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Autore: becca25    31/01/2013    5 recensioni
“Non fare lo spiritoso Rem”esclamò allegramente James, spingendolo con fermezza verso il suo posto, mentre Peter lo aiutava a sedersi e Sirius gli sollevava la mano, in cui stringeva la rosa, indirizzandola verso la ragazza.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I Malandrini | Coppie: Remus/Sirius
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Buona sera!Ecco a voi il quarto capitolo!
Ringrazio D.H.L, TinaX89 e Yuritan per aver recensito e tutti coloro che stanno seguendo questa fic!
Alla prossima, un bacio
Becca.
 
Capitolo 4
 
Quella splendida e tranquilla domenica mattina  James si era alzato dal letto venti minuti dopo che i suoi migliori amici erano usciti, diretti alla Sala Grande per la colazione; solitamente non avrebbe mai ritardato tanto a nessun pasto, ma quel giorno si sentiva incredibilmente spossato e rilassato, tanto che anche svolgere le mansioni più comuni gli sembrava un peso insopportabile.
Così, nonostante settimane addietro aveva dato la sua parola a Moony che quel giorno, l’ultimo prima delle vacanze natalizie, lo avrebbe trascorso sui libri per un ripasso conclusivo di tutto il programma del quadrimestre precedente, decise invece di restarsene comodamente a poltrire in camera, fingendo di essersi dimenticato dell’impegno preso.
Tuttavia, come tutte le belle cose, anche quella non poteva durare a lungo e James ne ebbe la certezza quando Sirius spalancò la porta della stanza con la delicatezza di cui era famoso, precipitandosi al suo interno con grazie elefantina.
“Ehilà fratello, come andiamo?”esclamò allegramente, puntando i suoi occhi su James che comodamente stravaccato sul suo letto era intento a giocherellare con l’amato boccino d’oro che aveva sgraffignato un anno prima.
 “Non si usa più bussare?”domandò seccato, rivolgendogli uno sguardo furente.
“Da quando queste formalità?”domandò il ragazzo, agitando una mano con noncuranza “Volevo solo avvisarti che Moony e Wormtail ti stanno aspettando per andare in biblioteca”spiegò, richiudendosi la porta alle spalle “Remus dice che devi darti una mossa, che è inutile fingere di essertene dimenticato e che ha seriamente intenzione di far evanescere in Messico quel tuo sciocco boccino, così magari riusciresti ad essere puntuale per una volta, a proposito di Rem ora sono certo di amarlo e chiede se per caso hai preso tu la sua cravatta” concluse, distogliendo lo sguardo da James che per la sorpresa di ciò che aveva sentito era quasi caduto dal letto “O forse voleva farlo evanescere in Congo”esclamò dubbioso Paddy.
“Cosa hai detto?” domandò incredulo Prongs.
“Che non so se il tuo amato boccino finirà in Messico o…”
“No” lo interruppe James, facendogli cenno di avvicinarsi “Prima”
“Non ti riferisci alla cravatta, vero?”
James negò con un cenno del capo.
“Sono innamorato di Remus”ammise infine il moro, sedendosi sul letto accanto al migliore amico.
“Non chiedermi da quanto perché non lo so, davvero, forse da sempre”sussurrò, passandosi una mano tra i capelli scuri “Non lo so, non ci ho mai pensato in realtà, non ho mai pensato a lui in quel senso, ma quando ho visto quella vipera che stava per baciarlo bè, lo sai, ho perso la testa.
Poi ho iniziato a riflettere; ero confuso, percepivo i miei sentimenti ma non riuscivo ad accettarli,  mi sembravano in qualche modo sbagliati e non perché lui fosse un maschio, ma perché si tratta del mio migliore amico, di Moony, e non sapevo proprio da che parte iniziare.
Alla fine ho deciso di accantonare tutti quei trip mentali, visto che tanto Rem era etero, non potevo sapere che non era così, credevo che se fosse stato gay ce lo avrebbe rivelato prima e invece all’improvviso si è confidato con noi e in quel momento non stavo più in me dalla gioia, ti giuro James mi sentivo in paradiso e tutto perché sapevo di avere una possibilità!
