Morning Mood di Peer Gynt risuonò nell’aria ridestando Meredith dal suo sonno.
Quando guardò l’ora restò sorpresa: erano le 06. 30 del mattino, ma le sembrò di aver dormito solo un’ora. poi ricordò: il sogno.
Dopo essersi preparata si diresse a prendere la corriera che la portò a scuola.
 


Appena arrivata le venne incontro la sua migliore amica: Charlotte.
 
Si salutarono e si diressero all’entrata della scuola:
un orribile edificio grigio costruito su due piani. “L’architetto doveva averlo progettato come fabbrica” pensò Meredith e, mentre rifletteva sul come qualcuno avesse potuto essere tanto masochista da costruire una prigione simile, Charlie le disse: <>. << Solo questa>> mentì Meredith.
<< Lo sai che non ti credo! Perché non prendi qualche tranquillante?>> insistette l’amica.
<< Li ho provati tutti, ma non funzionano! Quello stramaledetto sogno non vuole lasciarmi in pace!>> replicò la ragazza mora.
Charlotte non rispose, quando Meredith le parlava del sogno lei diceva che doveva essere frutto dell’insonnia: “ Impossibile che tu faccia sempre lo stesso sogno, a meno che tu non sia una veggente!” scherzava la ragazza bionda.
Appena arrivate davanti alle vetrate delle porte d’entrata, Charlie corse a specchiarsi, anche Meredith si fermò a guardare il suo riflesso e quello dell’amica, non potendo fare a meno di metterli a confronto: Charlotte era alta, bionda con gli occhi azzurri; sempre vestita all’ultima moda e con tacchi talmente alti che la facevano sembrare una modella di Vogue.
Meredith, invece, era più bassa, capelli neri con riflessi violetti naturali e gli occhi di un colore grigio molto particolare: nei giorni di bel tempo sembravano diventare talmente chiari da assumere una sfumatura violetta, ma solo se guardati da vicino ce ne si accorgeva. Non aveva le curve esattamente al posto giusto, era magra, ma se ingrassava i punti dove la ciccia andava a riporsi erano i fianchi e non di certo il seno, per esempio.
Si vestiva bene tutto sommato, non con abiti sofisticati come quelli di Charlie certo! Ma nella norma: jeans, golfino e scarpe da ginnastica.
Preferiva passare inosservata.


Nel punto Charlie le disse, non appare un pezzo e non so perchè, comunque è: " Sembri davvero molto stanca, da quante notti non dormi? "


E' terribilmente corto, ma volevo finirlo così. Faccio una solenne (?) promessa: i prossimi saranno decisamente più lunghi!


Aspetto lettori e recensioni.

xx - S <3