio dalla maggioranza della comunità magica, perciò qualcuno potrebbe fare strane domande se vedesse chi è in realtà il mittente"

"Ma scusa lui è bravo, non è come Greyback… " disse Harry cercando di parlare piano "Già, Harry ha ragione" disse Ron "È inutile, non capirete mai " ribatté Hermione.

"Ehm... scusate come faccio a spedire questa lettera?" chiese Aly cercando di portare la discussione su un terreno meno pericoloso per non far litigare gli amici. La ragazza arrossì violentemente "Ehm…io stavo scrivendo a Fred…"

"Ah quindi vi vedete, eh? E quando?" chiese Ron, curioso. Aly si fissò la punta dei piedi "Vuole presentarmi a tua madre questo week-end…". I tre si scambiarono un’occhiata imbarazzata, dopodiché Ron le diede una pacca sulla spalla e le disse: "Benvenuta nella famiglia Weasley!".

 

***

 

Batterono le nove di sera; Aly, accompagnata da Ron, andò davanti alla porta della Sala Comune di Serpeverde. Al ragazzo quel posto fece venire in mentre quando, il secondo anno che frequentava Hogwarts, aveva preparato, insieme a Harry e Hermione, la pozione Polisucco per trasformarsi, soltanto per un’ora, in Tiger e Goyle, sperando di scoprire se Malfoy era l’erede di Salazar Serpeverde e se era stato lui ad aprire la camera dei segreti.

Draco era già lì che li attendeva, squadrò Aly con uno sguardo un pò malizioso; Ron se ne accorse e gli disse: "Ricordati, Malfoy, che le devi dare solo ripetizioni"

"Ron" disse Aly "calmati, guarda che so badare a me stessa!"

"Bene, andiamo allora" disse Draco "Serpeinsordia" disse rivolto al quadro; "Dunque, Potter…a quanto pare devo insegnarti qualcosa…che non sia Magia Nera" asserì entrando

"Perché tu sai anche la Magia Nera?" chiese lei

"Si, questo ti preoccupa" le chiese con un ghigno

"No, affatto" disse tranquillamente, forse un po’ troppo. Dopodiché lo lasciò avanzare per osservarlo: era abbastanza alto, con le spalle larghe, fasciate in un aderentissimo maglione nero a collo alto, aveva i capelli biondo platino e occhi di ghiaccio; inoltre, dovette ammettere Aly, aveva anche un eccellente fondoschiena. "Ma cosa pensi, Aly?" si disse arrossendo "A te piace Fred!".

Malfoy la fece sedere al tavolo e si dovette ricredere: nonostante tutto era carina; indossava un corpetto nero aderente, una gonna nera lunga fino ai piedi, decorata con delle rose rosse e le scarpe dello stesso colore. "Allora, penso che dovremmo incominciare con incantesimi…" disse Malfoy "Tu quali sai fare?"

"Beh, ecco, io…ehm…" disse Aly a disagio "Uff, ma per quanto ancora dovrà andare avanti questa storia!? È snervante non poter ammettere che so fare tutti gli incantesimi!" pensò

"Non sai nulla!" sbottò Malfoy "Non usare quel tono con me! Non è certo colpa mia!" esclamò lei sbattendo le mani sul tavolo e sporgendosi verso di lui, Draco ci rimase di stucco, non si aspettava una risposta di quel genere; di solito le persone lo rispettavano, soprattutto i Mezzosangue…

"Beh, allora dovrò insegnarti proprio tutto dall’abc… " disse Malfoy riprendendo il controllo

"Direi proprio di si" affermò lei decisa.

"Allora prendi la tua bacchetta che… " Draco s'interruppe vedendo l’espressione di Alyssa "Non mi dire che non hai neanche la bacchetta!!! "

"Ehm…no…mi ha detto la professoressa McGrannit che l'avrò domani; se iniziassimo dalla teoria?" domandò imbarazzata con occhioni da Bamby "Ok, ma cambiamo materia facciamo Storia della Magia".

