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Autore: Ce_    30/01/2013    5 recensioni
Sequel di “Ricomincio da Te’’
Questa è la storia della nuova generazione, la storia di un Hogwarts diversa da come ce la ricordiamo, un mondo magico diverso da quello che conosciamo.
Una storia che non si ripete: la storia di una generazione che vive al di fuori della guerra, ma non della sofferenza....una sofferenza diversa, forse più giuista, forse più ''normale'', ma non per questo meno forte.
Quindi, preparatevi ad andare incontro ai pregiudizi, al peso che un cognome, inevitabilmente, si porta dietro, ai fantasmi del passato che tornano, prepotenti, alla paura di non essere all'altezza, di non essere abbastanza bravi.....all'adolescenza.
Ma non ci sarà solo questo.. troverete anche felicità, speranza, amore, gioia di vivere, rivalsa e una grande forza per andare avanti, nonostante tutto e tutti.
Questa è la storia della nuova generazione, ma anche della vecchia, una storia piena di speranza che difficilmente scompare, perchè tutti noi non finiamo mai di sperare.
Spero di avervi incuriosito,
Ce_
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Louis Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Aveva un cognome ingombrante

<< Lys… Lys… Ti amo, svegliati, ti prego >> non poteva crederci, non ci riusciva. Erano passate un paio di settimane da quando James si era ripreso dall’incidente e a Lysander era toccata la stessa sorte, solo poche settimane dopo.
Rose era sconvolta, il suo ragazzo non dava segni di vita e in poco tempo gli avrebbero staccato le macchine. No. Lei non l’avrebbe permesso, il suo Lys sarebbe sopravvissuto.
<< Signora Scamandro? >> la voce di un Medimago la fece voltare. Si accorse solo in quel momento di essere sola nella stanza.
<< Lei è la moglie del signor Scamandro, vero? >> Rose annuì, lei e Lysander si erano sposati da poco…
Si erano sposati? Davvero? Ma non erano passate solo un paio di settimane dall’incidente di James? La sua mente stava andando in tilt, era come ritrovarsi nel futuro.
<< è ora.. >> solo due parole e il mondo le crollò addosso.
Era ora, Lys se ne sarebbe andato per sempre. Si portò istintivamente le mani al ventre.
Lys sarebbe morto, avrebbe lasciato lei vedova e il loro bambino orfano. Rose, non seppe con quale coraggio, ma annuì di nuovo all’uomo che stava sulla porta e egli le rivolse le ultime domande.
<< Vuole chiamare qualcuno? >> disse dolce.
<< No, non ho nessuno qui. I miei genitori sono morti e i miei parenti sono tutti in Inghilterra >> dopo le sue stesse parole, la rossa si guardò intorno… In effetti, non era al San Mungo, non riusciva a riconoscere nulla in quella stanza bianca.
<< Mi dispiace.. devo farlo… >> con gesti lenti il Medimago tolse tutti i tubi che rovinavano il corpo del suo Lys e spense la macchine che lo tenevano in vita, dopodiché lasciò la stanza.
Rose prese la mano di suo marito tra le sue, fredda, bianca, gelida come non lo era mai stata prima di allora, tastò il suo polso e si aggrappò a quel lieve battito cardiaco che ancora si sentiva al di sotto della pelle dell’uomo, ma che andava pian piano affievolendosi.
Bum bum. Bum bum.
Due battiti, il sangue ancora gli scorreva nelle vene.
Bum. Bum.
Sempre più lento, sempre più basso.
Rose cominciò a piangere, senza riuscire a bloccarsi.
Bum. Bum.
La stava lasciando, Rose poteva sentire il corpo dell’uomo cha amava perdere le forze, come privato di tutto, il suo braccio abbandonarsi completamente sul letto, la stava lasciando, la stava lasciando davvero. Calde lacrime continuavano a bagnare il volto della rossa.
Bum.
Un battito, un solo battito. Quello che aveva segnato la fine.
Lysander non c’era più.
Rose urlò con tutto il fiato che aveva in corpo il suo immenso dolore.

