Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |       
Autore: Ellapink    28/01/2013    9 recensioni
-Secondo te dovrei confessare al fratello del mio ragazzo le sue doti sessuali?- sorrisi furba abbuffandomi di biscotti per il nervoso.
-Da come ti ho sentito ieri sera, ecco non è così dotato come dice- alle sue parole non riuscii a contenermi dallo sputare tutti i biscotti sul pavimento.
Cazzo, ci aveva sentiti.
E ora come lo potevo guardare in faccia senza sentirmi in imbarazzo?
Questo ragazzo era tornato per complicarmi la vita, davvero.
Lo vidi alzarsi di fretta come se questa conversazione lo avesse annoiato, prima però decise di affiancarsi a me ,osservandomi a lungo.
-Ehi piccola, quando vuoi sono a tua completa disposizione, basta chiedere- e con queste semplici, ma mirate parole mi lasciò da sola in cucina, accaldata e eccitata.
Ancora.
Dovevo stargli lontana.
Le sue parole avevano su di me un effetto deleterio, e perciò non potevo minimamente pensare cosa potesse causarmi un suo semplice tocco.
Emma è una ragazza di 17 anni, felicemente fidanzata con Filippo il quale però ha un fratello Tommaso appena tornato dall'estero.
L'attrazione tra i due è palese, fino a che punto riusciranno a controllarsi? Ma poi si sa, il modo giusto per affrontare una tentazione è cederle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Osare
Impossibile eh? Forse perché ci hanno sempre insegnato che è più semplice rimanere fermi, piuttosto che tentare di scappare.
Tentare
Non ci proviamo mai, perché è un verbo così irrazionale che ci porta a compiere mosse sbagliate.
Sbagliare
Vorremmo essere perfetti, ma già vivere con la concezione di non commettere nessun errore ci porta ad errare.
Tre semplici verbi che hanno saputo incasinarmi la vita.
Hanno rovesciato ogni mia aspettativa, ogni mia prerogativa che mi ero imposta fin dalla nascita.
Questo perché ho sbagliato nel tentare di osare.
E ora sono ricoperta di colpe, di errori ma non di rimpianti.
Perché ho rischiato, ho lottato e ora a distanza di un anno posso dire di aver amato.
Quindi forse, non ho sbagliato a tentare di osare, perché questo mi ha permesso di arrivare dove sono ora.
Ma è meglio fare un passo indietro, così per schiarirvi le idee.


Capitolo 1.


-Emma!-
-Emma!-
-Emma!-
Queste urla non fanno altro che disturbare il mio sonno. Se la domenica è chiamata giorno del riposo perché non posso dormire nel mio letto tutto il giorno?
La porta della mia camera si apre violentemente e la figura terrificante di mia madre in vestaglia mi appare davanti agli occhi. Dio santo, ma non riesce ad essere più delicata la mattina?
-Cosa c'è?- le domando infastidita ricoprendomi l'intero viso con il lenzuolo. In pochi secondi la luce del sole arriva a colpirmi in pieno volto, segno che quella donna chiamata 'madre' ha deciso di aprire la finestra. Ancora più delicata e graziosa.
-Sei a pranzo da tuo padre, quindi alzati e vestiti velocemente. Ma perché continui a trattare la tua camera come se fosse un porcile?- mi urla come se volesse esaurire tutta la voce che ha in corpo, mentre frenetica inizia a sistemare ogni oggetto presente nella mia stanza.
Mi alzo controvoglia correndo verso il bagno, dove posso sfuggire alla sua presenza incombente . Non che non le voglia bene, certamente. E' lei che mi ha messo al mondo, però ho diciassette anni e non fa altro che trattarmi come se ne avessi dieci.
Non solo perché non ha alcuna fiducia in me e quindi cerca di controllare ogni mia singola mossa , ma sopratutto perché da quando mi sono fidanzata cerca di organizzare la mia vita e pretende di avere la facoltà di decidere per me.
Ah, giusto. Il mio fidanzato.
Ora che ci penso mi starà sicuramente cercando, e conoscendolo mi avrà riempito di messaggi fino alla sfinimento. Esco dal bagno velocemente e noto con piacere che mia madre si è dileguata nel nulla, così posso tranquillamente rispondere alle mille chiamate di Filippo senza dover essere spiata dal suo udito micidiale.
10 chiamate senza risposta.
Ecco avete presente quei fidanzati tranquilli, calmi, poco gelosi e non assurdamente assillanti con la propria ragazza? Scordateli.
Filippo è completamente l'opposto.
Certo ne sono innamorata, per quanto possa esistere l'amore alla mia età, ma certe volte vorrei rinchiuderlo in una torre e buttare la chiave.
Penso che in veste di fidanzata ne abbia tutto il diritto, sopratutto quando inizia a chiamarmi senza sosta, pretendendo che io risponda al primo squillo.
-Pronto- premo il tasto verde del mio cellulare, cercando di fingermi poco scocciata per le infinite chiamate, anche perché non ho voglia di litigare di domenica mattina.
-Emma, mi stavo preoccupando. Tutto bene?-
-Certo, ero sotto la doccia e lì non posso portare il telefono, sai amore? - la mia voce assume un tono abbastanza ironico, cosa che lui subito percepisce scoppiando a ridere.
-Scusami, sai che quando non mi rispondi inizio a pensare alle cose più terribili. Comunque ti ho chiamata per ricordarti di stasera, c'è la cena per il ritorno di mio fratello. Ci sarai, vero?-
Porca miseria.
 Mi ero completamente dimenticata di suo fratello, e di tutta la cena organizzata in suo onore. E chi sa poi a me cosa mi importa di festeggiare una persona che non conosco, e che per di più non ho mai visto in vita mia.
-Sei sicuro che non disturbo?- meglio mettersi sulla difensiva- sai, io e te stiamo insieme da solo sei mesi e tuo fratello è all'estero da un anno, non saprà manco chi sono- lo sento sorridere dal telefono, segno che il mio piano non ha funzionato.
-Quanto sei scema amore. Non disturbi di certo, e poi lo sai che gli ho parlato tantissimo di te. Ti aspetto alle otto- chiude la telefonata prima che io possa replicare.
Bene, il mio fidanzato mi ha teso una trappola più che buona.
Forse è meglio arrendersi fin dal principio, e scegliere cosa indossare stasera.
Ma poi io a questo, cosa gli racconto? E' stato un anno all'estero, sicuro non si ricorderà più l'italiano.
Meglio farci l'abitudine dai, dopotutto è il fratello del mio ragazzo, giusto?




