28/01/2013
6 recensioni
*L’ultimo capitolo :’c*
Non ami qualcuno per la sua bellezza,
o i suoi vestiti o la sua macchina.
Lo ami perché intona un canto
che solo tu puoi comprendere.
-La setta dei vampiri –Il segreto-
***
*Dieci anni dopo*
Ero in camera a pensare agli ultimi dieci anni passati.
Mi sono sposato; ho avuto un figlio, il mio erede; l’ho dimenticata.
E solo adesso mi accorgo che io l’ho dimenticata, ho dimenticato tutti i momenti - seppur pochi- con lei.
Il suo sapore delle labbra, l’odore della sua pelle, i momenti in cui ero davvero felice.
Mi viene in mente un’idea stramba, che mi fa sorridere; ma tanto non si può avverare.
“Ciao amore.” Mi saluta mia moglie, dandomi un bacio.
Adesso provo un senso di disgusto, paragonandolo alla mia piccola, ma oramai me la sono lasciata sfuggire di mano.
Adesso lei è felice, con Niall.
“Ehi.” Sussurrai.
“Come ti senti?” Mi domandò dolcemente.
In fin dei conti Mathilde era una donna carina, educata e gentile.
“Bene, grazie.” Dissi sorridendo.
Con lei non usavo nomignoli come amore, piccola perché non lo era, quel posto era riservato a Cate.
Ho preso la mia decisione.
Scendo velocemente dal letto matrimoniale mentre mia moglie mi guarda confusa.
“Scusa devo andare.” Dico frettolosamente mentre esco dalla stanza.
Scendo velocemente la marea di scale che ci sono nel palazzo e mi dirigo fuori.
Corro per il bosco che si affaccia nel giardino e penso che potrei avere un infarto da un momento all’altro.
Ma c’è la devo fare, per me, per lei, per noi.
Ma un noi non è mai esistito, io e lei siamo due mondi separati, costretti a vivere con un muro che ci blocca la strada per la felicità.
Irraggiungibile.
Eccolo un aggettivo perfetto per noi, il nostro amore.
Un amore irraggiungibile o meglio: due cuori irraggiungibili.
Perché nonostante tutto noi ci siamo amati, anche se per un breve lasso di tempo, lo abbiamo fatto.
E potrei giurare che quelli fossero stati i giorni più belli della mia vita.
Mi affaccio al di fuori del bosco, sperando con tutto me stesso che lei fosse qui.
Mi avvicino lentamente alla casa, come un felino che vuole acchiappare la sua preda.
Ma per mia infelicità, lei non c’è, non c’è nessuno.
Salgo lentamente le piccole scalinate che dividono me dalla porta e la apro.
Emette un suono vecchio, come se qualcuno non ci avesse mai pensato.
La casa è abbandonata e penso che anche il padre se ne fosse andato.
Entro nella sua camera e trovo il suo diario.
Sorrido nostalgico. Nonostante fossero passati dieci anni, ho ancora voglia che lei venga e mi baci, mi manca.
Apro la prima pagina, ma non è la sua scrittura quindi lascio stare.
Sfoglio la seconda pagina lentamente, come se fosse prezioso e leggendo mi ritrovo a sorridere come un babbeo, all’idea di lei che scrive appoggiata alla scrivania.
Sfoglio anche la terza, il giorno in cui ci siamo incontrati, all’opera.
“Sai, una volta arrivati all’opera, l’ho visto. Sinceramente di sfuggita ma non importa, l’ho visto questo basta.”
Sorrido, ricordandolo anche io.
Non smettevo un attimo di fissarla, era una ragazza strana, carina. Mi attraeva.
“Sai, diario, il principe poi mi ha chiamata.Inizia ad innervosirmi il fatto di essere perseguitata da lui.”
Ecco cosa diceva una frase della quarta pagina, quando le baciai l’angolo della bocca.
Sospirai sognante, avevo voglia di dargliene un altro.
