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Autore: Melabanana_    03/02/2013    7 recensioni
Sera bella gente :3
Nuova long - fra poco mi uccidete, vero?- Horror.
Ho preso spunto da un gioco, Ao Oni.
~
Voi che non saresti dovuti entrare…
Voi che avete chiuso la porta alle vostre spalle…
Siete pronti a vivere il terrore? A vedere il sangue dei vostri amici? Siete pronti a rimanere qui per l’eternità?

~
Pairings: EndoKaze/GouFubu/BanGaze/HiroMido/KidoHaru/FudoFuyu/HerAfu e altre~
[Scritta da Camy]
Genere: Angst, Horror, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
Capitoli:
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{Capitolo 7} Faults

 

 
Era immobile, le mani sporche di sangue, chino sul corpo del fratello; Atsuya gli sorrideva per rassicurarlo, ma lui aveva paura lo stesso.
Quel mostro lo aveva ferito per colpa sua, ora cosa sarebbe successo?
Vide lo sguardo di Shuuya posarsi su di lui; per quanto Atsuya gli stesse antipatico, non poteva lasciarlo morire lì.  Se lo caricò in spalla.
- Deve esserci una specie di bagno in questo posto. – mormorò stringendo i denti.
- Mettimi giù porcospino! – si lamentò Atsuya. Il biondo scosse la testa.
- Shirou. – disse a bassa voce – Aspetta qui, torno fra poco.
I due ragazzi sparirono, lo lasciarono da solo. Shuuya stava cercando di salvare suo fratello.
Era troppo debole. Era inutile e basta.
Sul tavolo di quella stanza c’era un coltellino, si avvicinò lentamente e lo prese.
Stava impazzendo. Stava lentamente collassando in un baratro di cui non riusciva ad intravedere il fondo.
Il sangue del fratello si era asciugato sulle sue dita. Non aveva capito perché l’Ao Oni se ne fosse andato dopo averlo ferito. In quel momento aveva sentito la rabbia salire. Avrebbe voluto uccidere quel mostro con tutte le sue forze.
Uscì dalla stanza. Al diavolo le raccomandazioni, doveva uccidere l’Ao Oni. Era il momento di farlo. Sorrise debolmente. Dopo sarebbero stati tutti felici.

 
Stava salendo la prima rampa di scale. Vide Kazemaru correre in una direzione. Decise di seguirlo.
Magari il sangue di qualcuno avrebbe richiamato quel brutto mostro; però doveva essere fresco. Un’idea gli s’insinuò nella mente. Sorrise ancora una volta, stavolta mentre guardava la lama luminosa del coltello.

 
- Fubuki. – mormorò Kazemaru vedendolo, ansimava. Doveva aver corso molto anche lui. Forse credeva di avere alle spalle l’Ao Oni. Peccato che quel coso avesse inseguito Atsuya e non lui. Si sentì di nuovo nervoso e irascibile.
Non era giusto. Atsuya stava rischiando la vita. Ma in fondo Kazemaru che poteva farci? Peccato che in quel momento Fubuki fosse poco lucido.
- E’ colpa vostra…- disse a bassa voce. Kazemaru gli mise una mano sulla spalla e lo guardò preoccupato.
- Pensavo che fossi il mio migliore amico. – aggiunse. Le lacrime gli rigavano il volto. Kazemaru lo guardò spaventato quando lo vide alzare il coltello.
La lama s’illuminò un ultima volta, prima di diventare scarlatta.
Il ragazzo con i capelli cobalto urlò. Quella voce risvegliò Shirou. Si guardò le mani, poi il coltello e infine l’amico.
Inorridito da quello che aveva appena fatto, lasciò cadere la lama e corse via di lì.
Non avrebbe dovuto farlo. Cosa gli era preso? Lui non voleva essere un assassino.
Si voltò un’ultima volta, prima di scendere le scale. Intravide un’ombra.
 

XXXXX

 
Shuuya guardava basito la stanza: era vuota. Shirou non c’era più. Se n’era andato.
Atsuya si poggiò una mano sulla fronte, preoccupato.
Gouenji gli aveva fasciato la ferita ed erano riusciti a sciacquarla. Fisicamente stava molto meglio. Peccato che suo fratello gemello non fosse in quel posto e che stava girando da solo,  chissà in quale parte di quella casa.
- Dove diamine è andato…? – chiese Atsuya, cercò di nascondere il timore, ma la sua voce tremò.
Il biondo scosse la testa, allibito e preoccupato. – Non lo so. – Mormorò guardandosi intorno.
- Andiamo a cercarlo…
- Sì…
Shuuya lanciò un ultimo sguardo alla stanza che stavano per abbandonare: qualcosa lo intimidiva, lo tormentava.
 

