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Autore: Aishia    04/02/2013    1 recensioni
Che cosa succederebbe ad una ragazza se a causa di qualcosa di superiore o di un destino ignoto fosse catapultata in un'altra epoca? riuscirà ad essere artefice del suo destino ed ad avere ciò che brama?
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti marinai!! ^_^ mi scuso per l’enorme ritardo! No,non vi ho abbandonato e prometto che cercherò di essere puntuali! Giuro solennemente! Prima di lasciarvi al capitolo vorrei farvi una piccola parentesi così da ricollegare il tutto e riprendere da dove ci eravamo lasciati:

Chanel è sempre devastata dagli incubi che si fanno sempre più persistenti e si teme appunto per la sua vita,poiché l’ombra che sconvolge le sue notti diventa ogni volta più reale e così come le pugnalate che le infligge che provocano in lei ferite troppo infauste e dolorose! L’ultima notte però … la giovane ragazza è invasa da uno strano bagliore che le dona un senso di pace e di quiete,così per la prima volta dopo tanto tempo può riposare tranquillamente e non sogna la sua ombra ma qualcosa di diverso!

I nostri eroi,arrivati a Singapore per cercare uno dei medaglioni in custodia a Krest,figlio legittimo di Sao Feng! Trovano una amara sorpresa!una violenta notizia che li travolge: La città è completamente rasa a suolo e nulla sembra essersi salvato! Ma Jack vede in lontananza una figura di un uomo e avvicinandosi scopre appunto che si tratta di Krest,ormai morente e agonizzante.
Quest’ultimo rivela ai nostri eroi che l’artefice di tutto è James Cleverbot ed è stato lui a devastare la città e a requisire il medaglione e scopre inoltre che è diretto a Tortuga per prendere il penultimo medaglione!L’ultimo infatti è in possesso di Chanel che ora si trova sbaragliata e senza via di fuga! Ora cosa succederà ai nostri eroi? Lo saprete nelle prossime puntate u.u


Sogni e decisioni

La situazione si stava velocemente degenerando: Krest,figlio legittimo del defunto Sao Feng,era morto senza lasciare il trono a un suo possibile successore e senza tralasciare uno dei nove pezzi da otto,donatogli da Elizabeth il giorno stesso della sua incoronazione. Il tempo a nostra disposizione stava per scadere e stava per giungere al termine della sua folle corsa mentre io ero ignara di quanto ne fosse rimasto a nostra disposizione. Quella palla infuocata che contaminava l’immenso cielo azzurro stava diventando sempre meno nitida,segno che la porta trai mondi stava per chiudersi,non permettendoci così di terminare la missione affidatoci e di ritornare nel nostro mondo.

Eravamo da poco ritornati alla Perla,con animo sconfitto e sbaragliato mentre gran parte dell’equipaggio trafficava ciò che era rimasto di vagamente utilizzabile per la riparazione della Perla o qualche oggettino di valore trovato tra le macerie e i resti delle case ormai spazzate via da quel terremoto che aveva contrastato gran parte dei Caraibi.

Eravamo tutti affranti e abbattuti e l’equipaggio-a mio avviso- si scambiava troppi sguardi fuggenti o battutine poco piacevoli riguardante la nostra sorte o quella del Capitano che se ne stava tranquillo come una pasqua sul ponte di comando a parlare beatamente con Will ed Elizabeth.

Ero appoggiata al parapetto della Perla Nera mentre le mie mani accarezzavano morbosamente quella superficie liscia e legnosa,così nera e raffinata da poter sprofondare nell’oscurità di quel legno pregiato. I miei occhi era piantati,come attirati da una potente calamita sulla terraferma: Guardavo come ipnotizzata la città di Singapore o ciò che vi era rimasto!Ormai non esisteva più nulla. Solo macerie e fumo e mi sentì improvvisamente invadere da un senso di malinconica e afflizione!Tutto stava accadendo così velocemente … e mentre noi stavamo belli e beati, molti uomini stavano perdendo la vita a causa di un destino non loro! Il mondo stava andando in rovina. Quest’era stava giungendo al suo tramonto e se così sarebbe stato la nostra avrebbe smesso di esistere.

Qualcosa mi fece desistere dai miei pensieri fuggenti: udì in lontananza dei passi marcati sulla superficie lignea della nave e lo stritolio del legno e voltandomi vidi in tutta la sua scompostezza,una figura robusta e massiccia dai lunghi capelli argentei dirigersi goffamente sul ponte di comando,affiancandosi al trio di manigoldi

<< ordini capitano! >> balbettò mastro Gibbs ponendosi in posizione d’ascolto. Jack gli riservò un occhiata fuggente e continuò il suo chiacchiericcio con il brunetto e la dolce consorte,proseguendo a gesticolare senza pudore,non prestando così attenzione al pover’uomo. Soffocai una risata quando il povero Gibbs divenne rosso dalla rabbia e si intromise per ripicca e dispetto tra i tre .Quell’uomo nel mio mondo avrebbe potuto fare il comico!

