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Autore: Ecly    01/02/2013    1 recensioni
Lottie e Bibi, due cugine nonchè grandissime amiche si troveranno a vivere insieme per un periodo e da li inizia un'avventura delle due tra amori, delusioni, malintesi, litigi e disgrazie ma pian piano tutto si sistemerà. Zayn proverà ad aiutare Lottie in tutto senza ottenere il risultato sperato, per questo rimarrà deluso ma non mollerà. questa sua costanza lo porterà a fare dei passi in avanti per ottenere ciò che vuole.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 12: SALTA TUTTO
 
Stamattina mi svegliai in preda ad una fitta al fianco, aveva ricominciato a farmi male. Mi avevano detto che avrebbe fatto male ancora qualche giorno ma non immaginavo di certo che facesse ancora così tanto male.
Presi il cellulare per guardare il display, segnava le 6 del mattino. Quale stupido in vacanza si alza alle sei? Riposi il cellulare sul comodino e cercai di riaddormentarmi. Niente.
Rimasi qualche minuto a rivoltarmi nel letto per cercare di prendere nuovamente sonno, invano. Decisi quindi di alzarmi mettendomi a sedere sul letto. Mi portai la mano destra al fianco e riaffiorarono dalla mia memoria i ricordi, l’ospedale, le cure, Bibi ed Harry che mi venivano a trovare tutti i giorni, le espressioni dei ragazzi quando lo vennero a sapere. La cosa mi fece sorridere.
Ripresi i miei ricordi con Dave che mi accorse per primo al parco dopo il pestaggio anche se sarebbe meglio dir che mi accorse per secondo visto che il primo fu Zayn e che “grazie a me” si è subito uno di quei pestaggi da oscar. Il mio volto mutò di colpo, sprofondai in un senso di malinconia. Mi sentivo in colpa, in tremenda colpa per quello che gli era successo.
“Zaynnnnnn” esclamai ritornando alla realtà! Oggi sarei dovuta uscire con lui grazie alla “fantastica” idea di Bibi. La ammazzerò per questo! Non oggi per non rovinarle la festa di compleanno ma lo farò!
Iniziai a distruggermi una mano dal nervoso che mi stava assalendo in quel momento. Cosa avremo fatto? Dove saremo andati? Chi ci sarebbe stato oltre a noi due? E molte altre domande mi martellavano il cervello.
“ma smettila Lottie! Smetti di fare la patetica. È solo un ragazzo, non è un mostro. Cosa potrà mai succedere al primo appuntamento” inizia a ripetermi per auto-convincermi e tranquillizzarmi.
Primo appuntamento? Si poteva davvero chiamare così? Wow avevo un appuntamento!
Zayn! Un bel ragazzo, tanto bello quanto misterioso. Mi piaceva sempre di più ogni minuto che passava ma non volevo ammetterlo agli altri. Mi preoccupavano le loro reazioni. Decisi di smettere di pensare a Zayn e a cosa sarebbe successo oggi.
Mi alzai, indossai le ciabatte per poi scendere al piano di sotto dove trovai la zia che stava andando a prepararsi la colazione.
“buongiorno” la salutai con un filo di voce
“oh! Buongiorno tesoro. Sei già sveglia?” mi rispose lei prontamente.
“si, non riuscivo più a dormire e mi sono alzata” risposi accennando un sorriso.
A quel punto sentii il timer del forno suonare. La zia corse in cucina e io la raggiunsi con calma, molta calma.
Arrivai in cucina e la zia stava sfornando una torta. Si girò verso di me e mi sorrise.
“ti va di decorarla?” mi chiese gentilmente
“ma zia, scusa una domanda. A che ora ti sei svegliata per fare questa torta?”
“è circa un’ora che sono sveglia, ma non ho fatto solo la torta” mi rispose sorridendo
Wow. Si era svegliata dalle 5.30 per preparare una torta per Bibi che avrebbe compiuto i suoi 18 anni! Ero davvero felice per lei.
Risposi alla domanda della zia con un secco “si va bene” ed inizia a scrivere con la glassa un bel “buon compleanno BIBI” per poi aggiungere a fianco un grande 18.
L’8 lo avevo scritto disegnando due cuori speculari uno sopra’l’altro. Mi piaceva la mia opera e anche alla zia sembrava piacere. Ci preparammo la colazione mentre aspettavamo che la torta si raffreddasse, bevvi una tazza di the caldo con qualche biscotto io mentre la zia si preparò la solita colazione tipica. Salii al piano di sopra, mi lavai i denti e mi andai a mettere una tuta tanto per non restare in pigiama per poi tornare giù. Anche la zia si era vestita ed era pronta per andare al lavoro ma era ancora presto. Ci sedemmo nuovamente a tavola guardando la torta che si stava raffreddando.
