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Autore: Harry_Wife    30/01/2013    2 recensioni
Ho sempre vissuto a Londra. Anche se ''vivere'' è una parola veramente grande.
Troppo per poter riferirsi a me. Al massimo esistito. Sì esistito è più adeguato.
Comunque io, Adela Young adolescente di 18 anni ho sempre vissuto a Londra fino ai miei 17 anni perchè da lì in poi io sono solo ''esistita''. è impossibile vivere dopo tutto il dolore che ho provato. O forse mi sbaglio?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Adela*
 
Niall continuava a rifiutare ogni mia richiesta di uscire assieme? Bene, avrei trovato io il modo per farlo venire da me senza nemmeno domandarglielo.
Così non andai a scuola per due intere settimane e solo allora Niall si degnò di calcolarmi mandandomi un messaggio.

Ehi Adela, non stai bene? Perché non vieni a scuola?
 
Snobbai completamente il messaggio “Non si degna minimamente di venirmi a trovare, una volta sarebbe venuto correndo da me, dopo neanche un giorno di assenza” Pensai malinconicamente. Dopo svariate ore mi arrivò un altro messaggio sempre da parte sua.
 
Potresti anche rispondermi eh! Se c’è qualcosa che non va dimmelo!
 
Sta volta venni tentata di rispondergli ma mi trattenni e lo snobbai un’altra volta. Nell’arco di due giorni mi mandò decine e decine di messaggi chiedendomi sempre il motivo per cui non rispondevo e se fossi arrabbiata con lui. Finalmente ottenni il messaggio che tanto desideravo.
 
Ora mi sono stufato! Domani, dopo scuola vengo a casa tua così ci parliamo faccia a faccia!
 