 

Si ritrovò in un attimo nel suo letto, scomposta, sudata, con gli occhi sbarrati, il cuore che andava a tremila e una paura che le prese l’anima.
Era un sogno. Solo un maledetto sogno. Doveva convincersene, altrimenti non sarebbe riuscita a riprendere il controllo di se stessa.
Non voleva accettare la cosa, non voleva ammetterlo davanti agli altri, ma la storia di suo cugino James l'aveva segnata.
Aveva provato dolore, aveva visto il dolore nei volti dei suoi genitori dei suoi zii, di Al, Lily, Domi e Louis, si erano avvicinati fin troppo all'idea di perdere un caro e questo li aveva segnati tutti, anche Rose.
 Scese velocemente dal letto e si diresse verso i dormitori dei ragazzi del settimo anno, sapeva che era una cosa infantile, che il suo era stato solamente un sogno, ma aveva bisogno di accertarsi che Lysander stesse bene, che fosse ancora nel suo letto sano e salvo.
Entrò nella stanza in punta di piedi, cercando di non fare troppo rumore per non svegliare i compagni di stanza del suo ragazzo, scostò le tende del letto a sinistra della porta e vi trovò Lys che dormiva tranquillo, Rose si accertò che respirasse e quando sentì che era tutto normale cercò di svegliarlo.
<< Lysander... Lys.. >> sussurrò, sperando di non svegliare nessun altro nella stanza, altrimenti avrebbe dovuto dare delle spiegazioni sulla sua presenza li.
Il biondo si rigirò nel letto, mugugnando qualcosa, così Rose gli scosse le spalle e finalmente lui aprì gli occhi assonnati.
<< R-Rose.. Che ci fai qui? >> chiese sorpreso e con la voce impastata dal sonno, erano le tre del mattino, per Priscilla! 
Rose in quel preciso istante si sentì una stupida, aveva svegliato il suo ragazzo per una sua paranoia idiota, stava quasi per tornare nella sua stanza, quando Lysander le bloccò il polso e lei si disse che ormai, dopo averlo svegliato, tanto valeva raccontargli tutto.
<< Che é successo? Hai una faccia sconvolta. >> disse Scamander mettendosi a sedere sul letto, con il viso improvvisamente contratto dalla preoccupazione.
<< Niente. É una stupidaggine, scusa se ti ho svegliato.. >> sussurrò la ragazza, abbassando lo sguardo per la vergogna.
<< Se sei venuta fin qui e hai questa faccia sconvolta vuol dire che non é una stupidaggine e, anche se lo fosse, voglio sapere di cosa si tratta. >> disse il biondo comprensivo e Rose sentì il suo amore per lui aumentare ad ogni parola.
<< Un incubo >> Gli disse infine... << posso dormire qui con te? >> domanda stupida!
Si stava comportando da vera bambina, ma non le importava, sentiva il bisogno di stare tra le braccia del suo fidanzato, non sarebbe riuscita a dormire da sola.
<< Vieni qua e raccontami >> Lysander si distese nella parte destra del letto, alzando le coperte e facendo spazio alla ragazza che si accoccolò sul suo petto, in cerca di un rifugio. 
Li Rose si sentì protetta e riuscì a raccontare il suo incubo al ragazzo.
Gli raccontò del suo disorientamento, degli anacronismi, di lei e lui sposati, lui che stava per morire, i suoi genitori morti, loro che non erano in Inghilterra, lei che portava loro figlio in grembo e poi quegli ultimi secondi, quelli peggiori, quelli che le avevano fatto provare una paura che continuava ad attanagliarle il cuore.
Lysander la strinse ancor di più a se, comprensivo.
Tutti avevano sofferto per la storia di James, ma il ragazzo sapeva che Rose era stata malissimo, anche se lo dava poco a vedere, era cresciuta con i Potter, molto più che con gli altri cugini, si consideravano praticamente fratelli con quei ragazzi e perdere James sarebbe stato quasi come perdere Hugo, per Rose.
<< E se fosse un sogno premonitore? >> chiese la ragazza, spaventata.
<< Non lo é >> rispose l'altro sicuro.
<< Come fai ad esserne certo? >>
<< Per prima cosa, perché non ho nessuna intenzione di lasciare l’Inghilterra, sai quanto la amo, poi perché io non diventerò un Auror come James, i tuoi genitori non moriranno così presto, sono sopravvissuti a Voldemort, cosa vuoi che li spaventi,  i nostri bellissimi figli avranno due genitori stupendi e li conosceranno entrambi e perché io non sono James e tu sei solamente traumatizzata dai fatti degli ultimi giorni, non preoccuparti, amore, non mi succederà niente. Staremo insieme per sempre. >> Rose pianse, non era un pianto come quello del sogno, di dolore, ma solo un pianto liberatorio.
<< Grazie, Lys.. Ti amo >> sussurrò sul letto del biondo.
<< Ti amo anch'io... Ora dormi, amore. >> detto ciò i due chiusero gli occhi e Rose, protetta dalle braccia forti del suo ragazzo, ritrovò un po' di pace e riuscì finalmente ad abbandonarsi alle braccia di Morfeo.

