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Autore: Bella Finally Cullen    28/01/2013    1 recensioni
Lo aspettava da tanto, ma quando ormai l'aveva dimenticato, ricompare.
Il passato che torna, anche se per Bella ormai tutto è cambiato... affronterà i suoi più grandi incubi credendo che la sua stessa vita sia un inferno... cancellerà il dolore della perdita con l'egoismo e la diffidenza poi sostituiti da un amore puro che non pensava di poter più provare. Tutto grazie al ragazzo che regnava, nei suoi giorni più scuri, attraverso i ricordi della sua bellissima vecchia vita.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jasper Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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The dreams of the nightmares

 

 

 

*** Capitolo 3 ***

 

 

 

<< Bella!! >> continuo a camminare stringendo il libro di anatomia stretto al petto.

<< Bella!!!! >> la voce si fa più insistente.

Sospiro.

<< Ti vuoi fermare?! >> sento una mano stringermi il polso.

<< Cosa vuoi da me? >> mi volto di scatto fulminandolo con lo sguardo.

<< Non ti è bastato rovinarmi la vita? >>

Vedo qualcosa guizzargli negli occhi verde smeraldo.

Noto che quello strano segno non c'è più... scomparso...

<< Io... volevo solo parlarti... >> il suo sguardo è spento, triste... distrutto.

<< Scusa ma... hai avuto tempo... adesso sono io che non ho più voglia di ascoltarti... >> mi volto per metà.

<< Ma io... >>

<< Non dire che mi ami! Perché io non ti amo più... non come prima... mi dispiace... >> è vero... o perlomeno penso che sia vero.

<< Ma, Bells... >>

<< E non mi chiamare Bells!! Mi ha sempre dato sui nervi! >> dico ringhiando.

Appena mi rendo conto del verso animalesco che ho fatto, mi ritraggo spaventata.

<< Adesso devo andare... >> mi volto e salgo in macchina senza voltarmi indietro.

Un singhiozzo mi esce strozzato dalle labbra, che tento di tener serrate.

La salda maschera che tiro su ogni volta, quella che ormai ho rafforzato con ogni mezzo possibile, si scioglie sotto al dolore atroce che sento squarciarmi il petto ed è come liberarsi di uno strato di sapone, come togliersi il trucco, sotto c'è un'altra persona.

Guardandomi nello specchietto mentre guido, non mi riconosco nemmeno... se un vampiro potesse dimagrire, penso che a questo punto sarei diventata anoressica.

Da quando è tornato James, non posso uscire di frequente – a parte per andare all'università -... lui è molto più scaltro e attendo di Victoria ed ho paura che scoprirebbe cosa nascondo nel cuore del bosco dietro casa.

Lui non lo vedo già da un po'... o più che altro non lo sento...

I suoi occhi rossi si rispecchiano invisibili sullo specchietto, come se fosse davvero qui...

Ripenso alle sue parole, al disprezzo per se stesso... siamo uguali.

Posso guarire le tue ferite... “ gli avrei voluto dire.

Ma come potevo aiutarlo se non sapevo guarire nemmeno i miei di incubi?

Ho ucciso una persona... “ la sua voce mi colpisce nel profondo, dove pensavo nessuno sarebbe riuscito più ad arrivare.

Ma a me interessa cosa ha fatto nel passato?

No, probabilmente mi importa solo del presente... e del “futuro”... anche se non si può parlare propriamente di futuro...

<< Ciao Bellina!! >> poso le chiavi di casa sul piccolo tavolo di legno.

Il soggiorno della mia nuova casa non è male...

Stile rustico, ogni mobile è rigorosamente in legno e divani che – in un modo che non riesco a capire – si abbinano perfettamente al resto della stanza.

L'antico camino in pietra dà un pizzico di calore e vita a tutto l'ambiente.

<< Ciao Jammy!! >> lo saluto scherzando, so perfettamente quanto lo innervosisca che lo chiami “Jammy”.

Sbuffa posando il giornale sul divano.

<< Quando la smetterai di chiamarmi in quel modo osceno? >> dice indignato.

<< Quando tu la smetterai di chiamarmi Bellina... >> rispondo prontamente.

James è l'unico in grado di farmi sorridere sempre, l'unico che mi tiri su di morale...

<< Mh... potremmo contrattare... >>

<< Ehm... anche no! >> sghignazzo.

Il mio “fratellone” dimostra più o meno ventiquattro anni, capelli chiari – quasi sul biondo – e sempre scompigliati... occhi ormai dorati, ma che un tempo erano di un azzurro stupendo.

