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Autore: SofiaStyles    03/02/2013    2 recensioni
“NO! Mamma adesso mi dici cosa cavolo è successo! So che non vuoi però così Helen si sente a disagio, e a me da fastidio..” disse Sophie gridando forse un po’ troppo, e lanciano un’occhiata di scusa rivolta ad Helen, che le sorrise, in risposta.
“Sophie, ehm.. ho incontrato Anne..” disse la madre, guardando verso il basso, con tono di voce calmo e abbastanza triste.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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'Ma non ti ricordi di lei?'    



"Basta piangere, Soph. Ma come mai non siete più amici?" le confessò l'amica.

 
"Sai, Hel. Io sono rimasta con loro un bel po'. Tipo quattro o cinque mesi. Anne provò a chidermi in adozione, ma c'erano cià molte coppie in lista. E ne trovarono una. Si chiamavano Tom e Nora. Erano abbastanza giovani, sembravano anche simpatici. Vennero ad abitare nella mia casa, perchè l'unca cosa che chiesi in tribunale era di rimanere a Holmes Chapel, per non lasciare Harry.. Erano molto gentili, però qualche mese dopo, Tom iniziò a violentarmi. Ogni santo giorno. Ne parlai con Anne, e i miei nuovi genitori persero la mia custodia. Successivamente arrivarono loro due, i genitori che ho adesso, e non ebbi più problemi. Ci siamo dovuti trasferire dopo un anno e mezzo, purtroppo. Cercai di rimanere con Harry, ma fu tutto inutile. Avevo quasi dodici anni..." disse Sophie, sempre con quell'aria triste e malinconica che faceva tanta pena a Helen.

"Oh, che tristezza. Hai una storia terribile, Sophie. Ma non sei riuscita più a tenerti in contatto con lui?" domandò la mora, sempre più intrigata dalla storia.

"Ma sì, nei primi tempi sì. E' solo che ho scoperto una cosa veramente 'brutta' se si può dire così.." 

"Cioè?" le chiese, preoccupata.

"Cioè, ho scoperto di essermi innamorata di lui. So, che a dodici anni queste cose si pensano ma non potrebbe mai essere vero, eppure, io PIANGEVO sempre, quasi come l'anno scorso, Hel. E tu sai quanto piangevo. Mi ero innamorata, del mio migliore amico, quasi mio fratello.Noi ci siamo traferiti in Scozia, e non l'ho potuto rivedere. Ci chiamavamo nei primi mesi, ma poi non mi ha più risposto. Neanche al telefono di casa. Un giorno siamo  tornati a Holmes Chapel, avevo quattordici anni. Così ho iniziato le superiori qui. Siamo stati amici per quasi nove anni. Non sono andata a casa sua, perchè ero troppo arrabbiata. A scuola, mi ha vista e riconosciuta, mi ha salutata qualche volta, ma poi due anni fa, quando sei arrivata te, è sparito. Magicamente è comparso a x-factor, e adesso sai dov'è.."

Sophie era terribilmente amareggiata dal comportamento dell' ex-amico. L'aveva delusa profondamente.

......

Sophie amava cantare. Lo faceva dalla mattina alla sera. Mentre studiava, sotto la doccia, mentre mangiava.
Sopratutto adorava tantissimo fare i duetti con Harry, da piccola.
Aveva vinto molti concorsi a Holmes Chapel.
Spesso capitava che andasse nel pub della città a fare piccoli concerti. Prendeva la sua chitarra e andava a esibirsi.
Così era successo quel giorno.
Arrivò al locale, correndo sotto la pioggia.

"Sophie, grazie al cielo che sei venuta! Scusa se ti ho avvissata un po' tardi, però la band che doveva venire oggi è bloccata dalla pioggia" esclamò il proprietario del locale, quando vide la bella ragazza entrare e scrollarsi l'acqua di dosso.
"Ma figurati Jonh..ero a casa a guardare la TV, non avrei fatto niente." gli sorrise lei.

Preparò la sua postazione sul piccolo palchetto posto al centro del pub.
Accese il microfono e posizionò lo sgabello. Si sedette e accordò la chitarra.
Parti a suonare e cantare 'Locked out of the heaveN' di Bruno Mars.

