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Autore: ValeA    01/02/2013    1 recensioni
«La faccio breve...» Sperava che lui le dicesse che provava qualcosa per lei ma non se ne rendeva conto quanto fosse lontana dalla verità. Si stava sbagliando troppo.
«Tre mesi fa mi sono accorto che mi seguivi ovunque andassi, pensavo che fosse finita prima o poi ma vedendoti ancora qui...» sospirò. «Non lo è. Sono qui per dirti che sono stanco di non poter uscire tranquillamente senza che ci sia tu e ti conviene non farti più vedere perchè a me non piaci e non potrai mai piacermi!» La guardò per circa dieci secondi e poi riprese il suo discorso «Guardami e guardati... Siamo troppo diversi!»
Si era mai vista una storia tra un ragazzo popolare e una ragazza ''sfigata''? Forse sì, nelle trame dei film o dei libri ma quella era la vita reale e non sarebbe mai potuto succedere anche perchè dopo due settimane quel ragazzino dovette trasferirsi con i suoi familiari in America per il loro lavoro.
Lei non lo vide più dopo quella volta.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12

Io e Liam eravamo appena arrivati al compleanno insieme a Louis, la festa era stata organizzata in discoteca. 
I ragazzi avevano pensato di affittare per una serata tutta la sala, Malik avrebbe fatto il dj e avevano ingaggiato mio fratello Josh, sotto mio consiglio perchè sapevo che aveva bisogno di soldi, ad occuparsi del bancone.
La pista era piena di gente che nonostante era ancora presto già si scatenava. Niall non era ancora arrivato, se ne occupava Harry e questo stava a significare ritardo assicurato.
Liam mi sussurrò all'orecchio qualcosa ma con la musica ad alto volume non capì nulla, mi prese per la mano ed io annuì. Mi lasciai trascinare finchè non arivammo alla consolle. 
«Zayn!» urlò Liam, sbracciandosi con le mani per farsi vedere mentre io dietro di lui venivo nascosta.
Il moro fece segno di avvicinarsi così Liam mi prese di nuovo per la mano e ci avvicinammo ancora di più. Loro si salutarono con una pacca sulla spalla, io ero imbarazzata, non sapevo cosa fare.
Mi guardai attorno cercando Louis o magari anche Harry e Niall. Il primo si era perso in mezzo a tutta quella confusione, degli altri due era ancora dubbia la presenza. Zayn fece finta di non vedermi ed io non feci niente per farmi notare.
Decisi di mandare un messaggio ad Harry, chiamarlo con tutto quel chiasso era un'impresa impossibile.
*Dove siete? Mancate solo VOI!* del fatto che mancavano solo loro non ne ero sicura, con tutta quella confusione era impossibile scorgere un volto d'amico.
Erano passati cinque minuti ed Harry non rispondeva, Liam e Zayn erano troppo impegnati a parlare per accorgersi di me.
Mi guardai ancora intorno finchè dall'entrata non vidi sbucare volti a me conosciuti. Erano una bionda ed una rossa insieme a Frank, il cugino Figo-ma-stupido di Landon. A dir la verità lo ricordavo più bello! Era da circa 1 anno che non lo vedevo, da quando era all'università. Sì, è difficile da credere che è stato accettato in un'università ed ogni tanto mi consolavo sapendo che se c'era riuscito lui, per me sarebbe stato un gioco da ragazzi.
La bionda indossava un vestitino verde-azzurro e la rossa ne indossava uno viola. La capigliatura di Julie era semplice, aveva lasciato i capelli lisci, Sophie li aveva avvolti in uno chignon.
Mi vibrò il cellulare, lo presi.
*stiamo per arrivare, il festeggiato deve pur farsi attendere :D*
*Styles sappiamo TUTTI che è colpa tua il ritardo..  xxx* non rispose nient'altro.
Riposi nella mia poschette il cellulare e guardai dove prima c'erano le mie amiche che adesso non vi erano più.
Dissi a Liam che stavo andando da mio fratello ma lui annuì senza ascoltarmi veramente. «Fratellino adorato!»
«Niente alcohol, sei minorenne!» ma come parte prevenuto! Ed io volevo solo fargli compagnia, non avevo intenzione di bere nulla. Almeno non ancora...
