CHAPTER 17
~ Louis ~
_Sta
tranquillo._ Mi ripetè Harry, stringendo la mia mano nella
sua,
sistemando la coperta sopra le nostra ginocchia e sorridendomi.
_Mi manca ciò
che eravamo, le cene tra di noi..._ Sussurrai, ripensando al passato,
a ciò che avevo distrutto per migliorare altri aspetti.
_Manca anche
a me._ Sospirò Harry, abbassando lo sguardo. _Ma so che
tornerà
tutto come una volta.._ Mi sorrise, mostrando il suo sorriso
più
forzato, quello che esternava quando sapeva che ero giù di
morale,
quando doveva farmi sentire bene.. _Ne sono certo.._ Si convinse poi,
alzando un po' la voce, giocando con le mie dita, abbracciandomi,
baciandomi, mentre con la voce calda mi ripeteva quanto mi amasse.
_Mi amnca anche esibirmi, vorrei farlo per l'ultima volta con voi, per
dare un addio definitivo,
per godermi tutto per l’ultima volta._ disse Harry
sospirando, e
dentro di me promisi che un giorno ci saremo esibiti insieme, per
l’ultima volta.
_Se Zayn non
dovesse riuscire a perdonarmi?_ Domandai con la voce piena di paura,
il respiro affannato, gli occhi lucidi.
Zayn Malik
era una di quelle persone che avrebbero dato la vita per gli amici e
l'avrebbero tolta a tutti coloro che li facevano soffrire.
_Se Zayn non
dovesse perdonare, significherà che dovremmo ordinare una
pizza in
meno il sabato sera..._ Affermò Harold, con la voce che
tremava al
solo pensiero che si sarebbe sciolto tutto, ancora, e questa volta
sarebbe stato orribilmente definitivo.
_Tu
rimarrai?_ Chiesi, sprofondando nei suoi occhi, stringendo la sua
mano verso il mio petto per fargli sentire la velocità in
cui il mio cuore stava pulsando di paura.
_Rimarrò
fino alla fine, Louis._ Mi baciò, facendo incastrare le sue
labbra
tra le mie, in maniera impeccabile. _Ti amo, Lou._ Sorrise, con le
nostri fronti ancora in contatto.
_Giuro che
non ti farò mai più soffrire, Harold._
E sentendo il
suo battito accelerare, sorrisi involontariamente. Non avevo la
certezza che Harry ci sarebbe stato per sempre.
Non sono una
di quelle persone che crede nel 'per sempre'. Avevo semplicemente la
consapevolezza che avrebbe fatto di tutto per restare, avrebbe
lottato contro tutti per impedire che tutto ciò che si era
creato
tra di noi non si sciogliesse al vento.
I ragazzi
erano in ritardo, sicuramente c'era qualche problema con l'automobile
o con Zayn che aveva cambiato idea.
_Non
verranno.._ Commentai pessimista, scuotendo la testa, mentre Harry
finiva di apparecchiare la tavola.
_Sta calmo,
Louis._ Mi rimproverò lui, mentre il campanello suonava.
_Uomo di
poca fede.._ Scherzò poi, andando ad aprire.
Il mio
stomaco si contorceva, mentre il cuore si faceva piccolo secondo dopo
secondo.
Avevo paura
di rovinare tutto, ancora, per l'ennesima volta.
Avevo paura
che Zayn potesse mettermi davanti ai miei errori e non avevo
intenzione di riaffacciarmi al passato.
Avevo paura
che Harry cambiasse idea. Sapevo che mi amava, sapevo che mi aveva
perdonato ma io non mi sarei mai dimenticato di tutto ciò
che avevo
fatto.
Niall e Liam
entrarono per primi, abbracciando Harry per poi venirmi a dare il
pugno prima di stringermi forte al loro petto, sussurrando un "Ci
sei mancato, coglione.."
_Dove
mettiamo le pizze, ragazzi?_ Domandò Niall, facendosi
accompagnare
da Harry in cucina e sapevo benissimo che quella era una strategia un
po' infantile per farmi rimanere solo con Zayn.
