1.
DOPOTUTTO
L’APPARENZA INGANNA.
[TOUKO - KOTONE]
Era sera tarda ma Kotone proprio
non riusciva a
dormire, ogni cosa attorno a lei le ricordava l’amato Red e
la situazione
corrente che non riusciva più a sopportare.
In fatto era che Kotone sapeva di amare Red (cosa
ben chiara a tutti del resto, no?) e lui, ovviamente, ne è a
conoscenza, ma tra
i due non cambia mai nulla.
Kotone continua a ridere e scherzarci su e quando
gli rivela di amarlo lo dice senza il minimo d’imbarazzo, ed
è forse per questo
che il loro rapporto non accenna a cambiare.
Kotone continuava così a girarsi e rigirarsi sotto
le coperte pensando: “Lo amo davvero, lo so! Ma non riesco a
dirglielo
seriamente, è inconcepibile per me, così
incasinata ad esprimere i miei
sentimenti! Così glielo dico scherzando ma evidentemente non
va bene, o forse
lui… non ricambia i miei sentimenti?”.
Pensando a queste cose si appallottola sempre di
più sotto le coperte con un’espressione
tristissima perché che Red non
ricambiasse i suoi sentimenti non l’aveva mai pensato,
nonostante non avesse
mai dato motivo di credere il contrario.
Ma era anche vero che Red non ha mai rifiutato le
sue attenzioni, o era solo gentilezza?
Pensare a questa possibilità era come un coltello
al cuore per Kotone: “Io, Kotone, che cerco sempre di
rallegrare gli altri,
come posso tenere il muso?”.
Semplicemente non era il carattere di Kotone e lei
non voleva cambiare e diventare una di quelle solite ragazze
adolescenti piene
di problemi d’amore, affatto.
Allora si prese di coraggio e decise senza pensarci
due volte che avrebbe detto tutto a Red il giorno seguente.
Così tra timore e
ansia riuscì ad appisolarsi.
La ragazza continuava a correre piangendo senza
nemmeno accorgersi di starsi dirigendo dritta verso casa di N. Forse,
inconsciamente,
Touko sapeva di aver bisogno di lui più di chiunque altro,
in quel momento.
Continuava però a correre senza pensare ne’
fermarsi finché non sbatté contro qualcuno e,
dimenticandosi dei propri occhi
in lacrime, alzò quasi d’istinto il viso per
guardare in faccia la persona che
aveva appena urtato.
I suoi occhi piangenti s’incrociarono con quelli
stupendamente verdi e impenetrabili che conosceva fin troppo bene ma
no, non
erano quelli di N.
Allora Touko sgranò gli occhi, seguita a ruota
dall’altro, e senza pensarci scappò via da
quell’imbarazzante situazione che,
se anche durata qualche secondo, le parve essere durata decine di
minuti. Ma si
sentì afferrare per il braccio sinistro ed essere riportata
indietro, così
abbassò lo sguardo, rassegnata all’idea di non
poter andar via tanto
facilmente:
-
“ Green, per
favore… lasciami stare ”
-
“ L’avrei fatto
se non ti avessi vista piangere,
piccolo particolare che non avrei voluto vedere ”.
Ma Touko non era proprio in vena di
chiacchiere,
specie se l’interlocutore era Green, con i suoi dannati occhi
verdi che non le
permettevano di capire, almeno un po’, l’essenza di
quel ragazzo.
Cercò di liberarsi dalla sua stretta e di andarsene
ma Green le mise le mani sulle spalle, fermandola e chiedendole cosa le
fosse
successo.
Touko però non rispose ma si limitò a ripensare
all’accaduto e alle parole che il fratello le aveva rivolto,
scatenando così
un’altra tempesta di fitte troppo dolorose per poter essere
affrontate da sola;
in quel momento chiunque era un’ancora di salvezza.
Le mani di Touko si portarono, così, lentamente a
stringere le maniche della giacca di Green che, con le sue di mani, la
teneva
saldamente incollata su quel pezzettino di asfalto.
-
“ Green
–fece in tono quasi supplicante- io non ce
la faccio più… ”
“
C’è qualcosa che posso fare? ”
“ Io… non
voglio tornare a casa, stanotte ”.
In un lampo Green comprese che
Touko non voleva
certo che la lasciasse andare ma che fosse proprio lui ad ospitarla:
portare
Touko, che lo odiava, a casa sua, quanto brutta poteva rivelarsi
quest’idea?
Seduta sul divano nel salotto della casa di Green,
rimpinzandosi di cioccolatini, Touko si era momentaneamente ripresa
mentre il
compagno, sedutole di fronte, la osservava con grande sorpresa e anche
un
pizzico di fastidio:
-
“ … Touko?