La sua bellissima e squillante voce riempì ben presto la stanza, e impedì a chiunque di non ascoltarla, si faceva ascoltare.
Finita la canzone, l'applauso delle persone lì presenti arrivò subito all'orecchio della ragazza, che sorrise contenta.
Notò nel pubblico, una donna, che aveva un'aspetto piuttosto famigliare. Era girata, stava chiacchierando con il barista, mentre beveva il suo caffè.
Sophie non voleva farsi vedere da quella donna. Quando lei si girò, la ragazza si bloccò. Stava eseguendo un brano, ma smise immediatamente, quando i loro sguardi si incrociarono.
Rimasero lì, a fissarsi. Fu così per una manciata di secondi, dopo però Sophie, che si sentiva a disagio, si alzò e corse verso il bagno.
La donna la seguì.

"Sophie, Sophie! So che sei lì! Apri!" esclamò, battendo il pugno sulla porta di legno.
Si sentivano i singhiozzi della ragazza, stava piangendo.
"Non piangere Soph. Che c'è? Apri ti prego, voglio parlarti."
La chiave girò debole nella serratura arrugginita. Lentamente la porta scriccchiolante si aprì.
Sophie aveva le gote rigate dalle lacrime, e gli occhi rossi e gonfi.
"C-ciao Anne." sussurrò la ragazza. Ben presto venne accolta fra le braccia calde della madre di quello che era il suo migliore amico.
"Piccola, quanto tempo è passato.." le rispose la donna. Sophie non era ancora riuscita a fermare le lacrime, uscivano ancora dai suoi occhi verdi.
"Scusa Anne, ti ho bagnato con le lacrime" disse Sophie, tirando su con il naso. Sollevò il viso e con il suo indice esile carezzò la macchia umida sulla spalla di Anne.
"Non importa..-la consolò lei- come stai bellissima?"
"Bene, diciamo così dai. Te invece?" le rispose Sophie, andando a prendere la sua chitarra.

Non era la prima volta che rivide Anne, come per Harry, daltronde.
Li rivide entrambi, ma non ci fece tanto caso. Saluti con la mano, debolissimi sorrisi, ma mai era rimasta a chiacchierare con loro.
Soprattutto da quando Harry se ne andò ad x-factor.
Era arrivato il momento di affrontare la realta, per Sophie. Non poteva rimpiangere per sempre il suo amico.

"Tutto bene. Ti va di venire a casa da noi, a cena? C'è anche Gemma.." le propose la donna. 
Sophie riflettè qualche istante. Gemma era stata una sua amica, si volevano tanto bene. Era l'unica con cui aveva mantenuto i contatti.
"Mmh. Non vedo perchè no. Dai sì, vengo. Una cosa..ci sarà Harry?" le chiese. Tutto ciò che non voleva era rivederlo.
"No, Harry dovrebbe essere a Londra. Sarai la benvenuta. Alle otto va bene?"
"E' perfetto. Scusa Anne, ma adesso devo proprio andare. Ci vediamo sta sera.." si congedò.
Abbracciò la donna, poi prese il cappotto, la chitarra e uscì dal locale.

........

"Sophiee!" esclamò Gemma, aprendo la porta alla ragazza. La abbracciò calorosamente.
"Gemma!" urlò lei, in risposta.
Si accomodarono sul divano. Sophie prese in mano un giornale che c'era sul tavolino di vetro.
Rimase scioccata notando il titolo in prima pagina.

'HARRY STYLES FIDANZATO UFFICIALMENTE CON LA REGINA DEL COUNTRY TAYLOR SWIFT'

La ragazza spalancò la bocca. Non era solita leggere i giornali, e questa era una sorpresa.
Gemma notò l'espressione dell'amica, che era paralizzata.

