SPAZIO AUTRICE
Siamo così giunti al termine di questa fanfic. Questo è l'ultimo capitolo, ma ho già iniziato ben 2 nuove fanfic. La prima è, come vi avevo detto, un proseguimento di questa, l'altra è una storia diversa ma sempre Draco/Hermione. Le posterò presto.
Spero che quesra conclusione vi piaccia, buona lettura!
***Lizzie***
P.S. grazie in particolare a titti6493 e Shavanna per le recensioni.

Quella domenica, la passai a fare i compiti per non pensare ad Harry e Ron che ce l’avevano ancora con me. Ginny ogni tanto veniva a interrompermi e mi diceva di uscire, di smettere di studiare e lasciar perdere quei due. Ma io non mi mossi dalla biblioteca per tutta la mattina, uscii solo per pranzo, quando andai a sedermi tra Ginny e Calì, il più lontano possibile da Harry e Ron. Poi tornai in biblioteca.
Stavo ripassando argomenti di Difesa Contro le Arti Oscure che ormai sapevo a memoria, quando sentii dei passi tra gli scaffali. Chi poteva venire in biblioteca di domenica, a parte me? Feci finta di niente e tenni gli occhi fissi sul libro. Era inutile studiare cose  che sapevo già; lo chiusi di scatto e feci per alzarmi ma qualcuno si sedette di fronte a me.
Alzai lo sguardo verso la ragazza minuta che mi ritrovavo davanti. Era l’ultima persona che mi sarei aspettata di vedere: Pansy Parkinson.
Mi guardava con odio da sotto i suoi capelli corvini, indossava la divisa dei Serpeverde, con la spilla da Prefetto appuntata sulla camicia. Incrocia le braccia davanti a me, appoggiandole sul tavolo, mettendo in mostra la mia, di spilla, e aspettai che dicesse ciò che aveva da dire.
-Stai con Draco- non era una domanda.
La guardai storto -E allora?-
Pansy si sporse sul tavolo, avvicinando la faccia alla mia, in un’espressione assai inquietante -Non ci starai a lungo, Granger- sibilò.
-E questo chi te lo dice, Parkinson?- la fissai negli occhi con altrettanto odio.
-È inutile che ti illudi, Grifondoro dei miei stivali, siete completamente diversi, non durerete un mese!- disse, con cattiveria -Ma ti sei vista? Una sporca Mezzosangue figlia di due sciatti Babbani, che si mette con Draco Malfoy? È solo uno abbaglio temporaneo, puoi starne certa, presto Draco tornerà da me, e allora ti butterai giù dalla torre più alta di Hogwarts per l’invidia. Quando tornerà in sé te ne renderai conto, e allora piangerai come una fontana vedendomi con lui!-
-Ti piacerebbe, vero?- mi alzai in piedi -Sei solo una bambina spaurita che si crede la regina del mondo! Draco sta con me, Parkinson, e ci rimarrà per molto, molto tempo, capito? Non credo ti tenga molto in considerazione visto che ogni volta che sono nei paraggi ti mette da parte per correre da me!- era bellissimo dire quelle cose a Pansy, mi sentivo una dea, per una volta potevo fargliela pagare per tutte le volte che mi aveva insultata o presa in giro.
Pansy aprì la bocca e stava per replicare ma io la precedetti -Cosa c’è? Non riesci ad accettare il fatto di essere arrivata seconda per una volta? Oh, povera Pansy Parkinson, con il suo amore impossibile! Senti, non venire a rompermi le scatole, Draco ha scelto me. Fine della storia!-
Non la lasciai proprio parlare -E poi ti informo di una cosa, mia cara… tu sei sempre stata ultima per intelligenza, mi dispiace che il tuo cervello sia tanto ristretto, in confronto quello di Goyle non è niente male!-
Mi voltai e mi diressi alla porta, lasciandola lì, incredula e arrabbiata, prima di andarmene mi voltai -E non permetterti mai più di insultare la mia famiglia!-
Sparii tra gli scaffali, verso la porta, ma prima di andarmene, mi voltai di nuovo -Ah, dimenticavo… sai, io e Draco l’abbiamo fatto!-
Vedere la sua faccia era troppo appagante, considerato che mi aveva trattata da schifo per i cinque ani precedenti! Beh, ecco la mia piccola rivincita, Serpeverde del cavolo! Sapevo di essere stata cattiva, forse anche un po’ crudele, però se lo meritava, eccome se se lo meritava. Non mi sentivo nemmeno in colpa ad averle detto tutte quelle cose. Ah, che soddisfazione! Oh cavoli, stavo diventando come Draco!
Andai alla Sala Comune con un bel sorriso stampato in faccia, non vedevo l’ora di raccontarlo a Ginny, ultimamente ci dicevamo tutto. La Sala era mezza vuota, probabilmente erano tutti fuori a godersi il bel tempo. C’erano soltanto Harry e Ron, che confabulavano in un angolo e Ginny e la sua amica Delmeza, un po’ più in là, sul divano.
Passai oltre, senza guardarli, dirigendomi da Ginny.
-Hermione!-
Mi fermai, stupita. Era stato Harry a parlare; li guardai entrambi, cercando di capire se volevano farmi un’altra scenata o se volevano fare pace. Mi sembrò di vedere Ginny che sorrideva, guardando verso di noi.
-Puoi sederti un attimo con noi?- mi chiese Ron, e indicò una terza poltrona
Mi sedetti, guardandoli, sospettosa.
-Ecco, noi…- iniziò Ron.
-Volevamo scusarci- completò Harry.