-Emma sei veramente un amore stasera- iniziamo con i complimenti e non sono arrivata neanche da dieci minuti.
Va bene che fa sempre piacere sentirsi apprezzata, ma ogni volta che varco la soglia di casa Molinari, ovvero quella del mio fidanzato, ogni tipo di parente inizia a riservarmi attenzioni speciali facendomi arrossire di continuo.
-Grazie Carla, dove posso prendere da bere?- domando alla madre di Filippo. Una signora sulla cinquantina, terribilmente bella e elegante. Mi indica gentilmente il tavolo dove si trovano tutte le bevande. In pratica come se fossi in un deserto senza acqua, mi avvicino velocemente prendendo un bicchiere di thè, quando sento due braccia cingermi i fianchi e spaventata mi giro di soprassalto rovesciando la bevanda sul vestito bianco che avevo indosso.
Filippo mi guarda con gli occhi divertiti, cercando di prendere qualche tovagliolo, mentre io sto tentando di farmi passare l'istinto di uccidere il mio ragazzo per la situazione imbarazzante che mi ha visto protagonista.
-Emma, non ti agitare-
-Non mi dovrei agitare? Santa pace, sono completamente bagnata e sai quanto odio essere al centro dell'attenzione. Senti di a tuo fratello quando arriverà che mi dispiace ma io me ne torno a casa- faccio qualche passo in avanti quando sento la sua mano afferrarmi il polso saldamente.
-Dai amore, vai pure a farti una doccia in bagno e ti procurerò dei vestiti di mia madre. Ho veramente molto piacere se rimani qui con me- mi lascia un bacio delicato a fior di labbra per poi accompagnarmi verso il bagno.
Decido di sciacquarmi il più velocemente possibile, appoggiando attorno al mio corpo il primo asciugamano che trovo. Ovviamente però, non posso rimettermi il vestito sporco, ma Filippo non è così intelligente da avermi lasciato il cambio pulito già dentro al bagno.
Ecco, mi toccherà uscire in corridoio con solo un pezzo di spugna addosso.
Apro la porta delicatamente controllando che non ci sia nessuno ad osservarmi, così a passo svelto corro verso la camera di Filippo.
Bum.
Ma perché devo sbattere sempre contro qualcosa cazzo. O qualcuno.
-Non pensavo di trovare una così bella accoglienza- una voce profonda e assurdamente roca mi invade la mente. Alzo lo sguardo e noto di trovarmi completamente spalmata sul petto di una figura maschile ancora sconosciuta.
Non riesco a trovare le parole, è come se la salivazione si fosse esaurita tutta d'un tratto.
Secondi che diventano secoli, perché rimarrei ore ad assaporare il profumo che emana il corpo davanti a me.
-Scusami- mi allontano di scatto riprendendo coscienza delle mie azioni, notando sul suo volto nascere un sorriso spontaneo.
-Non ho problemi ad avere addosso una bella ragazza poco vestita- ed eccolo di nuovo parlarmi con quella voce dannatamente eccitante. All'improvviso mi ricordo di essere ancora in asciugamano così cerco di uscire dalla stanza il prima possibile, quando però trovo in corridoio Filippo alquanto sorpreso di trovarmi sull'uscio della sua camera da letto.
-Emma eri sparita- poco dopo vedo il suo volto incupirsi per poi aprirsi in un sorriso spontaneo- vedo che hai conosciuto mio fratello a quanto pare- mi volto di scatto ritrovando il ragazzo di poco fa affianco a me, una volta uscito definitivamente dalla stanza.
Cazzo.
-Tommaso, lei è Emma, la mia ragazza- quest'ultimo mi sorride malizioso tendendo la sua mano verso di me.
-E' un piacere- sottolinea l'ultima parola facendomi arrossire di colpo. Per fortuna Filippo non si accorge della mia reazione, ma il suo amato fratellino sembra invece felice di aver raggiunto il suo obiettivo. Strizza l'occhio nella mia direzione, infiammandomi dentro come non mi era mai successo.
Ecco, ho bisogno di una doccia, fredda magari.
Di nuovo.






Buongiorno, questa è la mia prima storia alla quale sto lavorando da un pò.
E' una storia a cui tengo molto, e per la quale ho in mente un sacco di sorprese.
Spero vi possa piacere, a presto con il prossimo capitolo.
Bea.
  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Ellapink