Draco prese un libro dalla pila di quelli che erano sul tavolo e disse: "Cominciamo dalle guerre fra i troll" Aly gli rivolse uno sguardo interessato, Draco la guardò e disse: "Beh, dov’è il tuo libro?"

"Non ce l’ho… posso leggere con te?" Draco la guardò con aria sconcertata: "Io, Draco Malfoy, Purosangue, dovrei prestare a lei, una sporca Mezzosangue, nonché sorella di quel Potter, il mio libro?" pensò fra se, poi la guardò e disse: "Va bene, però cerca di comprarli al più presto"

"Grazie!" esclamò Aly sedendosi, forse anche troppo, vicino a lui. Draco la guardò e, per la prima volta, sentì qualcosa dentro di lui: lo stomaco gli faceva male e le mani gli diventarono appiccicaticce; ancora stranito da quella sensazione, diede un colpetto di tosse e disse: "Bene, allora… la Storia della Magia ha origini molto antiche… ". La lezione andò avanti fino a quando Aly non cominciò a sbadigliare sonoramente; "Yawn! Non ce la faccio più… Ho sonno… che ora è?" chiese guardando Draco un po’ sottecchi; il ragazzo si girò verso di lei per guardare il grande orologio a pendolo posto alle spalle della ragazza; i loro volti s’incontrarono, Draco diventò rosso, Aly lo guardò, lui disse: "Ehm… ecco… sono le… " si avvicinò così tanto a lei che poteva ammirare il colore dei suoi occhi, le gote di lei si infiammarono, lui si avvicinò ancora un poco, schiuse le labbra e… all’improvviso un dolore accecante al braccio sinistro lo fece allontanare da Aly.

"Ehi! Che succede? Cos’hai?" si preoccupò la ragazza vedendo che si teneva il braccio, si avvicinò a lui e passò una mano tra i capelli: erano zuppi. "Senti… forse è il caso di andare in infermeria… su, alzati, andiamo!"

"No, no, non è niente" disse lui stringendo i denti fra smorfie di dolore "Ma stai male! Stai sudando freddo, devi farti vedere da qualcuno! Non puoi restare qui…"

"Non è niente, mi sono fatto male giocando a Quiddich e non mi sono ancora rimesso". Alyssa capì che Draco le stava nascondendo qualcosa, ma gli disse: "Almeno vai a coricarti, ti accompagno"

"No, io accompagno te, non conosci la strada. Poi andrò a dormire" detto fatto Draco la scortò fino alla porta del Grifondoro, dove le diede la buonanotte e lei fece altrettanto.

Non appena Aly ebbe varcato la soglia del dormitorio e la porta si fu richiusa, Draco andò al terzo piano, entrò nella Stanza delle Necessità, aprì l’anta dell’Armadio Svanitore, vi entrò e si trovò da Magie Sinister. Il ragazzo aprì la porta dell’armadio, il negozio era deserto, respirò a fondo e si smaterializzò.

Si trovò nel salotto di casa Riddle, il fuoco era acceso e proiettava delle starne ombre tutt’intorno. "Draco" disse una fredda voce proveniente dalla poltrona di fronte al camino "Mio Signore" disse Malfoy andando davanti alla poltrona ed inchinandosi, "Draco, devo ricordarti qual è il tuo compito?"

"No, mio Signore"

"Allora vedi di non distrarti"

"Si, mio Signore, scusi"

"Se non sei sicuro di riuscirci, posso sempre affidare a qualcun altro questo compito…"

"No!" disse Malfoy con veemenza

"Bene, allora non distrarti ulteriormente! E ora vai!" disse Voldemort

"Si, mio Signore" così dicendo si smaterializzò e rifece il percorso inverso fino ad arrivare a Hogwarts.

Una volta rientrato nel suo dormitorio Draco si accorse di essere sudato e di tremare; ripensando però a tutto quello che era successo con Alyssa, riuscì ad addormentarsi un po’ meno preoccupato.

  
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