<< Jack ascoltami! Jack è importante>> Impossibile non ridere alla scena:

Gibbs cercava in tutti i modi di attirare l’attenzione del capitano della Perla Nera conosciuto –per chi non lo conosceva affatto- per la sua astuzia e temperanza. Infatti quest’ultimo, per non sentire le blaterazione del suo quartier mastro cominciò a parlare da solo evitando ogni contatto con il gigante buono,finendo anche per gesticolare incessantemente

<< senti Jack! L’equipaggio si sta parecchio innervosendo e se non ti vuoi ritrovare su una bella isoletta ti conviene datti da fare,capitano!>> Jack si immobilizzò all’istante,fermando le mani a mezz’aria e si voltò flebilmente verso il mastro che per tutta risposta gli riservò un grande sorriso con tanto di pernacchia

<< e perché non me lo avete detto prima mastro Gibbs? Per giusta punizione vi toccherà lavare l’intero ponte! e comunque dite agli uomini che la situazione e del tutto sotto controllo! Per un unico e solo motivo>>

<< ma capitano! È quale sarebbe questo ‘’motivo?’’>>

<< che avete a che fare con capitan Jack Sparrow >> concluse Jack con un vasto e maestoso inchino degno della sua fama. Decisi di salire anch’io e aiutare la buon’anima del povero mastro Gibbs deriso da Jack e irriso dai coniugi Turner che al posto di aiutarlo se la ridevano alla grande!

Mi allontanai dal parapetto e salì le scale che mi separavo dal ponte di comando,cercando di ascoltare attentamente la discussione tra Jack e mastro Gibbs ed esaminare meglio la situazione. Dopotutto i discorsi del mastro non andavano del tutto sottovalutati e magari anche lui,come me,aveva notato lo strano comportamento dei pirati

<< si capitano … ma questo non calmerà gli animi dell’equipaggio!>> concluse infine mastro Gibbs,snervato anche lui dal fare strafottente del capitano che cominciò a smangiucchiarsi le unghie non prestando attenzione al resto. A volte sembrava che non gli importasse di niente e di nessuno

Elizabeh aveva perfettamente ragione ma l’unico a non averlo ancora capito era il capitano della Perla Nera! Jack si voltò lentamente verso di lei e con fare noncurante le si avvicinò a passo svelto,costringendola a indietreggiare e la povera donna sbattè violentemente contro il parapetto della Perla,ritrovandosi a pochi centimetri dal viso del suo capitano << e di grazia miss Swan hai già una probabile soluzione così da illuminare le nostre povere menti?>> Elizabeth si ritrasse disgustata e sventolò la mano a mezz’aria così da allontanare l’insopportabile odore di rhum che emanava Il capitan Jack Sparrow!

<< se solo ci fosse un segno! Anche un sogno>> monologò il capitano parlando da solo. In quel momento mi ritornò alla mente un particolare non del tutto irrilevante. Arrivati a quel punto nulla andava preso sottogamba o sottovalutato! Tutto andava preso in considerazione e niente messo da parte

<< Jack ti devo parlare>> intervenni con tono allarmato e superiore di qualche decibel. Non potevo starmene con le mani in mano aspettando la pappa scodellata!Ora che il problema era venuto a galla dovevo prendere la palla al sbalzo e intervenire con un particolare che del resto non sarebbe stato irrilevante.

I presenti si voltarono verso di me,aspettando che dicessi almeno qualcosa << beh devi sapere>>

<< mi scusi miss Bedrok ma non mi sembra il momento per delle smancerie>> mi voltai di scatto andando a sbattere contro la figura massiccia di un uomo abbastanza robusto e dal viso invecchiato e segnato dall’età,mentre una caterva di rossi ricci gli incorniciavano il volto lungarino.Accompagnato come di consuetudine dalla sua allegra e fedele scimmietta immortale

<< Barbossa>> sussurrò Jack a denti stretti e ingoiando il nodo che gli si era formato alla gola alla vista del tutto sgradevole del capitano in seconda. Lo guardai torvo con il desiderio di incenerirlo con il solo sguardo! Non potevo permettergli di zittirmi

<< ma Jack è importante!>> un peso mi premette la pancia,prima leggermente e poi sempre più forte! Finché non ricevetti un grosso spintone che mi fece volare all’indietro. Sbattei contro il petto di Will che fortunatamente mi prese al volo. Solo allora mi accorsi della mano rugosa e piena di calli del capitano dalla chioma infuocata

<< tutto bene Chanel?>> mi chiese Will guardando nella mia stessa direzione. << si! >> risposi senza distogliere gli occhi da Barbossa che in tutta risposta mi riservò uno sguardo maligno e divertito! Gli avrei fatto passare presto la voglia di ridere. Mi avvicinai a Jack e al suo compare in seconda cercando di spegnere quella tensione che si era formata nell’aria.

