AUDREY ’S POV.
Nel mentre che Harry e i ragazzi progettavano la nuova Missione con il Comandante, dalla parte di Audrey era tutta un’altra storia.
Quando finalmente lei e le sue amiche erano riuscite a sfuggire ai rapinatori che ormai le tenevano prigioniere da mesi, si era imbattuta in cinque ragazzi, c’era da dirlo, molto carini, uno di loro gli aveva puntato addosso la pistola. E pensare che in un primo momento quegli occhi verdi le avevano detto di fidarsi…
-Audrey, muoviti, entro domani mattina dobbiamo lasciare Londra! – Caroline, con la sua solita immancabile dolcezza, la portò alla realtà dalla dormiveglia. Audrey odiava quando facevano così.
-E dove dobbiamo andare, secondo voi? Ci danno la caccia. – rispose, con le mani fra i capelli, come se strappandoli ad uno ad uno avesse trovato la soluzione al problema.
-Via di qua. Ovunque, ma dobbiamo andare via. Menomale che c’erano quei quattro ragazzi, altrimenti non saremmo ancora qui. – sospirò Bree iniziando a raccogliere i suoi effetti personali, ancora nascosti nella botola sotto la sua branda della “casa” che condividevano le cinque prima di essere catturate.
-E dove andiamo, se decidessimo di spostarci? – chiese Amber con un certo tono ansioso.
-Ci sono un sacco di belle città Britanniche che non ho mai visto. Potremo iniziare dalla Scozia, magari non proprio Edimburgo, ma qualche paesino più a nord. In Scozia ci sono i draghi, mi piace la Scozia, c’è pure Harry Pot- iniziò a parlare Scarlett senza fermarsi per respirare, com’era di sua abitudine fare quando era particolarmente nervosa.
-Abbiamo capito, Scarlett. Direi che la Scozia è un’idea più che plausibile. – affermò infine Audrey. Si alzò dalla sua branda consumata e infilò nella sua sacca le cose più importanti che aveva: una foto di suo fratello minore, Fred; una collana con un ciondolo a forma di cuore, che apparteneva alla sua famiglia da generazioni; un coltellino tascabile e infine il suo telefono, che aveva accuratamente nascosto tra le sbarre della sua branda.
Le altre ragazze iniziarono anche a raccogliere le proprie cose.
Fred, come detto prima, era suo fratello minore che, per la sua protezione, spedì in orfanotrofio dopo la catastrofe abbattutasi sulla sua famiglia.
-Comunque, Bree, quei cinque tizi mi sembrano tutt’altro che buoni. – disse Audrey a Bree, anche se il messaggio era indirizzato pure alle altre.
-Erano quattro, Audrey…
-E quello che stava per spararmi non lo tieni in considerazione?
Ci fu qualche mormorio d’assenso e poi calò di nuovo il silenzio.
Audrey, Amber, Bree, Caroline e Scarlett si sono conosciute nel buco dove sottospecie di militari le tenevano prigioniere per presunte azioni terroristiche, che non avevano mai compiuto. Audrey, Bree e Amber erano le più grandi, avevano 18 anni, mentre Caroline e Scarlett 17; erano tutte more, ad eccezione di Audrey, i quali capelli rossi fuoco le incorniciavano perfettamente il viso e gli occhi color del ghiaccio.
Quando ebbero finito di prepararsi, con i soldi rimasti comprarono dei biglietti di sola andata per la Scozia, da cui avevano poca intenzione di muoversi.
------
Hey guys!
Ho deciso di fare questo mini-capitolo per capire un po’ cosa sta succedendo dall’altra parte,ovvero dalla parte di Audrey e delle sue amiche.
Fatemi sapere che ne pensate bitches!