Victoria invece è il contrario: lunghi capelli ricci del colore del fuoco, occhi dorati sfavillanti – un tempo verdi – e viso da angelo.

<< Sei una peste!! >> alza gli occhi al cielo.

<< Che ci vuoi fare... >> dico con espressione innocente.

<< Ciao Bella!! >>

<< Ciao Vic... >> ricambio sorridendo.

Per un attimo tutti tacciono e c'è un silenzio imbarazzante... non capita spasso di essere a corto di argomenti.

<< Vi dispiace se vado a farmi una doccia? >> chiedo dopo un po'.

Mi guardando entrambi.

<< No no, vai tranquilla... >>

Mi volto meccanicamente ed entro in bagno chiudendo la porta a chiave dietro di me.

Tiro un sospiro di sollievo appoggiandomi completamente sul lavandino.

Entro nella doccia lasciandomi andare sotto al getto caldo d'acqua.

Dopo una decina di minuti esco, mi vesto e torno fuori.

<< Già fatto? >> Vic mi guarda come se avessi appena vinto l'Oscar.

<< Ehm... si... vi servo oppure posso andare un po' nel bosco? >>

Ti prego, fa che dica di si, fa che dica di si...

<< Certo, vai cara... >> lei mi guarda sorridendo dolcemente.

Ha gli occhi buoni, dolci... lei è la persona migliore che conosca.

<< Non cacciarti nei guai pestifera!! >>

Inarco il sopracciglio.

<< Tranquillo, al massimo andrò a fare due chiacchiere con gli italiani... >> gli faccio l'occhiolino uscendo dalla porta principale.

<< Hei!! Non ci provare!! >> lo sento dire stizzito dall'altra parte.

Ridacchio iniziando a correre fra gli alberi.

Il vento mi scompiglia i capelli... mi lascio andare completamente non pensando a Edward, non pensando a Ben, non pensando a lui.

<< Guarda chi si rivede... >>

Mi pare di riconoscere questa voce che proviene dalle mie spalle.

Mi giro.

<< Oh... Demetri... non c'era nemmeno bisogno di guardarti per capire che eri tu... tentativo falliti... >> alzo gli occhi al cielo.

<< Pff... non è giusto così però... >>

Demetri è il figlio adottivo di un pezzo forte dei Volturi italiani, però, finché non sarà all'altezza di entrare nella guardia, lo hanno lasciato qui in zona... è stato lui il primo vampiro che ho incontrato al di fuori della mia stravagante famiglia JaVicBel.

<< Bene, non ho tempo da perdere con te... ho da fare, quindi vai al dunque... >>

I suoi occhi rossi risaltano nel viso straordinariamente bianco contornato da splendidi capelli color nocciola.

<< Scorbutica!! Comunque ero solo passato a vedere come stava la mia socia... >>

<< La storia della socia è vecchia... >>

<< Per me no... >>

<< Bene, scusami ma devo andare... >> taglio corto.

<< Posso venire a ritrovarti però? >>

<< Ok... ciao... >>

Mi allontano rapidamente verso la punta della collina.

Chiudo gli occhi mentre tutto sfreccia rapido intorno a me... sembra un film...

Istintivamente, come se fossi nata per farlo, come se lo facessi da tutta la vita, salto dietro ad un albero e trovo esattamente ciò che pensavo: un puma.

Non gli do nemmeno il tempo di difendersi, nemmeno il tempo di attaccarmi – anche se sarebbe inutile – perché sono troppo di fretta.

La paura di non trovarlo ancora lì mi assale come un fastidioso mal di testa.

Una volta dissanguato il puma, bevendo ogni singola goccia del suo sangue, mi alzo e cerco di sistemarmi per quello che posso.

Sono vestita abbastanza semplicemente:

jeans chiari strappati sul ginocchio, stivali neri abbastanza bassi, maglietta scollata di un rosso accesissimo.

A passo più lento raggiungo la nostra radura.

Cammino fino a trovarmi al centro dello spiazzo ormai zeppo di meravigliosi fiori viola e bianchi... sembra un quadretto per un sogno.

Ma questo non è un sogno, è un incubo...

<< Sei tornata!! >>

Sospiro sollevata... è ancora qui.

<< Si... mi devi qualche racconto horror se non sbaglio... >> ridacchio.

<< Vero... le promesso sono promesse... non è una bella storia Bella... sei sicura? >>

Prende una grande boccata d'aria e mi siedo su un tronco d'albero caduto.