***

 
 
<< Mi mancherai >> Lily si sorbì di nuovo i sospiri di Dominique
<< Mi mancherai anche tu... >> e suo fratello le rispondeva anche... Merlino, a quei due l'amore aveva mandato in pappa il cervello.
<< Ti... >> stava per dire la bionda, ma fu prontamente interrotta dalla Potter.
<< Ok, ragazzi. Siamo qui, a casa nostra e io sono con voi, se non ve ne foste accorti e non mi va di vomitare per la vostra dolcezza stomachevole. Domi, James tornerà a Hogwarts tra una settimana, resisterete benissimo... Perciò, muoviti perché la Mc ti aspetta >> sbuffò Lily spazientita e divertita dalle faccia di suo fratello e della sua migliore amica.
<< Ok, ok.. Me ne vado.. >> detto ciò, Dominique si diresse verso il camino, non prima di aver dato un bacio al suo ragazzo, aver ringraziato i coniugi Poter e aver salutato la rossa.
In un secondo le fiamme verdi la inghiottirono e nel salone della casa di Godric's Hollow rimasero solo i due fratelli.
Era passata più di una settimana dall'incidente e James si era rimesso quasi completamente, ma gli mancavano  ancora una diecina di giorni per tornare a scuola, mentre Dominique aveva ottenuto di nuovo il trasferimento ad Hogwarts, grazie all'aiuto di suo padre; infatti, Fleur ancora non accettava la relazione tra i cugini e non aveva accettato sua figlia in casa che era stata costretta a soggiornare dai Potter in quel periodo.
Per quanto riguardava Lily, in quella settimana aveva passato molto tempo nella sua vecchia dimora, dividendosi tra li e la Royal, ma tornava a dormire nella casa che divideva con Allison.
Voleva stare vicina a suo fratello, ma con suo padre la situazione non era migliorata per niente e ancora non c'è la faceva ad affrontarlo.
<< Guastafeste... >> sentì sussurrare James.
<< Vedo che ti sei ripreso bene fratellino, eh? >> lei gli scoccò un occhiataccia.
Quel giorno non era dell’umore giusto per scherzare, le lezioni alla Royal erano andate malissimo, le prove ancora peggio, non era riuscita a fare una variazione decentemente, Robert l'aveva sgridata, accusando la di leggerezza e superficialità  nel suo lavoro e lei era tornata stremata, non riusciva a reggere i ritmi che aveva tenuto durante quella settimana, sarebbe esplosa, sentiva di essere stanca, di non farcela più né fisicamente, né, tantomeno, mentalmente.
Poi, a rendere l’umore della rossa ancora più nero ci si era messo quell’articolo di giornale che custodiva ancora nella sua borsa e che, forse, era la causa della sua pessima prestazione durante le prove.
Merlino, quanto odiava quella giornalista da strapazzo, non ne poteva più di sentire fandonie sul suo conto, era stufa.
<< Ehi, che succede? >> le chiese suo fratello, accorgendosi del suo umore nero.
Non c’era niente da fare, nonostante si sforzasse, con lui non poteva fingere, la conosceva troppo bene, sapeva a menadito ogni sfaccettatura del suo carattere e tutte le espressioni del suo volto, quindi, Lily si rassegnò subito all’idea di subire il solito interrogatorio..
<< Giornataccia alla Royal… Tutto qui! >> non era tutto li, ma non voleva far preoccupare suo fratello più del dovuto, non in quel momento, mentre era ancora convalescente.
<< E come mai? Non siete pronti per la prima? >> La ragazza si òal letto dove era steso suo fratello e ci si sedette sopra, tanto per stare più comoda mentre gli raccontava la sua giornata.
<< Non so, la prima è il 5 Giungo, quindi, abbiamo ancora parecchio tempo.. comunque, in realtà, le altre ballerine classiche sono pronte e Allison è super pronta per i suoi soli di contemporaneo, sono io a non esserlo e, sai, potrebbe essere un problema, visto che sono la prima ballerina… >> fece sarcastica, poi continuò, vedendo la faccia perplessa di James << Oggi le prove sono andate malissimo, non sono riuscita a fare un passo come si deve, non riuscivo ad entrare nella musica, a concentrarmi e… non… non ero dell’umore adatto. Forse non sono io a meritare questo ruolo da prima ballerina… >> finì, afflitta.