«Ero venuta a sapere come ti va?» non mi diede molta retta, diede a due ragazzi la loro ordinazione e guardò qualcosa dietro di me. Ma era cretino?
«Ti hanno lasciato sola?» disse indicando sempre il punto dove stava guardando prima. Mi voltai per capire di cosa parlava, c'erano Liam e Zayn che scherzavano. Ah, si riferiva a loro due!
«Forse... ma anche per sapere come stai!» Io un cuore d'oro, ci tengo al mio fratello adorato. 
«Bene.» il suo entusiasmo mi lascia sempre esterefatta, non mi ha neanche ringraziata per avergli trovato un lavoretto. Che fratello ingrato! 
Ok, fare conversazioni con lui era come parlare da soli, risponde il minimo indispensabile. 
Mi guardai sempre attorno, scrutando persona cercando di trovare almeno solo un volto amico. 
In pista non c'era nessuno, alla consolle il mio ragazzo e Zayn, al bar solo io e mio fratello. L'ultimo posto dove guardare erano i divanetti. Trovai subito Sophie che stava per addormentarsi, Julie che molto probabilmente stava insultando Frank, lo si capisce dalla loro espressione e poco più in là Louis con una ragazza mora.. Eh? Louis con una ragazza mora?
Oh il mio carotina che fa conquiste, che faccia da imbecille che sto facendo in questo momento però.
«Fai paura con quello sguardo!» interruppe i miei pensieri mio fratello. L'ho detto che era uno sguardo da imbecille!
«Chi è quella?» chiesi a mio fratello della ragazza che parlava tranquillamente con Louis nei divanetti. Lui guardò nel mio stesso punto. Ci pensò su un po' e poi disse «Eleonor Calder...» Eleonor? Bel nome! Ma come mai non mi è nuova? «Sì, frequenta dei corsi con me e ci sono uscito una o due volte...» Ecco perchè la conoscevo, era una vecchia fiamma di mio fratello!
Le sue fiamme duravano circa due o tre uscite, poi o le lasciava perchè troppo gelose e possessive o erano loro a lasciarlo perchè rompibip. Ma le capivo, neanche io lo sopportavo la maggior parte delle volte.
Sentì applaudire e gente che si ammassava verso l'entrata, mi voltai e vidi una testa bionda e una riccia. Erano arrivati finalmente!
Il festeggiato sembrava Harry, vestito di tutto punto mentre Niall era più sportivo. Aspettai che tutta quella folla si sciogliesse per salutarli, odiavo la troppa confusione. «Non vai?» chiese mio fratello. 
«Non subito...» mi allontanai dal bancone facendogli un cenno con la mano a mo' di saluto. Liam e Zayn non erano più dove li avevo lasciati, molto probabilmente erano nella mischia. Anche Louis e Sophie non erano più nei divanetti. Julie era sempre lì ma c'era da aspettarselo, stava ancora litigando con Frank. Andai verso di lei.
«Sei un'idiota!» lo stava insultando e lui manteneva un'espressione da cretino. Come se gli stesse facendo un complimento e ne era compiaciuto. «E anche cre... Hey Joy, come va?» si interruppe a metà insulto.
«Già litighi?» le domandai sarcastica.
«é difficile non farlo con un troglodita del genere...» non potevo darle torto. Lui ora fissava un punto senza guardarlo veramente, aveva lo sguardo perso nel vuoto.
«Andiamo da Niall?» le chiesi, non poteva fare la maleducata e restare tutta la serata rintanata in quel divano con Frank. 
Lei scosse la testa, si sedette ancora più comoda di prima. «Preferiresti stare con lui?» lei ci pensò su e poi annuì convinta. 
«E tu perchè non ci sei ancora andata?»
«Volevo salvarti da lui ma... ma se tu non accetti il mio aiuto io... Vado ora...» la confusione stava per svanire. Guardai bene e Harry e Sophie stavano uscendo fuori, molto probabilmente non li avrei visti per tutta la sera. 
«Aspetta!» venni bloccata mentre me ne stavo andando. 