<< Jack … Jack. Jack!!>> le urla di Barbossa superavano alla lunga quelle mie. Ora mi stavo veramente innervosendo,presi un respiro profondo,inalai più aria possibile e …

<< JACK QUESTA NOTTE HO SOGNATO EVA BENS!!!>> tutti i presenti si voltarono verso di me guardandomi con tanto d’occhi mentre io cercavo furtiva di ritornare nel mio antecedente posto così da poter parlare senza il bisogno che mi fuoriuscissero i polmoni dal petto. Jack diede un occhiataccia a Barbossa per poi soffermarsi su di me << continua cara! E il prossimo che osa interromperla farà una visitina a Poseidone!>> tossicchiai una o due volte e cominciai a raccontare il mio sogno:
<< Non ho sognato proprio la sua figura ma la sua voce!Mi diceva queste esatte parole :

Colui che ardite non potrà esser sconfitto da mani umane …
Ma solo da colei che avrà dentro di se la luce …
La luce potrà essere trovata tra le acque dorate di un fiume e su … una grotta piena di diamanti!e grazie a quel bagliore scoprirete l’identità di colei
che possiede dentro di se la forza per sconfiggere le tenebre

Cercai di ricordare l’esatte parole che erano fuoriuscite dalle labbra della donna mentre i presenti mi guardavano sbalorditi o meglio dire tra lo stupore e l’incredulo. In quel momento mi sentì così stupida e piccola. Passarono minuti di silenzio che in quel momento mi sembrarono anni,decenni,millenni. Avrei dato di tutto per sentire anche la più piccola vocale,finchè quel silenzio non fu smontato da una piccola vocina in lontananza
<< la prescelta hai detto? E come possiamo ritrovarla?>>mio fratello sbucò improvvisamente dal nulla facendomi irrigidire. Una delle doti di mio fratello Alan era il teletrasporto,poteva sbucare dal nulla e quando meno te l’aspetti << esattamente>> risposi prima di prendere una lunga boccata d’aria e continuare << mi ha detto anche che per trovarla dobbiamo cercare uno scettro chiamato ‘’scettro de la vida’’ . Ho ripensato tutta la notte a luogo dove possa essere … ma niente! Non mi è venuto in mente nulla!>>

<< acque dorate ha detto Miss?>> ripeté a gran voce il caro Barbossa toccandosi morbosamente la folta barba dello stesso colore dei suoi capelli. Lo guardai scettica,indecisa sul da farsi. Non riuscivo a fidarmi di lui e di quello sguardo tenebroso che incuteva timore. Mi dava l’aria di una persona infame e non degna della mia fiducia ma non avevo altra scelta. Dovevamo avere tutto l’aiuto possibile,anche da uno come Barbossa … soprattutto da uno come Barbossa.

<< Si! Ma non capisco se si tratti di una similitudine,una metafora o cosa … quali acque possono essere dorate?>>
<< acque dorate … acque dorate … mmh peggio del rompicapo dello scrigno!>> Jack tamburellava incessantemente sul timone della nave e quel suono non mi aiutava di certo a riflettere meglio! Avrei venduto mio fratello pur di farlo smettere
<< e se fosse uno sviamento? Cioè Chanel ti ricordi quando da piccoli giocavamo a Rebus? Ogni cosa non era mai come sembrava e vi era sempre una via secondaria!>> La supposizione di Alan era molto più che logica! Effettivamente le acque erano trasparenti e non esistevano dal colore dorato,altrimenti ne avrebbero parlato anche nei libri di storia! C’era qualcosa che a noi sfuggiva: per quale motivo le acque assumevano un colore dorato?

<< il sole!>> esclamò improvvisamente Elizabeth guadagnandosi la nostra attenzione. << e se le acque assumessero un colore dorato per via dei raggi del sole?>>
<< giusto …>> reiterò Gibbs << ora dobbiamo solo trovare il luogo dove le acque diventano dorate al sole e con una grotta con dei diamanti!>> un grattacapo era stato risolto,ma la seconda parte era più difficile poiché solitamente l’acqua attira i raggi del sole ed è per questo le sue acque diventano dorate. Quindi qualunque fiume,lago può avere un colore dorato!

