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Autore: JessieRock    04/02/2013    2 recensioni
“Mio dio che coglioni! Oggi torna mia sorella…” sbuffò il riccio accasciandosi sul divano
“Hey Hudson non ci avevi mai detto di avere una sorella!” esclamò Duff sistemandosi meglio sul divanetto sgualcito
“Già, fino ad ora è stata a Londra con i miei ma ora che vuole venire qua a Los Angeles e mia madre mi costringe a tenerla a casa con me”
“Scusa ti lamenti tanto, quanti anni ha?” chiese il rosso curioso
“18!! Due anni meno di me”
“Uhm..” sussurrò Axl
“Non ci provare rosso!!! È mia sorella!! E poi è bruttissima e infantile, di sicuro la odierete anche voi” disse lui con superiorità, ma in fondo le voleva molto bene e in quegli anni gli era mancata tantissimo.
“Ahaha si vede che è tua sorella!!” rise Steven ma Slash lo fulminò con lo sguardo.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Slash, Steven Adler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.


Anche quel giorno Saul era uscito di casa come il giorno prima, e Sophie dopo aver passato qualche ora a guardare la tv e leggere si era bell’e annoiata di stare a casa. Così uscì e non sapendo dove andare decise di fare una bella spesa visto che in quel frigo c’era solo whiskey, birra e qualche surgelato. Dopo aver riempito le buste uscì soddisfatta ma le sue fragili braccia non riuscivano a tenere tutte quelle buste così che ogni tanto si fermava e le appoggiava a terra maledicendosi per aver preso tutta quella roba. Mentre rialzava da terra le buste una mano si appoggiò sulla sua spalla, la ragazza girò la testa vedendo un ragazzo molto alto con dei enormi capelli biondi, due occhi felini contornati di matita e un lucchetto al collo.

“Hey posso aiutarti?” si offrì lui sorridendo

“Ecco, ce la posso fare da sola!!” affermò lei alzando le buste e continuando a camminare ma lui si parò davanti ridendo divertito.

“Su dai, dammene una che ti accompagno, si vede che le tue braccine non ce la fanno!”

“Ah Ah Ah, divertente! Per prima cosa non dovresti parlare così direttamente con persone che non conosci, due  chi mi dice che non te la scampi con le buste, tre… non offendere le mie braccia! Pertica!” sbuffò lei camminando a testa alta

Il ragazzo però camminava accanto a lei spedito, senza rivolgerle parola né guardarla. Semplicemente camminava con lei. Lei lo guardò di sottecchi mentre le braccia iniziarono a farle male, decise allora di darle al ragazzo, almeno serviva a qualcosa!
“Tienile!! Visto che ci tieni tanto ti farò questo piacere!!” sbuffò lei
“Ah sì? Ahahaha tu sei strana, ragazza!”
Insieme si misero a ridere e al biondo la risata della ragazza gli parve familiare, molto familiare. Dopo qualche minuto di silenzio la ragazza parlò.
“Senti pertica ossigenata… come ti chiami?!”
“Ehi!!! Non sono ossigenato!” sbuffò lui “Comunque mi chiamo Micheal, ma tutti mi chiamano Duff!”
“Ahaahha che nome buffo! Io sono Sophie!!”
La ragazza ogni volta che sorrideva o rideva gli ricordava qualcuno ma… non riusciva a capire chi! Quando arrivarono davanti all’appartamento e la ragazza prese le buste ringraziandolo i suoi dubbi svanirono.
“A..Aspetta: tu…. Sei la sorella di Slash??!?!!?”
“Eh? Slash che? Non conosco nessuno con quell’orrendo nome ahahaha”
“Ma sì, ecco chi mi ricordavi, ridete allo stesso modo!”
“Senti Mic… Duff! Non conosco nessuno che ha un nome buffo come il tuo, ciò vale a dire nessuno splash slash o come cavolo hai detto, si ho un fratello ma si chiama Saul!”
“Sììì Saul!! Scusa ma qua lo chiamiamo Slash!”
Sophie lo fissò qualche secondo in silenzio per poi esplodere in una fragorosa risata, Duff pensò  proprio che quella lì fosse strana. Certo che Slash aveva detto che sua sorella era brutta e infantile, invece era proprio figa e simpatica! Scacciò subito quei pensieri perché di sicuro il riccio l’avrebbe conciato per le feste se solo avesse osato toccare la sua sorellina!
Si riprese poi vedendo che la ragazza stava entrando nell’appartamento senza smettere di ridere.
“Grazie Duff!! E ahahhahahah bella quella del nome di mio fratello ahahahahh sei simpatico sai?!!”
Detto ciò sparì chiudendosi dietro la porta e lasciando piuttosto preoccupato il biondo.

Mentre Sophie stava sistemando la spesa nel piccolo frigo e nei ripiani della cucina sentì la porta di casa sbattere, un rumore e subito dopo le bestemmie del riccio contro un armadio.
“Saul, che succede?”
“Porca di quella merda ingoiata da un bufalo!! Il mignolooooo!!”
“Ahahah beh in questo non sei cambiato, quel tuo povero mignolo chi sa quante volte si è fatto male per colpa tua!”
“Simpatica!” ora la voce del fratello era vicina perché era entrato in cucina “Uh, vedo che hai fatto scorta, brava sorellina!”
Le scompigliò leggermente i ricci provocandole una smorfia.
“Io vado a suonare, tu prepara la cena già che ci sei!” esclamò lui avviandosi verso camera sua
“Sì signore, vuole altro? No ma per chi mi prendi? Va beh per stavolta lo faccio ma in cambio di qualcosa…”
“Oh no… che vuoi?” sbuffò lui
“Mi hai detto che suoni, e quindi hai una band. Le prossime prove che fate voglio venire ad assistere!!”
“No!! Sono tipi… strani i miei amici ecco!” il riccio si grattò la testa “è meglio che tu non li conosca!”
“Allora ti scordi la cenetta a base di succosa bistecca e patate al forno!”
“Mannaggia a te che mi nomini quelle cose buone che non mangio da anni…” sussurrò leccandosi le labbra “Ok, te li faccio conoscere a patto che tu cucini la cena anche domani!”
“Perfetto! Vai pure a suonare fratellone! Ahahah!” rise lei soddisfatta.