«Sì?» non potei non trattenere una risata quando vidi la scena che mi si presentava davanti. Frank stava abbracciando Julie, come se tutti gli insulti non fossero stati rivolti a lui. Come se non fosse successo nulla. 
«Vengo con te pur di togliermelo dalle scatole.» cerco di alzarsi invano. Lui glielo impediva, stretto ancora in quell'abbraccio. «Frank togliti dalle palle!» Gli urlò all'orecchio, lui si spostò confuso. 
Lei di corsa si apprestò a seguirmi ma quell'idiota era dietro di noi. Ma lo capiva che nessuno lo voleva tra i piedi? Ma chi l'aveva invitato? Va beh che c'erano un sacco di imbucati, però... Poi mi ricordai del favore che doveva a Sophie.
Arrivammo da Niall, gli andai addosso abbracciandolo.
«Auguri Nialler del mio cuore!» lo stritolai tutto. 
«Oh grazie Joyce del mio cuore!» oh ma che spiritoso, mi faceva il verso! Julie aspettava dietro di me con Frank.
Niall sembrò finalmente accorgersi di loro.
«Sono Frank, il ragazzo di Julie.» si presentò l'idiota, aspetta come si era definito? Lei lo guardò così male che per poco non le usciva il fumo dalle orecchie. Lei gli tirò un calcio negli stinchi, poi lo prese per il colletto «NON. SONO. LA. TUA. RAGAZZA.» scandì bene parola per parola, come se parlasse con un interdetto cosa che lui rappresentava al meglio. Niall guardava la scena, la sua espressione sembrava un misto tra lo scioccato e il divertito.
«Evidentemente non sei molto brava a mettere le cose in chiaro, Ellis.» la prese per i fondelli quest'ultimo. Frank stava ancora cercando di metabolizzare bene le parole.
«Tu sei sempre più scemo! Non è che la tinta ti è finita nel cervello, Horan?» ma anche nelle feste 'sti due devono prendersi a parole? 
«Divertente come sempre... Come mai ci "delizi" della tua presenza? Io mi ricordo un "neanche morta" da parte tua...» se non li interrompevo fra due minuti si sarebbe scatenata la terza guerra mondiale, era meglio evitarla.
«Smettetela! Mia sorella è meno infantile di voi...» si bloccarono all'improvviso da quella litigata guardandomi sconvolti, come se avessi commesso l'errore più grande della mia vita ad interromperli.
«Non mi guardate così.» cambiarono subito espressione. «Eravamo venuti solo per augurarti buon compleanno. Vero, Julie?» lei faceva l'indifferente. Mi avvicinai più verso di lei. «VERO, Julie?» urlai al suo orecchio.
«Sì vero...  Auguri ossigenato...» ma doveva per forza aggiungere qualcosa che non c'entrava nulla? Sì, quando mai lei evitava di insutare qualcuno.
«Grazie stupida bionda.» e lui non era da meno. Le loro conversazioni si limitavano ad insulti e frecciatine ed io non ho mai capito come da amici per la pelle sono diventati due estranei che si insultano gratuitamente. Ogni volta che ho chiesto spiegazioni hanno evitato sempre l'argomento con un "eravamo bambini" "Non ricordo" o "é stato molto tempo fa..." Bah!
«Anche tu lo sei uno stupido biondo!»
«Ma lo sanno tutti che non sono biondo veramente... l'hai detto anche tu qualche minuto fa.» beh, si era fregata con le stesse sue parole.
«Allora sei uno stupido moro tinto di biondo!» e poi si offendono se li chiamo infantili o bambini.
«Va bene, basta! Avete parlato già abbastanza... A dopo Niall.» gli scoccai un bacio sulla guancia mentre portai Julie il più lontano possibie da lui. 
«Amore, ti stavo cercando!» mi fermò Liam, feci segno a Julie di poter andare. Non se lo fece ripetere due volte. Glielo dovevo dire che era seguita da Frank? Mmm no, se la sarebbe sbrigata lei...
«Mi hai trovata.» dopo che mi ha abbandonata per parlare con quello con la cresta 365 giorni all'anno, 24 ore su 24.
«Che c'è?» domandò vedendo la mia espressione poco entusiasta.
