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Autore: Christine White    29/01/2013    1 recensioni
sono una ragazza di 16 anni che si è appena trasferita e alla quale succedono cose strane durante la sue permanenza in un paesino vicino a londra
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 19 Il giorno dopo mi ritrovai completamente stordita nella tenda mia e di Francesca lei mi guardava con aria preoccupata “che è succeso?” le chiesi cercado di alzarmi, ma una fitta allucinante al finaco me lo impedii e soffocai un grido. “tranquilla, stai giù. Adesso ti curo la ferita con la magia” “si grazie ma mi devi dire cos’è successo!” “ci hanno attaccati” istintivamente pensai alla spada e al talismano, non all’armatura perché ce l’avevo vicino al letto. Era sporca di sangue. La spada era dietro all’armatura e mi portai la mano al petto. Il medaglione c’era. Tirai un sospiro di sollievo. “e chi ci ha attaccati?” “Rekla” ero sconvolta “Rekla? Com’è possibile? Come sapeva..” “sssssh non urlare o sveglierai Nihal” “anche lei è stata ferita?” “si, non gravemente ma ha bisogno di riposo” “Dubhe e Ross?” “Dubhe tra poco sarà qua con Rekla. Non ti posso dire il motivo” “in quanti erano?” “circa una ventina. Tu mi ha sbalordito. Ne hai uccisi dieci con un incantesimo, poi un Vettiniano ti ha colpito di spalle sul fianco. Hai combattuto valorosamente cercando di proteggere tutti. Poi hai perso i sensi e io ti ho difesa con uno scudo magico” “sarai stata stremata per quell’incantesimo. Come hai fatto poi a combattere” “la forza la trovi se devo proteggere una persona che è la consacrata e anche la tua migliore amica” il mio occhio si posò sul suo braccio. Una ferita. “sei ferita” “è solo un taglietto” le presi il braccio, appoggiai il dito sulla sua ferita e mi portai alla bocca il sangue sul mio dito, poi sputai. “veleno. Non resisterai molto. È un Ternik Venus. Sei fortunata perché so l’antidoto, ma devo andare a prenedre alcuni ingredienti” “non ti puoi alzare” “tranquilla la forza la trovo per la mia migliore amica” “no seriamente non puoi dì a me gli ingredienti e te li porterò qui” le elencai tutto ciò che mi serviva. Lei uscì dalla tenda e ritornò dopo pochi minuti con tutto quello che mi serviva. Presi la ciotola e ci misi all’interno un po’ di erbe e cominciai a mescolare versando mano a mano un liquido viola. Poi entrò nella tenda Dubhe con Rekla. Era una ragazza abbastanza altra con i capelli ricci biondi e occhi verdi. Lei mi guardò e sorrise sarcastica “allora sai che veleno ho usato contro la tua amica. Sfortunatamente non ne avevo anche per te” le sorrisi sarcastica anche io “peccato che io conosca l’antidoto vero?” mi fece una smorfia. Poi parlò Dubhe “dobbiamo tenerla con noi durante il viaggio” “e perché mai” “perché lei sa tutto su veleni e robe varie” “anche io ne so qualcosa” “non quanto me” mi disse Rekla “e se tenta di attaccarci?” “è per questo che l’ho portata qui. Dovrai farle un’incantesimo.” “non credo possa funzionare” “e perché mai?” “potrebbe comunque preparare dei veleni spacciandoli per antidoti. Io non mi fido”Dubhe mi guardò per un po’ e poi concluse “forse hai ragione” in quel momento Rekla le si divincolò tra le braccia e si diresse verso di me. Era a un nulla dalla mia faccia “io ti ho già vista da qualche parte” “io invece no” si allontanò quasi subito. “vedo che ti interessi di botamica” “si bhe sono abbastanza brava” “vorrei insegnarti di più” “chi mi dice che posso fidarmi di te?” “io” disse Nihal cercando di alzarsi dal suo letto” la guardai incredula “cosa?” “hai sentito bene. Ci possiamo fidare” “come fai a dirlo? Non ti ricordi quello che mi ha fatto passare questa serpe?” Disse Dubhe con odio “e poi ci ha teso un agguato” “lei non c’era nell’agguato. Lei è arrivata dopo, stava cercando delle erbe nel bosco.l’ho vista io non tanto tempo fa” “ha ragione” disse Rekla “io non sapevo nulla dell’imboscata “comuqnue..” continuò Nihal “ti dovrò imporre un sigillo. Se cercherai di ribellarti a noi o ucciderti o cose del genere morirai. Dammi il braccio.” Rekla porse il braccio tranquillamente. Poi Nihal recitò una formula abbastanza complessa, ma che io conoscevo bene. Poi riprese a parlare “ora torniamo a noi” disse guardandomi “dobbiamo organizzare l’agguato alla setta.” “non possiamo!” disse Dubhe “non è necessario, se sconfiggiamo il tiranno sconfiggiamo anche loro. Dobbiamo solo imporre un sigillo sul tempio. Nussuno potrà uscire di quelli della setta, ma posso uscire che non fa parte della setta” “i sa che è meglio così dal tronde siamo tutti feriti e a Cris servirà una settimana per rimettersi” disse Francesca. Nihal si arrese “si va bene siamo d’accordo”. Io mi guardai nervosamente in giro. Dov’era Ross?.
  
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