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Autore: stardream    04/02/2013    7 recensioni
Appena tornati ad Hogwarts, gli studenti che si apprestano a seguire l'ultimo anno verranno sottoposti dalla preside McGranitt ad un nuovo smistamento.
cit.
Sai, stavo aspettando con ansia questo momento; ti ripeto le stesse cose che ti ho detto sette anni fa: saresti un ottimo Serpeverde … ambizione, furbizia, intraprendenza, sono tutte caratteristiche che possiedi; indubbiamente Serpeverde sarebbe ideale per te ma possiedi anche coraggio, audacia, lealtà e nobiltà d'animo, caratteristiche di ogni buon Grifondoro. Dimmi, Harry Potter, la tua scelta è la stessa di sette anni fa?
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ATTENZIONE: a breve la storia verrà portata a rating ROSSO. Quando sarà il momento, verrà postata in parallelo la stessa storia con le scene censurate (con rating Arancione)
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Il trio protagonista, Minerva McGranitt | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Forzatamente insieme
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Erano appena le sei, mancavano ancora due ore alla colazione e il dormitorio era praticamente vuoto, dormivano tutti tranne lui.
Lui e Malfoy, si corresse mentalmente.
Le braci ormai ridotte ad immobile cenere avevano smesso di irradiare calore da un po' ed Harry iniziava a sentire il freddo dei sotterranei che penetrava fin dentro le ossa. Si avvicinò nuovamente al divano per raccogliere la sua maglietta e coprirsi un po'; a quel punto non sarebbe più riuscito a fare i suoi esercizi mattutini.
Uno schiocco improvviso lo fece voltare di scatto ed i suoi occhi si posarono sulla figura minuta di una piccola elfa.
-Winky?- chiese Harry sorpreso di vedere l’elfa. Poi ricordò; la McGranitt gli aveva detto che la divisa gli sarebbe stata recapitata in camera.
-Harry Potter, signore, Winky è venuta a portare divisa. Winky lascia su tavolino?- rispose infatti la sua piccola amica, confermando ciò che aveva appena pensato.
-Si. Grazie Winky-
Harry osservò la sua nuova uniforme; era simile alla precedente solo che le rifiniture erano in verde anziché in rosso. Sarebbe stato davvero strano indossarla.
-Se non c’è altro, signore, Winky va via.-
-No, aspetta.- la fermò Harry -Ehm… potresti dirmi dove trovare i bagni?- chiese leggermente imbarazzato. Era stato uno stupido a non chiederlo a Theo la sera prima.
Winky annuì indicando le scale -Certo, signore. In fondo al corridoio, signore, al piano di sotto.-
-Oh, grazie.- rispose Harry regalandole un sorriso.
-Ora Winky va. Buongiorno, signore- disse Winky prima di smaterializzarsi con un sonoro ‘pop’, unico rumore all’interno della stanza.

 
Trovare i bagni fu semplice e, una volta sotto il getto dell’acqua calda, Harry poté finalmente sciogliere la tensione, che non sapeva nemmeno avesse accumulato.
Si soffermò a pensare a ciò che era accaduto poco prima, con Malfoy.
Non riusciva a spiegarsi quella strana sensazione che lo aveva assalito, quando l’altro lo aveva attaccato con le sue solite parole taglienti. In fondo c’era abituato, non c’era mai stato altro che rivalità tra loro, puro e semplice antagonismo che in un certo qual modo era diventato familiare, quasi indispensabile.
I continui battibecchi con l’altro erano l’unica cosa stabile che Harry avesse mai avuto in quei duri e quanto mai lunghi sei anni, forse ancora più stabile della sua amicizia con Ron ed Hermione, amicizia che talvolta aveva vacillato.
Quei litigi erano diventati una routine, qualcosa di cui non poteva fare a meno, qualcosa che lo aveva fatto sentire per la prima volta un ragazzo normale, lo avevano fatto sentire Harry e non un pazzo visionario, come lo vedevano i Dursley, non il ragazzo sopravvissuto, non il perfetto e coraggioso eroe del mondo magico, semplicemente Harry.
E non era sicuro che tutto ciò fosse attribuibile alla lite in se, quanto più al fatto che dall’altra parte ci fosse Malfoy, l’unico che non lo aveva mai messo su un piedistallo, l’unico che con il suo comportamento aveva fatto in modo che il vero Harry, quello che nessuno aveva imparato a conoscere perché troppo accecati dalla fama e dalle voci che giravano sul suo conto, sopravvivesse sotto il peso delle aspettative e delle finte maschere che era stato costretto ad indossare per isolare la sua debolezza, le sue insicurezze, per essere all’altezza del compito che gli gravava sulle spalle.
Quell’Harry che continuava ad urlare per poter uscire, quella parte di sé che, nonostante tutto, sperava ancora di trovare qualcuno che la aiutasse a riemergere.
Harry non poteva fare a meno di quelle liti, erano il suo unico modo per andare avanti, l’unico modo che aveva per sentirsi se stesso e non poteva rinunciarvi.
La verità, però, era che ci era rimasto male quando aveva capito che nulla sarebbe cambiato tra loro.