«Nulla... mio fratello non mi da' da bere nulla che non sia acqua naturale, Julie e Niall non fanno altro che lanciarsi frecciatine, tu preferisci parlare con Malik che stare con me ma oltre questo va tutto bene!» parlai velocemente ed alzando sempre di più il tono di voce.
«Su tuo fratello sono d'accordo con lui, su Julie e Niall ormai ho perso ogni speranza e su di me... Beh mi dispiace, non volevo lasciarti sola ma mi stava raccontando una cosa diventente e...» iniziò a raccontarla anche a me ma non mi interessava più di tanto. Da quando era arrivato qui Malik, non facevano altro che parlare di lui o di cosa faceva lui, esaltando ogni suo pregio, parlando di quanto fosse bravo con le ragazze, di quanto fosse bello.. Anche il mio cervello ormai mi faceva pensare alla sua bellezza. Stupido cervello! 
«Mi stai ascoltando?» Eh? Che aveva detto? Annuì non avendo la minima idea di che avesse detto.
«Perchè non ridi? é divertente!» 
«Non mi vien da ridere... scusa vado a prendere una boccata d'aria... Troppa confusione!» purtroppo ero claustrofobica, mi stavo sentendo male per tutta quella confusione.
«Tutto bene? Ti accompagno?» anche se ce l'avevo un po' con lui, quando faceva il preoccupato mi si stringeva il cuore e non potevo non perdonarlo. Gli dissi di stare tranquillo e lo lasciai lì, uscì quasi di corsa.
Lui capì che era meglio lasciarmi da sola. Uscì dalla prima porta che trovai, la brezza serale mi fece rabbrividire. 
Avevo un vestitino nero che mi arrivava a metà coscia e il tempo a Londra non era mai dei migliori. Mi sedetti in uno scalino vicino la porta, cercavo di calmarmi. Cercavo di regolare i miei battiti. Sentì un rumore alle mie spalle, forse mi stavo sbagliando, forse Liam aveva voluto seguirmi. Feci finta di non sentire nulla.
«Stai bene?» mi voltai, non era Liam.
Era l'ultima persona che mi aspettavo di trovare dietro le mie spalle. Non risposi e lui si sedette accanto a me.
«Non parli?» io scossi la testa. Stavo ancora cercando di regolarizzare il mio respiro.
Sorrise. Sorrisi anch'io, senza sapere perchè.
«E poi dicono che sono io quello silenzioso...» mi voltai verso di lui, guardandolo negli occhi. Non me ne ero mai accorta che erano davvero belli.
«Non dovresti fare da dj?» constatai che non era dove dovrebbe essere. 
«Anche i migliori hanno bisogno di una pausa.» disse prendendo qualcosa dalla tasca della giacca, lui al contrario mio era stato intelligente, aveva pensato che fuori poteva esserci freddo.
Mise una sigaretta in bocca e poi l'accese. Sapevo che aveva il vizio del fumo ma non l'avevo mai visto farlo. Non potevo negare che era davvero sexy.
«Mi stai mangiando con gli occhi...» e fece un tiro dalla sua sigaretta appena iniziata. Anche se era vero, avrei negato.
«No, ho di meglio da fare che guardarti...» Certo, lui non era stupido e lo sapeva che non stavo dicendo la verità. Lo stavo guardando eccome! Era la prima volta che facevano conversazione senza che ci fosse qualcuno nei paraggi. Tutti erano impegnati a festeggiare e non ci avrebbero neanche disturbato.
«Perchè non ti sto simpatico?» interruppe quel silenzio che si era creato. Anche se sembrava il contrario, lui non mi stava antipatico. Da come mi comportavo so che sembrava così ma sono umana e sbaglio, sbaglio più del dovuto. Ma sbagliare è umano,
io persevero il che è davvero diabolico. Lui attendeva una mia risposta, rabbrividì un'altra volta per il freddo. 
Si tolse la giacca, restando solamente con una camicia nera che gli calzava a pennello e mi porse l'indumento, anzi a dir la verità me la poggiò sulle spalle, lo ringraziai.
Fece un altro tiro dalla sua sigaretta, ormai arrivata a metà.
