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Autore: CLABBI_    27/01/2013    3 recensioni
Liam rientrò a casa con l’espressione distrutta, lasciando cadere il borsone vicino la porta per poi fare pochi passi e buttarsi accanto a me sul divano,poggiando la testa sulla mia spalla.
-Allora,fratellone com’è andato il concerto?- Dissi stringendolo forte,accarezzandogli il braccio.
--
Ciuffo biondo, capelli tendenti al nero, occhi color nocciola, barbetta incolta.
Si, non era affatto male, ma da quello che avevo letto sui giornalini di gossip era fidanzato con Perrie o come si chiama, insomma, quella con i capelli viola e quindi era off limits.
--
L'ho tratto dal primo capitolo, spero di avervi incuriosito.c:
recensite in tanti, mi raccomando.
un beso,
xx
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Greta.
 
Stavo affacciata al balcone del suo appartamento con la tazza di latte in mano e in bocca un paio di biscotti al cioccolato.
-Hai freddo?- disse Zayn, mettendomi la sua felpa intorno le spalle.
In confronto a lui ero un nano da giardino.
-Sto bene, grazie.-
Accennai un sorriso, soffermandomi per vari secondi su di lui, per poi spostare lo sguardo sulle palazzine del centro di Londra.
Beh, non c’è che dire, il ragazzo aveva proprio gusto, nell’appartamento ci potevano vivere tranquillamente quattro persone e il panorama meritava.
-Meno male.-
Si appoggiò accanto a me sulla ringhiera, guardando i passanti.
Diedi un colpo di tosse cercando di portare l’attenzione su di me.
-Forse è meglio che io torni a casa, Liam sar..-
-L’ho avvisato io, non ti preoccupare, puoi tornare quando vuoi.- Mi sorrise, facendo illuminare i suoi occhioni color nocciola.
Messa così se me ne andavo subito sembrava che io non volessi stare là con lui, però poteva anche essere che gli davo fastidio e che quindi era meglio che io andassi a casa prima.
-Io non vorrei disturbare..- dissi con un fil di voce, guardandomi le punte delle scarpe.
Mi alzò il viso con l’indice, costringendomi a guardarlo negli occhi.
-Non disturbi, piccola.-
Arossì violentemente, facendo un passo indietro.
-S-enti..- balbettai. –Io tecnicamente non ti conosco..-
-Ma sono un amico di tuo fratello.-
-Si ma..-
-Io so tutto di te.-
Lo guardai aggrottando le sopracciglia, cercando di capire qualcosa.
-Il tuo colore preferito è il blu, odi la moto, adori andare al mac e prendere il panino con il pollo e l’insalata, la tua cantante preferita è Miley Cyrus, il tuo film preferito è Titanic, odi essere svegliata con il sole negli occhi e odi me.- Fini ridendo, passandosi una mano fra i capelli.
La mia bocca ormai era a terra che spazzava tutto il balcone.
-Come fai a sapere tutte queste cose?- Non feci niente per nascondere il mio stupore.
O era un mago o era un mago.
Una è la cosa.
-Tuo fratello parla sempre di te e qualche volta ascolto.-
Se quella è qualche volta, non oso immaginare se ascoltasse tutto ciò che dicesse Liam.
-Si, qualche volta..- sorrisi, finendo l’ultimo goccio di latte che era rimasto nella tazza.
Abbassai lo sguardo e vidi uno strano batuffolo di pelo scodinzolare e raschiare sulle mie povere gambe nude.
-Ma ciao batuffolo di pelo.- Dissi prendendolo in braccio, accarezzandogli la pancia
-Lui e Hatchi, il mio cagnolino.-
Lo guardai ridendo.
-E’ uno starnuto?- Dissi fra una risata e un'altra.
Incrociò le braccia al petto assumendo un espressione offesa che lo rendeva comunque bellissimo.
Posai il cane a terra e mi intrufolai fra le sue braccia, ritrovandomi schiacciata sul suo petto che emanava un calore pazzesco.
Mi morse il naso con un fare tutt’altro che amichevole. Secondo me aveva l’intenzione di staccarmelo.
-Aia, il mio povero naso.- Tentai di divincolarmi ma lui mi tenne stretta a lui, mordendomi anche la guancia.
Poggiai le mani sul suo petto, spingendolo per allontanarlo ma niente, era troppo robusto, pesante e forte per me.
Con le braccia mi bloccò alla parete vicino la finestra, avvicinandosi talmente tanto al mio viso da farmi sentire il suo alito caldo.
-Dove vorresti andare, piccola?- Mi sussurrò quasi sulle labbra.
Avrei assaggiato molto volentieri quelle labbra carnose molto vicine alle mie.
Guardai le sue labbra e poi lo guardai negli occhi, allungando le mani per accarezzargli il viso pungente a causa della barba che ,a mio parere, lo rendeva ancora più sexy.
-A Parigi.- Annui solennemente.
-Bè, prepara le valige, si parte.- Sorrise allontanandosi.
Lo guardai incredula, mi aveva presa sul serio.
-Ciuffo biondo aspetta, che mi hai preso sul serio?-
Mi fece cenno di stare zitta, continuando la conversazione al telefono.
-Si, due..Si per Parigi..Letto matrimoniale, mhmh. Vista panoramica,perfetto, fra un paio d’ore saremo lì, arrivederci.-
Chiuse la telefonata e si girò verso di me.
-Si va a fare le valige piccola.-