”
-
“ Oh, Green. Ma non
c’è nessun altro in casa? ”
-
“ I miei sono sempre
fuori per lavoro e mia sorella
studia all’estero ma hei, perché mi sembra che tu
ti sia appena accorta della
mia presenza?! ”
-
“ Perché
questi cioccolatini sono troppo buoni ”
-
“ Ma allora: dopo che ti
ho ospitata e,
soprattutto, dopo che hai mangiato i miei
cioccolatini, non pensi di dovermi una spiegazione?
”.
Il volto di Touko si fece allora di
nuovo triste, ma cominciò a parlare:
-
“ Ti ricordi quando
litigai con Belle e tu mi
aiutasti? ”
-
“ Certo…
”
-
“ Avevi proprio ragione,
sono una dannata egoista… ”
-
“ Chi è,
questa volta, il problema? ”
-
“ Il problema sono io!
Touya si è arrabbiato con
me, mi ha detto ciò che pensava ed ha ragione,
ma… ”
-
“ Ragione o meno stavi
piangendo, no? Quindi è lui
quello da rimproverare ”
-
“ La colpa è
mia! ”
-
“ Può darsi,
ma poteva dirtelo senza ferirti, sei
pur sempre sua sorella ”.
Touko sospirò, sapeva di
dover parlare con Touya chiaramente ma non era
ancora pronta, e non voleva pensarci per il resto della nottata.
-
“ Green, che intendevi
quando dicevi che non mi
avresti fermata se non mi avessi vista piangere? ”
-
“ Io non sono affatto
gentile, quindi non ti avrei
aiutata ”
-
“ Ma l’hai
fatto… ”
-
“ Perché stavi
piangendo e se non l’avessi fatto mi
sarei sentito in colpa ”
-
“ Appunto. Io credo che
tu, invece, sia gentile
eccome. Sai, io dico di odiarti perché non riesco proprio a
comprenderti, non
ti conosco affatto ”
-
“ Ferma! Tu mi conosci
invece, tutti a scuola mi
conoscono ”
-
“ Io non credo proprio!
Tu, sicuramente, non hai nulla
a che fare con il Green che conosciamo a scuola, credimi, lo so per
esperienza
personale. Ma proprio non riesco a capire come sei realmente,
però oggi credo
di aver scoperto che sei gentile, no? ”.
Green rimase a fissarla in silenzio
senza cambiare
espressione, come qualcuno che aveva appena perso una partita che era
sicuro di
vincere, perché Touko avevo colto nel segno e a lui non
andava bene. C’era una
sola persona, oltre Red, che lo conosceva realmente e che qualcun altro
fosse
capace di capirlo proprio non l’accettava.
Perché se Green indossava delle maschere c’era un
motivo, lui non voleva che nessuno scavasse a fondo nel suo animo, non
voleva
che nessuno vedesse attraverso i suoi occhi.
E in quel momento avrebbe voluto dire della parole
ciniche e apparentemente cattive e fredde alla ragazza, per
allontanarla il più
possibile, per non correre alcun rischio ma bastò
un’unica domanda dalla parte
della ragazza per smontarlo completamente:
-
“ Green, posso provare ad
esserti amica? ”
-
“ Fa come ti pare
”.
Dopo un’oretta Green
notò gli occhi della ragazza
chiudersi quasi da soli, allora le propose di accompagnarla a casa, ma
lei si
fermò ad osservarlo senza proferir parola, così
Green sospirò e, sbuffando,
disse: “Ti accompagno nella camera degli ospiti,
idiota”.
Prima che Touko fosse completamente entrata
all’interno della sua stanza si voltò e
chiamò Green:
-
“ … grazie,
idiota ”
-
“ Questa è la
seconda volta ma è sempre una
sorpresa ”.
La mattina successiva Touko si
svegliò
completamente rilassata, si vestì e andò in
cucina indecisa se chiamare Green o
meno ma, a sua gran sorpresa, lo trovò già
lì a bere qualcosa che, a giudicare
dall’odore, si direbbe fosse cioccolata calda.
Il ragazzo prese allora un’altra tazza e la diede a
Touko, affermando: “ Mi sveglio sempre presto, io ”.
Touko cominciò a bere la sua cioccolata guardando
l’orario accorgendosi così di quanto tardi avesse
fatto:
-
“ Green,
perché non mi hai svegliata?! Andiamo a
scuola! ”
-
“ Sicura di voler venire
con me? Non so se tu
voglia tenere questa cosa per te, ma io vado sempre con Red ”
-
“ Oh, non preoccuparti,
ci penso io! ”.
Arrivati all’incrocio i
due si unirono a Red ma lui
non sembrò affatto notare Touko che, sentendosi ignorata,
gli urlò: “
Buongiorno, Red! ”.
Il moro allora scrisse su un fogliettino: “
Buongiorno Touko, ci sei anche tu oggi? ”, facendo infuriare
la ragazza mentre
Green se la rideva.
Il ragazzo continuò a parlare e scherzare con Red
mentre lui rispondeva con buffi bigliettini e Touko
pensò che non era poi
male, stare con quei due.