Però ho anche la certezza che lui non provi niente che superi l’amicizia nei mie confronti, pensaci Prongs, dopo tutti questi anni non ha mai mostrato un minimo interesse in quel senso. Comunque il fatto è che”
“Che tu…” lo interruppe James.
“Lo amo, sì” confermò Sirius, fissando con convinzione il muro davanti a sé.
“Mentre, secondo te, lui…”continuò il moro.
“Non mi ama, no”confermò nuovamente con voce leggermente tremante.
James  fece un lungo respiro profondo; nonostante fosse stato lui stesso a domandare a Paddy se per caso non provasse qualcosa nei riguardi di Moony quell’improvvisa rivelazione lo aveva preso alla sprovvista, ma superato lo shock iniziale poteva impegnarsi per aiutare il migliore amico.
“Molto bene, Paddy” esclamò, recuperando in un secondo il controllo della situazione “Hai fatto bene a venire da me perché, come certamente sai, IO ho conquistato tutte le ragazze più carine della scuola, quindi se seguirai i miei consigli presto Rem sarà tuo!”
“Non dire stronzate Prongs!Quelle poche ragazze che hai avuto avevano seri problemi mentali, altrimenti col cavolo che ci stavano” ridacchiò Sirius.
“Mentre Rem non ti fila nemmeno di striscio, giusto?” domandò casualmente James, vendicandosi dell’amico che con un sospiro esalò un “Già” piuttosto abbattuto.
 “Avanti Paddy non abbatterti” lo consolò James, passandogli un braccio sulle spalle e attirandolo leggermente a sé  “Ci sono qui io per aiutarti e, posso assicurartelo, con solo 7 semplicissimi passi Moony sarà tuo”
Sirius sollevò di scatto il volto, orripilato “Sette passi?”domandò confuso “Ma cosa stai dicendo?”
“I sette passi” ripetè James con sicurezza “Farsi notare, passare del tempo da soli, rendersi irresistibili agli occhi dell’altro, farsi vedere interessati per poi ignorarlo, dichiarare ciò che si prova e, infine, baciarlo”
“Si può sapere da dove prendi queste stronzate, razza di cerbiatto mentalmente menomato?”  domandò acidamente Sirius.
“Senti, lo vuoi conquistare o no?”
“Sì, ma eviterei di usare il tuo “manuale””
“E allora morirai triste e solo” concluse James, alzandosi in piedi.
“Spiegami un po’, se queste tattica è così geniale perché non la usi per conquistare la Evans?”
“Chi ti dice che io non lo stia facendo?” replicò James, gli occhi improvvisamente lucidi al sentire il nome della sua amata.
“Mah, fammi pensare, perché io sono presente tutti i giorni per vederla lanciarti sguardi di fuoco e insulti casuali”
“Va bene, forse con Lily ho leggermente confuso qualche passo” ammise James abbattuto “Ma presto anche lei cadrà ai miei piedi; comunque ora non stiamo parlando di me, ma di te”
“Credo di non avere speranza con Remus”
“Ascolta fratello io vi farò mettere insieme, costi quel che costi” promise James con un sorriso incoraggiante.
In realtà Prongs non era certo che Moony potesse seriamente mostrarsi interessato ad un ragazzo tanto infantile come Sirius, per non parlare della sua testardaggine e arroganza, il suo egocentrismo e la sua insolenza…
Effettivamente sembravano esserci poche possibilità per Paddy di far colpo su Rem, sarebbe stato più logico pensare che il loro Moony si potesse innamorare di uno come lui, riflettè James, un ragazzo brillante e bello, incredibilmente intelligente eppure tanto modesto, umile e sensibile, per non parlare del suo senso dell’umorismo e della sua tenacia…
Tutte ottime qualità che lo avrebbero di certo aiutato nel suo intento!
“Cosa hai intenzione di fare, oltre al tuo manuale intendo?” domandò Sirius, distogliendolo dai suoi pensieri.
“Devo parlare da solo con Moony”esclamò James, seguendo l’amico fuori dalla camera e successivamente lungo i corridoi “Appena saremo in biblioteca mi lascerai da solo con lui, ok?”