-Sei ancora vivo!- fu l’esclamazione di Ron quando quel mattino rivide il suo migliore amico all’ingresso della sala grande. Esclamazione subito seguita da un abbraccio stritolatore stile Weasley.
Era quasi tentato di ridergli in faccia, se solo avesse avuto abbastanza aria nei polmoni.
-Ron… così mi uccidi tu, però!- riuscì solo a dire, prima che il rosso si allontanasse di qualche passo con un sonoro -Ohps-
Harry scosse il capo ma sorrise al suo migliore amico che stava letteralmente morendo dalla curiosità, glielo si leggeva in volto. Non passò molto tempo, infatti, prima che Ron parlasse.
-Oh, al diavolo… davvero non è successo niente? Insomma sono Serpeverde… Serpeverde! Sicuro che non ti hanno affatturato mentre dormivi? Perché stai ridendo?-
Harry, infatti, non era riuscito a resistere oltre ed aveva iniziato a ridere di fronte all’apprensività del suo amico, che gli ricordava incredibilmente i modi di Molly.
-Niente- rispose con ancora qualche risata che gli sfuggiva dalle labbra – È solo che… hahaha amico, eri identico a tua madre-
Ron lo guardò orripilato, il volto sconvolto. Un gemito disgustato fuoriuscì dalle sue labbra mentre quasi lo supplicava –Ti prego no… dimmi che non l’ho fatto-.
Harry ci pensò qualche istante prima di rispondere. Si avvicinò al suo migliore amico e, dopo avergli mollato una sonora pacca sulla spalla sinistra, si limitò a dire, già ormai diretto verso il tavolo della colazione –Non preoccuparti, mammina; starò attento!-.
Tre… Due… Uno…
-Ugh!- eccolo... il gemito desolato che diede inizio ad un'altra fragorosa risata.
 

Si stava dirigendo verso il tavolo Serpeverde con in mente un unico obiettivo: trovare Malfoy, costringerlo ad ascoltarlo, anche ricorrendo alle maniere forti, se necessario,  e trascinarlo dalla McGranitt per risolvere una volta per tutte la questione delle camere. Sarebbe stato un piano perfetto se non fosse stato per un piccolo, insignificante problemino: non appena Harry fu abbastanza vicino, Theo gli si appiccicò al braccio impedendogli qualsiasi movimento ed inondandolo di domande.
-Buongiorno Harry, dormito bene?- Chiese il ragazzo che nel frattempo aveva iniziato ad osservarlo con un sorriso che per Harry aveva un che di inquietante.
-Stamattina non ti ho visto in dormitorio, ti sei svegliato presto? Wow, la divisa Serpeverde ti sta davvero bene…- quella voce era davvero perforante.
Harry tentò di dare qualche strattone per liberare il braccio… impresa vana, ormai poteva dire addio al suo arto, sequestrato da Theo.
Alla fine, arresosi al fatto che non sarebbe riuscito a parlare con Malfoy quel mattino, si sedette accanto a Theo svogliatamente. I suoi occhi vagavano lungo tutta la sala comune, quasi a cercare qualche anima buona che potesse salvarlo da quel supplizio, mentre ascoltava solo vagamente le chiacchiere dell’altro, cogliendone qualche parola di tanto in tanto.
-Ah, stamattina ho trovato questo in camera. Penso sia per te…-
Queste ultime parole attirarono l’attenzione dell’ex grifone che si ritrovò puntato davanti agli occhi un piccolo pacchetto rettangolare, avvolto da carta nera lucida. Lo prese tra le mani osservandolo meglio da vicino e notò l’indirizzo del mittente sul retro… Harry sorrise e depose l’oggetto in borsa. Lo avrebbe aperto più tardi, quando sarebbe stato nuovamente solo.

