Videogiochi > Final Fantasy VII
Segui la storia  |       
Autore: V a l y    23/08/2007    6 recensioni
Un invito, una combriccola riunita, una notizia imprevista. A volte è proprio nell'imprevedibilità che l'amore si fa sentire. [Yuffie x Vincent]
STORIA IN FASE DI CORREZIONE
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Vincent Valentine, Yuffie Kisaragi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
C'era come qualcosa di differente. I ragazzi del gruppo lo percepivano, ma nonostante i loro sforzi non riuscivano a portare questa intuizione ad una ragione più consistente. Forse era l'atmosfera del locale dove adesso si trovavano, che contrastava con quella esterna. Possibile. Probabile.
Era una giornata che splendeva in un sole di mezzogiorno che accoglieva caloroso tutto il paese di Wutai; neppure una nuvola dissacrava quel benevolo torpore. La grande stella si manifestava nella sua immensità nel periodo più grato dell'anno: la primavera era alle soglie, i boccioli cominciavano a fiorire sugli alberi, i volatili regalavano sinfonie a chiunque potesse avere orecchie per udirle; non era solo la natura a sollazzarsi per la benigna giornata, perché anche gli uomini si godevano il momento abbandonandosi nell'ozio. Ma la combriccola era voluta scappare dal dono del creato, rifugiandosi in una locanda buia e opprimente come una caverna. Non c'era niente che illuminava lo stretto luogo, tranne qualche fioca luce di candela posata sui tavoli bassi che danzava come una ballerina del ventre davanti agli occhi di tutti, dando a questi la sensazione stessa che le persone che avevano intorno danzassero al medesimo modo.
Era l'ambiente di quella locanda a rendere diverso quel qualcosa che apparteneva a tutti loro. Possibile. Probabile.
Ma non bastava.
E in men che non si dica, si era staccata da loro la causa di tutto quel frastornamento collettivo.
Yuffie si alzò dal cuscino su cui era seduta, avviandosi verso il muro che avevano davanti. Si fermò, voltandosi verso i compagni, permanendo eretta.
Ormai tutti sentivano di rasentare quel malefico motivo che non voleva essere capito.
Forse era l'aria calma, stranamente e troppo calma della loro amica ninja. Era un sorriso che non sembrava più appartenere a lei; un arriso lieve e fuggevole che non aveva nulla di infantile. Era la sua bocca di rosa, e la medesima tonalità sulle guance, che le coloravano dolcemente la carnagione chiarissima. Qualcosa era diverso, qualcosa era cambiato.
“Vi ho chiamato qui perché avevo tantissima voglia di vedervi, ma questo non è l'unico motivo...”
Persino la sua voce pareva differente. Ognuno di quei vecchi eroi che avevano salvato il mondo rizzò le orecchie come felini. Fare della suspense non era cosa che riusciva bene a una come Yuffie, un tipo di persona che quando voleva dire qualcosa la diceva subito e in fretta, qualunque cosa fosse stata. Eppure in quel momento le riusciva dannatamente bene. Altro elemento che stonava un po' con l'insieme...
“E' un po' strano da dire...”
Giocherellava nervosamente con le dita, guardava il pavimento sotto i suoi piedi. E le guance, di nuovo, presero un colore più vistoso, quasi simile a quello delle fragole.
“Ehi, piccola ninja, velocizzati che qui si fa sera!” ironizzò sguaiatamente Cid, facendo uscire dalle labbra, insieme alle sue parole, boccate di denso fumo del suo sigaro preferito, da cui mai si staccava. Qualcosa che era rimasto invariato, dunque, esisteva ancora...
“Silenzio, bestia!” replicò repentina la ragazza dal capello corto, una smorfia infastidita sul suo volto colorato di rosa. “Non è certo notizia che si dà così, su due piedi!”
“E quale notizia potrà mai essere?”
Stavolta a parlare era stato Barret. Sempre allo stesso modo sarcastico dell'amico fumatore.