“Vedi di non fare stronzate Prongs” lo minacciò Sirius.
“Fidati di me Sirius, va bene?”

La biblioteca era deserta; eccezione fatta per loro nessun altro studente della scuola sembrava avere il desiderio di trascorrere l’ ultimo giorno prima delle vacanze chiuso in una stanza a studiare, soprattutto considerando che avrebbero avuto a disposizione più di due settimane per rimettersi in pari con i compiti.
Tuttavia i malandrini dopo sei anni sapevano bene che cercare di far ragionare Moony riguardo alle faccende scolastiche era del tutto inutile e che se non volevano sorbirsi una delle sue lunghissime e noiosissime paternali era meglio assecondarlo ogni tanto.
Anche perché, per quell’implicito accordo che avevano stipulato sei anni prima, i tre malandrini avrebbero trascorso con lui tutto il giorno, ma quella sera lui sarebbe stato loro.
E tutti loro sapevano cosa significava l’ultima sera a Hogwarts prima delle vacanze… Scherzi!
“Ci siamo persi qualcosa?” domandò James prendendo posto accanto a Wormtail, ignorando l’occhiataccia di rimprovero che gli rivolse Remus.
“Sì James, siamo già in ritardo sullo schema che avevo steso, quindi ho dovuto correggerlo; fortunatamente non ci sono state importanti variazioni, quindi dovremmo riuscire a fare tutto in giornata” spiegò Remus, sistemando diversi volumi davanti a sé “In ogni caso ho già scelto i libri che useremo e gli ho divisi per difficoltà; dal momento che ora siamo riposati e freschi possiamo approfittarne per riguardare gli argomenti più complessi, segnati con post violetti, per poi passare ai più leggeri che ho evidenziato con post gialli” spiegò soddisfatto, lo sguardo ossessivo e maniacale che si impossessava di lui nei momenti di studio.
“Va bene Moony, abbiamo capito” lo rassicurò Sirius, sorridendogli con dolcezza “Ora però, tranquillo” aggiunse divertito.
Moony parve riprendersi almeno in parte, osservando allucinato l’amico.
“Bene”ridacchiò Sirius alzandosi in piedi “Wormtail vieni ad aiutarmi a cercare un altro paio di libri per studiare”
Remus cercò di ribattere, ma venne anticipato da James che gli fece cenno di lasciarli fare; li osservarono allontanarsi e quando James fu certo che fossero abbastanza lontani si decise a parlare con Remus.  
“Posso farti una domanda Moony?” domandò, sistemandosi meglio sulla sedia.
“Certo” rispose lui con un sorriso dolce, attirando verso di sé alcuni tomi.
“Da quanto lo sai?”
“Due anni, più o meno”rispose lui, capendo immediatamente ciò a cui il ragazzo alludeva.
“Perché non ce lo hai mai detto?”chiese James senza potersi trattenere; ci aveva riflettuto tanto, ma non era riuscito a capire il motivo per il quale il ragazzo non si era confidato con loro per un fatto così importante.
“Non è perché non mi fidassi di voi”chiarì immediatamente Remus, intuendo i pensieri del ragazzo “Più volte ero sul punto di dirvelo e anche se non potevo esserne certo al cento per cento ero abbastanza sicuro che questo non avrebbe compromesso la nostra amicizia”
“Ma certo che no” lo rassicurò “Ma allora perché non ce lo hai detto?”
“Perché volevo evitare la seconda domanda che inevitabilmente mi avreste fatto”
“La seconda domanda?”ripetè Prongs senza capire.
“Esattamente; qual è la seconda cosa che volevi chiedermi?”
James sgranò gli occhi, colto alla sprovvista “Io volevo chiederti se avevi già incontrato un ragazzo che ti piace” ammise, rendendosi conto in quel momento del significato di quelle parole “Tu sei già innamorato di un ragazzo!”esclamò sconvolto.
Remus  annuì, rattristandosi immediatamente.
“Chi è?” domandò a bruciapelo.
