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Autore: anorexic of emotions    31/01/2013    3 recensioni
Non è un romanzo, ma una raccolta di incubi.
'Incubi' è inteso come brutti sogni, come ciò che ci fa paura, come ciò che non vorremmo accadesse.
Tutto ciò che abbiamo intorno e che ci turba... Tutto insieme, tutto qui.
Una valvola di sfogo per chi non si lascia sopraffare dalla paura e continua a combatterla od ignorarla.
Una valvola di sfogo per chi è perseguitato di più ogni giorno che passa.
Questo è per te che stai leggendo, per te che vuoi avere paura e per te che vuoi sconfiggere la paura.
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un'altra monotona mattinata di domenica.
Sono le nove, come tutte le volte io mi sto svegliando e mia madre sta facendo le pulizie.
Vado a fare colazione e a vestirmi, in attesa dei miei zii che, come tutte le volte, sono invitati a pranzo a casa nostra. I nonni, come sempre mattinieri, sono arrivati qui prima che mi svegliassi e mentre nonno guarda la partita, nonna aiuta mia madre con le pulizie.
Suona il citofono, sono arrivati.
Odio la domenica, è così noiosa.
Apro il cancello e li faccio entrare, come tutte le volte.
Sono le dieci e trenta e, come tutte le volte, devo aiutare in cucina.
Come tutte le volte, tutte le donne cucinano e tutti gli uomini stanno fuori a guardare la televisione, oggi gioca la nostra squadra e non si perderebbero la partita per nessun motivo al mondo.
Mentre cuciniamo, qualcuno lancia un sasso contro la finestra e mi affaccio a vedere.
Il sangue gela nelle vene, è lui.
Non so esattamente chi sia, so solo che è l'essenza dei miei incubi.
Lui è il mio incubo.
L'uomo che tutte le notti mi osserva mentre dormo, l'uomo che mi segue mentre cammino, l'uomo che probabilmente adesso è dietro di me e si diverte a leggere ciò che scrivo, si gusta la mia paura.
L'uomo che mi perseguita così tanto che probabilmente ora è anche dietro di te, ben nascosto, e osserva tutto ciò che fai.
Ora finalmente ha un volto...Cioè, non è il suo. Indossa una maschera, di un lilla sbiadito, come il colore della pelle di un cadavere. Non riesco a vederlo bene, perché sono miope e abito al terzo piano. Capisco solo che ha dei lineamenti deformi e nessuno se ne accorge, pensano che sia un normale passante. Perché lo vedo solo io?!
Mi allontano dalla finestra, non riesco a guardarlo.
Continuo a cucinare, quando sento suonare il citofono.
Ora lo faranno salire!
Corro in salone, più veloce che posso e cado al primo gradino delle scale.
Sento aprire la porta d'ingresso...
Cosa faresti se il tuo incubo peggiore entrasse dentro casa tua?
Cosa faresti se il pericolo fosse proprio il luogo in cui ti senti più al sicuro?
Quella casa, adesso, è una trappola mortale; eppure è casa mia, il posto in cui mi sono rifugiata tutte le volte, il posto in cui credevo il male non potesse raggiungermi..
E adesso?
  
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