In quel momento scese anche Bibi e si avvicinò a noi per darci il buongiorno. Aveva l’aspetto e l’andatura di un bradipo in coma irreversibile. La abbracciai e le lasciai un paio di baci sulla guancia augurandole buon compleanno!
La zia le augurò buon compleanno, le lasciò un paio di baci per poi allontanarsi dalla cucina per uscire e andare a lavoro.
“ci vediamo più tardi e mi raccomando fate le brave” disse la zia poco prima di attraversare la soglia della porta ed uscire.
Bibi nel frattempo sembrava tornata nel mondo dei vivi. Iniziava a svegliarsi un po’ dal suo coma.
Iniziò a raccontarmi che era rimasta al telefono con Harry fino alle 4, inizialmente voleva stare al telefono fino a mezzanotte per essere il primo a farle gli auguri ma poi hanno continuato a parlare fino alle 4.
Rimasi stupita di quello che mi stava dicendo.
Di colpo Bibi spalancò gli occhi come se si fosse appena ricordata qualcosa di strano, a quel punto il suo sguardo si posò su di me malizioso, quella sua espressione mi terrorizzava.
“allora? Oggi cosa fai?” prese parola Bibi sempre con il suo sguardo malizioso puntato addosso.
“maledetta! L’hai fatto apposta?” le ringhiai contro
“nooo! Chi! Io? Ma no ti sbagli” rispose lei facendo finta di niente
“potrei ucciderti per questo!” continuai io mostrandomi irritata.
Non ero per niente arrabbiata con lei, aveva solo fatto quello che io non avrei avuto il coraggio di fare, ma questo non avrei potuto ammetterlo. Zayn mi piaceva davvero ma ero leggermente terrorizzata da cosa sarebbe successo questo pomeriggio.
“che dici? Sistemiamo un po’ questi tuoi capelli per oggi? Non vorrai presentarti all’appuntamento in questo modo vero?” riprese Bibi
“va bene! Mi piacevano molto come li avevi pettinati l’ultima volta” le risposi sorridendole e riferendomi alla strana treccia che mi aveva fatto quel pomeriggio che dovevamo uscire per poi restare in casa per paura di trovarmi Zayn davanti.
“ok allora te li sistemi più o meno come l’altra volta” mi disse Bibi per poi andare a prendere tutto l’occorrente.
La seguii per aiutarla anche se lei mi aveva detto di aspettarla la senza muovermi, salii le scale con non poche difficoltà e raggiunsi Bibi nella sua stanza. Bibi stava tirando fuori un sacco di cose dal suo armadio per poi lanciarle sul letto. Entrai e Bibi mi fulminò con gli occhi
“non ti avevo detto di stare ferma li?” mi rimproverò Bibi
“dai Bibi! Sto bene ormai! Non voglio stare ferma ancora. Sono rimasta imprigionata in quel letto di ospedale fin troppo per i miei gusti” le risposi a tono
“appunto! Se non vuoi stare ferma ancora sopporta ancora un paio di giorni sennò rischi che torni a farti male e poi dovrai stare ferma per un bel po’. È questo che vuoi?” ribatté preoccupata lei
A quel punto non ribattei altro e mi sedetti sul suo letto affiancata dalla montagna di prodotti che aveva tirato fuori Bibi.
Poco dopo, aveva tirato fuori tutto l’occorrente e anche altro per i miei capelli. Andai in bagno per bagnarmi un po’ i capelli e gli avvolsi il solito asciugamano, tornai in camera di Bibi un po’ zoppicante e mi fece accomodare sulla solita sedia della sua scrivania.
“hei Lottie! Tutto bene?” mi chiese Bibi appena mi accomodai sulla sedia
“ti ho vista zoppicare” continuò poi.
