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Autore: ehilou    03/02/2013    27 recensioni
'Elisabeth, come la regina. Affinche un giorno tu possa diventare una donna importante come lei..'
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-Che ti serve Malik?- tagliai corto.
-Perchè dovrebbe servirmi qualcosa? alzai un sopracciglio volevo solo invitarti alla mia festa di inizio anno.-
-Grazie, ma per questa volta passo.- feci per andarmene ma lui mi blocco per il polso, lo guardai stufata.
-Cos'è hai paura di divertirti troppo?- mi provvocò lui.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Prologue
 

Elisabeth, Elisabeth Bradshow, ecco come i miei genitori avevano deciso di chiamarmi.
Mia madre diceva che era il nome più bello del mondo.
'Elisabeth, come la regina. Affinche un giorno tu possa diventare una donna importante come lei..'
Mia madre diceva anche che non si sarebbe mai aspettata di avere una figlia così bella, anche se io tutta questa bellezza non la vedevo, qualche volta mi sarebbe piaciuto guardare con i suoi occhi.
Ero il suo contrario, capelli di media lunghezza, ricci. Occhi grandi e verdi, naso piccolo all'insù e per finire, forse l'unica cosa che avevo preso da mamma, la bocca, piccola ma carnosa.
Ed eccomi qui, a scuola. Per di più primo giorno di scuola.
Frequentavo il liceo classico J.J. queste due lettere stavano appunto per James Joyce. A parer mio, uno dei più grandi scrittori inglesi. 
Stavo prendendo 'Dubliners' quando i fighetti di turno passarono per il corridoio. 
Non so come, ma tutte le ragazze presenti nel corridoio si girarono a guardarli e a loro sembrava piacere, forse gli faceva sentire importanti. 
Io non gli avrei mai dato questo 'onore'.
Ma dato che la sfiga, se così si può chiamare, è con me Malik si avvicinò alla sottoscritta.
-Bradshow.- disse questo appoggiandosi al mio armadietto.
-Malik, non so se il fato, la moira o quello che vuoi ti abbia portato qui, ma togliti dal mio armadietto.- lo avvisai.
-Ehi Bradshow, non c'è bisogno di scaldarti tanto.- mi disse ciuffo, ciuffo perchè aveva un ciuffo alzato altissimo.
-Che ti serve Malik?- tagliai corto.
-Perchè dovrebbe servirmi qualcosa? alzai un sopracciglio volevo solo invitarti alla mia festa di inizio anno.-
-Grazie, ma per questa volta passo.- feci per andarmene ma lui mi blocco per il polso, lo guardai stufata.
-Cos'è hai paura di divertirti troppo?- mi provvocò lui.
-Va bene- l'unica cosa che non riuscivo a tenere a bada era il mio orgoglio, ma per mia fortuna non perdevo mai il controllo, quindi anche se ci fossi andata non sarebbe successo niente.
Infilai il libro di Joyce nello zainetto che avevo e andai in classe.
Prima ora: letteratura, una materia bellissima se non fosse per la professoressa McJoy. Una donna insistente, incapace di farsi i fatti suoi, e sopratutto troppo, troppo giovane per insegnare.
Sono sempre stata del parere che per insegnare ci volesse esperienza, sopratutto se insegnavi letteratura a un liceo classico.
Ed eccola lì, entrò nell'aula bella come sempre, lasciò i libri sullo scaffale tenendosi solo Dubliners e si sedette accavallando le gambe sulla cattedra. 
Tutti i ragazzi presenti nell'aula sbavavano e molti di loro avevano iniziato a studiare letteratura solo per la professoressa.
-Scusi il ritardo professoressa.- entrò Zayn seguito dagli amici.
-Malik,Styles,Horan,Payne e Tomlinson; siete in ritardo di 5 minuti. Per questa volta vi lascio entrare. Che non si ripeta mai più.- concesse la McJoy.
I ragazzi presero posto e dato che io attiro la sfiga, Malik venne a sedersi vicino a me.
-Prima non ti ho dato le informazioni necessarie, la festa sarà questa sera alle 9 a casa mia. Mettiti un vestito corto, non sarà  la solita festa formale.- mi sussurrò lui.