_Vieni,
scemo.._ Urlò Liam fuori dalla porta.
Malik entrò,
sbattendo i piedi sullo zerbino, sibilando un "Permesso.."
timido. Come se quella non fosse anche casa sua.
Alzò lo
sguardo, puntandolo verso i miei occhi. Resto in silenziò,
forse
chiedendosi quanto avevano pianto per il suo amico ricciolo.
_Ciao,
Zayn.._ Lo salutai, tremando un po', con i piedi saldi a terra e la
mente che vagava: mille flashback dei nostri litigi.
"Lo
farai soffrire."
"Non sei
la persona che può renderlo felice."
"Gli
farai solo del male, ancora.."
"Non sai
ciò che ha passato. C'ero io in quei mesi, tu eri a New
York, tu non
c'eri, non ci sei mai stato.."
Questo
pensava di me Zayn, questo mi urlò in faccia, con gli occhi
lucidi
di rabbia e la vena che pulsava nel collo.
_Vi lascio
soli._ Affermò intimorito Liam, senza il bisogno di alcuna
scusa.
Zayn vagava
per la sala, soffermandosi davanti a qualche foto vecchia, quando
ancora eravamo una band che viaggiava per il mondo in cerca di
successo.
_Resterai qua
per sempre?_ Domandò col tono basso, dopo aver preso in mano
la
cornice d'argento che ricopriva la foto in cui io e Harry ci
baciavamo.
_Fino a
quando Harry vorrà._ Risposi, osservandolo bene, cercando di
capire
se fosse più irritato, infastidito o deluso.
_Ho visto che
avete reso tutto ufficiale._ Posò la foto, per prenderne una
in cui
eravamo io e lui, abbracciati, ai tempi di X-Factor.
_Già. Voglio
urlare al mondo che lo amo. Voglio farlo, Zayn.._
Posò la
cornice, girandosi verso di me con quel sorriso che, solo chi
conosceva Zayn sapeva che, non prometteva niente di buono.
_Vuoi urlare
al mondo anche che hai abbandonato Harry? Vuoi urlare al mondo anche
che avevi troppa paura per amare? Anche questo, Louis?_
_Zayn, ti
prego..._ Lo ripresi io, con la voce ferma e la mano stretta in un
pugno.
_Cosa Louis?
Ti da forse fastidio riconoscere i tuoi errori?_
I suoi occhi
erano vendicativi, protettivi nei confronti di Harry, erano freddi di
rabbia e caldi di odio.
_E' vero,
Zayn. E' vero: mi da noia tornare al passato. E' vero: ho lasciato
Harry solo, immerso nel suo dolore, l'ho abbandonato per tre mesi,
l'ho fatto per debolezza, per paura, per rabbia e dolore. E' vero
sono stato immaturo ed egoista, è vero l'ho fatto soffrire e
c'eri
tu a consolarlo e non potrò mai sapere realmente cos'ha
passato, ma
sai una cosa Zayn? Sono tornato, adesso sono qua e non ho intenzione
di andarmene, non lo farò. Per nessuna odiosa ragione al
mondo. Sono
qui pronto per combattere con lui, amarlo fino alla fine, ne ho
bisogno. Ho capito i miei errori, li ho riconosciuti. Non si
può
cancellare uno sbaglio, ma si puo' rimediare lasciando che il futuro
migliori e soprattutto si può cercare d'evitare di
ricommetterlo, e
ti giuro Zayn, ti giuro su tutto ciò che ho di
più importante, su
me stesso, che Harry è tutto ciò di cui ho
bisogno, che lo amo con
tutto il mio cuore._
Malik
sorrise, abbassando lo sguardo, posandosi una mano tra i capelli e
buttandosi sulla poltrona di fronte a me.
Ero in piedi,
col cuore che batteva a mille, mi asciugai una lacrima.
_Lo amo._
Ripetei con la voce ferma.