“Vuoi per caso dirci che hai deciso di non fare più la ladruncola?! E' questa la strabiliante notizia, vero?!”
Di nuovo Cid. Quei due si trovavano molto bene insieme quando discorrevano: due scimmie con il medesimo tatto di elefante. Quando poi il loro argomento era Yuffie, oh be'... parevano quasi il cane e il suo padrone, da quanto concordavano su ogni cosa. Spesso a sfavore della povera ninja.
“No, scemo!” controbatté la giovane portando le braccia conserte. Eppure il suo broncio non era come quello di una bambina, come soleva sempre essere. Avrebbe continuato ad inveire contro il padrone dell'Highwind, ma optò per una scelta più matura: di rimanere cheta e contare mentalmente qualche secondo per calmarsi. Era seria come solo Cloud, Nanaki e Vincent potevano arrivare ad essere.
Sempre più diversa, sempre più strana.
Questa visione che avevano gli altri era così tangibile che quasi credevano di non avere una Yuffie davanti a loro, ma una sconosciuta appena familiare alla loro amica. Lei fece un movimento involontariamente aggraziato, portandosi la mano sulla bocca di rosa, con l'intenzione di mangiarsi le unghie per aiutarla a sopportare il silenzio oneroso dei ragazzi seduti al tavolo. Solo che quando dischiuse le labbra, queste non vennero usate per quel compito poco educato.
“Tra qualche giorno mi sposerò.”
La frase era stata leggera come il fruscio di un vestito che andava a sbattersi contro un altro, la mano ora non si posava più sulle labbra ma nascondeva una gota imbarazzata, un sorriso innocente e vergognoso per la notizia appena detta. Tutto questo accadde nel silenzio soffocante dei suoi amici, che increduli non sapevano cos'altro fare oltre che sgranare gli occhi e permanere immobili come statue di pietra.
Tifa era stata la prima a reagire, probabilmente per quella discrezione femminile che solo lei rispetto ai restanti maschili della combriccola poteva avere. Si alzò lenta e timorosa, e forse era vero o forse era solo l'effetto ottico che davano le luci delle candele, ma a Yuffie parve che mentre avanzava avesse barcollato.
Ed era sempre stata Tifa a cogliere l'irraggiungibile perché di tutta quella strana atmosfera di differenze, quando carezzò la testa dell'amica con la dolcezza di una madre, e la scrutò attentamente negli occhi. E poi sorrise; sorrise teneramente.
“Ma guarda... sei diventata una donna...”
La ragazza dagli occhi di rubino quasi non si commosse per quella constatazione. Abbracciò Yuffie con un'intensità quasi soffocante; per la piccola ninja quell'intensità era solo piacevole. Si aggrappò alla compagna dalla chioma lunga con la stessa foga. I restanti si avviarono con passo lento verso colei che aveva appena varcato il confine del mondo giovane per entrare in quello adulto, per augurarle, sempre ancora un po' impacciati, ogni felicitazione.
Yuffie stessa si accorse di essere diversa, solo quando scoprì di stare piangendo di gioia.
























----------------------------------------------


Hola a tutti ^^ Questa è la mia prima fanfiction a capitoli su Final Fantasy, dedicata ad una coppia che ho adorato col cuore già nel lontano '99, quando giocavo a FF7 e quando ancora non sapevo che data accoppiata piacesse un sacco alla gente (e io che credevo di essere l'unica! xD). Ma accorgendomi che qui su EFP ci sono un sacco di Yuffientine, be'... ne scrivo una e ne leggerò altre cento! E sinceramente non vedo l'ora! *_*
Il prologo è un po' corto, ma i capitoli saranno più lunghi... spero di avervi accesso un po' di curiosità! :P
Commenti, consigli e tutto son sempre ben accetti! ^^


  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VII / Vai alla pagina dell'autore: V a l y