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Autore: jas_    01/02/2013    16 recensioni
Aprii gli occhi di scatto e spostai il cuscino, mettendoci un attimo a far riabituare i miei occhi assopiti alla forte luce che entrava dalla finestra vicina a me. Mi guardai intorno e sussultai: quella non era la camera di Molly, né tantomeno la mia.
Un altro movimento mi fece voltare di scatto alla mia sinistra, un ragazzo seminudo dormiva sereno nel mio stesso letto. Prima di rendermene veramente conto urlai, guardando poi il mio di corpo: indossavo solo la biancheria intima. Cominciai improvvisamente a sentire caldo, mi passai una mano tra i capelli in preda al panico e cercai di ricordare gli avvenimenti della serata precedente.
Ricordavo la festa, i diversi cocktail che Molly mi aveva portato, quelli che invece mi ero arrangiata io a prendere, la pista affollata, quasi soffocante, io che non trovavo più Molly e cercavo di uscire da quella trappola umana e... Due mani che mi cingevano i fianchi, poi il vuoto.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Right side, wrong bed'
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Capitolo 1

 
 
La lieve luce che entrò dalla finestra mi costrinse a coprirmi la testa col cuscino. Sentii un movimento provenire da accanto a me, istintivamente mi irrigidii ma poi mi ricordai di non essere  nel mio letto ma bensì a casa di Molly. Allungai il braccio alla mia destra alla ricerca del comodino che sapevo essere lì ma la mia mano incontrò solo il vuoto.
Aprii gli occhi di scatto e spostai il cuscino, mettendoci un attimo a far riabituare i miei occhi assopiti alla forte luce che entrava dalla finestra vicina a me. Mi guardai intorno e sussultai: quella non era la camera di Molly, né tantomeno la mia. Un altro movimento mi fece voltare di scatto alla mia sinistra, un ragazzo seminudo dormiva sereno nel mio stesso letto. Prima di rendermene veramente conto urlai, guardando poi il mio di corpo: indossavo solo la biancheria intima. Cominciai improvvisamente a sentire caldo, mi passai una mano tra i capelli in preda al panico e cercai di ricordare gli avvenimenti della serata precedente. Ricordavo la festa, i diversi cocktail che Molly mi aveva portato, quelli che invece mi ero arrangiata io a prendere, la pista affollata, quasi soffocante, io che non trovavo più Molly e cercavo di uscire da quella trappola umana e... Due mani che mi cingevano i fianchi, poi il vuoto.
Il ragazzo mugugnò di qualcosa, sussultai e lo osservai attentamente cercando di ricordare qualcosa su di lui rispetto alla serata precedente. Mi cadde l'occhio sulle sue mani, grandi e curate, di certo non quelle di chi fa un lavoro manuale, e sul suo addome che si mouoveva lentamente a tempo del suo respiro rilassato: dormiva come un sasso. Che fosse Louis Tomlinson, il proprietario di quella mega villa? La possibilità che fosse lui non era poi così remota, in tal caso era più che normale che avesse le mani più belle di quelle di una ragazza, insomma, sicuramente i suoi non gli facevano alzare un dito. Lasciai perdere le mani del ragazzo e il suo fisico - che dovevo ammettere era piuttosto bello, se non fosse stato per i numerosi e orrendi tatuaggi che aveva sul lato sinistro del busto, sugli avambracci, i polsi, e quei due uccelli sul petto, infondo quelli però non erano così male - e mi concentrai sul suo viso.
Un ammasso di riccioli informi gli cadeva sulla fronte, non potevo vedere il colore dei suoi occhi ma aveva le labbra rosee e non troppo carnose ma allo stesso tempo nemmeno sottili. Nel complesso non era brutto, almeno se ero andata a letto con lui non era un cess... No. Io non potevo essere andata a letto con lui, non ero andata a letto con lui nonostante le circostanze suggerissero l'esatto contrario. Mi alzai dal letto alla ricerca del mio vestito e della mia borsetta che doveva contenere il mio cellulare. Che ore erano? Erano già le dieci? E la messa? I miei mi avrebbero uccisa, cos'avrei raccontato loro? Pregai con tutta me stessa che Molly avesse inventato una scusa o qualcosa di simile, era un genio in quel genere di cose.
Ero così preoccupata per i miei genitori che non mi accorsi che il ragazzo si era svegliato e mi osservava con un'espressione assonnata sul viso.
«Ehi!» lo ripresi, cercando di coprirmi il corpo con le braccia, tuttavia con pochi risultati.
Lui sorrise, un sorriso sghembo e alquanto strafottente, «niente che io non abbia già visto» disse poi.
Avvampai a quell'insinuazione, non era possibile.
«A-abbiamo fatto s-s...» non riuscivo nemmeno a pronunciare quella parola, mi facevo schifo da sola. Mi ero fatta abbindolare da Molly e dalle sue accuse di essere troppo bigotta e seria, aveva iniziato a blaterare cose riguardanti al fatto che dovevo divertirmi, lasciarmi andare e... Ero finita per svegliarmi in una stanza mai vista prima, a letto con un ragazzo mai visto prima, con indosso solo il reggiseno e le mie mutande a fiorellini.
«Sesso?» conclusi infine, quasi sprezzante.
