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Autore: Debbie    25/08/2007    3 recensioni
Hogwarts, durante un ipotetico settimo anno.
Tutto è tranquillo, e i due ragazzi più cocciuti della scuola sono ad un passo dal fare quello che non hanno ancora avuto il coraggio di fare: dichiararsi. Ok, è difficile per tutti, per loro poi non ne parliamo, ma ci sono quasi...
Che dite, ci riusciranno? Io non ci scommetterei troppo!
Leggete per sapere, e recensite in tanti! Bacioni
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1. Pensieri…
Chi parla è Ronald Bilius Weasley, noto ai più. Per chi non mi conoscesse, piacere: sono l’imbecille più grande della terra. Timido fino alla nausea, imbranato, goffo… Eppure qualcosa stava cambiando, e non solo per me. Anche per lei. Si, lei: Hermione. Avete presente quella ragazza che sognate da una vita, che pensate sempre, ovunque voi siate, di cui basta un suo sorriso per illuminarvi la giornata? Bè, per me, quella stupenda creatura è proprio Hermione. Va bè che a dirlo non si direbbe: ho passato tre quarti della mia mera esistenza a litigare con lei. Eppure non posso farne a meno, peggio di una droga.
Bene, vi dicevo: qualcosa cambiava anche per lei. E si, perché sembrava ben disposta nei miei confronti, ed una sera, la fatidica sera, per quasi ci scappa il bacio… Quasi, ma non per colpa mia, ma per quei due benedetti ragazzi che dormono nella mia stessa camera. Ho domato l’irrefrenabile istinto di picchiarli, ancora mi chiedo come. Sono arrivati proprio mentre ero lì, a guardarla, col solo pensiero in testa che pochi secondi dopo l’avrei baciata, a rovinare tutto.
Oh, ma questo è ancora niente. Perché a ripensarci, sono loro la causa del mio totale disastro. LORO. Ed io, certo, perché come una capra gli ho dato retta…
Quando sono tornato in camera, loro due erano lì, ad aspettarmi, con dei sorrisi così beoti sulla faccia da prenderli a pugni. Ma io non l’ho fatto, anzi, li ho pure ascoltati, maledetto me. Ora a farla breve, anche se la nostra conversazione è durata abbastanza, data la mia poca attività cerebrale (ehi, almeno lo ammetto!), pressappoco quello che mi dissero suona così: lascia perdere la Granger, e fatti sotto con chi sai che ti farà divertire.
La persona in questione, ovvero colei che mi farebbe divertire, ha anche un nome: Lavanda Brown… Un nome una garanzia, qui a scuola. Si da il caso che quella ragazza, pur avendomi scaricato, a ragione, aggiungerei io, l’anno scorso, prova ancora una fortissima attrazione fisica (?) per me. Ed è questa cosa che i miei amici mi vogliono far sfruttare: spero tutti abbiate capito a quale ambito appartiene il genere di divertimento che Lavanda può offrirmi.
In fondo, hanno anche ragione, perché Hermione, per quanto la persona più speciale di questo mondo, non sembra una molto propensa a certe cose. Ed io sono un ragazzo, dopo tutto: la carne è debole. Ed è questo che quella sera non mi ha fatto dormire, anzi: mi ha fatto rigirare nel letto peggio di qualsiasi altra cosa. E si, perché dovete sapere un’altra cosa di me. Magari non mi scagiona del tutto, ma è un attenuante: io ho sempre vissuto nell’ombra… Dei mie fratelli, di Harry. Per carità, li adoro tutti, ma penso che chi sia nella mia stessa situazione mi possa capire. Non sono brillante, né particolarmente dotato, e questo ha sempre giocato a mio sfavore. Ed ora, una piccola possibilità per alzare il mio livello di popolarità, relegato a Lenticchia tra i Serpeverde, e a Il-Rosso-Amico-di-Potter tra le altre Casate: Lavanda. Forse una delle ragazze più carine della scuola, anche tra le più disinibite, quanto ne posso sapere io. Ed io ci ho solo pomiciato, quindi fatevi due conti.
Tornando alla triste realtà, ecco quello che ho fatto: mi sono rimesso con Lavanda. Noo, vi prego, niente insulti: ne ho dovuti subire troppi dai miei amici e da mia sorella.
Due giorni dopo quella serata, due giorni passati ad evitare Hermione, due giorni passati a ragionare, avevo deciso. Lato positivo della cosa: ho capito che non devo ragionare da solo, mai. Cosa ho deciso lo sapete, ma voglio illustrarvi il mio personale percorso: ho pensato che magari per Hermione quei momenti non erano nulla, solo dei normali minuti passati con l’amico di sempre, che si meritava di meglio, che magari le faceva pure un favore, bla bla bla…
Si, lo ammetto: la più grande cazzata della mia vita. Di quelle così grosse, che appena le fai, ti rendi conto che sei uno zero, uno schifo, che non vali nulla. Perché è questo quello che ho provato quando mi ha detto
Non sono alla tua altezza…-
Lì, lì ho capito quello che avevo fatto, l’entità della cosa. Impreco contro me stesso, ma so che non servirà a nulla… Ho barattato forse la cosa più bella che mi poteva capitare nella, l’amore di Hermione, per qualche pomiciata, anche di più, con una persona che gli altri ritengono più IN, ma non io. Solo adesso mi rendo conto che nessuno è per me come lo è lei…

Ora sono qui, seduto sulla poltrona della Sala Comune, a parlare con un pubblico inesistente, ed ad aspettare. Ad aspettare Harry, ambasciatore di pace. L’ho praticamente pregato di andare da Hermione, per farla ragionare, per dirle che devo assolutamente parlarle. A me non rivolge parola, ma nemmeno niente altro. Il perché lo so, ed ha ragione. Inoltre non faccio che aggravare la situazione: non riesco a scaricare Lavanda. Proprio mi si fa male il solo pensiero. Non perché la ami o cavolate del genere, ma perché mi piacciono troppo gli sguardi ammirati dei ragazzi della scuola, le pacche sulle spalle che mi arrivano, i pettegolezzi che mi riguardano. Mi faccio schifo da solo, ma è così. Forse quello che harry mi dirà mi darà una spronata, non so. Se non altro lo spero…
Sento dei passi, fate che sia lui, non ce la faccio ad aspettare. Alzo lo sguardo, incrocio quello del mio migliore amico.
MISERIACCIA!


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Eccolo qui ragazze, il primo capitolo... Mandato poco dopo l'altro, era già nella mia testolina da un pò, era solo questione di scriverlo...
Ringrazio coloro che hanno recensito il prologo, serviva per dare un quadro alla situazione, sono contenta vi sia piaciuto... Ah, per bittersugar: hai ragione, e so come si scrive. Errore mio di battitura, grazie per avermelo fatto notare! :P
Baci, al prossimo!

Debbie

  
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