_Giurami che
non lo farai soffrire, Louis.._
Ci guardammo
negli occhi, a lungo: _Te lo giuro, Zayn._
Ci fu un
momento di silenzio in cui mi chiesi quale sarebbe stato il mio
futuro, mi domandai se avessi perso per sempre uno dei miei migliori
amici.
Zayn si alzò,
si avvicinò a me e allargando le braccia sorrise. _Mi sei
mancato.
Mi sei mancato davvero tanto, Louis..._
E mentre gli
occhi gli si facevano lucidi sprofondai tra le sue braccia e mi
sentii capito, amato e protetto.
Sapevo che
avevo vinto, finalmente, su tutto. Che avevo riconquistato la mia
vecchia vita ed era anche migliorata.
Ero felice,
felice come per tanto tempo non lo sono stato.
_Non me ne
andrò.._ Sussurrai con il fiato corto, contro la spalla del
mio
amico.
_Ti credo ma
non mi deludere..._ E mentre stringeva più forte la mia
schiena
nell'abbraccio, spazzando via la lacrima che stava nascendo, Niall
entrò in sala.
_Aspettavo
questa foto da tanto.._ Sorrise, con il suo iphone nelle mani. Una
foto di noi, mia e di Zayn, abbracciati, tornati insieme, amici come
una volta.
_Adesso
mangiamo?_ Domandò Liam, sorridente, appoggiando le cinque
pizze sul
tavolo.
_Prima un
brindisi.._ Commentai, alzando il calice e aspettando che anche gli
altri fossero pronti.
_A noi. A noi
che dureremo fino alla fine..._ Sorrisi osservando le espressioni
commosse dei miei amici.
Dopo quattro mesi eravamo tornati felici, insieme, come una volta.
Eravamo
tornati più maturi, più sereni e più
realizzati.
Alla fine,
solo il tempo può dimostrarti che ogni sofferenza ti
aiuterà a dar
più peso alla tua felicità.
~ Harry ~
Il
supermercato si trovava vicino a casa, e dovevo proprio farci un
salto, così, mentre Louis stava dormendo beatamente sul
divano per
il suo classico sonnellino pomeridiano mi incamminai verso di esso
dopo aver lasciato un bacio sulla sua fonte e averlo coperto.
Gli occhi
chiusi e un sorriso sul viso mentre scrivevo con la mia scrittura
ordinata un breve messaggio da lasciare sul tavolino, in modo che lo
vedesse appena sveglio.
“Vado a
fare la spesa, ti amo piccolo, torno subito. Haz.”
Finalmente
avevo un po’ di tempo di solitudine per pensare ai fatti
accaduti,
mi infilai le cuffie nelle orecchie e cominciai a camminare, non
ascoltando realmente la musica, ma solo i miei pensieri.
Continuai
finchè una figura familiare mi incuriosì, e
strizzai un po’ gli
occhi facendo più attenzione, mentre il ragazzo si sollevava
sulle
punte per baciarne un altro, e “Lucas” Sussurrai
riconoscendolo.
Quando
l’altro ragazzo entrò in un locale mi avvicinai
insicuro finchè
lui non mi riconobbe e mi venne incontro, col passo fiero e sicuro,
mi fissò coi suoi occhi blu e mi sorrise,
“Harry!” esclamò,
baciandomi entrambe le guance.
-Come stai,
Harry?- Chiese sorridendomi.
Chiacchierammo
come vecchi amici, seduti ad un tavolo di Starbucks, sorseggiando un
caffè caldo per scaldarci le mani.
Parlammo di
tutto, come solo due vecchi amici possono farlo, e mi aprii
totalmente a lui, infondo lui era uno dei pochi che mi aveva visto
nel momento più debole.
Quel momento
passato senza sorriso falso sul viso, senza maschera, senza fossette,
quel periodo in bilico fra lacrime, alcool e dolore.
-Ho saputo di
te e di Louis.- disse Lucas ad un tratto.