Il ragazzo rise di nuovo, che c'era di divertente in quella situazione? A me veniva da piangere.
«Non ne ho idea, l'ultimo ricordo che ho di ieri sera è Louis che mi dice di sedermi sul divano e smetterla di bere. Però le circostanze suggeriscono quello» ammise divertito.
Aprii la bocca per dire qualcosa ma le parole mi morirono in gola, sentii gli occhi pizzicarmi, non era possibile che la prima volta in vita mia che bevevo, la situazione degenerasse così tanto.
«I-io... Devo andare» blaterai, guardandomi in giro senza sapere bene cosa fare, non potevo uscire mezza nuda.
«Beh, posso almeno sapere come si chiama colei con cui ho avuto l'onore di dormire?» domandò poi il ragazzo, per niente preoccupato da quella situazione.
Come poteva essere così superficiale e tranquillo? Io ero sull'orlo di una crisi isterica. L'unica cosa che volevo in quel momento era tornarmene a casa, chiudermi in camera mia e non uscirne più. Mi facevo schifo da sola per quello che avevo fatto, non solo avevo deluso i miei genitori che mi avevano sempre dato fiducia, ma avevo deluso persino me stessa.
«Facciamo finta che non sia successo niente, okay?» proposi.
Il ragazzo fece per ribattere ma lo anticipai, «hai visto il mio vestito?» chiesi dura.
Lui scosse la testa, perlustrando con lo sguardo tutta la stanza e fermandosi a guardare un punto alla mia sinistra.
«Puoi prendere la mia maglietta, è quella lì» disse, indicando l'indumento che giaceva per terra.
Annuii raccogliendola dal pavimento ed indossandola, era bianca, con una stampa sul davanti e la scritta "Mick". Mi copriva le gambe come ricordo che faceva il vestito di Molly la sera precedente.
Feci per uscire dalla stanza ma quando stavo per aprire la porta, il ragazzo parlò.
«Comunque, nel caso noi due avessimo fatto qualcosa... Stanne certa che ti è piaciuto» disse, facendomi l'occhiolino e rivolgendomi un sorriso che probabilmente avrebbe dovuto farmi sentire le farfalle nello stomaco ma che in realtà mi causò solo disgusto.
Strabuzzai gli occhi sorpresa da cotanta sfacciataggine e maleducazione. Non potevo essere andata a letto con un idiota del genere, era impossibile. Come osava dire certe cose? L'educazione non gliel'avevano insegnata? Probabilmente si era ritrovato più di una volta in situazioni simili, per lui non era una novità svegliarsi a letto con una ragazza di cui non ricordava nemmeno il nome. Beh, io non ero una di quelle ragazze, non avevo idea di che cosa fosse successo, ma anche se avessimo fatto qualcosa, non gli avrei dato la soddisfazione di sapere nemmeno il mio nome. Non parlavo con gli imbecilli.
Lo ignorai ed uscii, stando attenta a sbattere per bene la porta alle mie spalle.
Non appena misi piede in corridoio calpestai qualcosa, era una delle mie scarpe. Mi guardai in giro cercando di individuare anche l'altro paio che trovai davanti ad una porta socchiusa, in mezzo a bicchieri e bottiglie di birra vuote. Lo presi in mano ed aprii lievemente quella porta: era il bagno, e si trovava in uno stato pietoso.
Carta igienica sparsa da tutte le parti, il rubinetto del lavandino era ancora aperto mentre nella doccia c'era...
«La mia borsa!» esclamai, e per la prima volta in quella giornata, sorrisi. Mi avvicinai per prenderla, cercando di evitare accuratamente tutte le cose che occupavano il pavimento, e la aprii con foga alla ricerca del mio cellulare che trovai intatto in una tasca interna.
Fortunatamente la batteria non era ancora completamente scarica, trovai una trentina di chiamate e messaggi esclusivamente da parte di Molly e poi alcune chiamate da parte di casa.
Quando mi cadde l'occhio sull'ora sussultai, erano le undici passate, non era possibile.
Uscii dal bagno in preda all'ansia e scesi le scale, ritrovandomi nella sala principale della villa, l'unica stanza - a parte la cucina - di cui avevo ricordo. Ignorai il caos che regnava sovrano ed uscii dalla casa, attraversando il giardino per arrivare in strada. Solo in quel momento mi resi conto di indossare soltanto una maglietta, non potevo tornare a casa, né tanto meno andare da Molly, in quelle condizioni.
Decisi di chiamarla, mi rispose al primo squillo.
«Victoria grazie al cielo sei ancora viva, ma che fine hai fatto? Dove sei? I tuoi mi hanno chiamata preoccupati se ti dicono qualcosa hai avuto un'indigestione di noccioline ieri sera e sei attaccata al cesso, okay?» disse, tutto d'un fiato e parlando così velocemente che feci fatica a capirla.
Non riuscii a non sorridere, meno male che c'era Molly, pensai.
«Sono a casa di Louis, vieni a prendermi ti prego, e portami anche dei vestiti» dissi, incupendomi di nuovo.
«Vì cos'è successo?» mi domandò preoccupata.
Scossi la testa, asciugandomi dalla guancia una lacrima che era sfuggita al mio controllo, «ti racconterò tutto dopo, ora ti prego vieni a prendermi.»
In quel momento alzai lo sguardo verso la maestosa villa di fronte a me, mi cadde l'occhio su una finestra al piano superiore, il ragazzo mi stava guardando.
Mi sorrise e mi mandò un bacio, gli mostrai il mio dito medio.