XXXXX

 
Kazemaru sentì il muro freddo sotto le dita, abbassò gli occhi: un fiotto di sangue gli colava dal petto.
Il ragazzo iniziò a respirare affannosamente, strinse le dita intorno alla maglietta intrisa di liquido rosso e mormorò qualcosa.
Pianse. Una lacrima gli scivolò sul viso pallido: avrebbe voluto stringere Endou tra le braccia, sentire il calore della sua mano.
Invece stava finendo tutto in pochi attimi.
Il suo pensiero volò a Fubuki, quell’amico a cui aveva sempre voluto bene, il quale lo aveva colpito. Lo odiava…? Probabilmente no, avrebbe dovuto, ma non ci riusciva.
Iniziò a vedere tutto scuro, confuso, appannato; solo una voce lo tenne ancora per un istante nel mondo dei vivi, poi tutto scivolò lontano, nel nulla più assoluto.
- Ichikun! – Endou era uscito dalla stanza dove si era rifugiato e correva preoccupato verso la figura accasciata contro il muro grigio.
Kazemaru mosse le lentamente le labbra, un’ultima lacrima gli rigo il volto, proprio mentre diceva “ciao”.
Endou gli mise le mani sulle spalle e lo scosse, non voleva arrendersi all’evidenza, non voleva accettare quello che era successo, quello che aveva davanti agli occhi.
- Ichikun sono innamorato di te. – sussurrò tra le lacrime il castano.
Il viso poggiato nell’incavo del collo del ragazzo che giaceva contro il muro, sentiva  i singhiozzi, i sensi di colpa, le lacrime, il dolore.
- Endou! – Il ragazzo girò di scatto la testa; Hiroto e Midorikawa stavano correndo verso di lui. Dopo poco arrivarono anche Burn, Gazel e Afuro.
Tutti guardavano scioccati la figura “addormentata” di Kazemaru e gli occhi gonfi e rossi di Endou.
Continuavano a chiedersi chi fosse stato, com’era successo.
- Ragazzi! – La voce di Kidou attirò l’attenzione di tutti, alle sue spalle c’era anche Fudou.
- Endou cos’è successo…? – chiese il rasta, mentre il suo sguardo squadrava la ferita del ragazzo dai lunghi capelli cobalto.
Lui scosse la testa, i suoi occhi cioccolato trasmettevano disperazione.
Alle spalle del capitano spuntò Gouenji, gli occhi scuri che si spalancarono sconvolti quando vide Kazemaru, al suo fianco Atsuya e Shirou; quest’ultimo erano riusciti a trovarlo mentre camminava per i corridoi bui della villa, con il viso pallido e le mani sporche di liquido denso e rosso. Gli aveva detto che aveva incontrato il mostro blu e che era scappato per miracolo, fortunatamente quel sangue sembrava non essere il suo.
Shirou sentì una fitta al petto, un dolore lancinante, come se il coltello  nella carne l’avesse ricevuto lui.
- Non è stato l’Ao Oni. – affermò Fudou, tra le dita continuava a rigirarsi il coltello che aveva trovato sul pavimento, adagiato vicino al cadavere dell’amico.
- Dici che è stato qualcuno di noi…? – indugiò Afuro.
L’altro fece spallucce – Potrebbe anche esserci qualcun altro qui, non lo sappiamo.
Shirou si poggiò le mani sulla fronte, gli girava la testa, sentiva la nausea, voleva essere lui quello morto.
Nessuno disse altro, tutti rimasero in silenzio, amareggiati e inquieti per quello che era successo, per quegli occhi ambrati che ora sarebbero stati chiusi per sempre.
- Guardate qui! – esclamò Hiroto indicando un muro poco lontano – C’è scritto qualcosa -.
Endou si avvicinò per guardare meglio, la luce in quel corridoi era molto poca.
C’era una scritta inquietante e scritta con il sangue di qualcuno, di Kazemaru probabilmente.
 
Voi che non saresti dovuti entrare…
Voi che avete chiuso la porta alle vostre spalle…
Siete pronti a vivere il terrore? A vedere il sangue dei vostri amici? Siete pronti a rimanere qui per l’eternità?
Il mostro non vi risparmierà la vita.
Scappate finché potete,  cercate la chiave che nessuno ha mai trovato.
 
Qualcuno riuscirà ad uscire da questa prigione di sangue e dolore?
 
Endou strinse i pugni e digrignò i denti. – Usciamo da qui. – Mormorò tra i denti.
Annuirono tutti.
- Non diamola vinta a quel maledetto… - Si passò una manica sugli occhi. – Stiamo attenti e sconfiggiamolo.
 
