Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Polly_poChan    04/02/2013    1 recensioni
"I was thinking about you, thinking about me.
Thinking about us, what we gonna be?
Open my eyes, it was only just a dream.
Travel back, down that road.
Will you come back? No one knows.
"
Alicia Salazar Jamie Black nasce in una famiglia senza amore, una antica casata le cui origini farebbero rabbrividire persino Scabior, l'antica Casata Black. La più giovane di quattro sorelle, si reca ad Hogwarts all'inizio del 6° anno da Sydney, Australia, luogo in cui vive dall'età di 11 anni in un orfanotrofio. Ma, dietro quell'ammaliante e gioviale sorriso da 16enne, nasconde un enorme e pericoloso segreto.
"...I realize, it was only just a dream."
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 13.

IL SILENZIO DELLA FINE

George era a terra,

privo di sensi,

coperto da uno strato spesso di fuliggine e calcestruzzo, proveniente dalla crepa che il suo schianto aveva provocato nel muro.

Sanguinava.

“NO! GEORGE!” gridò Fred correndo verso il fratello, noncurante del mangia morte che continuava a lanciare fatture contro di lui. Era come se il gemello non vedesse altro che il suo pari, lì, accasciato al suolo.

Fred si chinò sul corpo immobile del fratello, scuotendolo “Georgie, George svegliati!” gridava, agonizzante. No, nessuno gli avrebbe portato via George. George era una parte di lui. La sua parte migliore.

I ragazzi si voltarono verso Fred, urlandogli di stare attento “Fred, il mangia morte, FRED!” gridò Ginny, disperata, mentre combatteva contro Lucius Malfoy. Ma Fred non li ascoltava. Se George fosse morto, nulla avrebbe più avuto senso per lui.

Il mangia morte si avvicinava sempre più al ragazzo steso accanto al gemello, ancora incappucciato, ancora con la bacchetta ben stretta in mano, la stessa bacchetta che aveva schiantato George.

Schiantato.

Fred si voltò verso il mangia morte, accecato dal dolore e dalla rabbia. Impugnò la propria bacchetta, pronto a combattere, sotto gli occhi di tutti, s’alzò.

Stavolta sarebbe stato pronto anche a morire.

 

Fu in quel momento, in quel preciso momento di disperazione, che Alicia si guardò attorno, scrutando tra la folla qualcuno che potesse aiutarla. Improvvisamente, lanciò uno sguardo implorante a Piton.

La sua vita stava andando allo sfascio. Aveva il volto rigato dalle lacrime, non sapeva più cosa fare, come reagire. Stava combattendo contro decine e decine di mangia morte, stando bene attenta a non utilizzare anatemi senza perdono. Accanto a lei c’erano Tonks e Lupin che scagliavano maledizioni e fatture, mentre Sirius combatteva ardentemente contro Bellatrix, sua sorella.

Severus la guardò, consapevole di quel che stava accadendo,ma si limitò solo a ricambiare lo sguardo, con i suoi occhi nero pece. Poi, cominciò a correre verso la torre più alta del castello, dove si trovavano anche Silente ed Harry, preoccupato che fosse successo qualcosa al Preside e al “prescelto”.

Alicia in cuor suo sapeva che Piton non avrebbe mai potuto aiutarla: i mangia morte non avrebbero dovuto mai sospettare di lui e additarlo come “traditore”, altrimenti il piano di Silente, l’intero piano, sarebbe saltato.

Ma questo non la consolava. Nulla riusciva a consolarla.

“Ali! Vieni qui!” urlò Tonks, tenendo in braccio uno studente di Hogwarts, mingherlino, dai capelli biondi e l’aria familiare. “aiutami, è stato schiantato ed è svenuto sul colpo!”

Alicia lo osservò meglio: era Colin Canon.

La ragazza aiutò Tonks a portarlo nella sala Grande, adibita a “ospedale provvisorio”. Madama Chips cercava di fare il possibile per aiutare i feriti a rimettersi in sesto. Nessun morto, nessun ferito troppo grave.

Per adesso.

Alicia si guardò attorno, e vide stesi a terra anche Lee Jordan, con un braccio rotto, e… Angelina. La ragazza si accasciò accanto a lei, la guardò negli occhi e con dolcezza le chiese “come ti senti?” Angelina alzò lo sguardo, incontrando quello preoccupato di Ali. Le sorrise, debolmente “adesso…adesso bene, grazie”. Alicia notò che aveva il braccio destro fasciato e riportava una ferita profonda sulla gamba sinistra.

“andrà tutto bene” la rassicurò Alicia.

“grazie, Alicia…” rispose Angelina, sorridendole ancora una volta.

Tra le due ragazze non c’era mai stato molto feeling, né tantomeno una conversazione così profonda. Ma queste erano altre circostanze, altri tempi: si trattava di combattere per la vita. Alicia si alzò in piedi “Tonks, io vado!” gridò alla nipote. Quest’ultima si girò di scatto, disse qualcosa, ma Alicia era già troppo lontana per poterla sentire. “sta attenta…”.

Una volta fuori dalla sala grande, raggiunse i suoi compagni che stavano combattendo contro ancora una decina di mangia morte. Gli altri si erano dileguati. La battaglia era quasi finita.