Già, forse aveva davvero ragione suo padre, forse non era portata per fare quel mestiere, forse stava solo sprecando tempo ed energie.
<< Non pensarlo neanche. Tu meriti quel ruolo, è tuo. Ti hanno scelto per quello. Non altre. Tu. Intesi? >> annuì lievemente, senza togliersi, però, la sua espressione triste << Perciò, non farmi più sentire queste cose e togliti quel broncio che, per quanto sia adorabile, non piace per niente al tuo super sexy fratello. >> le sorrise James e lei non poté fare a meno di ridere.
Non sarebbe cambiato mai, sarebbe stato sempre il solito ed egocentrico James ed era contenta di questo, adorava suo fratello così come era…
Appena la sua risata si spense si sentì di nuovo studiata e, anticipando la domanda, si alzò dal letto, dirigendosi verso la sua borsa, e prese quell’articolo di giornale che l’aveva praticamente messa in ridicolo davanti a metà Royal Ballet School... la metà magica.
<< Guarda qua. >> lo tirò con rabbia verso suo fratello che lo prese al volo; la osservò prima  con aria perplessa, poi, visto che lei non si decideva a parlare, capì che forse gli conveniva leggere l’articolo e finirla la.
Lily vide le varie espressioni farsi largo pian piano sul viso di suo fratello: perplesso, curioso, sorpreso, poi di nuovo perplesso e, quando alzò i suoi occhi su di lei, l’espressione che aveva dipinta in volto era di pura rabbia.
<< Non devi dargli retta, Lily. È la Skeeter, non puoi aspettarti nulla di meglio da lei. >> non dargli retta? Suo fratello faceva sul serio? Davvero pensava che ci sarebbe passata sopra facilmente? Che la cosa non l’avrebbe toccata? Beh, no, non quella volta, quella volta le ingiurie di quella pseudo giornalista l’avevano toccata eccome e le avevano fatto anche parecchio male.
<< NON DEVO DARGLI RETTA? James, sei sicuro di aver letto bene? Questa.. questa.. questa puttana mi ha  messo in ridicolo. Sai che più o meno metà degli studenti della Royal sono maghi, sai altrettanto bene che una bella parte  la comunità magica legge il Settimanale delle Streghe e quello, se non te ne fossi accorto, è proprio un articolo contro di me pubblicato sul Settimanale delle Streghe. Mi ha diffamato dicendo che sono solo la solita stronza raccomandata figlia del Salvatore del Mondo Magico! CAZZO, LORO NON SANNO CHE IO NON PARLO CON MIO PADRE, CON IL FAMIGERATO PRESCELTO, DA QUANDO SONO ENTRATA ALLA ROYAL, NON LO SANNO! >> Lily non se ne era neanche resa conto, ma calde lacrime avevano cominciato a bagnarle il viso, le asciugò con un gesto rabbioso del braccio.
Stava crollando, c’era voluto così poco per farla mollare, lei, lei che si era sempre ritenuta una combattiva, una coraggiosa, una Grifondoro, si stava facendo abbattere da uno stupido articolo di giornale.
<< Lils, siamo Potter, abbiamo un cognome ingombrante*, ma non importa cosa pensa la gente, importa quello che pensi tu. Tu sai di esserti guadagnato quel ruolo senza l’aiuto di nessuno, tanto meno quello di Harry Potter, e questo basta. Tu lo sai, io lo so, Al lo sa, Scorpius lo sa, mamma lo sa e credimi, lo sa anche papà ed è fiero di te, anche se non te lo dimostra… >> Lily si appoggiò alla spalla di suo fratello annuendo.
Si, James aveva ragione, doveva averla, lei era la prima ballerina e doveva dimostrare a tutti di che pasta era fatta, prima su tutti a quella Rita Skeeter.
<< Ehi, che succede qui su? >> la voce di sua madre le giunse alle orecchie, un attimo prima di vedere lei e suo padre entrare nella stanza, forse attirati dalle sue urla.
 
