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Autore: genesis18    21/08/2007    1 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa potrebbe esserci sotto la solita maschera da Serpeverde? E non sto parlando solo di Draco Malfoy, che per la prima volta nella sua vita si rivela curioso. Una bellissima Serpeverde frustrata della sua vita fatta di soddisfare altri; un latin lover stufo delle solite ragazze, ma soprattutto di se stesso; un'anima tormentata con il destino ormai segnato. Aggiungiamoci una felice e innocente Grifondoro che non avrebbe mai sognato di avere qualcosa a che fare con la casata di Serpeverde. Cinque personaggi, cinque cuori che s'innamorano.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il momento piu` buio e` quello prima dell’alba


Se lo sente. Lo percepisce dentro, quasi attraverso le ossa. Quel giorno, 21 Ottobre 1997, non promette nulla di buono. Si chiede cosa abbia causato tanta negativita` quel giorno. Forse era di non essersi fatta la doccia quella mattina. Oppure il fatto di aver aggiunto un pizzico colpevole di marmellata sul suo toast (integrale) a colazione. O poteva semplicemente essere la presenza del suo ragazzo alla sua destra e il migliore amico del suo ragazzo alla sua sinistra.

Di solito non si siedono cosi`. Daphne preferisce dividere il banco con Tracey Davies, degna compagna di pozioni per il suo lato perfezionista, mentre Draco non perde mai l’occasione di sbeffeggiare Potter e amici con Blaise al fianco. Eppure quell giorno se li ritrova appostati ai suoi lati, e questo non promette nulla di buono.

“Siete i pochi alumni che affronteranno i MAGO di Pozioni,” comincia Piton, strascicando ogni parola come su una superficie oliosa. Tutti fissano. Ogni lezione, la stessa solfa.

“Dunque dovrete imparare a preparare le pozioni che avete studiato teoricamente l’anno scorso. Settembre e Ottobre fino ad oggi avete provato,” Piton guarda il Trio Potter, “a trovare tutti gli ingredienti, le istruzioni precise e le caratteristiche del Veritaserum, Amortentia e Felix Felicis.”

Sono le parole seguenti di Piton che affermano il sospetto di Daphne che quel giorno non promette nulla di buono.

“Per questo, per i primi tre trimestri li passerete a creare queste tre pozioni, con un partner che vi assegnero` io, e ad Aprile vedremo quail coppie passeranno gli esami.”

Gli studenti si raddrizzano, tutti aspettando il peggio. Piton non e` noto per la sua benignita`.

Infatti accoppia Draco con Harry Potter, il primo entusiasto all’idea di torturarlo per sei lunghi mesi; Weasley con Theodore Nott; e Daphne con il migliore amico del suo ragazzo.

Daphne considera di riprendere Divinazione.



Il cielo e` come un mare, pensa Draco durante i suoi rari momenti di riflessione. Ha ancora un piccolo granello di privilegiata immaginazione da bambino rimasto in se`, Draco, per essere stato un bimbo troppo desideroso di crescere. Ha una spiccata capacita` di collegare quel che vede con i suoi piu` vividi ricordi.

Draco si ricorda del mare guardando il cielo. Ha dei bei ricordi del mare, e quelle onde spumose sembrano le nuvole sopra di lui.

Ma adesso il cielo sta arrossendo piano piano, annunciando l’ora di cena. Succede in un attimo.

Sta in piedi ad un lato estremo del campo di Quidditch, quando vede due soli. Assurdo, ma Draco ne e` sicuro, li ha visti, tutti e due rossi e splendenti, ma uno di loro e` piu` vicino dell’altro. E non lo trova piu`. Si e` mosso, uno dei due soli Scarlatti, alla velocita` del vento, verso… verso i pali della porta?

La ragazza con i capelli fiammanti che hanno illuso la sanita` di Draco poco prima comincia a scendere con la scopa velocemente, sotto il braccio la Pluffa. Non riesce a vederla bene.