«Non mi stai antipatico...» risposi alla sua domanda fatta poco prima.
«Non sembra.» sospirai. Mi vergognavo a dirgli la verità. «Mi dispice se ti ho dato questa impressione...» scosse le spalle come a dire non fa nulla. Guardavo insistentemente la sua sigaretta poggiarsi nella sua bocca rosea. Se ne accorse e mi voltai imbarazzata. Non è che pensava che stessi facendo pensieri sconci su di lui? Si sbagliava se era così. 
«Me ne dai una?» volevo solo una sigaretta.
«Fumi?» sembrava perplesso, era così difficile pensare una cosa del genere? Non che fumassi abitualmente, non avevo il vizio.
Capitava ogni tanto per scacciare via il nervosismo, me ne forniva una ogni tanto il fratello di Sophie, Doug. Lui da fumatore accanito ne aveva di tutti i tipi. 
«Ogni tanto...» non mi prendeva sul serio, gli tolsi il pacchetto, che aveva appena preso, e glielo tolsi. Misi in bocca una sigaretta, sicura di me. Lui l'accese ed io aspirai il fumo. Mi guardava non perdendosi neanche un secondo, pensava che avrei tossito inesperta? Si sbagliava, per la seconda volta.
«Liam e i suoi principi contro il fumo?» avevo dimenticato quel piccolo ma importante dettaglio, Liam. Lui non ne sapeva nulla, come non ne sapeva nulla mio fratello. Harry l'aveva scoperto per caso ma gli avevo fatto giurare di non dire nulla. Tutto era nato come una scommessa tra me e Louis, vinta o persa da entrambi. Dipende dai punti di vista. 
Circa due anni fa c'era venuta voglia di provare, gliela chiedemmo ad un suo amico e ci piacque veramente tanto che avevamo deciso di riprovare. Una delle volte in cui decidemmo di rifare quella esperienza, Harry ci sgamò e poi lo venne a sapere anche Niall. «Non sa nulla« » annunciai, aspirai di nuovo la nicotina della sigaretta. «e non lo deve sapere.» finì di rispondere convinta.
«Perchè?»
«Non sono affari tuoi...» me ne pentì subito, la mia risposta fu troppo da arrogante. Lui si zittì, non facendo altre domande. La nostra conversazione finì così, perchè nessuno dei due parlò più.
Si alzò da quello scalino in religioso silenzio, io ero troppa impegnata a fumare per accorgermene. Tirò sul terreno la sigaretta ormai finta e con un piede la pestò.
«Dovresti dirglielo...» furono le sue ultime parole, poi entrò. Lui non era nessuno per dirmi ciò che dovevo fare e ciò che non dovevo. 
Liam non ne doveva essere a conoscenza, a lui non piacevano queste cose e non volevo litigarci, non ne avevo voglia.
Harry non mi aveva mai giudicata per la mia scelta, Louis era mio complice ma Zayn non era nessuno per dirmi che dovrei dirglielo. Seccata la buttai per terra e con uno dei tacchi la spensi. Entrai tornando alla festa, ero stata troppo tempo fuori e avevo lasciato lì dentro il mio ragazzo, trattandolo anche un po' male. 
Solo in quel momento mi accorsi di avere per le spalle la giacca di Malik, ed ora come gliel'avrei ritornata? Tra tutta quella confusione come l'avrei trovato? Andai a prendere la mia borsa, dovevo togliermi quel sapore di sigaretta per la bocca il più presto possibile. Presi una chewingum alla menta e la masticai. La giacca la posai lì.
Era arrivato il momento della torta, lo si capiva dalla confusione che si era creata in un angolo dove c'era un tavolo con 
scritto un enorme 17 insieme ad un Buon Compleanno. 
Finalmente rividi dopo due ore di festa i miei due più cari amici, Harry e Sophie. Erano in condizioni pietose. Mi avvicinai a loro. «Mmm.. non me la raccontate giusta!» loro non se ne erano accorti della mia presenza, infatti fecero un salto sul posto, li avevo presi in contropiede. «Che.. che vuoi dire?» domandò imbarazzata la rossa.