Però le parve certo insolito che Red non fosse
neanche un po’ sorpreso di vederla in compagnia
dell’amico, che volesse solo
evitare di metterla in difficoltà?
Kotone si dirigeva verso la scuola con il cuore che
batteva a mille, era nervosa ma troppo ansiosa di arrivare in classe e
vedere
Red, ma prima di tutto ne avrebbe parlato alle amiche Touko e Belle per
ottenere il loro fondamentale supporto.
Giunse finalmente a scuola e, attendendo il suono
della campanella, scrutò tra la folla e vide Belle
così le si precipitò contro
ma, con delusione, scoprì che mancava Touko
all’appello.
Dopo una decina di minuti la vide però arrivare a
scuola con aria infastidita e accompagnata da Red e Green. Le due
amiche
rimasero anche troppo stupite e, quando la raggiunsero, le chiesero:
“ Sei
venuta a scuola con Red e Green? Con Red e Green?!
”.
Touko cercò di evitare il discorso e Kotone
accettò, troppo nervosa alla sola vista di Red.
Le ore passarono in fretta e giunse finalmente
l’intervallo: i compagni cominciarono ad uscire di classe e
Kotone riuscì in
tempo a fermare Red riferendogli di dover parlare, lui rispose facendo
cenno a
Green di poter andare avanti da solo.
-
“ Mh, come
cominciare… Voglio chiederti una cosa,
ma non sono molto brava in questo. Tu sai cosa i provo per te, non
c’è dubbio,
dunque… io mi chiedevo… se tu, insomma, se tu mi
ricambiassi. Ah! Ma con questo
non voglio tipo metterti fretta, voglio solo saperlo,
così… ”.
Red estrasse un fogliettino bianco
dalla tasca e
scrisse due lettere, poi lo diede alla ragazza che, immediatamente,
tornò al
suo solito atteggiamento sprizzante di energia e, contentissima, gli
saltò
addosso abbracciandolo: “ Si ”.
Era bastata una sola sillaba per rendere Kotone la
ragazza più felice del mondo.
Certo, sbadati com’erano, non sapeva per certo che
il loro rapporto sarebbe cambiato ma la certezza di essere ricambiata
le
bastava, al momento.
Finite le lezioni Touko tornò a casa accompagnata
da Belle, durante la strada chiacchierarono su quanto fossero felici
per
l’amica ma poi giunse davanti alla propria casa e si fece
seria: era il momento
di affrontare Touya, che era pure mancato a scuola.
Entrò in casa e chiese alla madre di Touya, ma le
non le diede risposta ma l’abbracciò sollevata di
averla a casa dopo non
vederla tornare la notte scorsa.
Salì di sopra ed entrò in camera di Touya, lui si
alzò di scatto dal letto e le chiese, preoccupato, dove
fosse stata, tuttavia
ignorò la sua stessa domanda e cercò
immediatamente di scusarsi, cercando le
parole più appropriate, ma Touko lo fece tacere e lo avvolse
con le sue braccia
stringendolo:
-
“ Touko, mi
dispiace… ”
-
“ Touya, ti ringrazio,
per tutto ciò che fai per me
”.
Touko stava ormai di nuovo bene e,
distesa sul suo
letto, ricordò quando, correndo disperata, pensò
ad N.
N, da quanto tempo non faceva una bella
chiacchierata con lui?
Pensò a quando dicevano fosse innamorata di lui e
sorrise, lei non era mai stata innamorata dunque non sapeva se si
trattasse di
amore ma qualcosa le diceva che non era affatto così, e che
il ragazzo giusto
doveva ancora arrivare.
Intanto chiamò N e parlarono davvero tanto, gli
raccontò l’accaduto con Touya, lasciando da parte
la questione Green che, per
qualche strana ragione, conoscevano solo Belle e Red, e solo quando si
rese
conto del tardo pomeriggio giunto attaccò la chiamata per
mettersi a studiare
e, sentendosi ottimista, cominciò con la matematica
ottenendo scarsi risultati.
Si chinò all’indietro con la sedia sospirando,
puntò lo sguardo verso la finestra, rimise il libro nella
cartella e uscì di
casa.
Non aveva idea del perché l’avesse fatto ma era
davanti casa di Green che aspettava di vederlo arrivare dopo aver
suonato il
campanello. Lui giunse presto alla porta e, rimanendo un attimo
sorpreso,
sbuffò:
-
“ Touko, con chi hai
litigato questa volta? ”
-
“ Con la matematica!
”.
ANGOLO AUTRICE:
Salve, questa volta sono puntuale? In realtà non so dirvelo con certezza dato che non ricordo quando ho postato il vecchio capitolo, perdonatemi çç
Vi è piaciuto il capitolo? Sperdo di si e grazie per aver letto, come al solito vi invito a recensire c:
Alla prossima belli, ancora grazie ;)