Un sorriso
spontaneo partì sul mio viso, sorrisi fino a mostrargli i
denti e le
fossette, sul mio viso si fece spazio uno di quei sorrisi che non
puoi trattenere, quelli imbarazzati ma allo stesso tempo dolci,
quelli sognanti e innamorati.
Il sorriso
che tutti sperano di vedere sulle labbra del proprio ragazzo o
ragazza, sulle labbra del proprio marito o della propria moglie.
-Si… Beh,
alla fine ce l’abbiamo fatta..- commentai mordendomi il
labbro
inferiore, passandomi nervosamente una mano fra i capelli.
Sentii lo
stomaco contorcersi, il cuore battere solo a pensare al coraggio, al
sacrificio che aveva fatto per starmi accanto, solo a pensare a quei
capelli lisci nei quali si incastravano le mie mani, le sue labbra
fine, i suoi occhietti azzurri, fissai per un po’ il vuoto
quando
fui interrotto dalle sue parole.
-Stai
sorridendo, adoro il tuo sorriso.- Le mie guance si tinsero di rosso
e “L’ho sempre fatto.” Risposi
guardandolo.
-No, non
così, non fino a questo punto, i tuoi sorrisi non erano
sinceri.-
Nervoso mi
morsi il labbro e –Lo amo.- dissi, come se dovessi
giustificami,
come se avessi bisogno del suo permesso per essere felice.
-Lo so, lo
vedo, sono felice per te.- Sorrisi e cercai di cambiare discorso.
-Ho visto
mentre ti baciavi con un ragazzo.- Dissi sorridendogli.
-E’ il mio
fidanzato, mi sono trasferito a Londra con lui.-
Continuammo a
parlare per quasi tutto il pomeriggio finchè un Louis
preoccupato
non mi chiamò.
-Harry, dove
sei?- disse preoccupato.
-Amore, calmo,
mi sono fermato un po’ con Lucas.- Lo sentii arrossire timido
perché si era preoccupato mentre
“Lucas?” chiese geloso.
-Si, Lou,
tranquillo…-
-Vuoi che
venga da te?- si preoccupò Louis.
-Sto bene, va
tutto bene, arrivo fra una mezzoretta.- risposi.
-Ti aspetto
amore, nel frattempo preparo la vasca.- concluse la chiamata lui.
Misi in tasca
il cellulare mentre “Louis è un po’
geloso.” Mi giustificavo
mentre uscivamo da Starbucks.
-Si, ho visto
com’è da geloso.- Ridacchiammo entrambi
finchè non mi venne
un’idea.
-Vieni a cena
da noi.- Proposi.
-Non so
Harry, non credo..- Sussurrò insicuro.
-Cucino io,
eddai, tu, Louis, io e il tuo ragazzo.- Gli sorrisi entusiasta
–Voglio farti conoscere Louis.- Continuai.
-Credo che
Louis mi odi a dire la verità.- Rise nervoso Lucas.
-No, Louis
non ti odia, infondo se sono ancora vivo, se sono ancora qui gran
parte è dovuto a te.- Dissi serio.
Lucas arrossì
nervoso e annuì, così gli baciai una guancia
salutandolo, sorrisi
felice e “A stasera.” Urlai, ormai ero
già in fondo alla strada.
***
Le mani di
Louis scorrevano sui miei ricci i polpastrelli fini carezzavano la
mia cute, chiusi gli occhi lasciandomi cullare dalla canzone che
echeggiava nella stanza, Diamonds di Rihanna.
Canticchiava
Louis passando lo shampoo sui miei capelli “When you hold me
I’m
alive, we’re like diamonds in the sky.”
L’odore di
vaniglia, e la tenue luce di candela rendevano l’atmosfera
perfetta, lo stereo che ripeteva canzoni d’amore, aveva
preparato
tutto alla perfezione.
Poi prese la
spugna, la passò su tutto il corpo spostandosi poi sulla
parte
davanti, trovandosi faccia a faccia con me.
“At first
sight I left the energy of suns rays” Cantò ancora.