 

 
“Però, a Potter stava davvero bene il verde…”
Un momento, aveva appena fatto un complimento a Potter? Draco scosse la testa, come a voler allontanare quel pensiero il più possibile e distolse lo sguardo, deciso ad ignorare l’altro.
Solo che il chiacchierare incessante di Theo e il fatto che fosse praticamente addosso a Potter, toccando quei muscoli ben fatti… oh, Merlino santissimo, perché.
Perché diavolo si ritrovava a pensare queste cose? Lui lo odiava Potter, punto. E avrebbe fatto in modo che nessuno ne dubitasse.
-Hey Draco, DRACO?-
-Nhh…- Draco si voltò verso il suo migliore amico, con il quale stava discutendo prima che il dannato Potter lo distraesse. Cavolo, com’era possibile farsi distrarre da un tal elemento!
-Ah, bene. Ti sei degnato di darmi attenzione, finalmente. Stavo dicendo che per questa sera volevamo organizzare una prova per i primini, come quella dell’anno scorso, ricordi? Quella si che è stata uno spasso.-
La mente di Draco fu lesta a fare una connessione.
Prova+Potter=divertimento assicurato.
-Mi sembra un’idea geniale, Blaise. Ovviamente parteciperà anche Potter…- disse all’apice della felicità.
-Ovviamente…- rispose l’altro, perplesso di fronte all’eccessivo entusiasmo dell’amico.
Sul volto di Draco comparve un ghigno malefico mentre pensava allo spettacolo di quella sera. Sarebbe stato l’inizio della sua nuova e personale battaglia contro Potter e nessuno avrebbe mai messo in dubbio che ciò che li legava fosse puro e semplice odio.
 

 

Era quasi ora di pranzo ed Harry si stava godendo il sole all’aperto. Finalmente era riuscito a seminare Theo, che quella mattina sembrava particolarmente attento ai suoi spostamenti tanto che, puntualmente, si ritrovava braccato e senza vie di fuga.
Dubitava che la sua pace sarebbe durata ancora lungo, dunque decise di godersi appieno quei momenti di tranquillità. Iniziò a frugare nella borsa, in cerca del pacchetto che aveva ricevuto a colazione, ma fu interrotto da una voce allegra prima che potesse trovarlo.
Dal suo comodo posto, tra le radici di un albero posto lungo il lago, poté sentire i passi leggeri che si avvicinavano. Pochi secondi e il volto di Luna sbucò da dietro il vicino cespuglio.
-Sapevo che ti avrei trovato qui- disse la ragazza, sorridendo allegra.
Harry sorrise a sua volta; non sapeva come diavolo facesse, ma quella ragazza sembrava sapere sempre dove cercarlo. Era davvero sveglia, nonostante, a volte, sembrasse ancora più tocca della Cooman.
-La preside ti sta cercando, dovresti andare nel suo ufficio il prima possibile- disse allegramente aspettando che si alzasse.
Si diressero insieme verso l’entrata del castello, parlando nel frattempo del più e del meno.
Una volta dentro salutarono per dirigersi verso due direzioni differenti. Prima che Harry potesse voltare l’angolo, però, Luna lo raggiunse nuovamente.
-Harry, quasi dimenticavo… fai attenzione; stamattina mi è sembrato di vedere qualche Gorgosprizzo attorno a Nott, forse è per questo che si comporta in modo così strano.-
Harry cercò di non ridere, tentò davvero di resistere. Ovviamente non ci riuscì e, ancora scosso dall’eccesso di risa, salutò la compagna e si allontanò lungo il corridoio.
Arrivato in prossimità del gargoyle di pietra che celava l’entrata dell’ufficio, Harry iniziò a far mente locale per cercare di capire il motivo della sua urgente convocazione.
Eppure non aveva fatto nulla di male, aveva seguito normalmente le lezioni, era stato anche attento; niente litigi con Malfoy… oh cazzo! Malfoy!
Quella mattina, Winky gli aveva portato la divisa in sala comune, non in camera… questo voleva dire che la preside aveva scoperto della loro sistemazione notturna. Lo aveva scoperto e non l’era piaciuto per niente, a giudicare dall’urgenza con cui lo aveva fatto chiamare.
Sospirando sonoramente, Harry si apprestò a varcare l’entrata ormai lasciata libera da un gargoyle con un inquietante ghigno sul volto.
Quando raggiunse l’ufficio, la preside era comodamente seduta alla sua poltrona dietro la scrivania mentre di fronte a lei erano poste due sedie, una delle quali già occupata da Malfoy.
Un nervoso ed agitato Malfoy.
Harry avanzò, sedendosi al suo fianco, ormai consapevole che per la successiva mezz’ora, che precedeva il pranzo, avrebbero dovuto sorbirsi una delle migliori o peggiori, dipende dai punti di vista, sfuriate della McGranitt.