Sfogliai un’altra pagina, la quinta.
“Perché il principe ha fatto quei gesti? Non lo capisco proprio. Uff, com’è difficile.
Non capisco perché mi ha ‘baciata’, non capisco perché vuole a tutti i costi andare al ballo con me, non capisco perché tutto questo.”
Eccola, la solita ragazzina confusa, che non capiva.
Non riusciva ancora a capire che in quel momento, dopo aver strofinato le labbra contro le sue, mi sentivo felice. Davvero.
Un’altra pagina, altre emozioni, questa volta tristi.
“Perfetto, non credi? Sono stata tradita. Ma che dico? Non ho fatto nulla di male, la colpa è solo del principe, basta.”
Ed in quel momento un’ondata di tristezza mista a dispiacere entrò in me, come una botta.
Sospirai affranto sentendo gli occhi pizzicare, non dovevo fare quello sbaglio, l’avrei tenuta con me ancora un altro po’.
Tirai su col naso e sfogliai un’altra pagina.
“Sai caro principe, anche se mi pregherai in ginocchio di vederti, parlarti o solamente sfiorarti. Io non accetterò mai, ricordalo.”
Questo era riferito a me, l’avevo fatta soffrire. Era colpa mia.
Leggermente sconsolato sfogliai un’altra pagina.
“Lo odio, lo odio, lo odio! Il principe mi sta sempre intorno, non riesco ancora a capire cosa ho di speciale per “attrarlo”.”
E qui venne la parte più bella, dove io avevo affrontato Niall, dicendogli che lei era mia solo mia.
Era finita in prigione per colpa mia, ma lei non sapeva.Non poteva sapere.
Strinsi forte le pagine e ne sfogliai un’altra.
“Ho la testa per aria. Sento ancora il sapore delle sue labbra sulle mie, non vorrei che me ne stessi innamorando, non voglio e non devo.
Però quel bacio mi è piaciuto, chiudo gli occhi e immagino ancora quella scena.
Credo proprio di avere la febbre, diario.”
Quel giorno la baciai realmente, davvero, mentre le emozioni in me esplodevano quando toccai le sue labbra.
Istintivamente mi sfiorai il labbro inferiore sorridendo da ebete.
Sfogliai un’altra pagina ammirando la sua calligrafia, anche se disordinata; era perfetta, come lei.
“Sai diario? Quello poteva essere il bacio più bello della mia vita.
E dico poteva, perché il suo posto lo aveva già preso un altro bacio, quello della sera prima.
Ancora me lo immagino.”
Sorrisi ricordandomi quel giorno, quando mi aveva toccato il petto dei brividi mi attraversarono il corpo facendomi battere il cuore all’impazzata e credo che anche lei lo avesse notato.
Sorrisi sornione per quello che aveva scritto, aveva definito il nostro primo bacio il bacio più bello della sua vita.
Sfogliai un’altra pagina.
“Adesso non so nemmeno se mi rivolgerà ancora la parola. Mi sono comportata da testarda, codarda, ingrata, bugiarda e chi più ne ha, più ne metta.
Tutte a me capitano, non mi capita mai una volta che una persona ci tenga davvero a me, anzi sono io che li allontano, si sta meglio in solitudine, suppongo.”
Mi ricordo ancora come se fosse ieri, quel giorno, il giorno in cui mi disse che si doveva sposare con Niall.
Il giorno in cui la trovai appoggiata a quel tronco d’albero piangente.
Il cuore mi si spezzò quando la vidi così.
Quello è stato lo stesso giorno in cui parlai con lo ‘sposino’ e gli dissi esplicitamente che lei era mia.
“Diario, io non posso sposarlo, è contro la legge, contro tutto.
Non possiamo essere noi contro il mondo, è impossibile.
Adesso sono qui, con te -ovviamente- a piangere lacrime inutili, e perché?
Perché sono innamorata di un principe.
