Cap. 1
Una nemica…
Altra
parte della città,
altro giardino. Le cameriere e, segretamente, guerriere mew mew,
dell’omonimo caffé
stavano finendo frettolosamente di dare una pulita al locale, quella
sera
c’erano stati veramente molti clienti e loro erano tutte
stanche.
-Non
avete ancora finito di
spazzare?- s’informò Mina con voce annoiata,
comodamente seduta a sfogliare una
rivista –sono stanca e gradirei tornare a casa prima di
domani-.
-Certo
che se tu ci dessi una
mano finiremo sicuramente prima- s’infiammò subito
Stawberry, dando inizio
all’ormai quotidiano bisticcio.
-Ma
io vi sto aiutando, vi
cordino e mi assicuro che facciate tutto- si difese la corvina.
-Sì,
certo, come no. Pam,
dille qualcosa tu, sei l’unica che ascolta in tutto il
locale!-.
Ma
la viola si limitò a
scuotere la testa, rassegnata, imitata subito da Lory. Ormai erano
abituate a
veder Stawberry e Mina litigare e non ci facevano più caso,
lasciando che il
bisticcio si esaurisse da sé…per poi riprendere
il giorno successivo.
-Ahhhhh…pista!!-
Ad
interrompere la scena fu
quindi Paddy, che dopo aver finito di pulire i tavoli aveva deciso di
esercitarsi un po’ col suo pallone, perdendone evidentemente
il controllo e
finendo col travolgere il tavolino di Mina, la quale si
trovò a gambe all’aria
fra le sue riviste. E, come ultimo tocco, la tazzina di the appoggiata
sul
tavolo le si rovesciò in testa, lasciandola fradicia e
decisamente arrabbiata
fra le risate delle compagne.
Mina
avrebbe certamente dato
in escandescenza, se a bloccarla non fosse giunto Ryan, col viso molto,
molto
preoccupato.
-Adesso
basta con queste
bambinate, il computer ha rivelato la presenza di un chimero nel
giardino
pubblico Aiaka, a nord di Tokyo. Dovete andare subito a risolvere la
situazione!-.
Il
suo debutto fu accolto da
cinque sguardi increduli e da un silenzio glaciale.
Alla
fine fu Pam a parlare: -Ma
non avevamo già eliminato tutti i chimeri rimasti in
città?-.
-Il
computer rivela che
questo è nuovo, è stato creato solo pochi minuti
fa e quindi…-
-E
chi l'ha creato allora?-
interruppe Mina, il viso un po’ tirato. Le piaceva essere una
mew mew, ma la
lotta contro alieni e mostri zoomorfi non le mancava proprio.
-E
quindi oltre a
distruggerlo dovrete anche scoprire chi c’è
dietro- concluse Ryan lanciandole
uno sguardo severo.
-Ok,
immagino che non
possiamo rifiutare- proclamò Stawberry nel suo tono
più solenne, da leader.
-Che
bello, così magari
rivedrò Tart! Dite che mi troverà cresciuta?-
-Paddy,
non sappiamo se siano
di nuovo loro, non sai nemmeno se si ricordano ancora di
noi…-disse mestamente
Lory con voce spezzata, in fondo anche a lei sarebbe piaciuto rivedere
Pai, ma
dopo sei mesi non voleva illudersi troppo…
Dietro
di lei, senza che
neppure la diretta interessata ne fosse del tutto consapevole,
Srawberry aveva
pensato la stessa cosa, ma su un alieno diverso, aveva pensato a
Ghish…
-Tart
di me si ricorda sicuramente!-
urlò la mew gialla.
-Ora
basta!- tuonò Ryan
–discuterete al ritorno, ora trasformatevi e andate!-
Le
5 ragazze non si persero
in altre chiacchiere, uno sguardo d’intesa e poi:
-Mew
-Mew Mina…-
-Mew Lory…-
-Mew Paddy…-
-Mew Pam…-
-…Metamorfosi!-
Un
fascio di luce e le cinque
eroine apparvero in tutto lo splendore dei loro costume colorati.
Un
attimo dopo erano già
fuori, pronte ad affrontare la nuova minaccia.
Nel
frattempo nel parco
Aiaka, la misteriosa aliena, sempre nascosta sull’albero,
osservava soddisfatta
la creatura che aveva appena creato: un terrificante uccello gigante,
col becco
e gli artigli in affilato metallo, gli occhi rossi e le piume delle ali
affilate come rasoi. Altro che il passerottino originale.
-Bene,
bene- ridacchiò –un
bel chimero per metterle alla prova e decidere se possono essermi utili
o no.
Spero solo non ci mettano troppo ad arrivare-
Non
aveva ancora finito di
parlare che un raggio di luce azzurro, una freccia, si diresse verso
l’uccellaccio, che senza problemi lo scansò
sollevandosi in aria e scatenando
una specie di tornado con quelle ali gigantesche.