 
Terrorizzata.
Quello era il termine giusto per definire il suo stato d’animo in quel periodo. Era terrorizzata dalla paura che potesse di nuovo succedere qualcosa di brutto ai suoi figli.
Ecco perché appena aveva sentito urlare Lily si era precipitata al piano di sopra, seguita a ruota da suo marito e ora guardava il moro e la rossa allungati sul letto, lei con le guancia sulla spalla del fratello e gli occhi rossi che le fecero capire che aveva appena pianto.
Suo marito la guardava imperturbabile, come se vedere sua figlia in quello stato non gli facesse male, sapeva che non era vero, che l’unica cosa che voleva era la felicità di Lily, ma non riusciva a dimostrarglielo.
<< Lils, che hai fatto? >> si rivolse alla ragazza che fece scattare lo sguardo su un pezzo di giornale che era caduto per terra.
Ginny lo raccolse e lesse per prima cosa di che giornale si trattava: Settimanale delle Streghe…
Mmh, si metteva male, quel giornale non le era mai piaciuto. Lesse velocemente l’articolo.
‘’ Una Potter-cigno, come ha fatto papà Harry, questa volta? ’’
Rita Skeeter, maledetta vecchia megera, doveva smetterla di infamare la sua famiglia.
Sentì il respiro di Harry sul suo collo, segno che anche lui si era avvicinato e stava leggendo.
 

‘’ Una Potter-cigno, come ha fatto papà Harry. Questa volta?
Il 5 Giugno 2019 al Teatro dell’Opera di Londra si terrà la prima del Lago dei Cigni della compagnia di danza della Royal Ballet School. La scuola, famosa in tutto il mondo magico e non, sforna talenti da decenni, attraendo sempre più ragazzi talentuosi e meritevoli. Ma questa volta come è andata? Il nome che spicca tra gli altri è quello di Lily Luna Potter, figlia del Salvatore del Mondo Magico Harry Potter e, guardate il caso, la ragazza è stata presa proprio per il ruolo di prima ballerina. Che ha fatto questa volta papà Harry per far conquistare a sua figlia quel ruolo? È bastata la sua fama o c’è stato qualcosa in più?’’

Articolo a pag. 17

Rita Skeeter. ‘’