Le due ore di lezione finirono subito, per fortuna avevo solo quattro ore e quelle successive sarebbero state di educazione fisica, quindi decisi di tornare a casa.
Andai nel parcheggio e salì sulla mia Range Rover rossa, regalo per i miei 16 anni.
Mi erano sempre piaciute le Range Rover, fin da quando avevo 12 anni.
Arrivai a casa in fretta dato che alle dieci e mezza, non essendo ora di punta, per strada non c'era quasi nessuno.
Salì in fretta le scale e mi catapultai nella cabina armadio per vedere se avessi qualcosa di decente per la festa di Malik.
Molti dei miei vestiti erano troppo da persona per bene, tutti comprati per le cene con i miei genitori.
Ma nell'angolino del guardaroba trovai quello perfetto.
Era bianco con la scollatura di dietro più grossa e una cintura celeste chiaro.
Avevo anche le scarpe perfette.
Louboutin. Louboutin azzurre, le scarpe della mia vita.
Per quanto l'apparire mi interessasse poco, queste scarpe erano veramente bellissime.
Avevano il suo costo, certo, ma quando ti regalano una meraviglia del genere non puoi certo dire di no.
Ora alla festa mancavano solo dieci ore.
Avevo tutto il tempo per fare tutto.
I capelli li avrei piastrati e poi intrecciati e per il trucco come al solito avrei fatto una cosa semplice.
Scesi giù al primo piano e sgattaiolai in cucina per vedere cosa Dorit, la nostra governante, stesse preparando.
Data la dieta di mamma e il voler per forza mangiare sano di mio padre, ci concedevamo qualcosa che contenesse più di 500 calorie raramente. O almeno loro, io tutti i sabati ordinavo una pizza di svariati gusti oppure un mc menù di McDonald's.
Stranamente oggi nel forno c'era polpettone con le patate e lasagna.
Non mangiavo una lasagna da secoli, probabilmente ci sarebbero stati ospiti.
Tornai nella cabina armadio e presi un vestito bianco di pizzo e delle ballerine bianche anch'esse, perchè non mi andava di mettere i tacchi anche in casa.


-Pov. Zayn


-Zayn sei pronto? Stiamo per andare.- mi tuonò mio padre dal piano di sotto, l'ennesimo pranzo di lavoro, o meglio, l'ennesimo pranzo per trovarmi una fidanzata 'di buona famiglia' come diceva lui.
Ma gli interessavano solo i soldi, avrebbe fatto di tutto per averne sempre di più.
Speravo che almeno questa volta, la pretendete fosse una ragazza carina.
Non come le altre che facevano molto Genoveffa e Anastasia.
Scesi le scale di casa e salì in macchina. 
Per tutto il viaggio non si fece altro che parlare della ragazza, la descriveva come se fosse un angelo.
Arrivati a destinazione, entrammo nel giardino della grande villa. 
Percorremmo un viale alberato e ci trovammo davanti a una grande villa, tutta bianca.
Suonammo al campanello e ci venne ad aprire una ragazza con un vestito di pizzo bianco.
-Elis?- dissi io.
-Ciao Zayn.- mi rispose la ragazza, forse era veramente un angelo.






My spaceeeeee!

Ciao splendori :)*
Spero che questo primo capitolo vi piaccia. 
Spero che sia uscito bene almeno lol.
Nelle recensioni fatemi notare ogni particolare 'fuori posto'.
Penso che per migliorare mi servano dei consigli, quindi se avete qualcosa da dire ditemela lol
Per favore, dato che siete arrivati fin qui lasciate una recensioncina? Grazieee *--*

Continuo a 5 recensioni.
  
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