“Qualcuno che so per certo non mi potrà mai amare in quel senso” ammise amaramente; poi, cedendo davanti allo sguardo deciso dell’amico, soffiò un “Sirius” a fior di labbra.
Ci vollero diversi secondi affinchè James comprendesse il vero significato di quelle parole; continuò a fissare Remus senza parlare, balbettando un paio di volte quel nome, ripetendoselo nella mente per accertarsi di non aver frainteso.
“Sono stato bravo a nasconderlo, vero?”domandò con una tristezza infinita Moony, osservando lo sbigottimento di Prongs.
“Tu ami…Sirius”ricapitolò, sentendo un’improvvisa sensazione di gioia invaderlo; lo amava!
“So che il nostro è un amore impossibile, che lui non sarà mai interessato a me in quel senso, che dichiararmi causerà solo problemi a tutti e quattro e lo metterà in una brutta posizione” sospirò Moony  “Sirius è un ragazzo dolcissimo, nonostante non voglia mostrare questo suo lato; soffrirebbe non riuscendo ad amarmi come io amo lui e non voglio”
“Non puoi essere certo di non piacere a Sirius in quel senso” lo istigò James.
“Io invece sono assolutamente certo del contrario” replicò lui con una smorfia “Basti pensare a tutte le ragazze che ha avuto”
“Però, se pensi a quanto lui  è sempre protettivo nei tuoi confronti” insistette “E affettuoso come non è con nessun altro. Cerca sempre di difenderti, ti ammira moltissimo e non gli ho mai sentito dire una sola cosa negativa nei tuoi confronti”concluse.
Remus scosse leggermente il capo, rattristato “Davvero James, io sto bene; è da molti anni che sono consapevole che il mio è un amore impossibile” sospirò “Quello che posso fare è continuare ad essergli amico, stargli accanto godendo solo della sua felicità e sperare che non cerchi più di trovarmi una ragazza” aggiunse con un sorriso divertito.
James sospirò, tornando ad osservare il libro davanti a sé, la mente che lavorava frenetica.
“Tu, tu non gli dirai nulla, vero?”domandò improvvisamente Remus con voce leggermente angosciata.
James si voltò di scatto verso il suo amico, incontrando i suoi occhi terrorizzati  “Non gli dirò nulla, hai la mia parola Moony”
Il ragazzo gli sorrise “Sapevo di poter contare su di te”
“Eccoci qua!”esclamò allegramente Sirius, poggiando sul tavolo della biblioteca i libri che aveva recuperato con Peter e rivolgendo un sorriso appena troppo lungo a Moony.
James li osservò, riuscendo a trattenere a stento la felicità che lo invase; era semplicemente troppo contento per loro!
“Tutto bene Prongs?”gli domandò Sirius, rivolgendogli uno sguardo eloquente.
Non ti immagini nemmeno quanto Sirius…
“Tutte bene Paddy” confermò, chinando definitivamente la testa sul libro.
 
Diverse ore dopo, quando finalmente Remus ripose la piuma nella borsa, constatando che probabilmente per quel giorno avevano studiato a sufficienza, i malandrini furono finalmente liberi di riporre i libri e di affrettarsi a cena.
“Sto letteralmente morendo di fame!”esclamò James, cingendosi lo stomaco con entrambe le braccia “Non posso crederci che ci hai costretto a saltare il pranzo Moony, saltare il pranzo!” ripetè sconvolto osservando l’amico.
“Non morirai di fame James, tranquillo” lo rassicurò Remus, arrossendo appena.
“Questa volta non posso che stare dalla parte di quel cerbiatto pacato”s’intromise Sirius “Tu hai una vaga idea di quanta fame abbai in questo momento?” domandò cercando di mantenere un’espressione infastidita che tuttavia si sciolse totalmente davanti agli occhi ambrati del ragazzo “Mi mangerei un ippogrifo intero!”sentenziò con fare melodrammatico.
“Sei sempre così fine, cugino”
I quattro ragazzi si fermarono immediatamente, voltandosi con cautela verso la fonte di quella voce bassa e irritante che conoscevano anche fin troppo bene.