Non volevo farla preoccupare, soprattutto oggi che per lei era un grande giorno quindi decisi di mentirle, di nuovo, sperando che questa volta mi credesse
“nono tranquilla. Sto bene. Cammino così in modo da non sforzare la gamba destra in modo che il fianco non si affatichi troppo” ok era la scusa più stupida che avessi mai inventato ma in quanto assurda sembrava aver funzionato, Bibi la prese come una cosa vera e mi lasciò stare, non mi chiese più niente. Riprese ciò che stava facendo. Ad un certo punto sentii una ennesima fitta al fianco, mi faceva parecchio male ma cercai di non fare capire a Bibi il mio malessere. Le finì di sistemarmi i capelli
“ora sei perfetta! Manca solo l’abito” mi disse allontanandosi da me per tornare a sbirciare nell’armadio. Ne estrasse un abito color confetto molto elegante con dei particolari in pizzo nero lungo tutto il bordo superiore e inferiore dell’abito, e sul seno, aveva due spalline fine nere. Era davvero carino!
“questo dovrebbe essere perfetto! Tieni provatelo ma dovrebbe andarti bene” mi disse Bibi girandosi verso di me porgendomi l’attaccapanni dove era appeso l’abito.
Mi alzai lentamente e sentii un altro colpo al fianco ma cercai di non farci caso, afferrai l’abito e mi diressi in camera mia camminando sempre come uno zombie. Bibi rimase in camera sua a sistemare i suoi prodotti. Ero quasi arrivata in stanza quando sentii le gambe non reggermi più e caddi a terra in un tonfo secco.
Bibi uscì quasi infastidita dalla camera
“ma cosa diavolo combini Bibi”
Inizialmente non mi vide e abbassò lo sguardo trovandomi a terra, mi corse incontro e si inginocchiò davanti a me.
“hei Lottie! Cos’è successo? Perché sei a terra?” mi chiese preoccupata stringendomi le mani attorno alle spalle.
Alzai lo sguardo incrociando il suo. A quel punto non potevo più mentirle, cosa le avrei detto? Sono inciampata? Mi aveva visto che avevo la mano stretta al fianco, questa volta non ci avrebbe creduto
“nie… niente Bibi” iniziai farfugliando per poi continuare “ho sentito una fitta al fianco e le gambe di colpo non mi hanno più retta in piedi e sono caduta” le dissi cercando di evitare il suo sguardo. Mi risollevai e mi mise seduta appoggiando la schiena alla parete poco lontana.
“mi… mi aiuteresti ad alzarmi? Non so se riesco da sola, per favore” le chiesi con un filo di voce.
Senza dire una parola mi si avvicinò, mi prese e il braccio e se lo passò attorno al collo e mi passò l’altro braccio attorno ai fianchi cercando di non farmi male visto che era proprio quello il mio problema e provò ad alzarmi ma io non ero d’aiuto, non riuscivo a fare forza con le gambe e non riuscii ad alzarmi. Bibi prese il mio cellulare e mi chiese se poteva chiamare Zayn, lui era più forte di lei e sicuramente sarebbero riusciti a tirarla su.
Non aspettò neanche che io rispondessi che aveva già trovato il numero e stava chiamando.
“pronto! Ciao Zayn, sono Bibi, mi serve un favore potresti venire a casa mia il prima possibile?”
…….
“ti racconto dopo, ti prego fai presto” la sua voce si fece tremante e i suoi occhi stavano diventando lucidi. Dopo qualche istante riagganciò e si sedette al mio fianco con gli occhi gonfi di lacrime.
“Zayn sta arrivando” mi disse tremante.
Pretese che le raccontassi tutto quello che era successo nei minimi particolari e così le raccontai tutto, le raccontai delle varie fitte che avevo sentito, della mia camminata che non era per non sforzare il fianco ma era perché avevo male e facevo fatica a camminare.
“e perchè non me lo hai detto!! Avrei cercato di fare qualcosa” mi disse alzando un po’ la voce con tono leggermente irritato. Cercava di mutare la sua preoccupazione in ira.
“per poi perdere tutta la giornata dietro a me? Oggi non puoi perdere tempo dietro a me!” le risposi secca. A quel punto non dissi più nulla né io ne lei fino a quando non suonò il campanello alla porta e Bibi si alzò per andare ad aprire.
“arrivo subito”
Non dissi nulla, gli occhi mi si gonfiarono di lacrime come quelli di Bibi e non aprii bocca.
POV ZAYN
Ero arrivato il prima possibile. Quella chiamata mi aveva inquietato parecchio e non sapevo cosa fosse realmente successo, la voce di Bibi era tremante, sembrava volesse piangere. Uscii di casa così com’ero, non mi cambiai nemmeno e corsi qua. La porta si aprii e vidi Bibi che cercava di trattenere le lacrime.