<< Sicurissima... >>

<< Sai che non voglio dirti il mio nome, perché non mi ritengo quello di prima... perciò puoi chiamarmi Simon... >>

<< Simon... mi piace Simon... >> sorrido.

<< Comunque... sono nato in una cittadina dove si pensava tutto, ma non l'esistenza dei vampiri... una città priva di superstizioni e credenze stupide... questo non significa che non ci fossero pregiudizi, chiaro... ma non ero il ragazzo sfigato con occhiali e quadernino incorporati, anzi, ero uno dei ragazzi più desiderati della scuola... di, me la spassavo a modo mio... potevo avere la ragazza che volevo... >> mi sembra che sorrida.

<< … poi ho incontrato lei... non era una ragazza appariscente, era normalissima, nulla di particolare... ma per me era tutto quello che avevo sempre voluto... stranamente lei mi ricambiava così iniziammo a stare insieme... >>

Abbasso lo sguardo... ci deve essere un ma per forza... c'è sempre...

Deve averla amata davvero tanto... forse la ama ancora...

Una fitta allo stomaco mi divora...

<< … poi per un errore stupido è finita... comunque, lei è l'unica cosa che mi tiene ancora a galla, l'unica cosa per cui non ho mai distrutto... me stesso... >>

So cosa intende dire, so cosa significa stare su per forza, per gli altri...

<< Hai mai pensato di... finirla? >>

La domanda a bruciapelo mi lascia perplessa.

<< Bhè... io... veramente si... mi ero creata un piano... >>

<< Che piano? >>

Improvvisamente mi lascio trasportare dai ricordi brillanti del mio primo periodo di neonata.

<< Sapevo che né Victoria né James mi avrebbero aiutata a distruggermi e da sola non potevo fare nulla... perciò... sarei andata in Italia... >>

<< Dai Volturi... >> mi anticipa con tono monocorde.

<< Si... mi sarei esposta, o avrei fatto qualcosa davanti a degli umani... in modo da farmi eliminare per sempre... >>

<< Cosa ti ha fatto cambiare idea? >> lo sento teso.

<< … è stato lui... Edward... il padre di mio figlio... ho pensato a lui e... ho cambiato idea... >>

<< Tu lo ami? >> mi chiede.

Nonostante sia concentrata al massimo sulla sua voce, non riesco a coglierne l'espressività, è gelata... come il suo cuore.

<< Io... non lo so... sono come legata da un filo doppio... da una parte lui mi ricorda ciò per cui ho sperato... dall'altra... >> sospiro <<... non lo so con precisione... sono confusa... >>

Forse è una mia impressione, ma sembra che tiri un sospiro di sollievo.

<< Ma stavamo parlando di te... continua!! >> replico distraendoci entrambi dalla mia vita... non mi piace ricordare...

<< Scusami, è vero... non ti piace parlare del passato, vero?! >> deduce con voce vellutata... sembra quasi che il suo tono dolce si possa toccare... è liscio e morbido, come il velluto.

Non dico nulla, non annuisco nemmeno... sembra che sappia sempre cosa provo in ogni momento.

<< Comunque... qualche mese fa, circa quattro... mi sono buttato da una scogliera... >>

Il mio cuore perde un colpo.

Penso a lui... lo immagino sul bordo di una scogliera, bello e umano, con un futuro, con un domani... vedo tutte le sue opportunità lanciarsi nel vuoto... sotto, l'oceano immenso...

Distolgo il pensiero scossa da un brivido lungo la schiena.

In fondo, la sua situazione è diversa dalla mia, forse peggiore... lui – per qualche motivo – non voleva più vivere e invece l'hanno costretto a vivere contro la sua volontà, in un'esistenza senza obbiettivi.

<< Perché volevi ucciderti? >> per un attimo sento il sapore amaro della morte sulla lingua.

Se James non l'avesse salvato, probabilmente non saremmo qui a parlare.

<< Non lo so con precisione... volevo solo far cessare tutto quel dolore... era insopportabile, e lo è ancora, credimi... pensare faceva male, troppo... ma non si può smettere di farlo perché il semplice pensiero di raggiungere lo scopo, è un pensiero... perciò... l'oceano e un tuffo mi sembravano l'unica via d'uscita... >>

Per la prima volta da quando parla, riesco a percepire il suo tormento... riesco a sentire il dolore lancinante di una vita che non vuoi più... sento la sofferenza, i pensieri ingombranti... il tentativo folle di farli smettere di scorrere nella testa.

