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Autore: temishira88    10/11/2011    0 recensioni
Sono passati quattro anni da quando Draco è diventato un Mangiamorte. anno successivo all'entrata da parte del ragazzo fra le schiere di Voldemort, la professoressa McGrannit è diventata preside e cerca di riportare la scuola alla normalità.
Harry durante l'estate diventa maggiorenne, ma proprio la notte del suo compleanno sogna Silente che, dopo aver pianificato la sua morte con Piton, parla con la McGrannit chiedendole di creargli un clone da sacrificare; in questo modo lui ha più possibilità di aiutare l'Ordine della Fenice nella lotta contro Voldemort. La professoressa acconsente consigliandogli di rimanere nascosto per tre anni, in modo che le acque si calmino e Voldemort creda di averlo veramente ucciso.
Dopo questo sogno Harry rimane sconcertato ma decide di proseguire la scuola cercando di apprendere il più possibile sapendo che, se Silente non era davvero morto, sarebbe riapparso aHogwarts. Nel frattempo il ministero emana una legge per cui l'obbligo scolastico passa dai diciassette ai vent’anni.
Il rapporto fra Ron ed Hermione è ancora da delineare mentre Harry e Ginny continuano a stare insieme. I gemelli Weasley espandono la loro produzione di scherzi entrando, con discrezione, anche nel mondo babbano.
Due anni dopo Silente è visto al Ministero della
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Capitolo 2: Difesa Contro le Arti Oscure
 
Il mattino seguente, mentre Harry, Ron, Hermione ed Alyssa stavano facendo colazione, Silente si alzò chiedendo un attimo di silenzio: “Sono felice di comunicarvi che potrete finalmente seguire Difesa Contro le Arti Oscure; dato che sarete in ritardo sul programma, vi consiglio di fare del vostro meglio per essere preparati dati gli ultimi avvenimenti, vi ricordo però che a Hogwarts sarete sempre al sicuro” detto questo si sedette. Di lì a poco suonò la campanella e tutti gli studenti dell'ultimo anno di Grifondoro e Serpeverde si diressero verso l’aula di Difesa Contro le Arti Oscure. Aly chiese agli amici come mai non era stato possibile frequentare quella materia, Ron le disse che fin dall’inizio c’era stato qualche problema; infatti, Silente nel suo discorso d’inizio anno non aveva detto chi avrebbe insegnato questa materia e le ore di Difesa Contro le Arti Oscure erano libere perché il preside non era riuscito a trovare nessuno. Strada facendo, i ragazzi cercavano di indovinare chi sarebbe stato il nuovo insegnante.
Ron spiegò ad Alyssa che nessun insegnante era resistito più di un anno e Piton, il professore di Pozioni, che quattro anni prima aveva insegnato Difesa Contro le Arti Oscure, si era unito a Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato
“Chi?”
“Voldemort” le disse Harry
“Non pronunciare quel nome!” disse Ron tremando
“Come mai nessun insegnante è rimasto per più di un anno?” chiese Aly senza badare al commento di Ron
“Da quando Silente ha rifiutato il posto a Voldemort, nessun insegnante è rimasto per più di un anno” le spiegò Harry
Aly deglutì nervosamente, i ragazzi arrivarono davanti alla classe, dove trovarono gli altri Grifondoro ed i Serpeverde; tutti si stavano ponendo la stessa domanda: “Chi sarebbe stato il nuovo prof?”.
Un uomo sui quarant'anni, alto, con i capelli lunghi neri e gli occhi scuri e profondi, si fece largo fra la folla; Harry, Ron e Hermione non riuscivano a credere a ciò che stavano vedendo “Ehi, vi svegliate voi tre? Che succede? Ron, Harry, Hermione?” disse Alyssa
“Eh? Cosa? È solo che…Sirius!” esclamarono i ragazzi, l’uomo chiamato Sirius si voltò e li scrutò, poi disse: “Mi dispiace, ragazzi, anche se gli assomiglio, non sono Sirius Black; mi chiamo Stubby Boardman”
“Oh, ” esclamarono Lavanda e Calì due ragazze del Grifondoro, “tu sei quello che canta negli Hobgoblin?!”