 

XXXXX

 

Dopo le parole del capitano si erano di nuovo divisi; chi avrebbe trovato la chiave avrebbe cercato di rintracciare gli altri.
Ormai quel gioco non era più divertente.
- Secondo voi com’è successo…? – Atsuya si passò una mano sul viso, stanco e ancora dolorante per la ferita.
Gouenji fece spallucce, Shirou invece rimase in silenzio.
Dentro di lui sentiva il bisogno di urlare, di distruggere qualcosa, di graffiarsi, farsi male.
Aveva ucciso il suo migliore amico per semplice disperazione, per rabbia, per vendetta contro qualcuno che non poteva affrontare, che non poteva vincere.
Gli era tutto scappato di mano.
Shirou chiuse gli occhi e fece un bel respiro.
- Stai bene? – chiese il fratello, preoccupato. Fece per alzarsi dal tavolino su cui si era seduto qualche minuto prima, ma il gemello alzò la mano e annuì debolmente.
Aprì lentamente le palpebre, Atsuya gli sorrideva di nuovo, ancora una volta per tranquillizzarlo, ma Shirou sentì solo le lacrime pizzicargli di nuovo gli occhi.
 
 
- Shirou…! – il ragazzo dai capelli grigi aveva la schiena contro il muro, le mani poggiate alla parete riscaldata dal caminetto acceso.
Sentiva il cuore andargli a mille, il respiro rallentarsi. Gli occhi di quel mostro erano due pozze nere e vuote, presto ci sarebbe morto dentro…
Shuuya  scattò verso un mobile vecchio e polveroso, tastò con la mano il legno al di sopra dell’ultimo scaffale: afferrò qualcosa di freddo e metallico.
Lo passò ad Atsuya, che aveva il palmo della mano teso verso di lui.
- Io lo colpisco, tu pensa a Shirou. – Sussurrò.
Certo, avrebbe voluto salvare lui suo fratello, consolarlo, stringerlo a sé, ma il suo gemello sembrava essere innamorato di quel biondo dai capelli bizzarri, e lui rispettava quei sentimenti.
Quindi l’avrebbe salvato, pur rischiando la vita, ma almeno dopo, con Gouenji, Shirou sarebbe stato felice almeno un po’.
Il ragazzo dai capelli rosa, prima che Shuuya potesse fermarlo, si lanciò verso il mostro blu.
- Lontano da mio fratello! – Esclamò, l’Ao Oni lo guardò fissò, alzò gli artigli; Atsuya sentì un grande dolore, con forza infilò la lama nella scorza dura del mostro, che grugnì e allontano il muscoloso braccio, vide la creatura allontanarsi, poi si accasciò a terra, mentre suo fratello continuava ad urlare il suo nome, disperato.
 
 
Più attento. Avrebbe dovuto essere più attento. Invece si era fatto cogliere alla sprovvista, rassegnato alla morte.
Era tutta colpa sua.
Atsuya era rimasto ferito, Kazemaru era morto, Endou stava piangendo, il dolore che adesso seguiva tutti coloro che camminavano e vagavano per quella villa.
Stavolta Fubuki si lasciò andare; pianse lacrime amare e calde
Due braccia lo attirarono a sé, lo confortarono.
- Scusatemi… -
Shuuya gli baciò la guancia e le palpebre, asciugandogli le lacrima.
- Non scusarti. – mormorò, poi  poggiò le proprie labbra su quelle del ragazzo dai capelli argentati.
Shirou sentì una vampata di calore annientare il freddo che si era impossessato di lui.
Atsuya li guardò imbarazzato, borbottò qualcosa e si girò dall’altra parte.
Shuuya ridacchiò quando notò la reazione dell’altro Fubuki, mentre Shirou gli accennò un flebile e incerto sorriso.

 
XXXXX
 

- Stai pensando di ucciderlo…?
- Sto pensando a come collegare gli indizi…
- Magari c’è un posto sicuro nella villa.
Endou guardò perplesso il biondino che camminava di fianco a lui.
Quando si erano radunati avevano confrontato gli indizi trovati, ed in effetti poteva essere davvero come diceva Terumi: poteva esserci una stanza dove sarebbero stati tranquilli, o magari avrebbero trovato  la chiave per uscire.


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.:Angolo di una nanabananah_:.
Scusate il mostruoso ritardo.
Ho avuto problemi con l'ispirazione - e ho stravolto di nuvo la trama della fic :'D
Ho anche deciso di mettere due capitoli extra ùwù per fare 20 capitoli + prologo <3
E uno dei due lo vedrete tra un po', e potrebbe mettere un po' d'ansia :'D
Comunque adesso l'Ao Oni inizia a divertirsi, mentre Shirou si deprime alla grande :'' Ma io lo vedo troppo in versione psicopatica.
spero di aggiornare presto, e mi scuso con tutti quelli che hanno pazientato per leggere il nuovo capitolo :')
Be', grazie a tutti quelli che mi seguono ;) 
l'ottavo capitolo cercherò di iniziarlo al più presto ùwù
Un bacio a tutti
la vostra nanabananah_ <3 o Camy, come volete ;)

   
 
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