La
ragazza di girò verso
l’origine della freccia e scorse le cinque mew mew, pronte a
lottare.
-Avanti,
fatemi vedere di che
cosa siete capaci…-
-Accipicchia,
l’ho mancato,
scusate ragazze-
-Non
preoccuparti Mina,
piuttosto cerchiamo di trovare il suo creatore- la rassicurò
Pam, guardandosi
intorno, subito imitata, con il cuore che batteva forte, da Stawberry,
Lory e
Paddy, ciascuna in cerca di un particolare alieno…
Non
videro nessuno, ma
purtroppo non videro neppure il chimero che era sceso in picchiata
verso di
loro, travolgendole e ferendole superficialmente con gli artigli o con
le
piume.
-State
attente, cercate di
concentrarvi come una volta!- urlò Ryan da dietro, le
ragazze avevano perso un
po’ l’abitudine a combattere.
-Tranquillo
che ora ci
rifacciamo- affermò convinta Strawberry richiamando a
sé il suo fiocco, imitata
dalla sua squadra.
-E
ora…fiocco d’energia!- la
frusta viola di Pam si arrotolò attorno ad una zampa del
volatile, che cercò
invano di liberarsi.
-Bene,
ora tocca a me e sta
certo che questa volta ti colpirò. Fiocco
d’azione!-
La
freccia azzurra di Mina si
diresse rapida e precisa verso il chimero, e Strawberry si preparava
già a
finirlo, quando il chimero si sollevo in aria trascinando con
sé la mew lupo,
posizionandola proprio sulla traiettoria della freccia, ma per fortuna
il
tempismo non fu proprio perfetto e la ragazza riuscì a
lasciare la sua arma in
tempo, atterrando senza troppi danni grazie al suo dna in parte animale.
-Tutto
bene Pam?- si
preoccuparono le sue compagne, ma lei le tranquillizzò e si
concentro sul modo
di recuperare il suo fiocco, ancora agganciato a quell’essere.
Gli
attacchi delle ragazze si
susseguivano senza sosta, alcuni colpivano il chimero, ma la maggior
parte
veniva agevolmente schivata, mentre loro erano ormai senza fiato e
ferite dalle
appendici metalliche del mostro, che pareva molto più forte
e intelligente di
tutti quelli affrontati in passato.
Dall’alto,
qualcuno si godeva
lo spettacolo.
-Umh…notevole- pensò
la ragazzina aliena –hanno senza
dubbio un gran potenziale, anche se non sono abituate a
combattere contro chimeri di questo livello…ma con un
po’ di allenamento… Sì,
ho tutti i dati che mi servono, questo giochetto può anche
finire qui-,
presa questa decisione, allungò il palmo verso il suo mostro
e separò le due
forze vitali. Subito il passerotto, tornato normale, volò
via, spaventato,
mentre il parassita gelatinoso fu risucchiato verso di lei, che nel
frattempo
si era teletrasportata per vedere meglio le sue avversarie.
Più
giù, le mew mew erano
chiaramente sorprese dal fatto che il chimero fosse sparito ed erano
più che
mai curiose di vedere l’artefice dell’attacco,
perché mai avrebbe distrutto il
suo mostro proprio mentre stavano per soccombere?
Per
avere risposta non
dovettero aspettare a lungo, infatti sentirono una voce dietro di
loro:- Molto
bene, mew mew, a quanto pare la vostra fama non è del tutto
immeritata!-
Il
tono era cantilenante,
delicato, infantile, chiaramente la voce di una bambina o di una
ragazzina, ma
con qualcosa di minaccioso, qualcuno che è forte e sa di
esserlo.
Seguendo
il suono il gruppo
si girò e vide finalmente l’aliena, in piedi in
cima ad un lampione, la
silhuette scura, incredibilmente magra e minuta, stagliata contro il
cielo
notturno.
-Tu
chi sei? E perché ci hai
attaccato?- urlò Ryan –ci devi delle spiegazioni!-
-Mi
sembra ragionevole-
concordò l’aliena, per nulla turbata dal tono
irato di Ryan, saltando agilmente
a terra, rimanendo però in ombra per non esporsi troppo.
-Il
mio nome è Cream, mi
mandano i fratelli Ikisatashi-
Angolo
dell’autrice
Ok,
so di essere in
(grandissimo) ritardo, ma spero comunque che apprezziate il capitolo a
cui,
spero, seguiranno altri a distanza più ravvicinata.
Se
il capitolo vi piace
magari fatemelo sapere, fa sempre piacere una recensione.
Credo
sia tutto, perciò a
presto (spero)
PrincipessLua