Celiane4ever:
si puo intendere come si vuole, l’importante è che
piaccia!^^ e comunque vedrai che anche se si è gia
dichiarata la storia sarà lo stesso incasinata! Lo vedrai
anche te!^^ kiss
Paie:
thank you sore! Sakura è stata un po’ stupida, ma
si è comportata così perché si
è spaventata! È un’ingenua…
o almeno, io la rendo così! XD baci tvttb kiss!
Sakura
stava immobile in piedi a fissare le gocce d’acqua che aveva
lasciato Ino. In quelle gocce vedeva riflessa se stessa.
Con
un gemito schifato afferrò uno degli asciugamani e
strofinò con astiosa foga il pavimento, quasi volesse
cancellare quello che era successo e dimenticare tutto.
Purtroppo,
anche lei si rese conto che non era possibile.
Non
ci si può sbarazzare del passato, perché ogni
momento della nostra vita cambia noi stessi e la nostra visuale delle
cose.
Cosa
le aveva fatto capire quel bacio?
In
quel momento le vennero in mente le parole di Ino:
“……
Dimmi solo una cosa: cosa hai provato durante il bacio?”
“Ino,
io…”
“Disgusto?”
“No!”
“Orrore?”
“No..”
“Compassione,
allora?”
“No!”
“E
allora spiegami che accidenti provavi, per l’amor del
cielo!”
“Io…
Io non lo so”
E’
vero, non ne aveva idea. Ultimamente non riusciva a spiegarsi nulla,
né ci aveva mai provato.
Ora
però la storia era diversa. Ciò che prima era in
bilico adesso si era sintonizzato su una frequenza precisa.
“Sarà
meglio che riordini un po’…”
sbuffò la ragazza in rosa, mentre si riparava gli occhi dal
flebile raggio di luce che entrava dalla finestra.
Se
questa fosse stato un film ora la telecamera si allontanerebbe dalla
finestra di casa Haruno e si sposterebbe in un piccolo vicolo buio e
angusto, per poi zoomare su una figura esile come un giaciungo
accucciata a terra.
A
questa figura se ne avvicinò un’altra, questa
volta maschile.
“Ino-chan…?”
chiese con tono meravigliato il ragazzo.
La
fanciulla alzò gli occhi, ma non il capo. Sapeva che
così avrebbe suscitato molte domande, ma non le importava.
“Shikamaru…”
sussurrò appena.
“Che
ci fai qui? Scusa se te lo dico, ma sembri una barbona!”
tentò di sollevarla il giovane.
“Ti
assicuro che questo è l’ultimo dei miei
problemi… E comunque potrei farti la stessa domanda,
sai?” disse sconsolata la bionda shinobi.
“Questa
è una scorciatoia che uso spesso per andare a
casa.”
Ino
era sempre stata una ragazza forte, decisa e sicura di sé (a
volte anche troppo) quindi non era suo solito abbattersi e il fatto che
ora fosse giù di corda dava da pensare Shikamaru.
Così, si sedette accanto all’amica.
“Non
so perché tu sia in pena, ma ricorda che chiudersi in se
stessi e rimuginare non cambia le cose.” Disse con tono
saggio ma imbarazzato, tipico di chi sa le cose ma non vuole darlo a
vedere.
Ino,
sbarrò gli occhi e fissò il ragazzo che le stava
seduto vicino.
Non
era da lui parlare sul “darsi da fare” o
“darsi una mossa”.
Era
strano, forse perché erano rari i momenti in cui si rivelava
davvero gentile.
“E
non guardarmi con quella faccia!” rimproverò
Shikamaru un filo imbarazzato.
“Come
vuoi… Sbaglio o dovevi tornare a casa?” chiese la
Yamanaka.
“Vorrei
tanto, ma è dovere di un uomo proteggere una
donna” affermò l’altro.
“Proteggermi
da cosa?”
“Dalla
tristezza”
Ino
strizzò gli occhi e sorrise all’amico, per poi
chinare di nuovo il capo.
Il
genin sapeva che se la compagna si mostrava triste e scoraggiata, non
bastavano certo quelle due parole a smuoverla. Solo che lui non si era
mai trovato in situazioni simili e anche con il quoziente intellettivo
superiore a duecento non riusciva a
combinare molto. Allora decise di passare ai fatti,
appoggiando il suo braccio sulla spalla di Ino.
“Non
per essere curioso, ma potresti spiegarmi il motivo per cui sei
così abbattuta?”
“E’
inutile che te lo spieghi…”
“Allora
riguarda Sasuke?”
“No,
questa volta lui non c’entra niente.”
“Mmm…
allora perché hai detto che è inutile
spiegarmelo?”
“Perché
non mi crederesti.”
“Non
dirmelo… ti sei innamorata di Chouji, ti sei dichiarata e
lui ti ha respinto!”
“Sbagliato,
la mia è ancor più inverosimile!”
Questa
volta fu Shikamaru che sbarrò gli occhi.
Cosa
c’era di più strano??
“Lasciamo
perdere, ti va?” chiese infine Ino con gli occhi strabordanti
di lacrime e il viso arrossato.
In
quel momento si sentiva un vero schifo, sia dal lato morale che da
quello fisico e sapere che qualcuno la vedeva in quello stato pietoso
non la aiutava affatto.
“Va’
a casa, altrimenti tua mamma si arrabbia” disse tra un
singhiozzo e l’altro lei. (sa dove colpire la
ragazza” XD nda)
Shikamaru
la guardò serioso, quasi volesse rimproverarla del fatto che
volesse risolvere tutti i suoi problemi da sola. E questo
irritò molto la ragazza:
“Insomma!
Non ti ho chiesto io di consolarmi!! Vattene da qui e lasciami
sola!”
“Ino,
che stai dicendo?”
“Vattene
ho detto!!” gridò con tutta la forza che aveva in
corpo, senza però ottenere niente. Lui se ne stava ancora
lì, in piedi, davanti a lei.
“Beh,
se non sloggi tu lo faccio io!” minacciò Ino.
Niente
da fare, non fece un passo.
Allora
la giovane si incamminò per davvero, ma quando
sfiorò la spalla del compagno sentì una leggere
pressione alla mano…
CONTINUA (non
si sa per quanto)
Non
ci credo! L’ho finito! Ci ho messo una vita a scrivere questo
chappy! Non so come mai, ma mi è risultato piuttosto
difficile da scrivere! Che ne dite? Ne è valsa la pena? Ciao
grazie a tutto coloro che mi seguono! ^^