 

 
“Cazzo, sono morto… questa vecchia befana ha scoperto di Prince, me lo sento. Mi darà una punizione senza fine, questa volta. Ma come diavolo fa a sapere sempre tutto? Che miseria, in fondo non si è fatto male nessuno e… “
Le sue riflessioni vennero interrotte dall’arrivo di Potter, che si sedette sulla sedia lasciata libera al suo fianco. Draco si sentiva a disagio sotto quello sguardo severo e accusatorio. Non aveva mai sopportato le lunghe attese e quella era un vero tormento.
-Signor Malfoy, ho saputo ciò che è successo in dormitorio…-
E Draco non ce la fece più a resistere, scoppiò all’improvviso.
-Non volevo, è stato un incidete, io…-
-Mi sta dicendo, signor Malfoy, che è stato tutto un errore?- chiese la preside, non credendo a ciò che le sue orecchie avevano appena udito.
-Si, non succederà più. Farò in modo che non succeda di nuovo-. Si affrettò ad aggiungere Draco; forse, se l’avesse giocata bene, la carta del “Non lo rifarò più” gli avrebbe risparmiato una scomoda punizione.
-Bene, allora non ci sono problemi…- riprese la preside, non sapendo quale santo ringraziare per aver risolto tutto con tale facilità.
-Ma, professoressa, non può-. Intervenne Harry, disperato. Aveva finalmente la possibilità di risolvere la situazione e Malfoy stava mandando tutto a farsi benedire. Dannato ragazzo… che diavolo gli era passato per la testa?
-Signor Potter, mi sta dicendo ciò che posso o non posso fare?- replicò la McGranitt
-Le ricordo che qui le decisioni le prendo io e, dato che per il signor Malfoy si è trattato solo di un errore, la questione è chiusa; il signor Zabini tornerà nella sua camera e voi due inizierete a convivere pacificamente. Sono stata chiara?- continuò furente.
-Cosa? Ma io…- fece per replicare Draco, per poi rendersi conto di aver fatto una grossa, colossale, mastodontica cazzata. Dannazione a lui ed alla sua impazienza. Ora doveva solo scegliere tra l’avere Potter in camera o dire addio ai suoi giorni di libertà, confessando l’incidente del serpente.
Lo sguardo furente della preside, che nel frattempo si era voltata nella sua direzione, accelerò notevolmente i tempi della sua riflessione.
-…non vedo l’ora- si affrettò a dire con un sorriso tirato, tanto falso quanto il fatto che lui e Potter potessero convivere “pacificamente”.
-Bene, ora andatevene e non fatevi vedere per un bel pezzo-. Disse la preside, chiudendo definitivamente la discussione.
I due ragazzi si alzarono contemporaneamente e celando a mala pena la rabbia, si affrettarono ad allontanarsi quanto più possibile da quell’ufficio, ognuno in una direzione diversa.

 
 
 

 









***

Ed eccoci al capitolo 6… Spero che le riflessioni di Harry siano state chiare a tutti, nel caso ne riparliamo nelle prossime NOTE.
Che dire, alla fine rimarrete con qualche dubbio che verrà risolto nel prossimo capitolo.
-->Cosa contiene il pacchetto che ha ricevuto Harry
-->Di che prova parlavano Draco e Blaise?
Continuate a seguirmi per scoprirlo.
 
 

È  l’ora delle recensioni…

FM107 3 RADIOCAOS: Hai perfettamente ragione, di questo passo la gelosia per il serpente sarà inevitabile u.u
Eccoti qui il capitolo 6, ricco di novità succulente. Piaciuta la sorpresa finale?
 

holly715: Sese… aspetta e spera. Ci saranno pure molti dubbi ma per come sono fatti quei due non sarei tanto ottimista sul fatto che presto si metteranno insieme.
Per il momento accontentati di questo piacevole (per noi, non per loro eh!?) finale di capitolo. Cosa mai mi combineranno quei due nella stessa camera?
Al prossimo Capitolo ;D
 

Clare_Love: Ed ecco il seguito. Colpi di scena a non finire in questa storia, eh? Dì la verità, pensavi che ormai la questione delle camere fosse risolta, vero?
Muhahahahaha sono perfidaaaaaaaaaaa
XD
 

clara125: Più vado avanti, più mi piace scrivere questa storia. Sarà che adoro fare la parte della scrittrice cattiva che attira disgrazie sui suoi personaggi? Mah, forse si (sicuramente)
Spero che tu abbia apprezzato anche questo capitolo. Felice che la storia ti piaccia *u*
 

ElAndEm: Il mio piccolo, adorabile Prince sta riscuotendo successo. Ed Harry a Serpeverde… Beh, secondo me ci sta proprio bene. Grazie per aver scelto di seguire questa storia (me felice)
Al prossimo capitolo ;D

  
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