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Autore: NuttyFuzzy    20/08/2007    2 recensioni
La storia di Barbossa, chi era la sua famiglia e com'è diventato un pirata. Le amicizie, gli amori e i suoi incontri con i personaggi della trilogia.
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La tempesta scomparve nel giro di poche ore e Hector aiutò tantissimo nonostante la sua spalla fosse slogata, il capitano si s

History of Barbossa - -segreti- -

La tempesta scomparve nel giro di poche ore e Hector aiutò tantissimo nonostante la sua spalla fosse slogata, il capitano si sentiva fiero di aver preso nella ciurma sia lui che Edward. A fine tempesta si contarono tre feriti e due dispersi, in più la nave aveva subito qualche danno, ma nulla di grave, poteva andare peggio.

-credo che avresti bisogno di una fasciatura su quel braccio Hector- consiglio Edward vedendolo faticare al timone la mattina seguente.

-...e tu di qualche cerotto amico mio! Sembra quasi che un gruppo di granchi abbia giocato sulla tua faccia!- poi si accorse che Edward lo stava guardando seriamente –senti, davvero, sto bene, non ho bisogno di fasciature!-

-...ci servi in forma Hector! Sei davvero troppo testardo... non ti costa niente rimanere a riposo un paio di giorni... vedrai che mi ringrazierai!- disse prendendo in mano il timone al posto suo -...tanto per adesso non sono previste burrasche!-

Hector annuì rassegnato -...e va bene!-

Ne approfittò anche per star vicino ad Alice che aveva bisogno di cambiare spesso le fasciature alla schiena per assicurarsi che la ferita non si infettasse.

Lei dormì molto in quei giorni e se ne accorse appena di Hector al suo fianco -...al caldo del sole...al mare scendeva...la bambina portoghese...non c’eran parole...rumori soltanto...come voci sorprese...-

-...chi te l’ha insegnata?- chiese Alice a voce bassa.

-ah, ti sei svegliata!- disse voltandosi verso di lei –me la cantava mia madre quando ero piccolo...lei amava cantare canzoni, ed era anche brava...questa in particolare mi è sempre rimasta impressa!-

-è molto bella...- quando lo guardò vide la fasciatura sul suo braccio sinistro –che ti è successo?-

-nulla di grave, l’ho slogata la notte della tempesta...ora devo rimanere un po’ a riposo- disse alzando le spalle.

Mentre parlava Alice si accorse dei libri che Hector teneva sulle ginocchia –quelli cosa sono?-

-oh, sono di Edward...lui adora Shakespeare, questi sono “Amleto” e “Macbeth”- disse dandoglieli in mano.

-tu sai leggere quindi?- chiese sfogliando uno dei libri.

-si, mi ha insegnato Edward, i miei genitori non potevano permettersi di mandarmi a scuola...- disse guardando altrove.

-neanche io so leggere molto bene...- disse imbarazzata –mia madre ha sempre pensato che l’istruzione non fosse necessaria per gestire una locanda...-

-e tuo padre invece?-

-non l’ho mai conosciuto, ma non ne soffro, stavo molto bene anche solo con mia madre e ci siamo sempre guadagnate da vivere onestamente...- disse guardando il soffitto –tu invece? Come ci sei finito a fare il marinaio?-

-sono scappato di casa...mia madre immaginò avrà sofferto molto..mio padre invece...- poi si frenò all’improvviso.

-...tuo padre?-

-oh bè...lui...non c’era...non c’è mai stato...- disse guardando altrove, stava dicendo troppo, provò a cambiare discorso –anche tu mi dai l’impressione di essere quasi una fuggitiva, altrimenti non avresti mai chiesto di arruolarti!-

-colpevole!- disse alzando la mano e sorridendo –sentivo il bisogno di evadere...i giorni erano tutti uguali e sentivo di voler vedere qualcosa di nuovo, e il mare è qualcosa di meraviglioso...anche se la vita da pirata non mi calza per niente...voglio essere una viaggiatrice...voglio vedere il mondo...chissà com’è Tortuga, non vedo proprio l’ora di andarci!-

-già ti capisco, la libertà è una cosa magnifica! Ehi...se vuoi posso darti una mano...per la lettura intendo...abbiamo due libri-

-mi piacerebbe tantissimo!- disse sorridendo.

Hector allora prese “Macbeth” e lo aprì alla prima pagina, poi lo porse ad Alice –coraggio, prova leggere queste righe...-

-ok- disse facendo un respiro profondo –“In...qual dì...o comp...compagne, ci...uni...unir...”-

-“uniremo”- completò lui.

-ok, “in qual dì...o compagne, ci uniremo?”- disse più sicura –“in dì di...pioggia, di folg...folgori, o di...tuoni?”-

-visto? Non è così difficile!- disse Hector allegramente –coraggio vai avanti!-

Passarono un sacco di tempo a leggere “Macbeth”, passò qualche giorno e Alice sembrava non esserne stanca affatto, più lo leggeva più prendeva padronanza della lettura e Hector dal canto suo si accorse di guardarle un po’ troppo spesso il viso.

-“Macbeth” è un libro magnifico!- disse chiudendolo, l’avevano finito.

-sono felice che ti sia piaciuto, sai...Shakespeare si è basato su una cosa realmente accaduta, ha preso un po’ spunto insomma-

-davvero?- Alice pendeva dalle sue labbra –da cosa?-

-ti dice nente la “congiura delle polveri”? è una cosa successa a Londra qualche anno fa, nel 1605, un uomo, Guy Fawkes, complottò con un’altra decina di persone per far esplodere il parlamento... ma non ci riuscì...-

-ah si, me lo ricordo vagamente, ne hanno parlato per lunghissimo tempo...non sapevo che qualcuno si potesse essere ispirato a questo evento...-

Hector sorrise –bè, magari anche noi compiremo imprese talmente sbalorditive che ne dedicheranno un libro!- poi si accorse che Alice era intenta a fissarlo –che c’è?-

-mi chiedevo...come fa uno come te ad essere un pirata? Insomma...sei colto...sei gentile...mi sembri un bravo ragazzo...-

-oh...grazie!- disse sorridendo –ma vedi, mi dispiace deluderti ma purtroppo al contrario di quello che pensi queste mani sono macchiate di sangue, te lo dico perchè non vorrei che pensi a me come qualcuno che non sono...la verità è questa purtroppo- si sentiva molto strano.

-...quale verità?- Alice lo guardò preoccupata.

-mio padre...quando prima ho detto che non c’era...non intendevo dire che non l’ho mai conosciuto...io l’ho...- “che diavolo stai dicendo Hector?!” gridò una voce dentro la sua testa.

Ma Alice ormai aveva capito e rimase immobile a fissarlo senza dire una parola, Hector allora si alzò velocemente lasciando cadere i libri per terra, andò al ponte a prendere aria “che diavolo mi è preso?!” continuava a chiedersi.

Si era promesso che quel fatto sarebbe per sempre rimansto segreto. Ma ormai Alice lo sapeva, aveva rovinato tutto...e ancora non riusciva a capire il motivo.

Continua!!

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ed eccovi Alice http://img168.imageshack.us/img168/595/alicewalkenscrittexo2.jpg

Nota di Isa: Hector ci tiene che i suoi segreti rimangano segreti ;)

X Blackmoody: sn felice che tu abbia trovato la mia scelta di mettere Sputafuoco come capitano originale, e grazie mille dei complimenti :D

X Peeves: eggià quello è Sputafioco, è più carino nè?? XD grazie dei complimenti!!

X EriS_San: grazie grazie grazie! Sn felice che trovi la mia storia così interessante, davvero tanto!!

  
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