“Ehm si, sono io”
“Come può un cantante insegnare Difesa contro le Arti Oscure?”si chiese Ron, dalle facce degli studenti Stubby capì che forse doveva dare una spiegazione del suo arrivo,così disse; “ Prima di diventare il cantante degli Hobgoblin, mi ero appassionato allo studio di questa materia, per cui quando Silente mi ha chiamato, non ho potuto dire di no”.
L’espressione di Harry, Ron e Hermione era così allibita e così stordita che non riuscirono a fare nient’altro che sedersi in terza fila e prendere i loro libri, insieme ad Aly che non aveva capito come mai i suoi amici fossero rimasti così male per la risposta che l’uomo aveva dato loro, ma decise che l’avrebbe chiesto alla fine della lezione a Hermione, dato che lei sapeva sempre tutto.   
“Allora ragazzi, innanzi tutto, presentatevi, così incomincerò a conoscervi meglio”; ognuno disse qualcosa di se e quando arrivò il turno di Aly, la ragazza era molto imbarazzata: “Ehm..io mi chiamo Alyssa Potter, ma non sono parente di Harry!” aggiunse subito un po’ scocciata “Vengo da San Francisco, California”
“E come mai sei qui?”
“I miei genitori si sono trasferiti per lavoro”
Dopo di lei anche Harry, Ron e Hermione si presentarono non senza un certo imbarazzo; a loro seguirono tutti gli altri Grifondoro e poi fu il turno dei Serpeverde.
Quando tutti ebbro terminato Stubby disse: “Qual è la cosa che vi fa più paura al mondo?” chiese l’insegnante “Iniziamo con…Alyssa”
Aly rimase paralizzata, il fratello le diede una gomitata nelle costole: “Ehi, ti ha parlato! Rispondi!”
“I ricordi” mormorò la ragazza, massaggiandosi il fianco
“Come scusa? Non ho capito, potresti ripetere?” le chiese Stubby
“I ricordi, la cosa che mi fa più paura sono i ricordi!”
“Beh, senz'altro ognuno di noi ricorda qualcosa di spiacevole” disse l’uomo facendo diventare la ragazza rossa per l’imbarazzo.
Dal fondo della classe si alzò una voce leziosa: “Complimenti Potter, sei proprio simile a Harry... La degna erede dei tuoi stupidi genitori Mezzosangue…”, una candela accanto ad Aly si spense e si riaccese: “Tu non sai nulla dei miei genitori, maledetto Mangiamorte!” esplose Aly, “Come osi dire queste cose! Tu, tu…” in quel momento la boccetta d’inchiostro, che era sul banco di Malfoy, levitò fin davanti al volto di Draco e gli esplose in faccia. Tutta la classe scoppiò a ridere, il ragazzo diventò rosso, poi si alzò in piedi di scatto e puntò la bacchetta nella direzione della ragazza: “Visto che sei così informata, bamboccia, saprai che i Mangiamorte utilizzano le maledizioni senza perdono… CRUCIO!”.
Aly urlò, urlò, così forte che a Malfoy si rizzarono i capelli sulla testa, tuttavia un ghigno si formò sul suo viso, un ghigno che a Harry ricordò tanto quello di Voldemort quando, alcuni anni prima, aveva scagliato su di lui la stessa maledizione.
Il professore disarmò in fretta il ragazzo ed esclamò preoccupato: “Signor Potter e Signor Weasley portate la Signorina Potter in infermeria; Signorina Granger avverta la professoressa McGrannit. Signor Malfoy, lei venga con me dal preside”.
Harry pronunciò l’incantesimo di levitazione e, con Ron, la portarono da Madama Chips, l’infermiera. Stubby, invece, condusse Malfoy nell’ufficio di Silente; arrivato davanti al gargoyle che presidiava l'ufficio del preside disse: “Marmellata di mirtilli”, la statua si mosse e li fece entrare.
Silente era seduto alla sua scrivania e stava parlando con un ritratto: “Si, va bene Fortebraccio, vai pure”, il preside si girò verso i nuovi arrivati dicendo: “Cos’è successo?”