“Che piacere rivederti, Bella”esclamò Sirius rivolto alla ragazza che con estrema eleganza e tranquillità uscì da un varco, avvicinandosi al quartetto.
“E vedo con piacere che ci sono anche Malfoy, Regulus e Mocciosus” notò divertito James, mentre un ghigno soddisfatto si formava sul volto dei due malandrini.
 Peter si ritirò il più possibile dietro le spalle di James, impaurito e Remus afferrò la bacchetta, lo sguardo che saettava dai Serpeverde ai suoi amici.
“Come stai fratellino?”domandò allegramente Sirius a Regulus che assunse un’espressione adirata e imbarazzata.
“Io non sono tuo fratello” sentenziò con ira.
“Simpatico come sempre!Ma diteci, a cosa dobbiamo questa piacevolissima rimpatriata?”chiese Sirius.
“Sentivo la tua mancanza, cugino” spiegò Bellatrix, mentre un sorriso sadico e decisamente seducente le increspava le labbra “Avrei preferito fare un cosa più intima, ma ormai è impossibile trovarti solo, senza quei pezzenti che chiami amici” sentenziò, rivolgendo uno sguardo di puro disprezzo ai tre ragazzi “Sudicia feccia” aggiunse.
 “Non osare parlare in quel modo, Bella”ringhiò Sirius, sfoderando la bacchetta a una velocità disarmante.
Bellatrix scoppiò a ridere “Sei sempre così suscettibile” esclamò  “Sempre pronto a infervorarti per nulla; che c’è, ti dà fastidio che insulti i tuoi amichetti?”domandò, rallegrandosi davanti all’espressione furiosa del cugino “Davanti ai tuoi compagnucci di giochi?”
Un lampo rosso illuminò il corridoi, puntando nella direzione di Bellatrix che lo schivò con grazia.
Altre cinque bacchette vennero sfoderate, l’unica che rimase disarmata era Bellatrix, la cui risata melliflua invase il corridoio “Non dovresti agitarti tanto, cuginetto!”
“Sirius non rispondere, stai facendo solo il suo gioco”soffiò Remus, afferrandogli il braccio con la mano libera; Sirius si calmò all’istante, abbassando leggermente la bacchetta.
“Da quando ti fai comandare da certi pezzenti?”domandò provocatoria la ragazza “Per di più sangue sporco”
“Non parlare di lui in questo modo!” tuonò James furibondo, ma la voce venne coperta dal rumore dello Stupeficium che Sirius sferrò verso la cugina, sfiorandola di pochi centimetri.
Era così adirato, così arrabbiato, che non riuscì a notare i sorrisi soddisfatti che si dipinsero sui volti dei Serpeverdi, sorrisi che invece non sfuggirono a Remus e James che invano cercavano di calmarlo.
“D’accordo, d’accordo” esclamò Bellatrix, facendo scivolare la mano lungo il fianco, afferrando la propria bacchetta “Non insulterò più il tuo amichetto” esclamò divertita, rispondendo con un sorriso dolce allo sguardo di sfida che Remus le rivolgeva “Stavo solo scherzando, non dovresti offenderti tanto per nulla; non è che per caso c’è qualcosa che dovremmo sapere?”
Fu un istante; un millesimo di secondo in cui Sirius rimase senza parole e colto alla sprovvista distolse lo sguardo da quello della cugina, prima di ricomporsi e assumere la suo solita aria strafottente.
Fu un attimo che passò inosservato a tutti, fatta eccezione per Bellatrix che, leggermente sconvolta, si rese conto di aver forse scovato un’informazione che poteva sfruttare a proprio vantaggio; e dire che lo aveva detto semplicemente per fare un’insinuazione!
“Smettila di giocare Bellatrix!” tuonò James, rinforzando al presa sulla bacchetta.
La ragazza gli sorrise con gentilezza, prima di riporre la propria bacchetta e alzare le mani.
“Cosa stai facendo, Bella?” domandò Piton alle sue spalle.
“Credo di aver appena trovato un modo più piacevole per passare il tempo”constatò, avvicinandosi ulteriormente al quartetto.
“Di cosa stai parlando?”domandò Sirius all’erta.