<< E invece... >>

<< E invece c'era James ad aspettarmi... lui mi ha trovato sulla spiaggia mezzo morto... lui mi ha trasformato... quando mi sono svegliato ho tentato di scappare, ma non ce l'ho fatta... poi mi ha detto di volermi presentare la sua compagna e la giovane vampira che viveva con lei a Seattle e siamo venuti qui... appena ho potuto sono fuggito... solo... non riesco a capire perché tu non mi abbia smontato davanti a lui... >>

Già... perché non l'ho fatto?

<< Io... non lo so... so cosa significa non volere una vita... e ho pensato di poterti capire in un certo senso... non mi importa quanto lo odi, la tua volontà è più importante... >>

E perché sei l'unico che può aggiustarmi... aggiungo mentalmente.

<< Io non lo odio... nonostante tutto non lo odio come pensi... in fondo se ti ho incontrata è grazie anche a lui... spero davvero che tu possa aiutarmi... che tu riesca ad aggiustarmi... >>

Ha usato la mia stessa espressione... ma come tutte le frasi che penso, so anche la risposta che devo dare.

<< Tu non hai bisogno di essere aggiustato... non ti è stato tolto nulla... >>

<< E invece si... anche solo il fatto di essere bloccato nel mio corpo giovane per l'eternità... >> lo sento ridere amaramente << … detto così potrebbe essere il sogno di ogni persona... ma non cambiare mai, ma rimanere con l'immaturità di un ragazzo... non potrò mai più avere un domani, perché la mia vita sarà sempre uguale per sempre... non potrò più avere delle possibilità... non potrò mai più andare avanti... sono congelato in un oggi infinito... >>

Ha ragione... è quello che penso sempre anch'io...

<< So cosa intendi... >>

Per un attimo non riesco a dire nulla, non oso nemmeno respirare... persino i battiti del mio cuore – se li avessi ancora – urterebbero il precario equilibrio in cui siamo.

Sono riuscita ad entrargli dentro, nel profondo... tra noi si sta creando una sintonia ed un legame che forse aiuteranno entrambi.

<< Pensi... che un giorno ti farai vedere da me? >> chiedo ad un tratto.

Lo sento respirare pesantemente e muoversi nervoso.

Il suo silenzio mi distrugge... il suo silenzio brucia più delle fiamme dell'inferno.

Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.

La citazione di Shakespeare, in questo caso, ci sta a pennello.

Quanto darei per guardare il suo viso... quanto darei per sentire le sue labbra sulle mie...

Ma sarà solo qualcosa di fisico oppure è... amore?

Non si può parlare d'amore, no... l'amore è qualcosa che mi è stato tolto tanto tempo fa.

<< Si... penso di si... quando sarò convinto che non scapperai via... >>

<< Ma io non me ne and- >>

<< Non lo dire... non potrei sopportarlo... io... io penso che potrebbe nascere qualcosa di grande tra di noi... >>

<< Simon... >> sussurro il suo nome come una preghiera << … noi non possiamo amare... >> è una disgrazia, non pensavo di averlo mai potuto dire.

<< Questo è quello che pensi... sei convinta di questo e ci credi... ma se non fosse così? >>

Per un attimo l'idea mi piace, mi lascio cullare dalla sensazione di pace che sento quando c'è lui.

<< Lo vedremo... >>

<< Pensi che tornerai domani? >>

<< Si... penso di si... >>

<< Prometti... >>

<< Te lo prometto... >>

E' già la seconda promessa che ci scambiamo...

Lo conosco da qualche settimana eppure mi sembra di conoscerlo da sempre.

Simon …

Cosa mi stai facendo? Cosa sta succedendo?

Forse aveva ragione Victoria... forse aveva ragione su tutto...

Davvero ho ancora una speranza?

Davvero questa non è la fine?

Davvero posso ancora amare nella mia eterna vita?

 

 

Buon pomeriggio!!! Come va? Chiedo scusa per il ritardo d'aggiornamento ma ho avuto qualche problema con internet.

Sono felice che già qualcuno stia seguendo la mia storia e ho ricevuto qualche recensione che adoro *-*

Se volete passare ho un'altra storia ancora in aggiornamento e pubblicherò il prossimo capitolo a giorni

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1466309&i=1

Adesso vi saluto e ci sentiamo prestissimo...

Se volete sarò felicissima di leggere le recensioni belle e brutte ;)

Kiss kiss

 

Bella Finally Cullen

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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