Niall sorrideva, fermo sulla porta, e a me era passata del tutto la fame.

Continuammo a fissarci per tipo un secondo (un secondo bellissimo), poi un urlo più forte degli altri mi riportò alla realtà. Le persone continuavano ad aumentare, e c’erano dei paparazzi. Due ragazze mi spinsero da un lato della porta, e io iniziai a sentirmi oppressa. Cercai Niall e i suoi occhi color del mare, ma quando finalmente li trovai, mi arrivò una gomitata nello stomaco.

Iniziai a vedere tutto nero, non avevo più aria.

L’ultima cosa che vidi, furono due occhi azzurri che mi guardavano preoccupati mentre mi accasciavo al suolo, svenuta.

 

Mi svegliai vicino a una fontana, fradicia dall’ombelico in su. Quando misi a fuoco la vista e capii chi fosse la persona china su di me, per poco non svenni di nuovo. Niall stava parlando al cellulare e sembrava voler chiudere la conversazione, parlava con un certo Harry.

Mise in tasca il cellulare, poi mi rivolse il più bel sorriso che avessi mai visto. Era così spontaneo e sincero, che mi venne voglia di abbracciare quello che realizzai essere un perfetto sconosciuto.

Aveva le mani bagnate, quindi era stato lui a svegliarmi.

“Ciao…” disse, con un più che adorabile accento irlandese “Stai bene?”

“Sì…Grazie, sto meglio. Tu sei Niall, giusto?” chiesi, e subito pensai che forse lui si aspettava che io lo conoscessi. In fondo, sembrava famoso, anche se io non ne avevo mai sentito parlare prima d’ora. Sarà un modello? Con una faccia così…

“Oh, sì, sono io. Tanto piacere. E tu sei… ?” mi chiese, porgendomi la mano, come non vedevo fare da non so quanto tempo.

“Lindy. Piacere mio.” sorrisi, e gli strinsi la mano.