 
<< Stronza >> sentì sussurrare da suo marito e si trovò in completo accordo con lui, non c’erano parole per descrivere quella donna spregevole.
<< Lils, sai anche tu che questo non è vero. Non devi preoccupartene, è solo la Skeeter. >> cercò di rassicurarla Ginny e vide sua figlia annuire, anche se era ben poco convinta.
<< È che fa male, mamma, per loro saremo sempre i soliti raccomandati figli del Salvatore del Mondo Magico. >> la capiva, la capiva perfettamente, era nella stessa situazione in cui si era trovata lei parecchi anni prima.
<< Sapevo che questa storia della scuola di danza avrebbe portato solo problemi. >> eccolo li, inopportuno come al solito, suo marito, Il Ragazzo che è sopravvissuto, Harry Potter.
<< Certo, perché ora è colpa mia e della Royal, no? >> disse Lily furiosa.
<< Se non avessi fatto quella scelta ora la Skeeter non avrebbe scritto questo articolo, tu non staresti male per questo e, probabilmente, James non starebbe in quel letto >>
<< Harry! >>
<< Papa! >> lei e James avevano parlato in contemporanea, non doveva dirlo.
Non doveva dire quell’ultima cosa, non doveva dargli la colpa dell’incidente perché sapeva che Lily aveva già mille sensi di colpa da sola.
<< Sto solo dicendo che non ne vale la pena. >> suo marito era estremamente calmo, come se la cosa non lo riguardasse, come se quello che aveva appena detto non fosse importante.
Questa fu la cosa che fece infuriare sia Ginny che Lils.
<< TU PENSI CHE NON NE VALE LA PENA, BEH, FORSE è COSI, FORSE HAI RAGIONE, MA DEVO TENTARE, NON CADR ò AL PRIMO OSTACOLO. COMBATTERò PER I MIEI SOGNI, COME TU MI HAI SEMPRE INSEGNATO A FARE >> Harry stava per interromperla, ma Lily non lo permise, si alzò dal letto per fronteggiare il padre << E SI, MI FA MALE L’ARTICOLO, ME è SOLO RABBIA MOMENTANEA PERCHE’ ME NE FREGO DI CIò CHE PENSA LA GENTE, IO HO MERITATO QUEL POSTO, L’HO GUADAGNATO CON IL MIO SUDORE E L’AIUTO DI JAMES, SCORP E GLI ALTRI, MA NON DI CERTO CON IL TUO, DI AIUTO,V ISTO CHE SAI SOLO STARE QUI A SPUTARE SENTENZE, INVECE DI FARTI UN ESAME DI COSCIENZA. MI HAI DAVVERO STUFATO, CREDEVO DI POTER RECUPERARE CON TE, MA MI SBAGLIAVO. TU NON SAI NIENTE, TU NON MI HAI MAI VISTO BALLARE PER SAPERE SE NE VALE O NO LA PENA, NON MI HAI MAI VISTO STARE SU UN PALCOSCENICO. TU NON SAI NIENTE. >> detto ciò usci dalla stanza, non prima di aver salutato la madre e aver sussurrato al fratello una cosa come ‘’ Fiero di me, dicevi? ’’.
Gin era furiosa con il marito, sapeva che Harry non pensava davvero quelle cose, ma doveva smetterla anche di pronunciarle; quella era l’ennesima mossa falsa e lei era stufa della sua testardaggine, non avrebbe tollerato oltre la sua stupidità.
<< Per te questa notte c’è il divano, Potter. >> si rivolse rabbiosa al marito e uscì anche lei dalla stanza.
 
*MCR, I cento passi.
 
NDA
Salve a tutti!
Scusate per il ritardo, ma ieri proprio non ce l’ho fatta a pubblicare…
Comunque, questo è quanto.. che ne dite del capitolo? A me non convince molto, ma ditemi la vostra, mi raccomando!
Harry è OOC, vero? È che quando penso a lui e Lily che litigano me lo immagino così, calmo e menefreghista, come se volesse dimostrare alla figlia che non sarà lui il primo a cedere.. non so, ditemi voi cosa ne pensate…
Ah, e si, la Royal Ballet School è una scuola mista dove ci sono sia babbani che maghi, ma, ovviamente, sono i maghi che, per non violare il loro anonimato, tendono a comportarsi come i babbani.
Penso che avrete più o meno capito che la storia sta per finire, credo manchino 4 o 5 capitoli, devo ancora vedere di preciso… Che ne dite di un seguito? Dove ritroviamo i nostri beniamini ormai cresciuti? Fatemi sapere, eh!
Credo che le immagini dei personaggi torneranno nel prossimo capitolo, scusate…
Ringrazio infinitamente chi è arrivato a leggere fin qui, chi mi segue e, soprattutto, chi mi recensisce:
-AleJackson (<3) (e i bambini della nostra ciurma, ovviamente <3)
-Luciii (sempre con amore, Sibi <3)
-MartyViola91 (*.*)
-scarlett90 ( :* )
-danyazzurra (*_*)
-Chiaronzics (<3)
-fall_4 (*.*)
-thebestisheretocome
-GiulyHermy99 (:*)
-Wekesa(*_*)
-RoseBlack98
-Razorbladekisses
 -LolaMalfoy
-_LenadAvena_
Spero che mi farete sapere cosa ne pensate!
Un bacione, 
Ce_
   
 
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