<< Trovato!>> gridò Alan puntando l’indice in su! Mio fratello era un genio a Rebus quindi poteva benissimo risolvere qualsiasi grattacapo,ma questa volta non era un gioco, era la vita vera e in ballo c’erano le nostre vite << Chanel ti ricordi il posto dove siamo atterrati?>> ripercorsi i meandri più profondi dei miei ricordi e ritornai a Port Royal dove …
<< Alan sei un genio!!!>>
<< di grazia potreste farci l’onore di riferire anche a noi?>> chiese con tono retorico il vecchio lupo di mare in versione Barbossa! Mi avvicinai a Jack mentre il resto del gruppo si strinse a noi per ascoltare con più attenzione << Jack a Port Royal,nel luogo dove siamo approdati,vi è una cascata! È difficile non notarla perché su di essa vi emerge una grotta rialzata e tempestata di diamanti! Ad un punto preciso della giornata ossia quando il sole è nel punto più alto del cielo,i suoi raggi si proiettano in modo diretto sulle sue acque e sui cristalli della grotta provocando così un cambiamento: le acque per qualche minuto diventano completamente dorate! È uno spettacolo bellissimo! È difficile non notarlo e rimanerne indifferenti!>>
<< ci siamo!>> gridò a gran voce mastro Gibbs trasportato dal nostro stesso entusiasmo! Mio fratello mi si gettò addosso aggrappandosi con tutta la sua forza al mio collo,Will avvicinò a se Elizabeth stampandole un delicato bacio a fior di labbra mentre Jack rubò la fiaschetta di mastro Gibbs cominciando a bere il liquore caldo e giallastro al suo interno

<< non festeggiate troppo miei cari>> esclamò Barbossa facendoci voltare contemporaneamente verso di lui << ricordate dove dobbiamo andare? Non possiamo essere in due posti contemporaneamente,quindi dobbiamo decidere quale sia la priorità e lasciare l’altra al dopo>> la felicità scomparve come per magia dai nostri volti e tra noi calò il silenzio. Barbossa stava dicendo il vero e quindi: che fare? Quale doveva essere la nostra priorità?
<< priorità o non priorità questo è il dilemma>> Jack cominciò a farfugliare cose insensate come al solito cominciando a gironzolare dietro di noi << e se il dilemma battesse la priorità?>>
<< eh?>> Alan
<< Oddio cosa bisogna fare per far comprendere una cosa: allora noi siamo in una nave che deve andare in due posti opposti l’una dall’altra giusto?>>
<< giusto!>> enunciammo in coro. Si questo lo avevamo capito anche noi ma adesso cosa c’entrava?
<< e non ci possiamo dividere in due giusto?>>
<< Jack! Piantala e vai al punto diamine!!>> lo interruppe Barbossa guadagnandosi i nostri sguardi più che compiaciuti << va bene va bene! Beh e se fossimo noi a dividerci a metà? Non dico dividere la Perla in due per amor del cielo ma … requisire una nave e andare così in due direzioni diverse!>>
<< si ma quale nave?!>>
<< quella nave!>> Jack puntò il dito sull’orizzonte e noi rivolgemmo lo sguardo verso il punto preciso da lui indicato. Mi avvicinai al parapetto puntando lo sguardo all’orizzonte,dove in un punto impreciso una nave armeggiava tra i mari << è troppo lontana non ce la faremo mai!>>
<< Caro William ti ricordi che nave è questa? E chi è il suo capitano? Quindi cazzate la drizza,su con gli ormeggio,calate le vele e a tutta dritta!!>>
La Perla nel giro di qualche secondo si immise tra le acqua verso l’orizzonte …

**

<< avete un piano?>> chiesi con il vento trai capelli e l’odore di salsedine che mi tempestava il volto
<< non hai mai sentito parlare d’improvvisazione?>> mi canzonò Jack guidando il timone mentre una strana luce gli lampeggiava negli occhi. Avevo imparato che nel gergo di Jack il termine nautico ’’ requisire’’ significava ‘’rubare’’ e non che condividessi le sue idee ma al momento non avevamo altre vie di uscite! E del resto avremmo salvato il mondo e con questo li avremmo ripagati << io invece ce l’ho un piano!>> pronunciò Barbossa guardandomi fisso negli occhi. In quel momento e non sapevo perché mi sentì per la prima volta presa in considerazione da quell’uomo …



Eccomi qui ^^ Mi scuso sempre per il mio enorme ritardo! Sapete: la scuola,i compiti,la scuola e ancora la scuola non si trova più tempo ne per scrivere ne quanto meno per aggiornare! Ma finalmente ho trovato un buco ed eccomi qui!^^
Rincuoratevi! Non ho lasciato in sospeso solo questa storia u.u anche altre … che ormai avranno fatto addirittura la muffa! .-. Se siete interessati,sono alle prese con:Luna rossa, La Rosa Nera, Love story alla Depp (per chi ama il grandissimo Johnny Depp!) molte One short! U,u
Benissimo! Penso di aver detto tutto! Comunque vi lascio all’altro capitolo che ho pubblicato contemporaneamente a questo per farmi perdonare! Un bacione e a presto!
Aishia
  
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