-Ti ho amato
dalla prima volta che ti ho visto.- Sussurrò baciandomi le
labbra
stringendosi contro il mio petto.
-Mmm… io
no.- Risposi, mentre Louis alzava un sopracciglio e mi fissava
stranito.
-La prima
volta che ti ho visto ho saputo che avrei passato la vita con te.-
dissi baciandolo.
Lo baciai
intensamente, feci coincidere le nostre labbra e lui aprì un
po’
la bocca, le nostre lingue si intrecciarono, e Louis si premette
ancora di più contro di me, sedendosi sopra le mie gambe
agganciandole dietro la mia schiena quando mugolai staccandomi e
“No,
sennò facciamo tardi, devo preparare la cena.”
Ridacchiai e gli
baciai il naso dolcemente.
Mi alzai
coprendomi con un asciugamano bianco, ma lui rimase lì,
seduto
fintamente offeso.
-Eddai avremo
tutta la vita per fare sesso.- Ridacchiai io così anche lui
uscì
dall’acqua e mettendo in pausa lo stereo e si
fermò davanti a me.
-Tu vuoi
passare tutta la vita con me?- chiese, e appena sussurrai un flebile
“si” mi strinse forte fra le sue braccia.
E sì, avrei
voluto passare tutta la vita fra le sue braccia.
***
Quando aprii
la porta mi ritrovai davanti la figura alta e snella di Lucas con al
suo fianco, un po’ più basso di lui, che era
qualche centimetro
più alto di me vidi un altro ragazzo, coi capelli corti,
riuniti in
una cresta, quasi biondi, che Lucas presentò a me e a Louis,
“Lui
è Edward.” Disse sorridendo stringendogli la mano
orgoglioso, io
dissi allora “Lucas, Edward, lui è
Louis.” Così feci accomodare
Lucas e Edward sul divano in attesa che la cena fosse cotta.
Chiacchierammo
per tutta la serata e Louis non perdeva l’occasione per
baciarmi,
stringermi un fianco, tenermi la mano, voleva far capire che ormai
ero suo, e se da una parte era un po’ scortese da parte sua
mi
sentii protetto, sicuro, per la prima volta sentii che mi avrebbe
protetto da tutto.
Arrivò il
momento di salutarsi, abbracciai Lucas e poi anche Edward e mentre
Louis e Lucas si abbracciavano sentii “Tienitelo stretto,
è un
ragazzo speciale.” Da parte di Lucas e un
“Tranquillo, non me ne
vado più.”
Sorrisi
salutando Lucas e Edward con una mano mentre scendevano le scale.
E dopo aver
chiuso la porta mi fiondai sulle sue labbra baciandole con forza e
anche con delicatezza.
-Non ti
lascio più.- disse lui.
E io sapevo
che non mi avrebbe più lasciato.
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Buonasera a tutti.
Bene, vi avverto che ci sarà il prossimo capitolo e poi
l'epilogo.
Come molte lettrici attendevano ecco la reazione di Zayn,
suvvia, alla fine come potremo rompere queste scene FLuff, dopo tutto
quello che vi abbiamo patire?
Siamo state buona ma non c'è da cantare vittoria.
Secondo voi come finirà la storia?
Comunque volevamo dirvi che siamo state abbastanza deluse
dalle pochissime recensioni avute allo scorso capitolo, solo una.
Eddai, lettori e lettrici commentate, noi abbiamo bisogno di sapere
cosa ne pensate!
Vi saluto.
-Ly.
Dio, siamo agli sgoccioli. Non posso crederci. Mi sembra ieri che eravamo sul letto di camera mia a pensare ad un'idea per una fanfiction che dovevamo scrivere insieme. Ed eccoci qua, agli ultimi capitoli.
Questo come lo trovate? La sola recensione dello scorso ci ha fatto piacere ma speravamo in qualcosa di più, comunque beh, spero abbiate gradito. Se volete lasciateci una vostra opinione.
Fra. A venerdì!