"Hey, hai letto?" le chiese, prendendo il giornale e aprendolo alla pagina dell'articolo.
"Che dice? Scusa, mi da fastidio leggere queste cose." sputò lei, carica d'ira verso la cantante.
"Oh, che succede con Harry? E' molto che non vi sentite?" 
"Vedi, Gemma. Io non vi ho mai detto niente. Quando ero in Scozia, dopo qualche mese, Harry non mi ha più risposta alle chiamate. Sembrava sparito. Poi, quando sono tornata, mi salutava a malapena. Da quando è andato a x-factor, non l'ho più rivisto."
Gemma rimase sbigottIta.
"Ma come? Harry quando mamma gli chiedeva come stavi, rispondeva sempre 'bene',diceva che vi sentivate.  Sto parlando di quando eri in Scozia. Beh, da quando è a x-factor, non parla molto neanche con me.." rispose Gemma.
"Dici davvero Sophie? Non ti ha mai chiamata?" chiese Anne. La ragazza annuì.
Tutto ciò infastidì ancora di più Sophie. Harry mentiva anche a sua madre.

Il campanello suonò, Sophie andò ad aprire, per non far scomodare Gemma e Anne.
Vorrebbe non essere mai andata ad aprire alla porta.
Harry era davanti alla porta, stava messaggiando con il suo cellulare. Lo sguardo era fisso sull'apparecchio, e non notò la ragazza che gli aveva aperto la porta.
Scosse i suoi ricci e sollevò il viso.
"C-ciao..- disse lui. Non l'aveva riconosciuta-  Mi fai entrare?"

La ragazza si spostò e lasciò lo spazio per far entrare Harry, che, a suo parere, era sempre più bello.

"Harry che ci fai qui?" chiese Gemma, che era preoccupata per Sophie, che aveva lo sguardo abbassato e triste.
"Ma grazie sorella. Sono felice di vederti anche io."
"Ma che dici? Dai, non torni mai a casa senza preavviso.."
"Taylor è andata a Bristol e non sapevo dove andare."
"Mhh, Taylor."
Gemma guardò la sua amica, che era ancora dietro la porta. Era rimasta abbastanza scossa alla vista del ragazzo.
"Soph, siediti!" la incitò Anne.
La ragazza, timidamente, si sedette nell'unico posto sul divano rimasto, cioè vicino a Harry. Era nervosa, aveva paura, anche se neanche lei sapeva di cosa.
Harry, si girò verso di lei e le porse la mano.
"Harry" disse, sorridendole sornione.
Sophie strinse delicatamente la mano del ragazzo, e dei brividi le percorsero la schiena.
"S-Sophie"
Lui annuì.
"Ma non ti ricordi di lei?" strillò Gemma.
Il ragazzo sussultò, poi scrutò Sophie, per cercare una risposta. Lei, imbarazzata, cercò di scuotere la testa, per comunicare a Gemma di non continuare.
Lei non capì.
"Ma come?! Sophie Lanscott, l'unica amica che ti abbia sopportato per quasi nove anni consecutivi, senza mai stancarsi."
Harry guardò ,sentendosi in colpa, la ragazza che era ormai in lacrime.
Le toccò la schiena, cercando di calmarla.

Sophie si alzò e corse via. Non poteva sopportare tutto questo.

"Aspetta! Aspetta!" gridò Harry, correndole dietro.
Le bloccò un polso. Lei si girò e lo guardò triste negli occhi.
"Cosa c'è?" disse lei, liberandosi dalla presa.
Si guardarono negli occhi, poi lei riprese a correre, senza badare alle urla del ragazzo soffocate dalla pioggia, che cercavano di fermarla, di nuovo.





MA CIAAO.


Ok, non sono nelle condizioni di poter scherzare. Tipo sono anni che non aggiorno, e ne sono consapevole.
Ho cercato di farlo il più lungo possibile, ma non sono poi così brava. Grazie alle ragazze che hanno recensito i capitoli precedenti.
Parliamo del capitolo. E'.... completo, devo dire. Ho messo il colpo di scena un po' in anticipo. Certo, potevo metterlo al capitolo 1o, però.. mi andava di faer così.
Adesso mi affido a voi. Ho bisogno di consigli per andare avanti. Aiutatemi, vi prego. Aadesso vado, perchè.. ho sonno.



PEACE AND LOVE <3.


   
 
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