POCHE ORE DOPO.
 
Ci trovavamo su due sedili di prima classe con tutti gli occhi puntanti addosso.
Beh, Zayn Malik, un membro degli One Direction stava andando a Parigi pieno di bagagli con una ragazza che non era la sua fidanzata.
Già mi immagino i suoi manager, su tutte le furie.
In effetti, stava facendo saltare la copertura, se era veramente così ma aveva l’aria tranquilla, così decisi di non dovermi preoccupare.
Girai il viso dalla parte del finestrino e guardai il pezzettino di mare che stavamo attraversando.
Era un pazzo.
Mi conosceva da un giorno e ,grazie a mio fratello, sapeva tutto di me, sapeva cosa mi faceva impazzire e ora stavamo volando verso Parigi, la città più romantica.
-Qualcosa non va, principessa?-
Un po’ mi inquietavano le dieci guardie del corpo accanto ai nostri sedili ma decisi di non dirglielo.
Mi girai sorridendo.
-Assolutamente!- Forse lo dissi con un pò troppo entusiasmo così scoppiai a ridere disturbano i signori dietro che borbottarono qualcosa di incomprensibile.
Passammo la restante mezz’ora a giocare ai cruciverba di una rivista che le hostess ci avevano rifilato appena messo piede sull’aereo, lanciando occhiatine maliziose a Zayn ogni due secondi.
Non che io sia gelosa per carità.
Lo conosco da poco.
Poggiai la mano sul bracciolo e subito sentii la sua poggiarsi sulla mia e intrecciare le dita.
Mi girai a guardarlo e sorrisi, avvicinandomi istintivamente a lui.
Con la mano libera mi accarezzò il viso, sfiorandomi le labbra per poi allontanarsi di scatto.
-Non possiamo, almeno non ora, non qui.-
Tentò di giustificarsi, accarezzandomi le dita.
Annui, portando lo sguardo fuori dal finestrino, guardo Parigi avvicinarsi sempre di più.
-Non ti preoccupare.- dissi rassegnata.
Non era colpa sua e lo sapevo.
Mi mise il suo cappotto in testa e mi stampò un bacio furtivo sulle labbra, lasciandomi stordita per due secondi.
Mi tolsi il giubbotto e lo guardai sorridendo, per poi poggiare la testa sulla sua spalla.
Mi baciò la fronte, avvicinandosi al mio orecchio.
-Prego, non c’è di che.-
Risi, tirandogli un pizzicotto.
-Sono io che te l’ho concesso non tu.-
Annui convinta,incrociando le braccia al petto.
-Come dici tu, principessa.-
 
SI PREGA DI ALLACCIARE LE CINTURE DI SICUREZZA, STIAMO ATTERRANDO ALL’AEREO PORTO DI PARIGI. ALZARE I SEDILI E CHIUDERE IL TAVOLINO, GRAZIE.
 