Quel rosso dei suoi capelli hanno rimodellato un altro ricordo nel passato sepolto nella mente di Draco, ovvero i tramonti vissuti dalla finestra della villa in collina di suo nonno Alphard. Quei tramonti erano il simbolo della fine di un’altra giornata miracolosa con il nonno materno. Erano le estati piu` belle della sua infanzia; estate a gridare per un pesce appena catturato e a conoscere Orione e Cassiopeia su quell mare stellato, distesi sul tetto.

Draco si risveglia nel vedere Ginny Weasley, la sciatta sorellina dello straccione-amico-di-S.Potter, avviarsi verso le porte d’ingresso con la scopa malridotta caricata sulla spalla. Si accorge di lui, ma ignorandolo, si allontana insieme ai ricordi di Draco. Non resiste e la rincorre,e prima di poter ragionare,

“Ehi, lenticchia mini! Ti stavi allenando per segnare il meno possible, per aiutare quell perdente di tuo fratello durante le partite?” Non riesce a controllarsi. Non sa esprimere quel che veramente pensa, troppo tempo e` passato dall’ultima volta che ci aveva provato. Dunque gli insulti.

“Malfuretto, eclissati,” taglia corto Ginny, mantenendo dignitosamente la testa alta. Draco deve ammettere che non sembra piu` la piattola bamboccia di qualche anno fa.

“Hai mai pensato a provare a volare su una delle scope di Gazza? Vedrai che le troverai piu` utili durane le partite di quel pezzo di legno che ti ritrovi!” Draco ghigna, ma non ci prova gusto. Inusuale. Quella faccenda dei due soli deve avergli dato alla testa!

Ginny stringe i denti, provando a resistere l’urgenza di dimostrare a quell’imbecille la vera potenza della sua scopa… ficcata chissa` dove.

Purtroppo Ginevra Weasley non e` affatto diversa dal resto della sua famiglia. Quando Draco, molto rischiosamente, commenta sulla variabile vita sentimentale di Ginny, la rossa perde finalmente il controllo. Si scaglia contro il biondo attonito, urlando come un’arpia,

“Ripetilo! Razza di bastardo figlio di Mangiamorte! Vieni qui! Sarei una zoccola, eh? Voglio vedere tua madre a quanti amichetti la da`!” Draco avvampa. Sua madre e` sempre stata un’argomento off-limits, e i tanti che si ostinano a rovinarle la reputazione con insulti come quelli di Ginny, si ritrovano faccia a faccia con una vera furia. Draco non risparmia nessuno, una volta che il latte e` versato.

Affonda la mano tra le pieghe del mantello, ed estrae la bacchetta con rabbia ed un luccichio omicida negli occhi grigi.

“Pezzente che non sei altro…,” comincia, e vedendo l’espressione altezzosa e per niente impaurita di Ginny, s’infuoca di piu`, “Flagran…!!” La rossa chiude automaticamente gli occhi, sapendo che non sarebbe riuscita a proteggersi da una maledizione a lei ignota. Quando li riapre, sana e vegeta, vede Draco sdraiato sull’erba, rigidissimo. Non riesce a muovere un muscolo.

Ginny vede un ragazzo familiare, alto, serio, con i capelli neri quanto gli occhi, abbassare la bacchetta. Poi lo riconosce,

“Tu… tu non sei Theodore Nott…? Dell’altra sera…?” Theodore chiede, il tono freddo e totalmente privo di emozione,

“Stai bene?” Ginny e` ancora troppo stordita per rispondere in fretta come vorrebbe. Prima incontra uno studente che non ha mai visto prima in circostanze molto insolite, e poi il giorno dopo viene salvata dalla stessa persona che due giorni fa le era completamente anonima? ‘E deve essere davvero intelligente… Ha usato il Petrificus Totalus non-verbalmente,’ si dice.

“Oh, ehm… oh, io si, benissimo!,” balbetta Ginny, aggiugendo piano, “Grazie a te.”

“Ha cercato di usare la maledizione Flagrante.”

“Si`,” risponde lei. Silenzio.

“Va bene. Ciao.” Ginny rimane immobile, ai suoi piedi Draco Malfoy, davanti a se` la figura allampanata di Theodore Nott allontanarsi.
  
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