Appena Louis se ne andò io e mamma fummo sfrattate da Liam, doveva stare 'solo'. Si, ok: che schifo! "Andiamo a fare shopping?" -chiese mamma sperando in un sì come risposta- "No, tu vai dove vuoi, io vado a farmi un giro" sapevo già dove andare: al parco.
Camminando per la strada con la musica nelle cuffie non riuscivo a non pensare a Louis. A quei suoi occhioni blu e il suo sorriso rassicurante. Sorrideva lui, sorridevo anche io.
Però dovevo chiarirmi le idee. Orano un pò troppo confuse e annebbiate: Harry, Louis, Niall...altro?!
Mi sedetti su una panchina vicino ad un albero ad osservare il sole che tromontava. Era una visione serena e pacifica che mi fece dimenticare dei miei mille pensieri per un paio di minuti.
Trema la borsa. Cellulare: "corri in farmacia a prendere le pillole che ho fatto un macello. MUOVITI!" Fottiti stronzo. Col cazzo che vado. "Non posso, sono impegnata. ciao." e fanculo, stai attento, coglione.
Cercai di ritornare a pensare al nulla ma davanti a me trovai ben altro. "Tu sei Jenna Hamilton, giusto?" -disse una ragazzona mora, alta e robusta da avanti a me- Ammetto che mi faceva abbastanza paura. "Cerchi qualche cosa?" -chiesi cercando di tenerle testa- "Si, stai lontana da Louis. Non mi sei mai piaciuta dal primo giorno che ti ho visto. Hai la faccia da furbetta gioia, ma io lo sono più di te e ti consiglio di stargli lontana sai, sò essere molto cattiva a volte." -disse avvicinandosi brustamente a me- "Non mi sembra di aver sentito dire da Louis di essere fidanzato" -risposi spiazzandola- Decisamente non si aspettava una mia risposta. "Sai, tu sei nuova qua" -disse cercando di fare la simpatica sedendosi accanto a me- "noi eravamo la coppia della scuola, la più bella e la più popolare." -continuò- "Quindi stagli alla larga, lui non è il tipo di ragazzo che esce con delle sciacquette come te" -concluse soddisfatta- "Mmmm, Louis non mi sembra la pensi così." -dissi alzandomi- "Anzi, credo che le sciaquette come me gli interessino, eccome"
"Ti sei messa contro la persona sbagliata Hamilton" -disse sfidandomi con lo sguardo- "Ooooh, bruciaaa" -dissi andandomene soddisfatta nel averle tenuto testa- Non mi spaventava. Forse davvero stavo diventando una nuova ragazza.

Il giorno dopo andai a scuola con un entusiasmo mai avuto prima e forse sapevo anche il perchè.
Mi truccai, leggermente e mi sistemai i capelli il mio carino possibile.
Appena entrata a scuola andai verso il mio armadietto e ci stesi per almeno venti minuti ma di lui, nessuna traccia. Però c'era il gruppo dei 'tipi giusti' che mi stavano fissando e tra di loro anche Harry e Niall. "Jenna, vieni qui!" -disse Niall agitando la mano- Presi un bel respiro e lo raggiunsi.
Mi sentivo terribilmente in imbarazzo, tutti che mi guardavano. Salutai. "Come stai oggi?" -mi chiese gentilemente- "Bene grazie" strano che mi abbia chiamata solo per questo. "Mi fa piacere" -disse agitando la testa- "Ma...dicci un pò. Gira voce che tu l'abbia fatto con uno del terzo anno nel campus della scuola durante la preghiera...è vero?" -disse suscitando risatine idiote dai suoi amici- ecco. Guardai immediatamente Harry che a sua volta abbassò lo sguardo. "Che?" -chiesi sconvolta- "Io, non l'ho fatto con nessuno." -dissi cercando di essere il più convincente possibile- "Ma chi te l'ha detto?"
"A scuola non si parla d'altro" -rispose uno di loro-
Sentivo le gambe tremarmi. Prima o poi avrebbero ceduto facendomi cadere a terra come un sacco di patate. "Io..."
"Non devi darci giustificazioni." -disse Harry- "Si invece" -intervenì uno- "No, lei fa quello che vuole" -mi difese Harry- "Scusate" -dissi allontanandomi da loro- Come era possibile? Come? Nessuno lo sapeva, tranne me e Harry. Momento. Louis. Ma no dai, lui non può essere stato, perchè avrebbe dovuto, Harry è anche un suo amico. No dai. Non credo, o almeno non voglio crederci. Momento. Melissa.
Senza che me ne accorgessi stavo piangendo. Corsi in bagno per sciacquarmi la faccia. Giorno sbagliato per truccarmi. Sembravo la versione tarocca del Joker. Dopo essermi rispresa un pò madai un messaggio a Louis. "Dove sei?"
Mi rispose subito. "In segreteria, ti aspetto?"
"Si, arrivo" Cercai nello zaino il mio lucida labbra. Me lo misi e mi sistemai nuovamente il viso.
Non potevo realizzare. Ma perchè? Perchè tutte a me?
Camminavo per il corridoio e la maggior parte della gente mi guardava quasi, schifata e disgustata. MA POTRO' SCOPARE DOVE CAZZO MI PARE, OH!