Sorrisi, come mai così, di colpo? Lì doveva esserci lo zampino di Ginny!
-Ragazzi, non fa niente, sono io che dovevo dirvelo!- dissi.
-No, …cioè sì, però noi ci siamo comportati male nei tuoi confronti, non abbiamo nemmeno tentato di capirti- disse Harry -E beh, se devi proprio stare con Malfoy… siamo tuoi amici, no? Quindi a noi va bene-
-Ehi, ehi, calma!- esclamò Ron -Adesso esageriamo!- mi guardò, apprensivo, sperando che non mi arrabbiassi, mi limitai a guardarlo -Con questo non volevo dire che non sono più tuo amico!- si affrettò a chiarire -Intendevo solo dire che se stai con Malfoy… non è che mi vada bene però non te lo impedirò, ecco-
-Oh, grazie, che generoso!- dissi, sarcastica.
-Insomma, pace fatta?- mi chiese Harry, porgendomi la mano.
Sorrisi, e invece di prendergli la mano mi buttai addosso a tutti e due, abbracciandoli -Vi voglio bene, ragazzi!-
Quando li lasciai le orecchie di Ron erano di un acceso color porpora.
-Allora, andiamo a fare un giretto? Sono stufa di studiare!- esclamai, Ginny poteva aspettare quella sera. E quella sera mi avrebbe dovuto dare delle spiegazioni, sissignore.
-Stufa di studiare?- chiese Ron, incredulo.
-Volete venire sì o no? Usciamo prima che cali il sole, forza!- uscimmo insieme, ridendo tra noi. Ginny alzò il pollice e mi strizzò l’occhio. Vidi Harry guardare per un attimo verso di lei.
-Sai, ci sono delle novità che non sai- mi disse Harry, mentre scendevamo le scale, per poco non inciampai per colpa di una rampa che cambiava direzione.
-Ah, davvero? Cos’è successo?-
Harry sorrise, beato, guardando qualcosa che esisteva solo nella sua testa -Io e Ginny stiamo insieme!- esclamò.
-Davvero? Che bello!- quasi urlai -Perché non chiamiamo anche lei, allora?-
-No, no- disse Ron -Questa è una rimpatriata, per vecchi amici che hanno litigato!-
-Okay- sorrisi, ero sicura che Ron fosse contento solo in parte che sua sorella stesse con il suo migliore amico.
Uscimmo dalla scuola, il sole era ancora alto in cielo e fuori era pieno di Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde, chi sedeva in riva al Lago Nero, chi passeggiava per i prati, chi passava con cautela di fianco al Platano Picchiatore.
-Tu che stai con Malfoy- disse Ron, sedendosi su una panca di pietra. Ci sedemmo con lui -Non riesco ancora a crederci-
-Sai, nemmeno io- ammisi -Ho sempre pensato che saremmo stati sempre e comunque uniti contro Malfoy. Non avrei mai creduto che me ne sarei innamorata-
-Innamorata?- chiese Harry -Innamorata???-.
-Innamorata è una parola grossa, Hermione. Ti piace; parlare di innamorarsi non ti sembra troppo azzardato?- disse Ron.
Scossi la testa -Assolutamente no. Draco non è così cattivo come sembra, sai. Ci amiamo-
Poco mancò che Ron stramazzasse a terra -Ehi, calma, un’informazione alla volta, Hermione, ci stai uccidendo!-
Risi -Scusate, è che… anche per me è strano, cosa credete?-
-Sei sicura di non essere sotto incantesimo?-
-Ron!-
-Scusa-
-Ma insomma, è così fuori di testa…- disse Harry -Se penso che laggiù, al terzo anno tu gli hai dato un cazzotto e laggiù è stato trasformato in furetto da Moody e noi abbiamo riso fino alla morte, prendendolo in giro, e laggiù…-
-Okay, Harry, ho capito- lo interruppi -Ma che importanza ha? Voglio dire, stiamo insieme. Basta. Non pensiamo al passato-
-Non mi dimenticherò mai la prima volta che l’ho visto, ho pensato subito che mi sarebbe stato antipatico- disse Ron.
-Sì, ma anche la prima volta che hai visto me l’hai pensato- gli feci notare.
-Mi chiedo perché non ti abbiamo messo in Serpeverde, sei perfida!-
-No, sono coraggiosa… a stare con voi visto che dopo quello che ho fatto mi Schiantereste senza pensarci due volte-
-No, non è vero- protestò Harry.
-Non lo faremmo mai!- disse Ron.
Poi all’improvviso videro qualcosa e si alzarono -Beh, ci si vede dopo, eh?-
-Perché? Cosa c’è?- mi voltai, Draco era lì, che mi sorrideva. Guardai Harry e Ron, sì, mi avrebbero volentieri Schiantato -A dopo- dissi.
-Oh, guarda, la mia Mezzosangue preferita- disse Draco.
-Oh, guarda, il mio Purosangue preferito- gli risposi, alzandomi.
-Pensavo che quello fosse Weasley-
-Beh, hai pensato male-
Ed ecco che mi si avvicinava, con il suo sorrisetto accattivante, e mi baciava. Ero strafelice, stavo con Draco Malfoy e i miei amici non mi avrebbero disconosciuta.
Aprii gli occhi, stringendo forte Draco, e vidi, in lontananza Pansy Parkinson che ci guardava, rossa come un pomodoro. No, la vecchia Hermione non lo avrebbe mai fatto, beh, al diavolo la vecchia Hermione. E indirizzandolo verso Pansy alzai il dito medio.


*°*THE END*°*