«Nulla.» feci un sorrisetto furbo, loro compresero ciò che intendevo ma non fecero nulla per negare. 
Louis ci chiamò per raggiungerlo, stavamo per andare ma bloccai Sophie.
«Sai che devi parlare con Landon?« » le domandai, doveva lasciarlo se teneva almeno un po' a quel rapporto con Harry. Lei sbuffò e si allontanò.
Io la seguì senza aggiungere altro.
 
 
*************
Mi chiedevo dove fosse finita Julie. L'ultima volta che l'avevo vista, l'avevo lasciata andare con a suo seguito Frank per stare un po' con Liam. Non sapevo se il fatto che non me la ritrovassi tra i piedi fosse un cattivo o buon segno. 
Magari aveva deciso di sopportare Frank e ci stava chiacchierando tranquillamente o magari lo stava picchiando. «Che hai?» mi chiese Sophie.
«Non so dove sia Julie.» 
«Magari ha ceduto alle avance di Frank.» disse divertita. Ma era stupida? L'amore per Harry l'aveva rincretinita? Sapeva benissimo che lei non avrebbe mai ceduto con quel tipo, lei era tipo da bad-boy non stupid-but-nice-boy. Anche se secondo la mia modesta opinione era tipo da Blonde-Irish-boy. Ed a proposito dell'irlandese, lui appena sentì pronunciare la frase di Sophie, per poco non si strozzò con dell'acqua. Acqua? E da quando lui beveva acqua ad una festa? Non è che aveva preso da lezione ciò che era successo l'altra volta? Ma soprattutto... perchè quella reazione? Che fosse geloso?
«Ne dubito... Sappiamo tutti i suoi stereotipi.» soffocò una risata, falso allarme! Niente gelosia. 
Io però di Frank non mi fidavo molto, preferivo andare a cercarla. Mi sarei sentita sollevata appena l'avrei vista ridere o scherzare con qualcuno.
«Niall, la vieni a cercare con me?»
«Perchè proprio io?» perchè eravamo in quattro e la neo-coppietta, se la possiamo definire una coppia, non si dividerebbe per nulla al mondo. Non so se sentirmi offesa se fossi al posto di Julie, data per dispersa.
«Perchè loro due...» dissi indicando i miei amici «la cercheranno qui dentro mentre noi...» questa volta indicai noi due «la cerchiamo là fuori.» indicai un punto a caso. Senza fare troppe storie annuì, forse ne fecero di più i Sorry?! Cioè  i loro nomi combaciati formano la parola "scusa". Scoppio a ridere per il mio pensiero stupido e Niall mi guarda male. Forse è meglio Sarry!
Uscimmo fuori, dovevo imparare a mettere la giacca. Rimpiangevo quella che Zayn mi aveva gentilmente poggiato sulle spalle. 
Camminammo per un po' inutilmente, vagavamo senza una meta ben precisa. Lì fuori non c'era anima viva.
«Magari è tornata a casa.» poteva anche essere, non aveva motivo di rimanere. Con Niall non c'era nessun rapporto di amicizia e quindi poteva essere un'ipotesi. Ma io l'avrei scartata, non se ne sarebbe mai andata a piedi. Soprattutto con dei tacchi 12 cm.
Scossi la testa poco convinta di ciò che aveva detto.
«Sarà ubriaca e starà vomitando in qualche bagno?» no, non pensavo neanche che quell'ipotesi fosse possibile. Scossi di nuovo la testa. 
«Allora magari...» ma fummo interrotti da due voci che parlavano abbastanza forte, una delle quali sembrava Julie.
L'altra era maschile ma ero sicura che non appartenesse a Frank. Zittì Niall che non faceva altro che fare ipotesi.
«Vattene! Non farti più vedere!» urlava Julie cercando di fare la ragazza forte. In quel momento non le riusciva molto bene.
Io e Niall corremmo verso quelle voci, senza farci vedere. Cercai di capire chi era quel ragazzo ma era voltato di spalle.
«Non ti sei fatta più vedere... Mi merito una spiegazione, no?» gli sbattè addosso il ragazzo, visibilmente ubriaco. Lei cercò di allontanarlo spaventata. Lui si avvicino per baciarla.