“Il signor Malfoy ha scagliato la maledizione Cruciatus sulla signorina Potter” disse iroso Stubby, Draco non ebbe il coraggio di guardare in faccia il preside. Seguì un attimo di silenzio. Quando Silente parlò nella sua voce non c’era nessuna nota di rabbia, ma dal tono si capiva la sua stizza: “Quello che hai fatto non ammette nessuna scusa. Hai usato una maledizione senza perdono, penso tu sappia che ciò è punito con la condanna a vita ad Azkaban”.
Draco, che aveva agito d’impulso, non aveva pensato alle conseguenze “Non posso finire ad Azkaban, quella è una prigione per maghi assassini, al Signore Oscuro non piacerà di certo; già m’immagino la sua reazione, la sua rabbia, la sua punizione; non posso, non devo finire ad Azkaban! Devo compiere la mia missione!”pensò il ragazzo spaventato
“Tuttavia, poiché conosco la tua storia e alla tua età si agisce spesso d’impulso, penso sia meglio che aiuti la signorina Potter a recuperare ciò che non ha appreso sul mondo della magia. Ogni sera dalle nove a mezzanotte. È la mia ultima parola”, e con questo li congedò.
Draco non credeva ancora di essersela cavata, non sarebbe andato ad Azkaban, il suo Signore non si sarebbe arrabbiato!
 
***
 
Harry?” mormorò Alyssa con gli occhi ancora chiusi. Fred si guardò intorno senza sapere cosa fare: “Aly, Harry non è qui, sei in infermeria” le disse sedendosi sul letto e cercando di mascherare la paura. Lei aprì gli occhi lentamente e sorrise: “Ciao…ma non dovresti essere in negozio?”
“C’è George ora, tu come stai, piuttosto?”
“Io… ecco… non so… Malfoy dov’è?”
“Non lo so” disse con voce dura “Spero proprio che Silente lo sbatta fuori!”.
In quel momento la porta sbatté forte e Fred si alzò di scatto in piedi, pronto con la bacchetta in mano, l’avrebbe fatta pagare a Malfoy…
“Harry!” disse Aly
“Harry?!” disse sbigottito Fred abbassando la bacchetta, Harry tremava di rabbia “Come… come… non... come può averti fatto questo!” disse rivolto a sua sorella; lei cercò di alzarsi ma Fred la trattenne, Harry le si avvicinò ed Aly gli passò delicatamente una mano sulla guancia: “Cosa fratellino?” Fred li guardò senza capire “Fratellino?!? Forse sarà ancora sotto shock” pensò, Harry arrossì: “Silente ha deciso che Malfoy resterà qua e ti darà ripetizioni tutte le sere dalle nove a mezzanotte!!!”
“No!” disse Fred, la sua espressione era irosa; Aly si spaventò, anche Harry non era da meno, infatti, disse: “Già! Di tutte le punizioni PROPRIO QUESTA DOVEVA TROVARE!!!  Ma a che gioco sta giocando? Malfoy le deve dare ripetizioni, gliele puoi dare anche tu, no?” disse rivolto a Fred “Quel piccolo, lurido, moccioso!!!” continuò Harry con rabbia.
“State parlando di me?” chiese Malfoy entrando nella stanza “Sono venuto a vedere come sta la mia allieva, il mio Signore se ne preoccupa molto” disse sarcastico. Harry e Fred gli sarebbero saltati addosso se Aly non avesse urlato: “No! Fred, Harry, non fatelo!” I due si guardarono con facce sconcertate: “Aly, ti rendi conto che questo piccolo, sudicio, lurido, sporco Mangiamorte…”
“Avada Kedavra!” disse Malfoy
“No!” gridò Aly, in quel momento fece capolino da una porta in fondo alla stanza Madama Chips che urlò: “No! Cosa… cosa… oh mio Dio… Albus… ”. Silente era sulla soglia dell’infermeria e guardava Draco con uno sguardo terribile. Aly si era coperta la testa con le lenzuola, pian piano si scoprì il volto, vide Fred steso a terra coperto da alcuni calcinacci, il suo campo visivo si fece tutto buio, si sentì svenire ma si fece forza, scese a fatica dal letto inginocchiandosi accanto a Fred, piangendo e con lei anche Harry, il ghigno che Malfoy aveva sul viso si era trasformato in un’espressione di preoccupazione “Com'è possibile? Non gliela volevo lanciare! Ero arrabbiato è vero, ma non sono così tanto stupido da ripetere lo stesso errore a distanza di così poco tempo! È come se non riuscissi a controllare le mie azioni! È possibile che l’Oscuro Signore controlli le mie azioni?i”pensò Draco spaventato.
