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Autore: justme_    31/01/2013    3 recensioni
Larry Stylinson; romance;
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"Harry non poteva credere a quello che stava succedendo. Era seduto in una macchina sconosciuta, bendato e con, a giudicare dalle voci, almeno altre tre persone. La cosa positiva era che il ragazzo dagli occhi blu era seduto accanto a lui e non gli aveva ancora mollato la mano."
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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III. Chapter – The perfect harmony.
 

 
 
(Canzone consigliata da ascoltare mentre si legge: “Good Life” degli One Republic)
«Donzelle e cavalieri è giunto il momento che tutti stavate aspettando.» Cominciò uno dei due gemelli.
«Siamo qui riuniti per celebrare l’inizio della seconda parte della serata. Nella sfida da noi organizzata, prima di tutto, si partecipa a coppie. Specialmente per precauzione, visto che si svolge all’interno del bosco quasi al buio!» poiché si mise a sghignazzare continuò la sua copia a raccontare: «E’ un semplice percorso ad “ostacoli”. Forse non troppo semplice...» e giù a ridere. «Non è una delle nostre idee migliori, ma vi assicuriamo che vi divertirete parecchio e ci ringrazierete alla fine.» E il fratello aggiunse: «Se tornerete». E via altri sghignazzi.
Harry sperava solo che fosse tutta una messa in scena, che non dicessero sul serio. Guardò Louis: aveva gli occhi che scintillavano per l’emozione e l’impazienza. Gli trasmetteva voglia di vivere, entusiasmo, tutto quello che cercava dalla vita. Il maggiore si accorse di essere osservato e puntò i suoi occhi azzurro indefinito in quelli grigio verdi del riccio che, arrossendo impercettibilmente, distolse lo sguardo.
«Ora, chiediamo gentilmente a tutte le coppie di alzarsi in piedi.» Dieci ragazzi si alzarono, alcuni si tenevano per mano. Louis, vedendo Harry un po’ intimorito e spaesato, gli afferrò la mano forte, grande e calda per ricordargli che avrebbe mantenuto la promessa: sarebbe sempre stato al suo fianco, durante quella imprevedibile notte. Harry si stupì ma strinse la mano di Louis. Una semplice stretta di mano iniettò ad Harry una dose di coraggio e il riccio sperò che la mano dell’altro non mollasse mai la sua.
«Uh bene, bene! Qualche viso nuovo, qualche viso vecchio. Seguiteci!» esclamò uno dei due gemelli, entusiasta. Coppie e spettatori si allontanarono dal cerchio del falò per spostarsi un po’ più verso l’interno del bosco, dove da uno spiazzo di dividevano tre strade.
«Da qui partirete! Dovrete seguire le luci delle lanterne, che abbiamo posto in questa settimana e che abbiamo acceso stasera, per completare il percorso. Una volta percorsa tutta la strada, se arriverete alla fine, raggiungerete di nuovo la base. Piccolo avvertimento: non crediate che sia così facile, non crediate che vi basti camminare. Detto questo, buona fortuna miei cari amici! E buon viaggio!»
Harry credeva di vivere fra realtà e immaginazione. “Sto sognando” pensò “In realtà questo non sta succedendo. Sono nella mia stanza del college. E Zayn dorme nel letto di fianco al mio. E fra poco mi sveglierò e ritornerò alla mia solita routine.” Si sorprese, però, a scoprire che lui non voleva che quel sogno finisse. Voleva che quel ragazzo sorridente e misterioso continuasse a trasportarlo in quel mondo di sorprese, imprevisti e che continuasse a farlo sentire così vivo. Perché, anche se Harry poteva pensare di sognare, non si era mai sentito più vero di quando era vicino a Louis.
«Allora, ricciolino, andiamo? Sei pronto?» Louis puntò gli impazienti occhi blu nei suoi, sempre così spaesati.
Dopo un cenno d’intesa, i due si incamminarono in una delle tre strade indicate loro da quei pazzi gemelli. Le strade erano tre, le coppie erano cinque e loro, per caso (anche se Harry era convinto che Louis l’avesse fatto apposta per rendere il tutto più eccitante), erano la coppia che rimase sola.
Mentre si inoltravano nel bosco, i due sentirono gli applausi, le risate e i gridi di incoraggiamento degli altri. Louis si girò e fece un inchino, Harry sorrise per quel suo comportamento sempre spensierato.
Girarono a sinistra e si trovarono completamente soli all’interno di un bosco, di notte. Louis sembrava addirittura euforico e Harry era contento di far parte della sua felicità. La strada procedeva per un lungo tratto sempre dritta.
Louis si mise a correre, curioso di sapere cosa li aspettava. Harry, come sempre da quando lo aveva conosciuto quella sera, si lasciò trasportare. Dopo un po’, vedendo che Harry arrancava, Louis rallentò.
«E’ la prima volta che fai qualcosa di questo genere?» chiese il riccio.
Louis, che non aspettava altro che questa domanda, cominciò a raccontargli di tutte le sue peripezie. Era da tre anni nella confraternita e aveva preso parte a tantissime sfide. Ma, gli spiegò poi, che non era una cosa usuale. Lui, Niall, Liam e Hannah, insieme ai gemelli, erano fra i più temerari dei ragazzi della confraternita per questo avevano stretto amicizia: avevano tante esperienze che li legavano. C’erano molti membri che si limitavano a bere champagne, conoscere gente e passare la notte in compagnia, per staccare dalle pressanti settimane di studio.
«Dovevo incontrare proprio te? Non potevi essere come gli altri, accontentarti di un po’ di champagne, senza farci rischiare la vita?» scherzò Harry. Ma, per niente al mondo, avrebbe preferito che Louis fosse diverso da come era. Era perfetto ai suoi occhi.
Louis rise, scompigliandogli i capelli ricci già disordinati.
Il riccio non poté più trattenersi dal chiedere all’altro quello che lo tormentava da quando erano entrati nel bosco: «Ma perché lo fai? Queste sfide, intendo, perché ti ostini a volerle portare a termine?» sperava che Louis non se la prendesse.
«Harry,» cominciò Louis e il riccio sobbalzò sentendosi chiamare per nome: era così armonioso pronunciato dalle labbra sottili del moro. «Non è semplice divertimento. E’ la sensazione che ti da! E’ l’emozione di fare qualcosa che non dovresti fare, la trasgressione, l’adrenalina a mille, il sentirsi liberi. Il sentirsi finalmente al proprio posto. La voglia di vivere che ti trasmette. Ora vedrai.»
Harry non poteva capire, non conosceva quelle sensazioni descritte da Louis ma gli sembravano meravigliose. Era curioso e timoroso allo stesso tempo.
Un verso acuto ed inquietante spaccò il silenzio della notte ed Harry trasalì, cercando conforto nello sguardo di Louis che, dopo un attimo di incertezza sorrise. «E’ solo un uccello!» disse poi il maggiore, abbracciando l’amico un po’ per confortarlo, un po’ perché era tanto, troppo tempo che voleva sentire i loro corpi a contatto. Come aveva previsto, combaciavano perfettamente. Harry si sentiva invincibile quando c’era Louis e lo stesso valeva per l’altro.
Dopo attimi che parvero infiniti, si staccarono.
Entrambi più certi di voler affrontare quell’avventura insieme, ripresero a camminare.
Erano avidi di sapere più cose possibili l’uno dell’altro. Scoprirono che ad entrambi piaceva cantare e si misero a cantare a squarciagola. Scoprirono di essere capaci di armonizzare le voci in modo incredibile e decisero che al loro ritorno si sarebbero trovati per cantare insieme. Si sarebbero ascoltati per ore, non erano mai stati così a loro agio.
Parlarono delle loro vite, si raccontarono gli episodi più imbarazzanti, i segreti più intimi, risero, cantarono, e risero ancora come se non ci fosse un domani. Perché in quella notte tutto sembrava una fiaba, non esisteva il tempo, non esistevano i compiti, il college, il futuro. Esistevano solo Louis e Harry.
 