Quel giorno il riccio si alzò con un mal di testa pesantissimo, dondolante si avviò in cucina. Sophie stava preparando il caffè ed era di spalle, lui le poggiò le mani sui fianchi facendola sussultare. Rise divertito mentre lei gli fece la linguaccia.
“Preparati che oggi ci sono le prove, visto che ci tenevi a venire ti faccio venire ma ti avverto, sono tipi strani e non devi cagarli troppo!”
“Me l’hai già detto fratello!! Mamma mia come sei… mica ho 10 anni e sto andando da una banda di drogati”
“Beh a dire il vero…”
Ricevette una pacca dalla sorella prima di finire la frase, subito dopo lei gli porse il caffè sedendosi davanti a lui e sorseggiando il suo. Una volta finito entrambi andarono a vestirsi, uscirono poi insieme per le vie di Los Angeles. Lei in confronto al fratello era bassa e minuta, lui era vestito interamente di nero mentre lei indossava un maglione bianco con le borchie sulle spalle, dei leggins supercolorati e dei stivaletti marroni. I ricci e l’inconfondibile sorriso però facevano comunque capire che erano fratello e sorella. Arrivarono davanti a un garage che Saul aprì, un rumore di vari strumenti che suonavano per conto proprio cessò improvvisamente e quattro paia di occhi si puntarono sui due, o meglio sulla ragazza. Sophie ne approfittò per studiarli per bene: uno aveva dei capelli corvini raccolti sotto la coppola,  una chitarra bianca e nera in mano e una nuvola di fumo che lo circondava. Accanto a lui un ragazzo dalla folta chioma bionda e degli occhi azzurri aveva appena fermato le bacchette sulla batteria. Davanti a lui un ragazzo teneva in mano il microfono, aveva lunghi capelli rossicci e lineamenti femminei, i vestiti esaltavano il suo bellissimo corpo e i suoi occhi verdi la fissavano curiosi. Alla fine guardò in fondo alla stanza trovandoci un ragazzo altissimo con un basso in mano, capelli biondi con un ciuffo nero e occhi metallici… l’aveva già visto quello!
“Slash… è… tua sorella?!”
Il biondino seduto sulla batteria aveva rotto il silenzio e la tensione formatasi.
“Sì, che avete? Sembra abbiate visto un fantasma!” sbuffò lui andando a prendere la sua Gibson, mentre passava accanto al rosso lui sussurrò qualcosa nel suo orecchio
“Dicevi che era brutta eh? Guarda là che figa!”
Il riccio gli tirò un pugno nella pancia facendolo piegare in avanti.
“Cazzo Slash, prenditi una camomilla!” si lamentò lui
Sophie era piuttosto preoccupata, quei ragazzi erano strani! Notò che avevano chiamato suo fratello Slash… ciò le fece ricordare quel ragazzo che glielo aveva detto e lei non l’aveva considerato, ma era quello con il basso in mano!!
“Non ce la presenti?” chiese Izzy squadrandola
“Uff!” sbuffò lui dirigendosi verso la sorella
“Lei è Sophie” la ragazza sorrise timida
“Loro sono Izzy, Steven, Axl, Duff!”
La ragazza rise leggermente sentendo quei nomi così buffi.
“è venuta perché è una curiosetta del cazzo e voleva conoscervi…”
La ragazza fece una smorfia guardandolo male.
“Bene ma ora proviamo, sono venuto per questo!” esclamò lui iniziando a suonare ma smettendo subito dopo vedendo che i ragazzi si erano avvicinati alla ragazza.
“Hey… Duff? Sì Duff! Scusa se non ti ho creduto ma mi sembrava poco credibile! Davvero perdonami ahahah!” rise lei guardando il ragazzo e portandosi una mano dietro la testa
“Oh, tranquilla! Mi fa piacere rivederti!”
“Vi conoscete di già eh? Se lo scopre Slash ti ammazza Mckagan!” sorrise Steven, ricevendo una pacca dall’amico
“Senti Honey, che ne dici se stasera vieni con noi in un locale? Mi farebbe piacere conoscerti meglio” sussurrò Axl guardandola con il suo sguardo da rimorchia ragazze
“AXL! NON CI PROVARE!” la voce del riccio fece girare tutti “Lei rimane a casa stasera, e ora esci Sophie, li hai conosciuti!”
“Agli ordini, fratello!” affermò lei con voce falsa ridendo subito dopo e salutando i ragazzi con la mano prima di uscire.
Axl era rimasto affascinato dalla risata di Sophie, come faceva quel coglione di Slash ad avere una sorella del genere?
Così come il rosso anche gli altri erano rimasti affascinati dalla ragazza, peccato che era la sorella di Slash! Lui non l’avrebbe fatta avvicinare a nessuno di loro.
“Bene ora suoniamo!!” il riccio li svegliò per l’ennesima volta dai loro pensieri
“Giusto, diamoci dentro ragazzi!” esclamò il rosso prendendo il microfono in mano.


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Eccomi! Spero questo capitolo vi sia piaciuto, un grazie a chiunque lascierà una piccola recensione! Alla prossima :3
  
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