Hey,London!

Misi le ultime cose in valigia. Si,andavo a Londra. Non solo perché Fede e mia nonna mi avevano letteralmente obbligata, ma insomma, Londra è Londra, un'altra occasione simile non sarebbe mai arrivata. Federica partiva con me, lei l’università la frequentava proprio lì, dire che ero fortunata è dire poco,almeno non sarei rimasta da sola.
Chiusi la zip della valigia, e l’appoggiai per terra. Sarei dovuta partire la mattina dopo, verso le 5.
Ero felice di partire, anche se mi dispiaceva lasciare mia nonna qui. Non sapevo quanto sarei dovuta restare, ed era un problema.
Andai a farmi una doccia, e restai con mia nonna, l’ultima sera. Infine, la salutai ed andai a dormire.

Narratore esterno.
Con tutte le forze che aveva nel corpo, si alzò,e mise i vestiti scelti la sera prima. Non erano un granché, se non un pantalone della tuta, un felpone e un paio di scarpe da ginnastica,giusto per viaggiare comoda. Prese la valigia e l’appoggiò sull’orlo della porta d’ingresso, infine andò dalla nonna,per salutarla un ultima volta.
<< Tornerò presto. >> Emanò la ragazza con voce rauca. Gli occhi si stavano riempiendo di lacrime, che non avrebbe comunque fatto scendere.
<< Vai cara,e divertiti..io starò bene. >> Disse la nonna accarezzandole la guancia.
Restarono per qualche istante abbracciate, finché non arrivò Giada, per restare con la nonna.
<< Giada,grazie di tutto. >> Abbracciò anche lei, ed infine uscì da casa sua,per aspettare Paolo e Federica che sarebbe dovuta arrivare a momenti.
Poco dopo, vide arrivare la sua amica, bella come sempre.
<< Pronta per Londra,babe? >> Le disse l’amica, accompagnata da un sorriso.
<< Credo. >> Disse Chanel, facendo un sospiro.
<> La incoraggiò l’amica,per poi abbracciarla.
<< Giuro che se Paolo non si muove, gli ficco un palo su per il culo! >> Disse la mora, maneggiando con quel telefono da più di dieci minuti.
<< Ora arriva >> disse l’amica.
Possibile che lei era sempre calma,tranquilla,positiva? Potevi dirle di tutto,lei se ne usciva sempre con un sorriso. Era incredibile. Ed era anche per questo che voleva tanto bene alla sua amica.
Una macchina si piazzò sulla strada,l’unica che c’era al dire il vero.
<< Dai, sbrigatevi! >> disse Paolo,scendendo dalla macchina per aiutare le ragazze a mettere le valigie dentro.
<< Noi ci dobbiamo sbrigare..sono più di un quarto d’ora che ti aspettiamo! >> disse facendo una smorfia,Chanel.
<< Lo so,lo so.. Ho fatto un po’ di ritardo, è umano arrivare in ritardo! >> disse Paolo, difendendosi.
<< Ma non è umano ficcare un palo su per il culo, ad un'altra persona >> Si accertò Chanel, con un sorrisino malefico.
Paolo sospirò, per poi mettere in moto la vettura,mentre Federica si godeva la scena,ridendo.


Erano atterrati da poco, e la stanchezza si faceva sentire. Ovviamente Paolo aveva prenotato l’hotel in cui alloggiare, per cui Chanel, non si doveva preoccupare di niente.
Uscirono dall’aereo porto, e chiamarono un taxi.
<< Fede, vai all’università o ti fermi con noi? >>
In breve tempo Paolo e Federica si erano fatti amici. Si poteva capire, lui era simpatico, severo, ma simpatico.
<< Mi fermo con voi, se non è un problema >> Accennò un sorrisino Federica.
<< Ma quale problema ,smettila >> disse Chanel dandole un leggero schiaffetto dietro la nuca.
Ovviamente Chanel si sedette al finestrino, amava guardare i paesaggi,le città e quant’altro.
<< Wow, è stupenda >> disse la mora con aria sognante.
Gli altri due annuirono, mentre Chanel non distoglieva lo sguardo da fuori. Si sarebbe divertita lì, oh se lo avrebbe fatto.

<< Ti muovi? >> si sentì per la centesima volta la voce di Chanel.
<< Dio Santo, sto arrivando Chanel, sto arrivando >> rispose un po’ irritato Paolo.
Le due ragazze risero, e poi si recarono verso l’ascensore dell’hotel.
Era fantastico, un hotel a cinque stelle. Paolo aveva fatto un ottimo lavoro.
Arrivarono all’ottavo piano, stanza numero 750.
Aprirono la porta e.. l’unica parola che uscì dalla bocca delle due ragazze, fu un ‘wow’.
Paolo? Beh, Paolo ci era abituato, aveva viaggiato molto per lavoro, quindi per lui non era una novità.
<< Quando avrete finito di sbavare, entrate e chiudete la porta >> Disse ridendo Paolo.
Dopo qualche minuto di trans, le ragazze entrarono.
<< Solo il bagno, è quanto una casa >> Rise Federica.
Era vero, quella stanza era enorme, e bellissima.
<< Paolo, mi vuoi parlare un po’ di questo servizio? >> Sbuffò Chanel.
Paolo si mise comodo, e con un sorrisino iniziò a parlare.
<< E’ una cosa importante,molto importante. Ne andrai pazza, urlerai,piangerai,sbraiterai, insomma diventerai isterica quando lo saprai.. >> continuava a sorridere.
In questo modo, continuava a tenere sulle spine la ragazza, cosa che odiava.
<< Ti decidi a parlare? >> disse Chanel con nonchalance ,prendendo una bottiglietta d’acqua, cominciando a bere.
<< Bene, prima dovrai fare degli scatti per una marca molto conosciuta qui..e poi….CHANEL, FARAI DELLE FOTO CON I ONE DIRECTION! >>
Sputò tutta l’acqua, in faccia all’amico. Guardò con bocca spalancata l’amica, che era più euforica di lei.
<< Grazie >> disse ridendo Paolo, iniziando ad asciugarsi.
Non ci poteva credere, doveva fare degli scatti con i suoi idoli, o meglio, ex idoli. Non aveva loro notizie da anni ormai ,ed era arrivato anche il suo momento di incontrarli.
Era felice, ma non troppo, insomma,si erano stati i suoi idoli ,ma li aveva persi di vista. Non si poteva più definire una directioner, non lo era più.

EECCOMIII. Ogni volta mi sembra di parlare da sola lol vabhe grazie a chi segue questa storia e vi voglio bene ,sappiatelo dfsyfgsdyfgysdh