 
 
Fu Harry il primo a sentire lo scroscio dell’acqua, Louis era troppo impegnato a seguire il suo racconto a proposito della sua grossa gatta grassa. «Continua dai!» lo incitò impaziente Louis, che era stato catapultato dalle parole di Harry in un altro mondo e non si era accorto dello scroscio dell’acqua. Ma quando il riccio tacque per cercare di capire che cosa fosse quel rumore e da dove provenisse, il maggiore intuì subito e si mise a correre per arrivare alla fonte del suono. Harry lo seguì, preoccupato.
Davanti a loro scorreva un torrente, dentro ad esso la corrente fortissima faceva sbattere l’acqua contro i numerosi sassi che c’erano all’interno. Ad Harry venne un groppo alla gola: la corrente era troppo forte e c’erano qualcosa come 10 gradi di temperatura. Come avrebbero potuto anche solo pensare di attraversarla a nuoto?
Il riccio guardò Louis, per chiedergli spiegazioni. Doveva esserci un’altra soluzione! Infatti il moro l’aveva già scoperta e la guardava con un sorriso di trionfo. Harry seguì il suo sguardo e quello che vide fu una lunga corda robusta che pendeva da un grosso ramo di un albero sospesa in mezzo al fiume.
Harry perse un battito, quando capì cosa avrebbe dovuto fare. Louis al contrario sembrava più impaziente che mai. Se fosse stato solo si sarebbe già lanciato ma, vedendo il riccio così preoccupato, gli si avvicinò e gli sussurrò all’orecchio, mentre lo avvolgeva con le braccia: «Andrà tutto bene. Fidati di me.» Dopodiché sciolse l’abbraccio e sotto lo sguardo stupito di Harry si lanciò per afferrare la corda, lanciando un urlo così colmo di gioia e libertà da far venir la pelle d’oca al riccio.




 

***

 

SPAZIO AUTRICE:
Buooooooooooooonsalve!
Eccomi qui con il terzo capitolo. :) Avrei postato anche prima ma non mi funzionava l'editor di efp. çç
Innanzitutto volevo ringraziarvi tanto tanto tanto tanto per le sei recensioni ricevute fin'ora; significano davvero molto per me e mi spronano ad andare avanti.
Ringrazio anche tutti quelli che hanno aggiunto questa mia ff alle seguite, ricordate o addirittura preferite. Mi si scalda il cuore. :')
Che dire di questo capitolo? Che è uscito peggio di come me lo aspettassi.. però insomma non volevo farvi aspettare troppo.
Spero, come sempre, di non aver deluso le vostre aspettative!
I miei Larry (tanto amore) si sono avvicinati ancora di più, e l'atmosfera del bosco ha reso tutto più semplice.
Non sono finite qui le avventure che questa notte ha in serbo per loro, comunque. :3
Probabilmente l'ho già detto cento volte ma lo ripeto: AMO SCRIVERE SU QUEI DUE.
Se siete arrivati fino alla fine di questo capitolo vi ringrazio molto e mi piacerebbe tanto che mi lasciaste una piccola recensione per dirmi che ne pensate.
Grazie mille a tutti e a presto,
Un bacione,

justme_

 

  
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