Improvvisamente, però, si sentì morire. A terra, inerme, giaceva George. Alicia sgranò gli occhi, corse verso il corpo del ragazzo, con il cuore che le batteva a mille. ‘no. Non può essere, no!’ si ripeteva. Vide Ginny, Ron ed Hermione accerchiare il corpo del gemello e lanciare fatture contro i mangia morte, mentre Fred combatteva, solo, contro uno di quelli.

I ragazzi erano in pericolo. Alicia continuava a correre verso di loro, scansando incantesimi gettati contro di lei. Improvvisamente, un mangia morte si accanì contro Ginny. La ragazza era in pericolo, non riusciva a schiantare Nott. Ginny cadde a terra, disarmata, qualche metro più in là dai suoi compagni di battaglia. Hermione schiantò uno dei nemici, si voltò verso la piccola Weasley, ma era troppo tardi.

“Ginny NOOOO!” gridò, sicura che la ragazza non ce l’avrebbe fatta. Ginny guardò in volto il suo aggressore, spaventata, ma senza darlo a vedere. Aveva coraggio da vendere.

Nott portò il braccio sulla testa, brandendo la sua bacchetta e con un espressione disgustata la puntò verso la piccola Ginny “AVADA-“

“AVADA KEDAVRA!” urlò una voce a qualche metro di distanza.

Il mangia morte cadde a terra, come solo un corpo morto cade. Ginny si voltò di scatto verso il suo salvatore: Alicia teneva la bacchetta ancora puntata in direzione di Nott.

La piccola Weasley rimase scioccata, mentre Alicia le si avvicinava.

”hai intenzione di stare a terra per tutto il tempo?!” disse Ali, porgendo una mano alla compagna.

“n-no…nono” Ginny prese la mano dell’amica, si alzò, recuperò la sua bacchetta. “Ali, ma…”

“niente ma, Ginny… questi ci ammazzano se non la smettiamo di schiantare!” rispose Alicia, mettendosi in posizione da combattimento. “perciò, schianta quanto vuoi, ma quando puoi… uccidi.”

Ginny la guardò, un po’ perplessa, ma Ali aveva ragione: se non avessero usato le maniere forti, avrebbero perso.

La battaglia volse al termine a colpi di schiantesimi e maledizioni senza perdono: i ragazzi cercavano più che altro di difendersi, mentre i mangia morte attaccavano senza pietà. Intanto il combattimento tra Fred e il mangia morte misterioso continuava, acceso più che mai. Fred sapeva che George avrebbe continuato a combattere per lui, fino alla morte.

Alicia, Ron, Hermione e Ginny aveva finalmente smesso di combattere. Dei 100 mangiamorte ne erano rimasti solo tre, e non stavano combattendo contro di loro.

“e adesso?” chiese Ginny, preoccupata.

“adesso… mi aiutate ad alzarmi” un voce un po’ roca, bassa, stava tossendo qualche metro più in là. Il volto di Ginny s’illuminò. La ragazza corse vicino al fratellone, aiutandolo ad alzarsi.

“George!” urlarono tutti, avvicinandosi a lui. Alicia lo guardava immobile, stando qualche passo distante dagli altri che lo avevano accerchiato.

“aja… che mal di testa!” il gemello si toccò la ferita sulla nuca “devo aver preso una bella botta!”

“sì, Fred ti ha difeso con tutte le sue forze” rispose Ginny, sorridendogli.

Il gelò calò su di loro. Nessun lampo di luce verde, gialla, o blue sfrecciava in aria, nessun suono da combattimento rimbombava più. Il silenzio era assordante più di mille tonfi. I ragazzi si guardarono attorno, Alicia si voltò: dietro di lei non c’era più nessuno.

“oh per la barba di Merlino, dov’è Fred?!” gridò improvvisamente Ron. Suo fratello non era più lì, a combattere. Era scomparso, assieme al mangia morte. I visi dei presenti impallidirono, il cuore di Alicia cominciò a battere all’impazzata, così come il sangue di George pulsava forte nelle sue vene.

“dobbiamo andare a cercarlo…” disse tossendo il gemello, ma il suo stato fisico non gli permetteva di fare un solo passo avanti. Si fermò, cercando di calmare il dolore, ed Ali gli si avvicinò con calma.

“vieni, appoggiati a me…” e con un gesto incitò Ron a darle una mano. George avrebbe voluto divincolarsi, ma le ossa gli facevano troppo male.

“Ginny, Hermione, andate a chiamare Remus o Tonks, Ron vi aspetterà in Sala Grande”

“e tu?” esordì Ginny, accigliata.

“io andrò a cercare Fred” concluse Ali. I due ragazzi si incamminarono verso la sala grande, che sembrava l’unico posto un tantino più sicuro, tentando di tenere in piedi il gemello.

Ginny cercò di dire qualcosa alla Black, ma si fermò improvvisamente. non doveva andare da sola, non poteva andare da sola. ma era l'unica che avrebbe potuto tenere testa ad un mangiamorte.

"forza, Ginny, andiamo a cercare Tonks!" disse Hermione, impugnando la bacchetta.

"sì..." rispose Ginny e corse via.

C’erano ancora tre mangiamorte attorno al castello, Alicia lo sapeva, lo sentiva, sentiva pulsare quella cicatrice più che mai.

Qualcuno era in serio pericolo.

E non si trattava solo di Fred, stavolta.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Polly_poChan