“Bibi! Cos’è successo? Perché mi hai chiamato?” le dissi preoccupato
“si tratta… si tratta di Lottie” mi rispose con un filo di voce
“cos’è successo! Dov’è? Dimmelo!” la riempii di domande io
“e al piano di sopra” mi rispose, a quel punto una lacrima le scese lungo il viso.
Mi fece entrare e corsi subito su per le scala e la trovai là, seduta a terra appoggiata al muro e con il viso segnato dalle lacrime, stava piangendo.
Mi chinai su di lei e le afferrai una  mano
“hei! Cos’è successo? Cosa ci fai per terra?” le chiesi con tono dolce, non so quanto dolce potesse essere vista la mia tachicardia e preoccupazione. A quel punto mi raggiunse anche Bibi che mi spiegò in poche parole cosa era successo. Lottie non aprì bocca e abbassò lo sguardo per evitare il mio quasi avesse paura che l dicessi chissà cosa. La afferrai e la sollevai, la portai nella sua camera che mi aveva appena indicato Bibi. La appoggiai delicatamente sul letto e mi sedetti al suo fianco. Bibi intanto raccolse l’abito che era a terra la fuori e lo portò in camera appendendolo sulla maniglia dell’armadio.
“chiamo il medico e sento cosa mi dice lui” disse Bibi interrompendo quel silenzio fastidioso.
“ok! Io posso fare qualcosa?” le chiesi
“no per ora non credo” mi rispose per poi allontanarsi per andare a chiamare il medico.
Io rimasi la a guardare Lottie che era intenta a guardare il pavimento.
“allora? Mi dice qualcosa?” intervenni dopo qualche istante di silenzio.
Lei alzò un attimo lo sguardo dal pavimento e mi guardò negli occhi capendo che ero davvero preoccupato per lei. Subito dopo abbassò lo sguardo e iniziò a piangere. Si girò di scatto sul fianco e mi si buttò addosso. Nascose il viso nella mia felpa e continuò a piangere. Rimasi immobile un istante non aspettandomi quella reazione per poi  abbracciarla.
“tranquilla ci sono io” dissi delicatamente.
Il suo pianto sembrava calmarsi quando si alzò leggermente da me
“scusami Zayn! Ho rovinato tutto, di nuovo” mi disse tra le lacrime per poi tornare a nascondere il volto appoggiandosi di nuovo sulla felpa. In quel momento tornò in camera anche Bibi ed osservò la scena in silenzio. Alzai lo sguardo da Lottie per spostarlo su Bibi.
“allora?” le chiesi curioso
“ha detto che arriva subito” mi rispose prontamente.
Passarono una decina di minuti e il campanello suonò nuovamente, Bibi scese ad aprire e poco dopo risalì con il dottore che la seguiva. Gli raccontammo in poche parole cosa era successo, Lottie si sollevò da me e si asciugò le lacrime. Il dottore le guardò i fianchi alzandole leggermente la maglietta e vide che i lividi si stavano assorbendo bene quindi le prescrisse un paio di antidolorifici da prendere per i prossimi 5 giorni, uno al mattino e uno verso metà pomeriggio. E le vietò categoricamente di camminare per più di 3 minuti almeno per oggi e domani.
Salutò tutti e tornò verso l’uscita accompagnato da Bibi.
Bibi tornò in camera. Dopo qualche minuto di silenzio lei prese il cellulare e stava per comporre un messaggio indirizzato ai suoi amici per dirle che la festa era saltata.
“no ferma! Vai dove devi andare! Devi divertirti anche per me. Io starò bene!” intervenne Lottie con tono convinto.
Bibi sembrava esitare inizialmente ma dopo qualche istante si convinse e ripose il cellulare in tasca.
“allora io vado a prepararmi. Se ti serve qualcosa, qualunque cosa chiamami” le disse premurosa Bibi. A quel punto mi alzai dal letto anche io. Lottie mi chiese se poteva stare da sola e la assecondai.
Bibi mi ringraziò per essere passato da lei così in fretta e esserle rimasta vicina. Ora era tutto finito, si spera quindi Bibi mi accompagnò alla porta e tornai a casa mia.

eccomi con il nuovo capitolo :)
so che sono un po' in ritardo ma ultimamente non ero molto ispirato a scrivere...
spero vi piaccia
non vi chiedo più di lasciare recensioni tanto penso di aver capito che non conta molto
se qualcuno ne lascerà io risponderò a tutti
anche se non mi dite nulla spero almeno che vi stiate divertendo a leggere questa storia e che vi piaccia
detto questo vi lascio in pace e vado a farmi un giro :P
  
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