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Autore: Kindom    30/01/2013    3 recensioni
"La sua vita ormai andava bene, amava Lisa e aveva stretto un forte legame con Ben, gli voleva bene, li amava dal profondo del cuore ma non riusciva a goderseli appieno senza suo fratello...". Cosa ha provato Dean quando suo fratello non era più con lui? Scopritelo...
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione, Sesta stagione
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Note iniziali: Lo so, lo so! sono in ritardo! D: tra la scuola e tutte le altre cose non ho avuto un quarto d'ora per aggiornare! D...x sorry... ç_ç
Anyway, eccoci giunti alla fine, dunque. Questo è l'ultimo capitolo della mia prima e breve FF... Che posso dire? grazie a tutti coloro che hanno recensito e che hanno seguito questa storia, siete stati fantastici! *^* Mi ha fatto davvero piacere ricevere le vostre recensioni! grazie! <3
Questo è il capitolo conclusivo e, ancora una volta, spero vi piaccia. Adesso vi lascio alla storia, ci si legge più giù! :3 P.S. le recensioni fanno bene alla mia salute, quindi miraccomando! :3

Ritorno alla realtà


Nei mesi che seguirono la loro vita andò avanti normalmente, anche se per un paio di volte Dean aveva riprovato quella sensazione di essere osservato da lontano e non aveva potuto fare a meno di guardarsi intorno. Qualche volta ancora si era rintanato nella sua Baby ma, rispetto a prima, succedeva sempre meno spesso, almeno ora riusciva ad accettare la morte del fratello e questo grazie a Lisa che gli stava accanto e lo appoggiava. Possiamo dire che l'uomo che aveva sempre sacrificato tutto per suo fratello e per la sua famiglia, finalmente, stava vivendo una sua vita normale.
Passò il tempo, passò un anno, Dean aveva ampliato il garage e ormai gli affari andavano bene, Ben passava molti pomeriggi con lui ad aggiustare macchine, ormai era diventato bravo! Ne sapeva quanto Cid. Dean, da un paio di mesi, usciva il venerdì o il sabato e si faceva qualche birra con il collega. Parlavano di football, macchine, cose da maschi insomma! E si faceva qualche risata. Una sera, ricordava Dean, Cid era arrivato alla sesta birra e non era proprio in sé, ad un certo punto cominciò a parlare della sua famiglia, di sua moglie e di quello che aveva passato quando sua madre era morta per un cancro. Poi chiese a Dean:
“E tu? Cioè, la tua famiglia? È incasinata come la mia? Sai con me puoi parlare perché io sono amico tuo e sono un brav'uomo...”
“E sei anche ubriaco”
“mmm... Si... direi di si!”
“Già, quindi paghiamo e andiamocene.”
Stava per alzarsi ma il collega gli prese un braccio e lo costrinse a stare seduto.
“No, stavolta no! Stavolta non ti farò cambiare discorso! Me ne sono accorto, sai? Ogni volta che si tocca l'argomento famiglia tu scappi, ma stavolta no! Dai, siediti qui e dì a Zio Cid cosa ti affligge!”
Ovviamente non poteva dirgli tutta la verità, però avrebbe potuto raccontargli le cose senza il condimento di mostri, demoni e angeli. Si sistemò sullo sgabello del bancone e disse:
“Se ci tieni tanto... cosa vuoi sapere esattamente?”
“Non so, dimmi di tua madre, tuo padre... Dove sei nato? Non so davvero nulla di te...”
Disse, come se se ne accorgesse solo allora. Dean gli spiegò un po' la sua vita, che sua madre era morta quando lui aveva sei anni. Gli disse che la madre era morta in un incendio, che alla fine non era proprio falso, e che vivevano in Kansas, in una casetta normale, quando successe la disgrazia. Gli raccontò di molti i suoi viaggi, dei vari cambi di scuola e delle varie ragazze che aveva preso e lasciato dopo due giorni. Poi gli raccontò di come il padre era morto dopo un attacco di cuore, e, infine:
