«Con Tomlinson, ti rendi conto? Con Tomlinson!» urlavo come una matta alla bionda che camminava vicino a me.
«Beh, io con Somers. Non mi è andata tanto meglio.» rispose lei cercando di sdrammatizzare.
«Oh certo, ma tu almeno non devi fare lezione al pupo glaucopide!»
«Non sono un neonato.» Louis sbucò da dietro l’armadietto.
«Oh sì che lo sei. E mi tocca anche farti da baby-sitter.»
Jasmine mi disse qualcosa, per poi scomparire dietro una colonna, ma non l’ascoltai.
Tomlinson aveva iniziato a camminare vicino a me, mentre mi dirigevo verso l’uscita della scuola.
«Senti» iniziò mettendosi davanti a me, impedendomi così di continuare a camminare «Te lo chiedo per favore, mi serve solo qualche lezione per imparare le nozioni base. Devo sapere più di zero. Non è così difficile, no?» parlava tranquillo, con un tono di voce umile, finendo la frase con un sorriso.
Tomlinson aveva iniziato a camminare vicino a me, mentre mi dirigevo verso l’uscita della scuola.
«Senti» iniziò mettendosi davanti a me, impedendomi così di continuare a camminare «Te lo chiedo per favore, mi serve solo qualche lezione per imparare le nozioni base. Devo sapere più di zero. Non è così difficile, no?» parlava tranquillo, con un tono di voce umile, finendo la frase con un sorriso.
«Solo perché non ho altra scelta.» continuai superandolo e ricominciando a camminare.
«Grazie.» accennò un piccolo sorrisetto riconoscente.
«Facciamo a casa mia alle 16, domani?»
«Per me andrebbe bene, se non fosse per il fatto che non so dov'è casa tua.»
«So io dov'è la casa di questo bamboccio.» Zayn, il mio ragazzo, mi aveva messo un braccio intorno al collo, e aveva stampato in faccia un sorrisetto strafottente.
Vidi gli occhi di Louis ridursi a due fessure, e sentii la stretta di Zayn sempre più forte.
«Come fai a sapere dove abita?» chiesi incuriosita.
«Come fai a sapere dove abita?» chiesi incuriosita.
«Oh nulla, vecchia storia. Piuttosto, perché tu devi andare da lui?»
«Il professore di biologia mi ha costretto a fargli ripetizioni.» risposi scrollando le spalle.
«Uhm, capisco. Ma non mischiarti troppo con certa gente, ed evita di frequentare persone come...lui.» terminò la frase guardando con ribrezzo Louis.
Louis’s pov.
Alla fine non ci eravamo messi d’accordo su nulla, quel Zayn era venuto e aveva rovinato tutto, anche uno stupido appuntamento di studio.
Ricordo tutto, in ogni minimo dettaglio, e i ricordi di quella sera riaffiorarono alla mia mente, lenti quanto nitidi.
Tante risate provenivano da quell’aula, ormai piena soltanto di ragazzi intenti a chiacchierare. Nella settimana di autogestione stavamo facendo tutto tranne che ‘gestirci’ e studiare: solo cazzeggio e tanto far nulla.Mi allontanai un attimo dal gruppo per prendere da parte i miei due migliori amici. Tirai fuori dallo zaino una lettera viola, accuratamente chiusa e ordinata. «Okay ragazzi, l’ho fatto. Le ho scritto una piccola lettera, con queste cose ci so fare. Spero solo che si renda conto del tipo che sono, e faccia finire quest’antipatia che porta avanti da anni.»
I miei amici sorrisero soddisfatti, ed io con loro.
«Questa volta ce la farò.» dissi più a me che a loro.
«E guarda Tommo! Così si esce con le ragazze, bravo.» Liam mi diede una pacca sulla spalla.
Uscii dalla stanza il più silenziosamente possibile, mentre i miei due idioti mi coprivano le spalle.
Arrivai al suo armadietto e le misi la mia busta incastrata nello sportello, aspettando una risposta il prima possibile.
Il giorno dopo cercai di conciarmi il meglio possibile, misi dei jeans stretti e delle converse nere, con una maglia viola.
Entrai a scuola con un sorrisetto idiota stampato sulla faccia, e camminavo lungo il corridoio noncurante di tutto.
Ad un certo punto sentii qualcuno strattonarmi lo zaino che avevo sulle spalle, per poi girarmi e prendermi per il collo della maglia fino a farmi staccare i piedi da terra.
Riconobbi il viso, molto arrabbiato, di Zayn.
«Non provare a farlo di nuovo, non pensarci neanche, moccioso.» mi battè sul petto la mia lettera viola. «Lei è mia.»
Dopo ciò mi lasciò cadere a terra, e lasciai su quel pavimento tutte le speranze che nutrivo fino a poco tempo fa; quelle di uscire con Destiny.
Arrivai al suo armadietto e le misi la mia busta incastrata nello sportello, aspettando una risposta il prima possibile.
Il giorno dopo cercai di conciarmi il meglio possibile, misi dei jeans stretti e delle converse nere, con una maglia viola.
Entrai a scuola con un sorrisetto idiota stampato sulla faccia, e camminavo lungo il corridoio noncurante di tutto.
Ad un certo punto sentii qualcuno strattonarmi lo zaino che avevo sulle spalle, per poi girarmi e prendermi per il collo della maglia fino a farmi staccare i piedi da terra.
Riconobbi il viso, molto arrabbiato, di Zayn.
«Non provare a farlo di nuovo, non pensarci neanche, moccioso.» mi battè sul petto la mia lettera viola. «Lei è mia.»
Dopo ciò mi lasciò cadere a terra, e lasciai su quel pavimento tutte le speranze che nutrivo fino a poco tempo fa; quelle di uscire con Destiny.
Pochi giorni dopo li vidi mano nella mano, scambiarsi abbracci e baci, ma io, Louis Tomlinson, sono ancora innamorato di lei.
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Ehilà gente c:
Non aggiorno da tipo una settimana, scusatemi cwc
Passando al capitolo.
Che ve ne pare?
E così il nostro Tomlinson è innamorato di Destiny, aw.
Però Zayn ha rovinato tutto :c
Voi per quale coppia tifate(?)
Zestiny o Lestiny?
Suonano malissimo, ma okay lol.
Grazie alle duecento visite al primo capitolo, siete jhgfd.
Grazie ovviamente anche a quelli che hanno recensito.
E grazie a quelli che hanno messo la storia tra le 'seguite'.
Vi amo.
Se recensite vi regalo un barattolo di nutella, mlml.
Adesso, per la vostra felicità, me ne vado.
Un bacio.
Twitter: @jawaadsbotilia