“Che voglio proprio mettere alla prova questo famoso coraggio Grifondoro”esclamò ilare “Che ne dite di fare un giochino?”
“Falla finita!” ringhiò James sempre più nervoso, rivolgendo uno sguardo veloce ai tre Serpeverde davanti a loro che avevano ancora le bacchette sfoderate e un’espressione di puro stupore sul volto.
“Una gara di coraggio”sentenziò infine Bella, sorridendo trionfante.
“Una gara di coraggio?”domandarono in coro le serpi e i Malandrini, perplessi.
“Esattamente”confermò lei “Vediamo se oltre alla dignità hai perso anche le palle” soffiò a Sirius, che si irrigidì nuovamente.
“Qualsiasi cosa sia non ci stiamo” lo anticipò Remus, desideroso di uscirne al più presto; aveva una pessima sensazione a riguardo.
“Allora?”domandò Bellatrix al cugino, ignorando gli altri.
Sirius rivolse uno sguardo veloce a James che annuì appena; non avevano paura di loro e se era una sfida quello che volevano l’avrebbero avuta.
“Cosa avevi in mente?”domandò, mentre un sorriso soddisfatto nasceva sul volto della ragazza.
Bellatrix parve rifletterci un attimo, lo sguardo pensieroso e divertito “Non saprei; che ne dici di un bacio con il ragazzino?”chiese indicando con un cenno del capo Remus che nonostante mantenne un’aria severa non riuscì a non di arrossire.
Sirius la fissò allibito, così come i suoi compagni e le Serpi.
“Bella, cosa stai facendo?” le urlò Regulus furioso, ma la ragazza lo zittì con un cenno della mano.
“Allora, ci state?”domandò rivolta a Sirius, la cui mente lavorava frenetica. Tutto sommato quella non era una brutta idea; ormai da diverse settimane il desiderio di baciare Moony era divenuta una vera ossessione e in quel modo avrebbe avuto una scusa per farlo senza doversi esporre troppo e forse sarebbe anche riuscito a capovolgere la situazione a suo favore; non per immodestia, ma i suoi baci erano celebri in tutta la scuola e tutti sapevano che i baci di Sirius Black facevano perdere la testa.
Lanciò rapido un’occhiata a Moony, il cui volto era della stessa tonalità della sciarpa.
“Allora?”insistette la ragazza “Non ditemi che è tutto qui il famoso coraggio Grifondoro”.
“Accettiamo” esclamò con convinzione Sirius, prima di voltarsi verso l’amico “Forza Remus vieni, facciamo e basta, in fondo è solo un bacio”cercò di rassicurarlo, tendendo una  mano nella sua direzione, sorridendogli rassicurante.
Se possibile Moony arrossì ulteriormente, rifugiandosi alle spalle di James “Sirius sei impazzito?” domandò con voce incrinata “Non ho alcuna intenzione di baciarti!”
“Infatti non dovrai farlo” lo interruppe Bellatrix all’apice della gioia “Non ho mai detto che sareste stati voi due a baciarvi; pensavo più a Potter” ammise rivolgendosi a James che la fissò a bocca aperta, boccheggiando.
“Cosa?”tuonò Sirius, lo sguardo che saettava dalla cugina al migliore amico “No, non ci stiamo”esclamò arrabbiato.
“Ormai hai accettato Black” gli ricordò Malfoy, osservando la scena con attenzione “Ma se non avete la palle potete benissimo tirarvi indietro” gli ricordò, sorridendo soave.
“James, non puoi farlo!”esclamò Sirius minaccioso, voltandosi verso James che ancora non aveva detto nulla.
 “Non è che abbia troppa scelta”gli fece notare Peter, correndo in soccorso dell’amico.
“Bene, allora mettiamola così: se lo baci ti spacco la faccia!”sentenziò Sirius, ormai totalmente in preda alla collera.
James lo fissò come fosse impazzito “Perché questa è colpa mia, vero?” gli ricordò.
“Io non ho comunque nessuna intenzione di baciare nessuno”s’intromise Remus, infastidito.