“Ho un fratello... o almeno, l'avevo...”
“In che senso? Avete litigato?”
Le solite domande stupide degli ubriachi! Sarebbe stato bello se avessero solo litigato.
“No... è morto.”
“In pratica sei rimasto da solo.”
A Dean quelle parole parvero uno schiaffo in piena faccia, rimase un attimo impietrito... Come se solo in quel momento si fosse accorto di aver detto una cattiveria, Cid poggiò piano il bicchiere e balbettò:
“Io... mi dispiace, Dean, non avrei dovuto dirlo... Scusami...”
Dean si riscosse e cercò di apparire tranquillo anche se dentro non lo era affatto...
“Non preoccuparti, ne ero consapevole, cosa credi? Comunque è successo un anno fa quindi ho quasi del tutto superato”
Quanto non era vero...
“Dean certe cose non si superano in un anno... io non riesco ancora a superare la morte di mia madre! E lei è morta 25 anni fa!”
“Bé, ho detto che l'ho 'quasi' superato...”
Rise amaramente... Cid fece due conti sulle dita:
“Aspetta, un anno fa...? Quindi quando ti sei trasferito qui.”
“Si, diciamo che ho voluto cambiare vita...”
Dean bevve tutta la birra che era rimasta nel suo bicchiere in un sorso. Aveva bisogno di qualcosa di più forte... fece cenno al barista e ordinò un Whisky, anche Cid stava per ordinarne uno per se ma lui lo fermò, era già troppo ubriaco.
“E dai, Dean! È sabato sera!”
“Si, e tua moglie ti sta aspettando a casa, ora che torni ti manderà a dormire sul divano!”
“Mi sa di si!”
Cid scoppiò a ridere come se l'aspettativa del divano gli facesse piacere. Dean bevve un sorso dal bicchiere e quando il Whisky scese bruciò tutto, proprio quello che gli ci voleva. Un buon liquore, doveva ricordarsi di chiedere al barista come si chiamava.
Alla fine scolò tutto l'alcool e si alzò dichiarando:
“Cid, è ora di tornare a casa!”
L'amico, con lo sguardo appannato, accennò un'espressione triste
“Per forza? Vorrei godermi un'altra bella birra...”
“No Cid, bastano quelle che ti sei già goduto”
Detto ciò pagò il barista e s'incamminò verso la porta, seguito dal passo sbilenco di Cid. Dean accompagnò l'amico a casa, anche se Cid aveva protestato di essere in grado di guidare, poi prese la pistola dalla macchina “sempre meglio non rischiare” pensò, e si avviò verso il centro città. Voleva fare una passeggiata per godere dell'aria fresca e per digerire un po' le patatine crude che gli avevano propinato al bar come aperitivo. Camminò a lungo quella notte, quel giorno erano esattamente 12 mesi che Sam era morto... in 12 mesi erano successe tante cose e Dean si era fatto una famiglia, una bella famiglia, e viveva tranquillamente, finalmente come un uomo normale.
Andava tutto bene…
Ma poi sentì un urlo di donna..........

Note finali dell'autrice: eccoci qui! La fine... <3 vi è piaciuta la mia storia? ** per il seguito guardate la 6x01 di Supernatural! puahaha! xD

Mi scuso con chi sperava in un lieto fine ma io ho scritto dei Missing Moment quindi ero obbligata a riallacciarmi alla storia originale, sorry x°D
Niente, ancora una volta vi ringrazio per le recensioni e... e basta! ahahah xD ancora una volta non so che scrivere! #helpme x°°°D
Qualche spoiler? ok! sto scrivendo un'altra ff (come se interessasse a qualcuno u.u') spero di riuscire a completarla entro i prossimi 20 anni! x°°°D attendete impazienti (?) *^*
Ah! le recensioni fanno bene alla mia salute, perciò ditemi che ne pensate, così io sto bene e posso continuare a scrivere! ù.ù anche un solo "Brutta" o "Bella" *^*
Grazie ancora e alla prossima! :3
  
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