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Autore: Lady Rea    29/01/2013    2 recensioni
Gli Studenti di Serpeverde sono essere imperfetti.
A volte schiavi del loro difetti, a volte alla continua ricerca di nuovi piaceri, nuove vendette, nuovi scopi.
Non si chiedono se é giusto o sbagliato.
Non si battono per nessuno.
Sono soli nella moltitudine, uniti nella solitudine.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Serpeverde | Coppie: Audrey/Percy, Draco/Astoria, Lucius/Narcissa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Intermezzo con #Rosier Audrey


“Sei triste per lui?”
“No, non credo almeno. Non l'ho mai conosciuto. Mi sono resa conto che sono l'ultima a portare questo cognome.”


Faceva freddo.
Il vento spazzava via foglie e persone, s'insinuava negli abiti e congelava polmoni e porzioni di pelle. Il sole splendeva pallido e lontano, quasi si fosse dimenticato del pianeta e dei suoi abitanti.
Sotto i suoi piedi giaceva la sua famiglia.
La lapide di suo padre recava solo la data di nascita e le iniziali.
Nulla di più e nulla di meno.

Il resto della famiglia aveva almeno la data di morte, reale o presunta.
Tolse con le scarpe qualche foglia morta davanti al pezzo di marmo e si sedette.
-Ciao papà.- sussurrò al vuoto.
-Sai, forse ho trovato quello giusto, intendo di ragazzo. Se tu fossi vivo, mi avresti impedito anche solo di conoscerlo, ma a me non importa. E' comunque un Purosangue, se ti interessa saperlo, tuttavia non ha mai sostenuto la tua causa. E' carino e gentile, un po' troppo ansioso e pomposo certe volte, ma è un difetto che m'intenerisce. Mi ha chiesto di andare a vivere con lui. Per un attimo mi sono lasciata tramortire dal suo lunghissimo discorso sul poco tempo che passiamo insieme, ma poi ho visto quella scintilla nel suo sguardo. La stessa di mamma quando delirava e credeva che saresti tornato. Mi ama, a modo suo certo, ma mi ama.- sospirò e cercò di trattenere i singhiozzi che minacciavano di fuoriuscire. -Invece di essere triste per la tua morte, ne sono contenta. Con te e i tuoi folli ideali al mio fianco, oggi non sarei quello che sono: un buon Auror, una fidanzata e in futuro spero una moglie e una madre.-
Si morse violentemente le labbra e con uno scatto secco si alzò per poi voltare le spalle alle diverse lapidi ed incamminarsi verso l'uscita di quel piccolo cimitero.

Fu solo una volta tornata a casa o meglio a casa di Percy, che si accorse delle mani chiuse a pugno dentro le tasche in realtà tremavano, le spalle ogni tanto sussultavano. Appoggiò la giacca e si tolse la sciarpa, sorrise quando inciampò nella cartella da lavoro di Percy e lo trovò sdraiato sul divano con una pezzo di stoffa bagnato sugli occhi.
La camicia era stropicciata, il maglione era stato gettato lontano, la cravatta allentata e gli occhiali facevano compagnia a una pila di documenti posati sul tavolino che sicuramente aveva cercato di visionare prima di crollare per la stanchezza.

Controllò la temperatura della sua fronte spostando la pezza, ottenendo il solo risultato di svegliarlo dal suo sonno febbrile ed agitato.
-Ehi … Hai le mani congelate.-
-Sei tu che hai la fronte bollente, Weasley. Vuoi che ti preparo una pozione mentre dormi un po' sul letto?-
Percy scosse la testa e si raddrizzò. -No, sto meglio. Ho bisogno solo di una notte di sonno piena.-
Audrey si sistemò accanto a lui e si lasciò abbracciare e distendere. Gli depositò piccoli baci lungo la spalla, arrivando all'orecchio e alla guancia. Sorrise notando che la temperatura della sua pelle non era poi così alta.
Rimasero in silenzio a lungo, beandosi della pace momentanea che si respirava in quella casa.

-E allora? Non mi racconti niente?- chiese improvvisamente Percy.
Audrey aggrottò le sopracciglia e strofinò contro il suo petto la fronte accigliata. -Cosa vuoi che ti dica? Erano solo delle lapidi, le stesse dell'anno scorso.-
-Quindi? Essere l'ultima Rosier non … Non ti colpisce in nessun modo?-
-No. Perché altrimenti non sarei qui con te, Percy.-
Non aggiunsero altro per quella sera.
Non ne avevano bisogno.
Una volta trovato il coraggio necessario, Percy le avrebbe fatto la proposta, chiedendole così di cambiare cognome e di cominciare a scrivere un nuovo futuro.
Audrey avrebbe accettato senza esitare, felice di poter stendere, finalmente, un panno trasparente sul passato.




_//_
*Audrey è un personaggio inserito da JKR come compagna di Percy Weasley. Nulla si sa però sul suo cognome da nubile, sul passato e sulle possibili storie ed intrecci.
Quindi l'idea di affiancarle il nome di Rosier, o meglio la parentela con Evan Rosier, mangiamorte ucciso in duello da Malocchio Moody durante la prima guerra magiva, è di mia inventiva.

   
 
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