Appenna messo piede fuori dall’aereo porto fummo investiti da un’orda di ragazzine e paparazzi che le guardie del corpo di Ciuffo Biondo facevano fatica a tenere a bada.
-Vieni qua.-
Mi prese per la mano, facendomi salire su una limousine nera.
Mi guardai attorno estasiata, passando le dita sui sedili in pelle, sul frigorifero e sul mega schermo alle spalle del guidatore.
-Signor Malik, bentornato. Diretto all’albergo?-
Annuì, salutandolo con un cenno della mano.
-Si, grazie Fredrick.-
I vetri erano scuri e anche da dentro si faceva fatica a vedere chi c’era fuori ma le fan evidentemente portavano degli occhiali speciali e ci seguirono correndo fino all’albergo dove altri paparazzi attendevano l’arrivo della star in dolce compagnia.
La limousine si fermò davanti a una stradina secondaria a Zayn mi aprii la portiera da vero gentleman e mi fece scendere.
-Dove siamo?-
-Entrata secondaria dell’albergo, dolcezza.-
Mi limitai ad annuire e a seguirlo senza fare troppe domande.
La porta che prendemmo era rossa e si apriva su un corridoio abbastanza lungo da intravedere malamente una lucina flebile alla fine.
-Perché non passavamo dall’entrata normale come tutte le persone normali?-
Sbuffai, entrando dopo di lui stringendogli forte la mano, quasi a stritolargli le dita.
-Uh, vero, dimenticavo che hai paura del buio.- Ridacchiando.
Si certo, se n’era dimenticato, come no.
Mi strinsi alla sua schiena, pestandogli le scarpe e facendolo inciampare ogni due secondi.
Alla ventesima volta che gli pestai il piede si girò verso di me, penso per rimproverarmi ma non vidi molto bene la sua faccia, così per pararmi qualsiasi occhiataccia dissi.
-Chiamasi vendetta oppure karma che ti si rivolge contro.-
Scosse la testa prendendomi in braccio e lasciandomi soltanto alla fine del corridoio dove c’era la hall dell’albergo.
-Oh finalmente.-
Dissi sistemandomi la maglietta e i pantaloncini che insistevano nel salire sempre di più e lasciarmi mezza chiappa scoperta, cosa che Zayn apprezzava molto.
-Signor Malik, che piacere rivederla nel nostro albergo, in dolce compagnia per giunta!-
Zayn salutò amichevolmente quest’uomo che da come era vestito sembrava il proprietario dell’albergo.
-Lei è una mia amica, Greta.- Mi presentò e per gentilezza porsi la mano.
-Salve.- Dissi con un po’ di timidezza.
-Oh, ma dammi del tu, io sono Piere, piacere Greta.-
Gli strinsi la mano sorridendo, cercando di sembrare la persona più cordiale del mondo.
-Piere, se non ti dispiace noi andiamo a riposarci..-
Quest’ultimo gli porse una chiave e si dileguò andando a salutare gli altri ospiti.
Mentre prendevamo l’ascensore per arrivare alla camera mi era sembrato di vedere Justin Bieber, ma scossi la testa, pensando che era tutto frutto della mia immaginazione.

ANGOLO DELL'AUTORE.
zalve zalveee. No, non sono morta ma la scuola mi distrugge,lool.(?)
è lungo il capitolo eheh, l'ho fatto per farmi perdonare.c:
ringrazio tutte le ragazze/i che seguono!
ps.continuate a farlo mi raccomando!
Aspetto tante recensioni,un beso,
xx.

 
 
   
 
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