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Autore: haroldsboobear    30/01/2013    0 recensioni
«Sì, ma prova a immaginare solo per un secondo: delle persone vengono qui per portarti nella loro casa, non persone qualunque, persone con molti soldi, hai una casa e tutto ciò che desideri poiché soldi ne hanno da regalare, che fai?»
Il moro si portò le braccia dietro la testa e ci pensò qualche secondo.
«Probabilmente preferirei rimanere qui per il resto della mia vita» rispose alla fine Zayn ridendoci sù «ma te lo immagini? Le persone con i soldi sono spesso perfettini del cazzo, ci tormenteranno giorno e notte perché siamo dei ragazzi maleducati e bla bla bla» fece una smorfia schifata.
«Già...» disse l’altro in senso di disapprovazione, un po’ deluso dalla risposta che aveva ricevuto.
«Avanti, Harry!» ribatté il moro alzandosi e dando una pacca sulla spalla al ragazzo «siamo compagni di stanza dal primo giorno in cui ci hanno rinchiusi qui, ci separerebbero, è questo che vuoi?»
«No... hai ragione...»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Reformatory
 
 
 
Prologue
 
 
«La prossima volta ti conviene portare più rispetto» disse l’uomo sbattendo la porta e chiudendola a chiave, come si era intuito dal rumore della serratura.
«Sì, tanto rimane comunque una grassona!» urlò il ragazzo ancora in piedi rivolto verso la porta, per rivolgersi all’uomo che due secondi fa gli aveva sbattuto la porta in faccia.
«Che succede, Zayn?» chiese il riccio sdraiato sul suo scomodo letto, alzando la testa dal giornalino che stava leggendo.
«Ho urlato in faccia alla tipa che distribuisce il cibo in mensa, tutto qui» rispose il moro buttandosi a peso morto sul letto.
«Ti hanno sbattuto in camera per questo?» chiese ancora il riccio guardandolo stranito.
«Sì, non è esagerato?»
«Che cosa le hai urlato, precisamente?»
«Che è una grassona» rispose il ragazzo come se la cosa fosse più che ovvia.
«Trovato il motivo» ribattè l’altro abbassando di nuovo la testa per leggere il giornalino.
«Non possono chiudermi a chiave in stanza solo perché dico a una tipa che è cicciona, perché effettivamente è cicciona, in questo riformatorio non hanno abbastanza pazienza»
«Siamo in un riformatorio, mica in un albergo»
«Potrebbero avere più pazienza, comunque»
«Ammettilo che qui dentro ti diverti»
«Che significa che mi diverto?»
«Questo è il tuo ambiente... rispondi sempre male a tutti, ti fai anche rispettare, ti diverti insomma»
«In un certo senso... sì, in un certo senso»
«Non ti viene mai voglia di comportarti come i ragazzi normali? Ti lascerebbero libero»
«Dicono che alcune famiglie possono adottarci»
«Adottarci?» chiese stranito Zayn.
«Sì, la maggior parte di noi qui dentro non è figlio di nessuno, siamo quasi tutti senza genitori, alcuni perché sono morti, altri perché siamo stati abbandonati»
«E con questo? Siamo in un riformatorio, mica in un orfanotrofio»
«Non famiglie comuni, Zayn, famiglie molto, ma molto ricche»
«Stronzate, non mi farò mai adottare da qualcuno!»
«Sì, ma prova a immaginare solo per un secondo: delle persone vengono qui per portarti nella loro casa, non persone qualunque, persone con molti soldi, hai una casa e tutto ciò che desideri poiché soldi ne hanno da regalare, che fai?»
Il moro si portò le braccia dietro la testa e ci pensò qualche secondo.
«Probabilmente preferirei rimanere qui per il resto della mia vita» rispose alla fine Zayn ridendoci sù «ma te lo immagini? Le persone con i soldi sono spesso perfettini del cazzo, ci tormenteranno giorno e notte perché siamo dei ragazzi maleducati e bla bla bla» fece una smorfia schifata.
«Non è detto, ci sono anche quelle che hanno i soldi ma si comportano come persone normali» insistette Harry.
«Non mi troverei a mio agio comunque, rimmarrei qui... tu no?»
«Già...» disse l’altro in senso di disapprovazione, un po’ deluso dalla risposta che aveva ricevuto.
«Avanti, Harry!» ribatté il moro alzandosi e dando una pacca sulla spalla al ragazzo «siamo compagni di stanza dal primo giorno in cui ci hanno rinchiusi qui, ci separerebbero, è questo che vuoi?»
«No... hai ragione...»
«Bene, è così che ti voglio!» rispose scuotendo la spalla di Harry tutto contento «io vado a letto adesso»
«Ma sono solo le 21.10!»
«Ho mal di testa, notte Harry!» spense la lampadina e si addormentò.


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Salve mie care lettrici!
Sono malikswife, eccomi qui con una
nuova fan fiction.
Già il prologo mi è riuscito male, non riesco ad
immaginare che cosa accadrà quando scriverò i capitoli:
verbi coniugati ai tempi sbagliati, errori grammaticali... orrori insomma.
Ma passiamo sopra a questo fatto, se incontrate degli errori,
fate finta di non averli visti (?)
aspetto come sempre dei vostri pareri e consigli, a breve dovrei 
pubblicare il primo capitolo.
Arrivederci!
malikswife.
  
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