Non gli risposi. Mi sentivo soddisfatta. “Finalmente” A quel messaggio sorrisi. Certo, forse mi ero comportata un po’ da stronza ma avrei fatto di tutto per poterlo vedere anche solo una volta, sfiorarlo, anche un poco. Non stavo più nella pelle per l’imminente incontro, tanto che la notte non riuscii a dormire. Il giorno seguente decisi di non rimanere in casa. Doveva raggiungermi, e se veramente mi conosceva si sarebbe diretto lì. Mi truccai leggermente con un’ombretto azzurro cielo e del mascara. Mi misi una felpona spessa blu notte, dei jeans neri e gli anfibi, dato il luogo in cui mi dirigevo. Uscii di casa e notai che tutto attorno a me era bianco. Eravamo quasi a marzo e aveva nevicato? Poco male, mi piaceva la neve. Presi il taxi che mi lasciò in aperta campagna. “So bene dove dirigermi” Seguii il piccolo sentiero, che poteva essere notato solo da chi era abituato a dirigersi lì, attraversai il piccolo ruscello, che tra parentesi era gelato, e mi diressi nel ‘nostro luogo’. Non ci ero mai andata di inverno, tanto meno con la neve. Era stupendo anche imbiancato. Notai subito qual grande albero che si ergeva in mezzo alla piccola radura, sotto la quale qualche mese prima mi ero stesa assieme a Niall. Mi sedetti lì sotto e iniziai a guardarmi attorno. Ero abituata a venirci in compagnia, e stare seduta qui da sola mi dava un senso nostalgico e di inquietudine. “Tanto non starò sola per molto, tra poco arriverà Niall..” Al pensiero arrossii.
Piano piano mi rendevo conto dei veri sentimenti che provavo verso Niall. Alla fine me ne ero sempre accorta, solo che mi sembrava impossibile innamorarmi dopo ciò che era successo e non davo molto peso a ciò che provavo. Però, vorrei chiarirmi con Niall. Certo si potrebbe pensare “Cazzo ma proprio ora che Niall ti stava dimenticando e che aveva finalmente trovato una ragazza d’oro?” ma io risponderei di sì, proprio adesso, perché si dice che sia la lontananza a farti capire l’importanza di una persona. Mi ero già accorta prima dei miei sentimenti, ma non pensavo fossero così forti. Mentre pensai feci dei cerchi sulla neve, congelandomi così il dito. Sentii qualcosa di gelato poggiarsi delicatamente sulla mia mano. Alzai gli occhi e notai che stava iniziando a nevicare. Amavo quei teneri fiocchetti che scendevano elegantemente giù dal cielo. Venni interrotta dal mio stato di ammirazione quando sentii un rumore in lontananza, come di qualcosa che veniva pestato. Mi illuminai “Niall”. Aspettai sotto l’albero e da un cespuglio vidi spuntare una chioma bionda. Iniziai a sorridere e alla vista di lui le mie guance si infiammarono. Quando lui si accorse della mia presenza mi venne incontro mostrando quel suo sorriso perfetto
“Adela!” Urlò.
“Niall!” Gli urlai a mia volta, alzandomi e correndo verso di lui. Mi stavo per buttare tra le sue braccia quando vidi spuntare dagli alberi una testolina castana “NO!”. Mi bloccai di colpo e vidi Jessica uscire dagli alberi e borbottare
“Ma in che cavolo di posto sono?!” Fulminai con lo sguardo Niall.
“Che ci fa lei qui?” Dissi freddamente.
“Come cosa ci fa? È la mia ragazza e l’ho voluta portare con me” Gli feci un sorriso palesemente finto, uno di quelli di cui pure lui si sarebbe reso conto della falsezza. Alzò un sopracciglio e mi disse
“Che c’è?”
“Che c’è osi chiedermi? Lo stai osando davvero?” Iniziai la frase con un tono normale della voce, fino a raggiungere un urlo talmente forte che mi avrebbero sentito persino fino al centro di Londra.
Lui mi guardò come se non avesse compreso. Sentii calde lacrime salirmi. Non volevo che LEI mi vedesse piangere.
“Davvero? Davvero non mi capisci più Niall?” Dissi con voce rotta. Le lacrime iniziarono a sgorgare e a rigarmi il viso.
“Adela, io non…” Lo guardai afflitta. Alto tradimento.
“Tu sai cosa significa per me questo posto, tu lo sai bene, eppure ci hai portato LEI” Dissi urlando quando dissi la parola ‘lei’. Jessica si girò e mi fulminò con lo sguardo.
“Bene, non solo rompi la nostra promessa, ma addirittura porti una ragazza nel nostro luogo, grazie, grazie davvero”
“Io..” Ma non riuscì a finire la frase che scappai via in preda alle lacrime. Non vedevo niente, avevo la vista offuscata, ma avrei preferito perdermi nel bosco piuttosto che rimanere in presenza di quei due là.
Stavo correndo da circa dieci minuti, quando non ebbi più fiato in corpo e mi fermai. Lì, in quel posto desolato e vicino al nulla piansi tutto ciò che potevo, travolta dal dolore. Quando non ebbi più lacrime mi sedetti sulla neve e mi guardai attorno. Perfetto ero in mezzo al bosco in un luogo sconosciuto. Tanto che mi importava? Quell’unica persona con cui ero riuscita a instaurare un rapporto mi aveva appena tradito. Mi alzai in preda all’ira e urlai. Tanto nessuno qui mi avrebbe sentito e iniziai a sfogarmi sgolandomi con frasi che gli avrei voluto dire in faccia, ma che non ne avrei mai avuto il coraggio di pronunciarle di fronte a lui.
Sei uno stronzo! Come hai potuto farmi questo?! Io ti odio! Ti odio! TI ODIO!” Caddi in ginocchio e fissai la neve che era davanti a me con occhi spenti. Mi sembrava di morire. Di nuovo.
IO TI AMO, CAZZO!” Buttai il viso nella neve. Iniziò a pizzicarmi per il freddo. Se fossi rimasta qui sarei potuta morire. Tanto meglio, non sarei mai mancata a nessuno. Mi girai e guardai il cielo.
“Fottuto cielo che hai il colore uguale ai suoi occhi” sbraitai. Mi portai le mani al viso. Sentii il cellulare squillare. “Giusto, avevo un cellulare” Straziata com’ero dai miei pensieri me n’ero addirittura dimenticata. Lo tirai fuori e nella schermata apparve un numero sconosciuto. “Magari sono i miei, meglio non farli preoccupare
“Pronto?”
“Ehi sgualdrinella” Riconobbi quella voce, era quella di Jessica.
“Mi sa che hai sbagliato numero tesoro, forse volevi chiamare tua madre?” Nessuno poteva darmi della sgualdrinella, men che meno lei.
“Oh, oh, oh, ma quanto siamo simpatiche oggi. Volevo soltanto dirti che io so tutto”
“Tutto cosa? Sentiamo un po’ le stronzate che dici”
“Come siamo spiritose, comunque parlo di te, di come troieggiavi alle medie insieme alla tua amichetta Alexis, di quando stavi assieme ad Eric ma soprattutto di come lui, per colpa tua, sia morto” Cosa? Lei come fa a sapere tutte queste cose? Mi bloccai, non mi uscivano le parole di bocca.
“Pensavi che nessuno più si sarebbe ricordato di te? Sciocchezze! Ah, tesoro sappi che so anche di quanto tu sia innamorata di Niall, ma non sai quanto mi dispiaccia, perché sai? Lui sta con me!” La sentii sghignazzare dall’altro capo del telefono.
“Ah e un’ultima cosa, se speri di poterlo conquistare, pensi davvero male, lui non ha che occhi che per me,ciao ciao sgualdrinella, a mai più!” Riattaccò. Rimasi immobile con il cellulare attaccato all’orecchio. “Ma che diavolo?”. Io odio quell’oca di Jessica Mason, eccome se la odio.
Brava stronzetta, mi hai appena dato un motivo in più per vivere, far sì che tu rimanga sola come un cane”. Ora non avrò il minimo scrupolo, farò di tutto per riprendermi Niall. L’unica cosa che in passato, cioè quando mi ero accorta dei miei sentimenti, avrebbe potuto bloccarmi era proprio lei, non avrei mai voluto che soffrisse, ma adesso le cose erano cambiate e per te, tesoro, erano cazzi amari. Presi il cellulare e ,grazie al gps che avevo scaricato, ritrovai la strada per tornare a casa.
Appena fui al calduccio, accolta dal tepore della mia dolce casetta, mandai un messaggio a Niall
 
Ehi, vorrei parlarti, questa è l’ultima possibilità che ti do per poter chiarire con me. Domani alle quattro presentati sul lungofiume, da solo. E per da solo intendo dire che non puoi portare nemmeno Jessica, nel caso non l’avessi capito. Ti aspetterò per DIECI minuti, se non ti presenterai in quell’arco di tempo fa già che cancellare il mio numero. Baci, Adela.
 
*Messaggio Autrice*
Ho scritto molto velocemente ciò che riguardava i ‘sentimenti di Adela’, perché poi in futuro ne parlerò più approfonditamente.
Boh, spero vi sia piaciuto il capitolo.
Ma quanto odio Jessica (?)
Sì, l’ho fatta appositamente odiosa, in modo che voi condividiate l’odio che provo nei suoi confronti con me (Muahahahah)
Recensioniiiiiiiiiii :D
With Love, F.
  
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