“Codardi!”gli urlarono addosso i Serpeverde, sempre più divertiti di fronte alla discussione dei quattro ragazzi.
“Che c’è, ora non hai più voglia di giocare con me cuginetto?”domandò Bellatrix, guardando Sirius con voce eccitata; non poteva crederci, ci aveva preso in pieno!
“Ti conviene tapparti quella fogna Bellatrix, se non vuoi che ti faccia nera!”urlò Sirius “Sai che non ho problemi a picchiare una donna!”
“Però hai problemi a vedere i tuoi due migliori amici che si scambiano un bacetto innocente?” sibilò Bellatrix “Mi domandò il perché di tutto questa gelosia” aggiunse.
Sirius sgranò gli occhi, colto alla sprovvista “Non so di cosa parli”esclamò senza distogliere lo sguardo.
“Non posso crederci!”strillò Piton, comprendendo, lo sguardo che scivolava da Sirius a Remus.
“Ora basta!”tuonò James nervosamente, rivolgendo uno sguardo di puro disprezzo ai Serpeverde, prima di attirare a sé Remus, che lo guardava terrorizzato.
“Cosa vuoi fare James?”domandò Sirius.
“Farla finita!è solo un bacio!”
“James, non puoi baciarlo!”squittì intimorito Peter.
“Peter non posso fare altrimenti!Smettila di fare tante scene e se proprio la cosa ti infastidisce, fai un respiro e distogli lo sguardo” soffiò rivolgendogli uno sguardo eloquente e disperato.
Peter capì immediatamente; gli stava chiedendo di allontanare l’attenzione da loro, da quel bacio, per dargli il tempo di trovare una soluzione veloce o di fare una ritirta…Ma che diavolo poteva fare?
Iniziò a pensare freneticamente, cercando con lo sguardo l’aiuto di Sirius che tuttavia sembra impossibilitato dal fare qualsiasi cosa all’infuori di fissare James che con una lentezza straziante si stava chinando su Remus.
I Serpeverde iniziarono a fischiare, divertiti, mentre Bellatrix scoppiò in una fragorosa risata che lo fece sobbalzare; si voltò verso di lei,accorgendosi solo in quel momento di averla ancora al suo fianco.
Senza pensarci Peter si slanciò in avanti, afferrando tra le mani il volto di Bellatrix che per la sorpresa non riuscì ad impedirgli di attirarla a sé e di premere le labbra sulle sue.
Il corridoio cadde nel silenzio più assoluto, mentre tutti osservavano la scena increduli, con le bocche aperte e gli occhi sgranati.
James lasciò andare Remus che si allontanò bruscamente da lui e persino Sirius riuscì a distogliere l’attenzione dai suoi amici, per posarla sulla coppia più improbabile che avesse mai visto.
Peter si staccò da Bellatrix facendo schioccare le labbra, arrossato e ansimante, mentre Bellatrix lo fissava ancora troppo incredula per poter muovere un solo dito.
Con delicatezza si sfiorò le labbra con due dita, quasi ad assicurarsi che quel bacio ci fosse stato realmente e che non fosse solo frutto della sua immaginazione, prima di serrare gli occhi nello sguardo più furioso e malvagio che le avessero mia visto.
“COME HAI OSATO!”tuonò furente, sfoderando la bacchetta, il viso deformato dalla rabbia “Schifossissima, sudicia, orribile palla di lardo, sangue sporco”
 “Bella, fai piano”intervenne Piton, ancora sconvolto, guardandosi intorno.
“IO TI UCCIDO!” tuonò.
James afferrò per un braccio Remus, mentre Sirius spinse via Peter dalla furia della cugina e i quattro malandrini iniziarono a correre a perdifiato verso i dormitori inseguiti dai Serpeverde, cappeggiati da Bella che lanciava maledizioni incurante delle regole della scuola.
“Facciamo che la gara finisce in parità!”gli urlò James, ridendo “Anche se credo che dovrai restituire il favore Bellatrix!”aggiunse in un ghigno.
E quella, a detta di Sirius, fu la prima volta che sentì sua cugina piangere, un piacere che gli sarebbe rimasto per sempre.
 
  
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