Un momento.
Cosa ho detto? Innamorata?”
Lei mi aveva detto che non potevamo stare insieme perché non eravamo destinati a stare insieme.
In quel momento ero arrabbiato, furioso con me stesso per non poterla possedere, perché lei era la mia piccola.
Sorrisi quando lessi quelle ultime righe. Era innamorata di me.
Glielo confessai anche io e si stava quasi per concedermi a me, però lei non volle ed io rispettai il suo volere.
Lessi l’ultima pagina lentamente, come a voler imprimere nella memoria quello che aveva scritto, ricordandomi ogni emozione di quel giorno: tristezza, rabbia, dolore.
“Non mi sono mai sentita così stupida, meschina ed ingorda.
Lui mi ha rivolto la parola, sì, si era imbucato alla festa e mi ha detto “mi dispiace che adesso non staremo più insieme, ma questo è il destino. Scusa, piccola.” Mi ha lasciato un bacio all’angolo della bocca e se ne è andato.
Ho sorriso amaramente a quella frase, consapevole che io e lui siamo due mondi separati.”
Sorrisi, il nostro - quasi- ultimo bacio.
Quelle parole fecero male anche a me, quando le dissi ma non potevo far finta di nulla, lei era di Niall.
Un rumore mi distrasse dai miei pensieri nostalgici, ma feci in tempo a scorgere l’ultima frase posta alla fine del diario.
Sorrisi felice e mi girai verso il rumore.
C’era Cate, in tutta la sua bellezza che mi guardava con la bocca aperta.
La analizzai per bene: era diventata più grande, più bella.
I capelli erano un po’ più lunghi di quanto mi ricordassi.
I suoi occhi emanavano luce propria, ma adesso erano lucidi.
Le sue labbra, Dio come mi chiamavano, erano bellissime come sempre.
“Ehi.” Sussurrò debolmente sorridendo.
La sua voce angelica raggiunse le mie orecchie come musica.
“Ciao.” Sussurrai a mia volta.
E sorrisi al pensiero dell’ultima frase che c’era nel suo diario.
“Perché sono sicura come non mai, che adesso mi manca.
Mi manca da morire e morirei per poterlo vedere un altro minuto,
anche secondo, se necessario.
Perché io me ne sono innamorata perdutamente.”
***
*si soffia il naso*
Hola!
Ho messo l’ultimo capitolo, di questa storia.
Afhsakhgkzdjasjh..
Volevo anche dirvi che sto pensando ad un’altra
storia che posterò domani, credo.
Comunque ho cambiato nick. Mi chiamo: Writers
ADESSO PASSIAMO AI RINGRAZIAMENTI:
blablawhat
Free Whisper
Harry_SonoTuaSoloTua
ivonne_directioner
kiadirectioner2012
MyLifeAreOneDirection
_freehugsharry
Ringrazio loro sette per aver messo la storia tra le preferite dhkhjh.
Ivonne_directioner
Ti ringrazio per aver messo la storia tra le ricordate, you’re fantastic.
Carmy_Fede
endlessglee
ivonne_directioner
MaryMaria
MelodyStyles94
piccola diavoletta_207
raawrfelton
tonia1D
_shadowgirl
_Strange_girl_Malik
_SUPERMAN_IS_HERE_
Vi ringrazio tantissimo per aver messo la storia tra le seguite jkfhjkdh.
Ringrazio mucho chi ha recensito costantemente tutti i miei capitoli.
E soprattutto te: MyLifeAreOneDirection hdjhjf sei stupenda.
Ma anche te: ivonne_directioner .. cioè sei kjdfhkjfhk.
Ma pure tu: _Strange_girl_Malik hkjhdoi sei simpy ragazza.
E te.. Si tu, proprio tu: Free Whisper jdhfjfkhpaoi ccc:
THANKS SOOO MUCH.
VI VOGLIO BENE A TUTTE!
Pace.