Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: jawaadskebab    31/01/2013    19 recensioni
“Zayn ti prego, rispondi.”
“Zayn!” lo richiamai insistendo.
Aprì un occhio: “Zayn, Zayn! Ci sei?”
Mi guardò confuso: “Zayn?”
“Si, Zayn.”
“Ma chi è Zayn?”
Come chi è Zayn?
“Tu, tu sei Zayn, minchione!”
“Io sono Zayn minchione?”
“No, tu sei Zayn, Zayn Malik.”
Mi guardava come un opossum che aveva appena perso la mamma nel deserto.
“Non-non ti ricordi?”
“No.”
...Porca puttana.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



 


 






[ 2 ]


THE AUTOGRILL.

 












Non ce la facevo più.
Avevo la vescica che sembrava una mongolfiera.
Temevo che da un momento all’altro sarebbe potuta scoppiare.
Diedi l’ennesima occhiata alla fila, lunghissima: “Ma porca puttana, muovetevi. Al posto della vescica ho un serbatoio talmente pieno che potrebbe alimentare un’intera nave da crociera.”
Passò molto tempo, troppo tempo, durante il quale mi passò per la testa la tentazione di prendere la borsa della vecchia davanti a me, e lasciarci dentro un ricordino.
Ma decisi di lasciar perdere. Pensate se magari mi beccava, e mi denunciava.
‘Catturata in un autogrill maniaca sessuale quindicenne. Tentato stupro verso la borsetta di una povera vecchietta innocente, mentre aspettava il suo turno per andare a liberare il prigioniero. Prima di essere arrestata, la giovane delinquente ha rilasciato un’intervista, la quale consiste nella continua ripetizione di ‘spaco botilia amazo familia’. Questo è tutto.”
Mi vennero i brividi solamente a pensarci.
Dio.
Finalmente, dopo un’eternità, arrivò il mio turno.
Ma una volta dentro il bagno, mi pentii di non aver seguito l’idea della borsa della vecchietta.
Minchia oh, cazzo aveva mangiato? Ma manco il messicano fa sto effetto, c’è.
Aoh, vecchietta de medda.
Giuro sulle palle di frate Giulio che in quel momento avrei preferito essere nel centro di un interrogatorio in cui mi veniva continuamente domandato il motivo per cui io volessi stuprare una borsetta di prada tarocca tutta ammaccata.
Davanti a quello spaventoso spettacolo, il serbatoio si svuotò automaticamente.
Prima di uscire, diedi un’ultima occhiata alla stanza maledetta e notai che, per l’amor di Dio, anche il soffitto era stato marcato.
Quelli sì che erano veri e propri attacchi terroristici.
Dopo aver raccomandato alle mie compari di stare attente ad aprire quella porta, mi allontanai per tornare nel luogo in cui gli studenti dovevano incontrarsi.
 
Eccomi arrivata al punto di ritrovo.
Ma…non c’era nessuno.
Dov’era tutti?
Non è che…?
Nah, si sarebbero accorti della mia assenza.
Giusto?
Oddio.
Poco distante da me c’era la signora del bombardamento: “Signora scusi, ma…”
“Delinquente, no! – iniziò a prendermi a borsettate - Stammi alla larga, delinquente!”
“No, signora, io…”
“Via, vattene via! Non ho soldi con me!”
Mentre scappava le gridai: “Per colpa sua l’autogrill sprofonderà nella merda!”
“Cagona.” Sussurrai digrignando i denti.
Notai un signore, e, dopo essermi accertata che non avesse nulla con cui menarmi: “Signore scusi, ha mica visto un pullman da queste parti?”
“Eh?”
“Un pullman.”
“Cosa?”
“Un pullman.”
“Non capisco.”
“Da queste parti.”
“Come?”
“Un pullman da queste parti.”
“Può ripetere?”
Dio.“Non fa niente.”
“Cosa?”
Mentre mi stavo allontanando riuscii a sentire che sbuffava: “I giovani di oggi.”
Mi avvicinai a una donna sulla trentina, che sembrava gentile: “Signora, ha visto il pullman che c’era qui poco fa?”
“No mi dispiace, non sono di qui.”
Giuro che da un momento all’altro sarei scoppiata a piangere.
“POSSIBILE CHE NESSUNO SA SE QUI C’ERA UN CAZZO DI PULLMAN DI MERDA?”
Gridai in preda all’esasperazione.
Ma dio santo, ma non è possibile.
“Si, è andato via circa 5 minuti fa.”
“Oh. Dio, ti ringaz…COSA?!”
Ommioddio.
Il pullman era…
Ero davvero rimasta all’autogrill da sola.
No.
No.
E adesso?
Un ragazzo mi si avvicinò: “Ti hanno lasciata qui?”
Idiota.
“No, sono disperata perché volevo vedere il pullman, ma è già passato.”
“Oh. Beh se vuoi…”
“Senti, in questo momento l’unica cosa di cui ho bisogno è un centro per ragazzi lasciati in autogrill da professori incoscienti, e non di una testa di minchia cazzo, va bene? Si? Si.”
“Beh, se fai un pezzo di strada, c’è un centro per ragazzi lasciati in autogrill da professori incoscienti.”
Ma…esistevano davvero?
“Ma esistono davvero?”
“Ebbene sì.”
“Oh. Dimmi dove si trova questo centro, subito.”
“Che ottengo in cambio?”
Ma brutto stronzo.
“…L’orgoglio di aiutare una povera ragazza indifesa che si è persa in un posto di cui non sa nemmeno il nome?”
Mi guardava.
Lo guardavo.
“Va bene.”
“Si.” Esultai sussurrando.
Dopo aver ottenuto le indicazioni, iniziai a incamminarmi.













EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH.
Ragazze asdsas 11 recensioni. Marò, grazie.
Ehm...questo capitolo è altamente demenziale, penso l'abbiate notato.
La vecchia è la numero uno, vero?
Comunque, nel prossimo capitolo apparirà il kebabbaro.
yeeeeeeeeeeh! *stappa lo spumante*
Spero che mi sopportiate ancora per un po'.
Ciao belle sadsasa







  
Leggi le 19 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: jawaadskebab