All’improvviso si sentì un gemito e Fred aprì gli occhi. Aly, vedendolo sano e salvo, urlò di gioia e gli gettò le braccia al collo ridendo: “Ma allora sei vivo!”
“Direi di si!”
“Ma com’è possibile?” disse Harry
“Già, come hai fatto? Malfoy ti ha lanciato una maledizione senza perdono e sei caduto e… noi… ecco… pensavamo che tu fossi… morto… ” disse con una vocina sempre più sottile; lui sorrise semi-compiaciuto e la strinse a se dicendo: “Mi ha mancato e la maledizione è rimbalzata sul soffitto facendo cadere dei calcinacci” e così dicendo puntò la bacchetta verso Malfoy e lo trasfigurò in un rospo. “Perché lo hai fatto?” lo sgridò Aly, “Perché stava cercando di rifarmi l’Avada Kedavra” rispose Fred disgustato guardando il rospo, poi disse: “Accio rospo!” ed il Rospo-Malfoy arrivò sulla sua mano.
In quel momento si sentì un colpo di tosse ed i ragazzi si voltarono verso la porta, Silente li stava guardando con un’aria strana, poi disse: “Ragazzi, quello che è successo oggi non deve uscire da questa stanza, intesi?” i quattro annuirono “Per quanto concerne te, signor Malfoy, temo proprio che dovrò rimandarti a casa, almeno per questo trimestre” e così dicendo detrasfigurò Malfoy. L’espressione sul volto del ragazzo era di spavento e la sua pelle era ancora più bianca del solito.
“Non può andare a casa, Voldemort lo ucciderà se non porta a compimento la sua missione, qualunque essa sia, e comunque questa volta non l'ha fatto apposta, era come ipnotizzato...“Forse, signor Preside, ” disse Aly assumendo un'aria pietosa, “potremmo cercare di aiutarlo a… ehm… ristabilirsi… potrei provarci io… ci... ci aiuteremo a vicenda… ” Harry la guardò orripilato, Fred rimase paralizzato, Silente un po’ perplesso, poi disse: “Cosa ne pensi Draco?”; il ragazzo lo guardò, non sapeva cosa dire: “Se l’alternativa al mio rifiuto è il ritorno a casa, sono costretto ad accettare, tuttavia la prospettiva di essere aiutato da una sporca Mezzosangue… restava il fatto che lei e Harry sono gemelli… È l’unico modo per attuare il piano del mio Signore, anche se la prospettiva di stare in compagnia diquella Mezzosangue non è delle migliori, è l’unica soluzione... Va bene” disse Draco.
“Bene, allora è deciso. Se tuttavia dovesse succedere ancora una cosa del genere ad Alyssa o a qualcun altro, sarai espulso. Inoltre ti devo chiedere di non continuare a sottolineare che Alyssa e Harry hanno lo stesso cognome, ma piuttosto aiutala ad ambientarsi; forse non lo sai ma Potter è un cognome abbastanza utilizzato dai babbani. È chiaro” gli disse Silente “Va bene” rispose il ragazzo cercando di non trasmettere alcuna emozione.
“Ora ” disse il preside, “è meglio che voi riposiate. Alyssa resterai in qui in infermeria, mentre Draco e Harry andranno nei loro dormitori. Signor Weasley è meglio che lei torni al suo negozio”.
“Poppy” disse all’infermiera, che era rimasta muta per tutto il tempo, “fai in modo che Alyssa non abbia visite fino a domani mattina. Per quanto riguarda te” disse Silente rivolgendosi alla ragazza “domani, dopo colazione, la professoressa McGrannit ti darà i tuoi orari. Buonanotte” e detto questo fece uscire Fred, Harry e Draco richiudendo la porta alle spalle.
“Hai sentito il preside?” sbottò Madama Chips rivolta ad Alyssa dandole una camicia da notte; la ragazza, senza farselo dire due volte, si mise a letto. Tuttavia fino alle due non riuscì a dormire a causa di tutte le emozioni di quella giornata.
 
  
  
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