«Mi fai schifo!» sputò lei. Si avvicinava ancora di più. Sia io che Niall non potevamo vederla in quella situazione, per quanto potesse non sopportarla.
Si fece avanti per primo lui.
«Lasciala stare!» urlò alle spalle del ragazzo, quello si voltò. Era Brandon. Ma non era in prigione?
Lui rise divertito da non so cosa.
«Non mi dire che mi hai lasciato per questo bimbominkia!» disse tra le risate. Spuntai fuori anche io, avrei fatto a cazzotti pur di difendere i miei amici. 
«Bimbominkia ci chiami tuo fratello, idiota!» sputai io, lui teneva ancora stretta a se la mia amica. Era un misto tra lo spaventato per Brandon e il sollevato per il nostro arrivo.
«Te la fai con due ragazze?» domandò a Niall, lui strinse la mano a forma di pugno. «O nessuno delle due ti vuole?» Era pronto a scattare da un momento all'altro. 
«Tu!» questa volta si riferì a Julie. «Te la fai con questo?» la parola "questo" venne detto con più disprezzo possibile.
«N-no-o.» era visibilmente spaventata, Brandon non aveva la nomina di tipo di ragazzo dalla porta accanto. Era tutto il contrario. Lui stava per baciarla ma Niall gli sferrò un pugno.
«Ti avevo detto di lasciarla stare, coglione!» Niall gli diede un altro pugno e Brandon cadde a terra, mollando la presa su Julie. Lei corse verso di me abbracciandomi mentre Niall si occupava del ragazzo a terra. Gli stava intimando di non farsi più vedere o gliel' avrebbe fatta pagare.
In vita mia non avevo mai visto Niall così arrabbiato con qualcuno, lui aveva stampato sul viso 24 ore su 24 il sorriso.
Si avvicinò verso di noi, mentre io tenevo stretta tra le mie braccia Julie.
«Tutto bene?» si preoccupò per la bionda, lei annuì debolmente. Era la prima volta che non si scambiavano insulti.
«Se non mi insulti non ti credo.» disse abbozzando un sorriso, quello che era mancato sul suo viso a causa di Brandon.
Sorrise anche lei, Niall riusciva a sdrammatizzare anche in un momento come quello.
«Sì idiota, sto bene!» rispose prontamente. 
«Stai perdendo il talento nell'insultare...» la rimbeccò. Beh, non aveva tutti i torti. Prima insultava meglio e non mi riferivo a qualche ora fa ma parlo di qualche settimana o mese fa.
«E tu invece dovresti cambiare tinta, con questa sembra che hai i capelli bianchi!» ok, era ritornata quella di sempre.
A dir la verità, per quanto a delle volte non sopporto il suo carattere con la battuta sempre pronta, in questi minuti mi era mancato.
Lei era la Julie che doveva fare la dura a tutti i costi ma nascondeva un carattere dolce, che mostrava poche volte ma che chi la conosceva sapeva che c'era.






Note dell'autrice:
Ok, oggi è il compleanno di Harry e io pubblico un capitolo sul compleanno di Niall *cosechepossofaresoloio*
Compare poco Louis se non accennato e mi dispiace ma è comparsa Eleonor! :D
Beh Sophie e Harry tutto a gonfie vele e abbiamo scoperto che prima NIall e Julie erano amici. migliori amici e che ora non si possono vedere... :D
Zayn e Joyce hanno parlato per la prima volta senza altra gente in torno e il fratello di lei non le dava da bere niente che non fosse acqua ahahah 
Sono di nuovo di fretta perchè ancora devo studiare alcune pagine di quella famosa filosofia dell'altra volta e non ne ho nemmeno voglia :(

 
Auguriiiii Hazza! :D
P.s. Sono stata brava ed ho pubblicato prima del previsto, non me lo merito un applauso? *clap-clap*
Il prossimo è sabato ma se ho tempo anche prima! :)


Gli abbinamenti:
Joyce
 http://polyvore.com/capitolo_12/set?id=6652
Julie  e Sophie http://polyvore.com/capitolo_12/set?id=66523334

 
Al prossimo capitolo!
ValeA <3



 
  
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