 

-

 

Ciao gente!
Eccomi qua, col primo capitolo della storia :)
Secondo voi chi è il ragazzo misterioso? HAHAHAAHAHAHAH
Prima che pensiate la cosa sbagliata, vorrei precisare una cosa: questa non sarà la solita storia in cui i protagonisti prima vanno a letto insieme e poi si innamorano e bla bla bla, ma la prima parte della trama (?) sarà basata su qualcos'altro che scoprirete tra poco e, in una maniera o nell'altra, ne faranno parte tutti e cinque i One Direction :)
Fatemi sapere che ne pensate, ci tengo molto!
Nel frattempo vi ringrazio per le recensioni lasciate allo scorso capitolo e per aver aggiunto la storia tra le preferite/seguite/ricordate e per avermi messa tra gli autori preferiti!
Un paio di giorni fa mi sono creata una pagina su Facebook - ora sì che sono una vera scrittrice! HAHAHAHA 
Comunque niente, se volete mettere "mi piace" non può farmi altro che piacere, il link è questo. Poi Luna mi ha dato l'idea di mettere degli spoiler, consiglio che ho accettato, quindi se volete avere delle anticipazioni non dovete fare altro che mettere mi piace :)
Poi, per chi non lo sapesse, sto scrivendo anche una storia sui Simple Plan se siete interessate, il link è sotto.
Grazie di nuovo per tutto, alla prossima!
Jas

P.S. Ho dimenticato di dirvi una cosa - come al solito HAHAHA! Nel caso vogliate essere avvertite su Twitter quando aggiorno, basta che me lo dite :) Sono @xkeepclimbing


   
 
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